L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile ingloba nei 17 obiettivi tematiche importanti come l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico. Almeno 5 di questi obiettivi sono legati al tema dell’alimentazione sostenibile: il numero 2 Sconfiggere la fame, 3 Assicurare la salute, 12 Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo, 14 Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani e 15 Proteggere il ripristino e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre.
Come si evince, la sostenibilità alimentare è strettamente legata a temi come biodiversità, sicurezza alimentare, inclusione, agricoltura biologica e sostenibile.
Alimentazione sostenibile è sinonimo di un modello agroalimentare accessibile e perfettamente integrato con le dinamiche ambientali e sociali, con l’obiettivo di raggiungere il corretto fabbisogno nutrizionale della popolazione con il minore impatto ambientale possibile.
Per costruire un sistema alimentare sostenibile, tre sono i principi cardine sui quali lavorare:
- consumo alimentare responsabile
- riduzione degli sprechi alimentari
- sicurezza alimentare
In questo contesto, il settore agricolo gioca un ruolo strategico nell’ Agenda Onu 2030 con la possibilità di offrire una scelta di prodotti più sostenibili come i prodotti biologici, assicurare sistemi di produzione alimentare a basso impatto e salvaguardare la biodiversità vegetale e animale.
Sostenibilità alimentare significa perciò un sistema di produzione e consumo ecocompatibile, socialmente responsabile, con il quale garantire la sicurezza alimentare.
I consumatori finali cosa possono fare?
Sicuramente partire da piccoli gesti consapevoli, abbracciare uno stile di vita e di alimentazione più sostenibile, limitare il consumo di cibo proveniente da allevamenti intensivi a favore di consumo di frutta e verdura a KM zero e di stagione, ma soprattutto ridurre gli sprechi.
Secondo i dati UE ancora oggi il 20% dei prodotti alimentari viene sprecato nell’Unione Europea.
Se da un lato sono i governi e le entità sovranazionali a dover guidare il cambiamento nel campo della sostenibilità alimentare, tutti noi possiamo compiere scelte responsabili a livello sociale e ambientale ogni giorno.