Cia, sostenibilità resta prioritaria ma necessari interventi in ambito Pac e Pnrr

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Nel corso delle audizioni nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell’esame del Def, Cia-Agricoltori Italiani ha spiegato come il tema della sostenibilità resti prioritario per il comparto agricolo. In merito ai punti trattati dal Def, specificatamente in ambito Pac e Pnrr, Cia ha esposto alcune considerazioni al fine di garantire la giusta efficacia alle rispettive dotazioni. Sulla Pac, Cia ha apprezzato le novità da Bruxelles in materia di semplificazioni e riduzioni del carico burocratico per gli agricoltori e chiede che la normativa –dopo la rapida approvazione in ambito Ue- sia adottata tempestivamente all’interno del Piano Strategico Nazionale, attraverso misure realmente applicabili dagli agricoltori, in riferimento agli eco-schemi. Altrettanto importante per Cia, la proroga sul quadro temporaneo per gli Aiuti di Stato e un intervento che scongiuri il rischio di disimpegno automatico su risorse che, per varie difficoltà, non sono state utilizzate dalle imprese.

In merito al Pnrr, Cia reputa urgente il finanziamento di tutte le domande sul secondo bando parchi agri-solari e il completamento del quadro normativo applicativo della misura parchi agri-voltaici. Si richiede, inoltre, l’utilizzo delle nuove risorse disponibili sui contratti di filiera e di distretto, auspicando che tale dotazione finanziaria sia sufficiente rispetto alle esigenze dei progetti presentati.

Cia ha anche proposto alcuni principali interventi per rilanciare la competitività al settore agricolo nel prossimo futuro. A partire dalla tutela del primario all’interno della filiera agroalimentare, favorendo la concentrazione dell’offerta produttiva e dalla riforma del decreto legislativo che applica la normativa Ue sulle pratiche commerciali sleali. Si reputa, altresì, necessario monitorare con attenzione l’andamento dei costi di produzione agricola, la più esposta tra le attività economiche alla volatilità dei mercati. Cia ha evidenziato, infine, la difficoltà di accesso al credito per le imprese agricole e quelle legate alle crisi fitosanitarie, sempre più frequenti. Si rendono, dunque, urgenti nuovi strumenti di sostegno per indennizzare i danni subiti dagli agricoltori, oltre a investimenti in innovazione e ricerca in grado di garantire alternative sostenibili sotto i profili ambientali ed economici, oltre alla necessità di attuare una riforma del sistema di gestione del rischio in agricoltura sia in ambito Ue che nazionale.

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