Il sodio è uno degli elementi più presenti sulla Terra e si può trovare praticamente ovunque, incluso nell’acqua di mare. Negli ultimi anni, i ricercatori hanno dedicato tempo allo studio delle sue proprietà per capire se potesse essere utilizzato per la produzione di batterie. Tuttavia, finora si erano riscontrate diverse difficoltà nell’utilizzo del sodio come elemento per la produzione di batterie, come la minore densità di energia, le prestazioni inferiori e i tempi lunghi di ricarica rispetto alle batterie al litio. Il team di ricerca del professor Jeung Ku Kang del KAIST ha annunciato di aver trovato una soluzione a questi problemi con la creazione di una batteria ibrida al sodio. Questo tipo di batteria combina due diverse tecnologie, utilizzando anodi e catodi drogati con elementi diversi per ottenere le migliori prestazioni possibili. Le specifiche della nuova batteria sviluppata al KAIST sono davvero impressionanti: ha una densità di energia di 247 Wh/kg e una densità di potenza di 34.748 W/kg, superando quindi le batterie al litio attualmente utilizzate nelle auto elettriche. Questo significa che la batteria ibrida al sodio offre una maggiore capacità di accumulo di energia e una ricarica molto più rapida rispetto alle batterie al litio, avvicinandosi alle prestazioni dei supercondensatori. Le potenziali applicazioni di questa nuova scoperta sono molteplici e rivoluzionarie. Immaginate di poter ricaricare un’auto elettrica in pochi minuti invece che in ore, o avere uno smartphone che si ricarica completamente in pochi secondi. Grazie alle batterie ibride al sodio, questi scenari potrebbero diventare realtà, cambiando completamente il settore dell’accumulo di energia e aprendo nuove possibilità nel campo della tecnologia.