L’erosione delle coste italiane sta diventando un problema sempre più preoccupante, aggravando una situazione già critica a causa del crescente numero di concessioni balneari, spesso gestite in modo disorganizzato e incontrollato, dando origine a quello che molti definiscono un vero e proprio “Far West”. In questo contesto, Legambiente ha presentato il “Rapporto Spiagge 2024” attraverso l’iniziativa della Goletta Verde, fornendo un quadro dettagliato e allarmante della situazione lungo le nostre coste. Le aree costiere italiane rappresentano una risorsa di straordinaria importanza non solo dal punto di vista ambientale, ma anche turistico e culturale. Tuttavia, queste aree sono minacciate da molteplici fattori come l’erosione del suolo, l’urbanizzazione indiscriminata e gli eventi meteorologici estremi, che stanno diventando sempre più frequenti e violenti. Secondo i dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, dal 2010 a giugno 2024, si è registrato un aumento significativo del numero di eventi meteorologici estremi nei comuni costieri italiani, passando da 712 eventi dell’anno precedente a 816, con un incremento del 14,6%. In totale, si sono verificati 2.086 eventi climatici estremi a livello nazionale, di cui il 39,1% ha colpito le zone costiere. L’analisi geografica dei dati evidenzia che il Mezzogiorno è la parte del Paese maggiormente colpita. La Sicilia guida questa triste classifica con 170 eventi, rappresentando quasi il 21% degli eventi estremi nelle aree costiere nazionali, seguita da Puglia con 104, Calabria con 82, Campania con 78 e la Liguria, prima regione del nord, con 75 eventi. Specificatamente, Bari si trova in testa tra i comuni con il maggior numero di eventi estremi registrati, con 44 casi, seguita da Genova con 36, Agrigento con 32 e Palermo con 27. L’analisi del tipo di eventi estremi avvenuti sugli 816 totali offre un quadro ancora più dettagliato e preoccupante: 295 sono stati allagamenti causati da piogge intense, 226 danni provocati da trombe d’aria e raffiche di vento, 83 da mareggiate, 81 danni alle infrastrutture, 47 esondazioni fluviali, 23 danni da grandinate, 21 frane dovute a piogge intense, 19 danni causati da siccità prolungata, 12 legati alle temperature record nelle città e 9 danni al patrimonio storico. In aggiunta, una recente mappatura di ISPRA ha evidenziato che la superficie complessiva delle spiagge italiane è di appena 120 km2, un’area inferiore a quella del solo municipio di Ostia a Roma. Le spiagge italiane hanno una profondità media di circa 35 metri e coprono solo il 41% delle coste nazionali (3.400 km su un totale di oltre 8.300 km). Questa ridotta estensione deve dunque affrontare una costante e crescente erosione costiera, che richiede un approccio integrato per affrontare efficacemente tutte le criticità connesse.
Recent Posts
Lending crowdfunding: uno strumento in più per finanziare l’innovazione, anche nel campo dell’energia
Tanti vantaggi per i cittadini che possono finanziare la realizzazione di impianti rinnovabili di ampia scala attraverso raccolte fondi online su piattaforme dedicate. Tra...
AI NASTRI DI PARTENZA LA XXXII EDIZIONE DELLA RASSEGNA DEGUSTAZIONE NAZIONALE DEI VINI...
Negli ultimi anni, le produzioni di vini biologici sono cresciute esponenzialmente e, stando anche ai risultati dell’utlimo Vinitaly, il trend italiano non registra battute...
Enel Green Power inaugura un nuovo impianto fotovoltaico a Casei Gerola
Entra in funzione a Casei Gerola, in provincia di Pavia, l’impianto fotovoltaico che ha visto anche partecipare attivamente la comunità locale, grazie all’iniziativa di crowdfunding “Scelta...
L’innovazione del Gruppo ERG
Il Gruppo ERG è un importante operatore di energia pulita proveniente da fonti rinnovabili, con una presenza significativa in nove paesi europei. È leader...
Il Piano di sostenibilità di Coop Alleanza 3.0: gli impegni presi
Martedì 14 maggio, durante il Festival per lo Sviluppo Sostenibile organizzato da Asvis, Coop Alleanza 3.0 presenterà il suo Piano di sostenibilità presso l'auditorium...