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Torna CorriBicocca: aperte le iscrizioni per la settima edizione

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L’appuntamento con la manifestazione inclusiva organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e CUS Bicocca, con il patrocinio di CUS Milano, è per domenica 20 ottobre.

La settima edizione della CorriBicocca è ai nastri di partenza. Sono infatti aperte le iscrizioni per la corsa senza barriere organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e CUS Bicocca, con il patrocinio di CUS Milano. La manifestazione, divenuta ormai un punto di riferimento nel calendario di tanti appassionati, animerà le vie e le piazze del quartiere nella mattinata di domenica 20 ottobre 2024.

Nata nel 2018 per celebrare il ventennale dell’Ateneo, la manifestazione si è fin da subito affermata come corsa dell’inclusività e per la sua settima edizione conferma l’apertura totale verso le tantissime famiglie, le aziende e i residenti che negli anni passati hanno scelto di vivere una domenica speciale, animando il campus universitario e l’intero distretto.

Domenica 20 ottobre 2024 la corsa, aperta a tutta la cittadinanza, si snoderà con un percorso rinnovato per l’occasione tra le strade del campus e del quartiere, in tre formule differenti, tutte omologate dalla FIDAL: la 5 chilometri non competitiva, la 10 chilometri non competitiva e la 10 chilometri competitiva. La partenza di tutte le gare avverrà davanti all’ingresso del centro sportivo Bicocca Stadium, all’altezza di viale Sarca, 205, a Milano. L’arrivo avverrà all’interno del centro sportivo stesso.

Le iscrizioni alla settima edizione della CorriBicocca sono ufficialmente aperte sul sito della manifestazione: www.corribicocca.it. Confermate le scontistiche per le famiglie per vivere appieno lo spirito della manifestazione in un clima di festa: iscrivendo almeno due adulti e fino a tre figli under 14 sarà possibile usufruire di una tariffa speciale. Previsti, inoltre, prezzi speciali per chi deciderà di iscriversi alla CorriBicocca entro il 31 luglio o il 31 agosto e promozioni per studenti, dipendenti e alumni dell’Università di Milano-Bicocca e per le società sportive.

L’edizione 2024 assegnerà il titolo universitario regionale: lo studente e la studentessa che taglieranno per primi il traguardo dei 10 km competitivi otterranno l’ambito titolo agonistico riconosciuto da FEDERCUSI Lombardia. Confermato il “Trofeo Bicocca” che verrà assegnato al Dipartimento (comprensivo di studenti, docenti e dipendenti) che iscriverà più persone alla gara. Il premio va ad affiancarsi alle medaglie previste per la corsa agonistica, a quelle dedicate ai primi tre classificati universitari (maschile e femminile) e alla medaglia speciale per il bambino e la bambina più piccoli ad aver partecipato. Dopo il grande successo della passata edizione, riconferma per il “Manager Trophy”: sarà premiata l’azienda vincitrice che, sommando i tempi dei primi 20 classificati, totalizzerà il tempo migliore. Tutte le informazioni della settima edizione della CorriBicocca sono disponibili sul sito www.corribicocca.it.

«La CorriBicocca è un evento che incarna appieno i valori della nostra Università: inclusività, partecipazione e benessere», dichiara Giovanna Iannantuoni, rettrice di Milano-Bicocca. «Siamo orgogliosi di vedere come questa manifestazione sia cresciuta diventando un punto di riferimento nel panorama sportivo milanese e coinvolgendo sempre più strettamente il territorio e il quartiere con cui l’Ateneo vive in profonda sinergia».

«Anche quest’anno correremo nel nostro quartiere Bicocca costeggiando gli edifici che sono normalmente sede di studio e di lavoro: questa è una splendida occasione per rendere tutta la comunità del Distretto partecipe del nostro impegno per diffondere i valori della cultura, della ricerca e del benessere anche al nostro territorio. Mi auguro che i cittadini, le imprese e le istituzioni presenti vogliano unirsi a noi per diffondere un messaggio di crescita e sviluppo inclusivo del quartiere. Quest’anno destineremo parte del ricavato al progetto TAKE CARE-UniMiB, che mira a diffondere e sostenere programmi di cura e attenzione dedicati alle giovani pazienti oncologiche in trattamento chemioterapico», commenta la professoressa Lucia Visconti Parisio, delegata della rettrice per lo sport universitario.

«Con tutta l’esperienza e l’entusiasmo degli studenti e degli ex-studenti che compongono il team CUS Bicocca – le parole del presidente Giuseppe Calbi –, stiamo organizzando un evento che dia il benvenuto a tutti i nuovi studenti, italiani e stranieri, dell’Ateneo e che permetta di far correre insieme chi studia, ha studiato, lavora o vive nel quartiere Bicocca. Vogliamo che CorriBicocca sia un’occasione per esplorare tutti gli angoli del mondo Bicocca e cercheremo di farlo coinvolgendo il maggior numero di realtà che lo compongono, accademiche e non».

Conclude il Presidente del CUS Milano Alessandro Castelli: «Con questa edizione di CorriBicocca, CUS Milano e Cus Bicocca confermano la tradizione di questo evento che di fatto è l’apertura dell’anno accademico sportivo e che vedrà altri momenti di svago e divertimento per i nostri studenti. Ricordo il grande successo di ‘Valanga Bicocca’ e il lancio di ‘Onda Bicocca’ che completano il trittico degli ‘sports events’ targati CUS Bicocca. L’edizione 2024 di CorriBicocca vedrà come da tradizione anche l’assegnazione del titolo regionale universitario sui 10 km strada e ospiterà alcuni studenti universitari olimpici reduci da Parigi 2024 quali testimonial della ‘Dual career’ targata Università di Milano-Bicocca e CUS Milano».

Lombardia al top in Ecolamp 2024 con 185t di lampade!

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Il Consorzio nazionale Ecolamp ha reso pubblici i dati che confermano il primato della regione Lombardia nella raccolta di lampadine esauste. Con un totale di 185 tonnellate raccolte, le province di Milano, Bergamo, Brescia e Varese si posizionano tra le prime dieci a livello nazionale. Nel primo semestre del 2024, Ecolamp ha gestito complessivamente 1.545 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in tutta Italia. Questo include vari tipi di rifiuti come piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici giunti a fine vita. Il consorzio, specializzato nel corretto recupero e smaltimento di RAEE del settore illuminotecnico, ha avviato a riciclo 800 tonnellate di questi dispositivi (classificati nel raggruppamento R4) e 745 tonnellate di sorgenti luminose esauste (classificate nel raggruppamento R5). I dati complessivi mostrano una crescita del 14 per cento rispetto al primo semestre del 2023. In particolare, la raccolta delle sorgenti luminose, uno dei punti di forza del Consorzio Ecolamp, ha raggiunto in Lombardia 185 tonnellate nel primo semestre del 2024. Questo risultato conferma la regione come la più virtuosa d’Italia sotto questo aspetto. Milano ha raccolto 54 tonnellate di lampadine, risultando la prima tra tutte le province italiane. Segue Bergamo con 34 tonnellate, posizionandosi come seconda migliore provincia italiana. Anche le province di Brescia e Varese si distinguono con 20 e 18 tonnellate rispettivamente, entrambe tra le prime dieci province italiane. Altri risultati significativi provengono da Monza e della Brianza con 16 tonnellate, Lecco con 15, Como con 11, Mantova con 8, Cremona con 3, Sondrio con 2, Lodi con 2 e Pavia con 2 tonnellate. Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, ha commentato positivamente i dati del primo semestre del 2024. Secondo D’Amico, i risultati rafforzano la convinzione del Consorzio che l’offerta di una gamma di servizi caratterizzati da professionalità, rapidità e trasparenza rappresenti una formula vincente. Questa strategia ha permesso di raggiungere una varietà di utenti che possiedono rifiuti elettrici ed elettronici e desiderano gestirli correttamente, contribuendo così al successo complessivo della raccolta e del riciclo dei RAEE.

TAI-LOR: Innovazione e Passione per Promau Engineering

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TAI-LOR è nato dall’ambizione di Promau Engineering di lanciare un proprio prodotto, con l’obiettivo di diversificare i settori di business dell’azienda. Questa decisione rappresenta una svolta importante per l’impresa, che vuole espandere il proprio raggio d’azione anche in nuovi mercati. Promau Engineering è stata fondata nel 1989 e ha avuto il merito di essere la prima azienda italiana a proporre tecnologie all’avanguardia per la prototipazione e lo sviluppo rapido del prodotto. Questo approccio pionieristico ha permesso all’azienda di distinguersi nel panorama industriale e di acquisire una solida reputazione. Negli anni, Promau Engineering ha conosciuto una crescita costante che le ha consentito di integrare al suo interno tutte le competenze necessarie per supportare l’intero ciclo di sviluppo del prodotto. Questo significa che, dai primi stadi di co-progettazione (co-design) fino alla produzione in serie, l’azienda è in grado di garantire ai suoi partner un servizio completo. I settori trainanti per Promau Engineering sono principalmente quelli dell’Automotive, dove è in grado di offrire soluzioni all’avanguardia e su misura, proprio come un pacchetto “chiavi in mano”. Per quanto riguarda TAI-LOR, questa rappresenta una vera e propria innovazione nel settore del design e del benessere ambientale. TAI-LOR è un’iniziativa che mira a coniugare estetica e funzionalità per creare prodotti che migliorano la qualità dell’ambiente in cui viviamo. L’idea è quella di introdurre sul mercato qualcosa di nuovo e distinguibile, che possa rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità e design moderno. In sintesi, TAI-LOR e Promau Engineering non solo vogliono espandere i propri orizzonti commerciali, ma puntano anche a migliorare la vita quotidiana delle persone attraverso soluzioni innovative, pratiche e sostenibili.

Case Verdi in Italia: Fotovoltaico e Incentivi

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«Nel promuovere la riqualificazione energetica in ogni stato membro, la Performance of Buildings Directive dell’Unione Europea, meglio nota in Italia come “Direttiva Case Green”, indica numerose scadenze che lasciano prevedere importanti cambiamenti a cui arriveremo ancora prima delle scadenze fissate della normativa» mettono in evidenza gli analisti di Multicompel Technologyimpresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici, che stimano di arrivare ad un immobile su 6 in classe “A” entro il 2030.

«Ma è anche e soprattutto l’evoluzione del fotovoltaico che lascia ben sperare, avendo già superato nel 2023, con 470 miliardi di dollari di investimenti a livello globale, tutte le altre modalità di generazione messe insieme, ferme a 406 miliardi di dollari di investimento» puntualizzano gli esperti di Multicompel Technologybasandosi sui dati dell’International Energy Agency (IEA).

Multicompel Technology osserva che, sebbene attualmente solo il 4% degli immobili residenziali italiani sia in classe “A”, oltre il 90% delle nuove costruzioni del 2023 sono state portati in questa classe energetica ed oltre il 40% degli immobili ristrutturati hanno raggiunto anch’essi la categoria “A”.

Un ottimo inizio anche ai fini delle scadenze intermedie previste dalla Performance of Buildings Directive: emissioni zero dal 1° gennaio 2030 per tutti gli immobili di nuova costruzione siano essi residenziali o non residenziali, riduzione del consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 per gli immobili residenziali esistenti e riduzione del consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033 per gli immobili non residenziali esistenti.

Quale è la situazione di partenza? «Dei 14,5 milioni di edifici esistenti oggi in Italia, oltre l’82% è residenziale. Di questi 12 milioni di immobili, la maggior parte è “vecchio”: nel 60% dei casi l’età media è di 59 anni e la classe energetica non certo buona. L’80% degli edifici è in categoria “E”, “F” o “G”, le 3 classi energetiche peggiori. E la metà è nelle due classi peggiori» risponde Viola Lala, Chief Marketing Officer (CMO) di Multicompel Technology, riferendosi ai più recenti dati dell’Istat e dell’Enea.

Quale potrebbe essere la situazione dell’Italia alla scadenza intermedia del 2030 e poi al 2050? Attraverso i suoi modelli statistici, Multicompel Technology ha elaborato uno scenario che tiene conto dell’andamento 2023-2024 e della grande accelerazione che sta avendo il fotovoltaico, chiave di volta nell’efficientamento energetico delle nostre case.

Sul totale degli immobili, secondo le stime di Multicompel Technology, arriveremo a ridurre al 26% quelli in classe “G” entro il 2030 (scendendo ulteriormente al 5% entro il 2050) ed al 35% quelli nelle classi “E” o “F” (scendendo al 23% entro il 2050); mentre registreremo un aumento significativo degli immobili in classe “A”, arrivando al 16% nel 2030 ed al 40% nel 2050. Ma anche nelle classi “B”, “C” e “D” si registrerà un incremento, arrivando al 23% nel 2030 ed al 32% nel 2050.

«È una grande sfida ma anche una grande opportunità. A fronte dei costi da sostenere per l’efficientamento energetico della propria abitazione, le case green offrono vantaggi economici non trascurabili nel lungo periodo» sottolinea Viola Lala, CMO di Multicompel Technology.

Facendo ad esempio salire di 2 posizioni la classe energetica di un appartamento, la riduzione delle bollette è mediamente del 40%, con un risparmio annuo di oltre 1.000 euro. Senza contare poi la crescita del valore dell’immobile.

Secondo la Banca d’Italia, infatti, la vendita di immobili rientranti nelle prime 4 classi energetiche consente di realizzare un prezzo più alto del 25% rispetto agli altri immobili.

Fashion & Finance: Deloitte sostiene la sostenibilità aziendale

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Deloitte ha preso un impegno importante verso la sostenibilità nel settore della moda. Questa famosa società di consulenza ha creato un progetto chiamato Fashion & Finance, con l’obiettivo di aiutare le aziende a migliorare le loro pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo progetto mira a incoraggiare il dialogo tra le aziende e a promuovere buone pratiche, favorendo così la transizione ecologica di un settore essenziale per il Made in Italy e per l’economia del Paese. Secondo Valeria Brambilla, amministratore delegato di Deloitte & Touche, il settore della moda si trova ad affrontare numerose sfide dovute alla crescente complessità delle normative europee e alle evoluzioni del mercato. Queste sfide includono la necessità di monitorare e gestire rischi e opportunità, creare catene di valore sostenibili e promuovere la circolarità, cioè la capacità di riutilizzare e riciclare i materiali. Brambilla sottolinea l’importanza di sviluppare una consapevolezza condivisa e di impegnarsi collettivamente per rispondere a queste novità, motivo per cui Deloitte ha lanciato la comunità internazionale Fashion & Finance. Solo con una maggiore collaborazione e sinergia tra tutti gli attori della filiera del fashion, il settore può diventare un agente di cambiamento positivo per l’ambiente e la società. Il lancio di questa iniziativa è stato presentato durante il primo workshop del programma, che si è tenuto nella sede di Deloitte a Milano. Hanno partecipato importanti figure del mondo della moda, tra cui Marco Formento, direttore dell’innovazione digitale globale di Dolce & Gabbana, Paola Orlini, responsabile della strategia di Missoni, e Davide Triacca, direttore della sostenibilità di Salvatore Ferragamo. Parlando specificamente del settore tessile, la Commissione Europea sta lavorando a una serie di obiettivi per il 2030. L’intento è di promuovere un futuro in cui tutti i tessuti commercializzati nell’Unione Europea siano durevoli, riparabili e riciclabili. Inoltre, questi tessuti dovranno essere privi di sostanze nocive e prodotti nel rispetto di standard sociali e ambientali. Questo significa che il tessile del futuro sarà progettato per essere sostenibile lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo la responsabilità sociale.

Certosa District: la ristorazione sostenibile ti aspetta

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Immagina un luogo davvero all’avanguardia, con tanto verde e ben 6.000 metri quadrati riservati al cibo di qualità. Tra i pionieri delle aperture troviamo Loste Café, Crosta e Lafa. Quest’ultimo è il nuovo locale dello chef Hippolyte Vautrin, noto per la sua cucina mediorientale. Ma cosa succede quando una società immobiliare decide di cambiare approccio e di concentrarsi non sulla pura vendita di spazi, ma sull’offerta di servizi compatibili e coerenti tra loro, che seguono modelli sostenibili a livello umano, ambientale ed economico? Si creano così modelli di socialità davvero innovativi. Proprio qualcosa del genere sta per nascere a Milano: è il Certosa District, un progetto che ha subito attirato l’attenzione di molti. Approfondendo con chi è coinvolto direttamente nello sviluppo, scopriamo che la ristorazione avrà un ruolo fondamentale nel plasmare il futuro di quest’area in continua evoluzione. Ma procediamo con ordine e conosciamo meglio il progetto. Dopo una prima fase di riqualificazione del quartiere Certosa, RealStep Sicaf, una società italiana di sviluppo immobiliare, sta avviando la fase successiva. Questa fase è orientata alla creazione di un distretto dedicato alla ristorazione dinamica, indipendente e di ricerca. Stiamo parlando della stessa società che, circa 25 anni fa, ha trasformato la zona Tortona da un’area completamente abbandonata e priva di interesse imprenditoriale a uno dei poli più attrattivi, dove oggi si svolgono i più grandi eventi di moda e design. In questo modo, il Certosa District sta già prendendo forma, avvalendosi di consulenze mirate e trasversali. Nessuna decisione è lasciata al caso, e ogni sinergia creata è alimentata da obiettivi comuni: sostenibilità, creatività ed efficienza. Questo approccio garantisce che ogni scelta contribuisca a rendere il nuovo distretto un vero crocevia di innovazione e qualità della vita.

Noleggio sostenibile: la nuova collaborazione ST e Johix

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Service Technology, società attiva nella distribuzione di prodotti refurbished ha scelto di supportare Johix https://www.johix.com/ , la startup innovativa fondata da Andrea Francalancia, che opera nel mercato della Subscription Economy per proporre ai clienti il rinnovo tecnologico con il noleggio operativo

Johix, che opera nel mercato del noleggio e della Subcription Economy, offre, a chi vende beni strumentali, l’opportunità di rivolgersi ai propri clienti, con un’offerta di noleggio sostenibile, consentendo, alla scadenza del contratto, di scegliere se acquistare o rendere i beni, che verranno rimessi nuovamente in circolo, dopo un’attività di ricondizionamento.

La startup fondata da Andrea Francalancia, così abilita le aziende a entrare in un percorso di economia circolare, offrendo un prodotto di noleggio specifico che per le aziende che siano in grado di ritirare i beni usati, ricondizionarli e rimetterli sul mercato.

 

“Spesso si pensa che la sostenibilità sia un costo e che i clienti sono disposti a pagare un prezzo maggiore, per prodotti sostenibili. Ma la sostenibilità non andrà mai a compimento, se diventa anti-economica, a meno che i Governi la impongano con la propria regolamentazione” – afferma Andrea Francalancia, founder di Johix – La sostenibilità può essere un vero affare per le aziende che ne capiscono le opportunità. Potranno attrarre una fetta di consumatori sempre più attenti a queste tematiche e desiderosi di flessibilità”.

 

Attraverso la partnership, Service Technology potrà offrire ai clienti un’opportunità di rinnovamento tecnologico ed incrementare le marginalità, grazie alla rimessa in circolo del medesimo bene, nell’intento di rendere la sostenibilità conveniente, lungo tutta la Supply Chain dei prodotti tecnologici, ad alta obsolescenza.

 

La partnership offre opportunità di sviluppo in un settore con domanda in crescita progressiva e permette a Johix e Service Technology di perseguire il proprio obiettivo di sostenibilità della filiera delle infrastrutture informatiche. Nell’ambito della partnership, Service Technology, sviluppa infatti tutte le operazioni legate alla gestione delle attività di e-waste a sostegno della sostenibilità ambientale.

 

“In un mercato informatico caratterizzato dalla rapida obsolescenza dei prodotti, la corretta gestione del ciclo di vita delle infrastrutture IT e la capacità di ridare loro, dopo il primo ciclo di utilizzo, un’idonea collocazione sul mercato, minimizzando l’impatto sull’ambiente, costituisce la vision dell’organizzazione di Service Technology e rappresenta un’ottima opportunità di sviluppo di business”, commenta Nico Cerofolini, amministratore delegato di Service Technology.

 

Grazie a questa partnership, “Johix è in grado di proporre su larga scala il proprio prodotto di noleggio tecnologico sostenibile, con cui il Vendors di prodotti Tech si può distinguere dalla concorrenza. I Vendors e Partners di Johix e di Service Technology, infatti, potranno proporre il rinnovo tecnologico ai loro clienti, con il noleggio operativo di Johix, ed al tempo stesso, offrire il servizio di ritiro dell’usato a prezzi garantiti. Grazie all’attività di ricondizionamento della controllata Service Technology, i clienti otterranno un documento che certifica il loro impegno a sostegno degli obiettivi ESG”, dichiara Andrea Francalancia, amministratore delegato di Johix.

 

L’accordo potenzia le competenze oltre che il business di Johix, start-up solida, con ricavi al 31 dicembre 2023 di poco inferiori ad Euro 2 milioni, in crescita di oltre il 27% rispetto all’esercizio 2022, che conta un capitale umano di 7 risorse e opera con un Ebitda Margin superiore al settore vicino al 26%. Il piano industriale prevede di superare Euro 4,5 milioni nel 2024 ed Euro 7 milioni nel 2025 e punta alla crescita sostenibile e di lungo termine, grazie alle sinergie derivanti dallo sviluppo di business che saranno realizzate con Service Technology.

Vacanze Montagna 2024: Consigli Green da Levissima e FFI

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Adventures on the Dolomites: family together

Levissima, insieme al Fondo Forestale Italiano, ha stilato una lista di dieci consigli pratici e azioni concrete per vivere la montagna rispettando sia l’ambiente sia la propria sicurezza. Questo decalogo non è solo una guida, ma un invito a godere delle bellezze montane in maniera responsabile e consapevole. Tra chi ha già iniziato le vacanze, chi è pronto per partire, e chi conta i giorni che mancano all’inizio delle ferie, una buona percentuale degli italiani, precisamente il 42%, ha deciso di trascorrere le proprie vacanze all’interno del territorio nazionale. Un numero sempre più crescente di persone sceglie vacanze green, cioè vacanze che pongono il rispetto dell’ambiente al centro dell’esperienza. La montagna sta diventando una destinazione sempre più popolare, con un 25% degli italiani che la preferisce, anche se il mare rimane in testa con il 72%. Levissima si impegna a salvaguardare l’ambiente, focalizzandosi in particolare sugli ecosistemi montani e sulle foreste, aree da cui proviene l’acqua che commercializza. Il decalogo elaborato insieme al Fondo Forestale Italiano ha l’obiettivo di guidare i vacanzieri in un’esperienza rispettosa della natura. Che si tratti di un’escursione in montagna o di un’avventura immersi nei parchi e foreste, si raccomanda di seguire alcune semplici ma vitali regole. Queste comprendono, ad esempio, la corretta gestione dei propri rifiuti, il rispetto della flora e della fauna locali, e la pianificazione accurata delle escursioni tenendo in considerazione le proprie capacità fisiche e le condizioni meteo. Ma perché gli italiani scelgono sempre di più la vacanza green? Ci sono varie ragioni che stanno alla base di questa tendenza. Innanzitutto, c’è una crescente consapevolezza ambientale: le persone sono più attente alla loro impronta ecologica e cercano destinazioni che promuovano la sostenibilità. Le aree naturali offrono tante opportunità per attività all’aria aperta, come escursioni, ciclismo e l’osservazione della fauna selvatica. Queste attività non solo sono ecologiche, ma apportano anche notevoli benefici per la salute e il benessere. La montagna, in particolare, ha un fascino speciale per molti vacanzieri. Essa offre un contatto diretto con la natura incontaminata e paesaggi spettacolari. Le montagne italiane, ad esempio, consentono di praticare una vasta gamma di attività: dall’escursionismo e l’alpinismo a tranquille passeggiate nei boschi e visite ai rifugi alpini. Non meno importante, l’aria pulita e fresca delle alture rappresenta un piacevole sollievo dal caldo estivo che soffoca le città e le coste. In sintesi, le vacanze green rappresentano un’opzione sempre più scelta, in quanto uniscono l’avventura, il benessere e il rispetto per l’ambiente. Levissima e il Fondo Forestale Italiano, attraverso il loro decalogo, offrono una guida preziosa per vivere queste esperienze in modo sicuro e sostenibile.

1.      Non abbandonare i rifiuti (e smaltiscili correttamente una volta tornato a casa)

Porta sempre con te un sacchetto per raccogliere i tuoi rifiuti e quelli che trovi lungo il cammino. L’abbandono dei rifiuti inquina l’ambiente e mette a rischio la salute della fauna locale. Ricordati di smaltirli correttamente una volta tornato a casa.

2.      Non accendere fuochi

Il fuoco è il peggior nemico della foresta. Non accendere fuochi, nemmeno per cucinare, poiché possono facilmente sfuggire al controllo e provocare incendi devastanti. Usa fornelli portatili e accendi fuochi solo nelle aree apposite se consentito.

3.      Non uscire dai sentieri segnalati

Seguire i sentieri segnalati aiuta a proteggere la vegetazione e l’habitat degli animali. Uscire dai percorsi tracciati può causare danni significativi all’ecosistema, compattando il suolo e distruggendo piante delicate.

4.      Non raccogliere i fiori e non danneggiare gli alberi

Rispettare la flora locale è essenziale per mantenere l’equilibrio naturale della foresta. Raccogliere fiori o danneggiare gli alberi priva gli animali del loro nutrimento e può compromettere la crescita delle piante.

5.      Non disturbare gli animali

Gli animali della foresta sono sensibili alla presenza umana. Evita di avvicinarti troppo e non dare loro da mangiare. Disturbarli può causare stress e alterare i loro comportamenti naturali.

6.      Non fare rumore inutile

I rumori possono spaventare gli animali e disturbare la quiete della foresta. Parla a bassa voce e goditi i suoni naturali del bosco, che hanno un effetto rilassante sulla mente e favoriscono il benessere.

7.      Muoviti con lentezza

Camminare lentamente ti permette di osservare meglio l’ambiente circostante e riduce il rischio di incidenti. Inoltre, muoversi con calma aiuta a minimizzare l’impatto sull’ecosistema e a non disturbare gli animali.

8.      Indossa un abbigliamento adeguato

Vestiti in modo appropriato per le condizioni meteo e il terreno che affronterai. Abbigliamento comodo e a strati, scarpe da trekking robuste e un cappello sono essenziali per un’escursione sicura e confortevole.

9.      Non sottovalutare una corretta idratazione e nutrizione

Porta con te acqua sufficiente e cibi energetici per mantenerti idratato e nutrito durante l’escursione. Una buona idratazione e alimentazione sono fondamentali per mantenere l’energia e prevenire problemi di salute.

10. Proteggi la tua pelle
Usa crema solare per proteggere la pelle dai raggi UV, anche nelle giornate nuvolose. Indossa occhiali da sole e un cappello per proteggerti dal sole e prevenire scottature o colpi di calore.

 

 

Sostenibilità e Innovazione alla Milano Fashion&Jewels

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In un periodo storico in cui l’intelligenza artificiale domina numerosi settori, Fiera Milano ha deciso di mettere in risalto un altro tipo di intelligenza: quella artigiana. Questo evento pone l’accento sulla sapienza e la maestria del lavoro fatto a mano, che si rivelano fondamentali per creare opere con una storia e un’identità uniche. L’esposizione include una gamma originale di accessori moda, gioielli e abbigliamento, oltre a numerose opportunità di formazione per i partecipanti. Milano Fashion&Jewels si propone come un’esperienza straordinaria per scoprire accessori moda, gioielli e abbigliamento che provengono da ogni angolo del pianeta. Questa mostra offre un’immersione che coniuga ricerca, innovazione e sostenibilità. La prossima edizione dell’evento si terrà dal 14 al 17 settembre a Fieramilano (Rho) e accoglierà circa 600 marchi, di cui il 48% sarà rappresentato da espositori internazionali. Unico nel suo genere, Milano Fashion&Jewels si distingue per la sua vasta e completa proposta di collezioni, che vanno dai più modaioli accessori ai preziosi artefatti artigianali, rappresentando una pluralità di culture e tradizioni. Grazie ai suoi due appuntamenti annuali, che si svolgono in una città dal respiro internazionale come Milano, Milano Fashion&Jewels è diventato un punto di riferimento imprescindibile per chi è alla ricerca di creazioni uniche e di alta qualità. L’evento è il risultato di un profondo lavoro di selezione e promozione che mette in luce la creatività degli artigiani e dei designer partecipanti. L’intelligenza “artigiana” viene celebrata, in contrapposizione a quella artificiale, per sottolineare l’importanza della manualità e del genio creativo umano, qualcosa che nessuna macchina potrà mai sostituire. Non si tratta di un rifiuto della modernità, bensì di un’attenzione rinnovata alla manualità e alla creatività individuale. Gli artigiani e i designer coinvolti nell’evento danno vita a gioielli e accessori che sono vere e proprie opere d’arte, espressioni autentiche dell’originalità umana. Ogni prodotto esposto racconta una storia unica e riflette l’identità e la visione personale del suo creatore. Le collezioni spaziano dalle linee classiche a quelle più avanguardistiche, ma tutte condividono un denominatore comune: un’attenzione meticolosa ai dettagli e una qualità senza compromessi. Questo evento non è solo una mostra, è una celebrazione dell’artigianato nel suo massimo splendore. Promuove un dialogo interculturale e fa emergere il valore insostituibile del lavoro manuale in un mondo sempre più automatizzato, ricordandoci quanto sia importante preservare e valorizzare l’arte del fatto a mano.

Il Gruppo Emak acquista crediti di sostenibilità

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Le società italiane del Gruppo – Emak, Comet, Tecomec e Sabart – hanno acquistato i Crediti di Sostenibilità del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, che verranno utilizzati per gestire in modo sostenibile e responsabile le foreste e per il supporto delle comunità del Parco, andando a compensare le emissioni prodotte dal parco auto Italia nel 2023. 

  Compie un ulteriore passo avanti il percorso di sviluppo sostenibile del Gruppo Emak. Le società italiane Emak, Comet, Tecomec e Sabart hanno acquistato complessivamente 342 crediti di sostenibilità del Parco Nazionale e della Riserva di Biosfera MAB UNESCO dell’Appennino Tosco-Emiliano, che verranno utilizzati per il ripristino e la protezione delle foreste e per il supporto delle comunità del Parco, andando a compensare le 342 ton CO2 eq prodotte dalla flotta auto Italia nel 2023. I Crediti derivano da foreste gestite in maniera sostenibile e responsabile, certificate secondo gli standard FSC e PEFC.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio “Piano di azzeramento delle emissioni Scope1 prodotte dalla flotta auto delle società italiane” del Gruppo approvato lo scorso 14 marzo dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo Emak S.p.A.. L’obiettivo verrà raggiunto tramite la definizione di una nuova car policy volta a ridurre l’impatto sull’ambiente – privilegiando l’inserimento nel parco auto di vetture elettriche e ibride o comunque di modelli meno inquinanti rispetto a quelli attualmente in uso – e la compensazione delle emissioni attraverso l’acquisto dei Crediti di Sostenibilità certificati di pari quantità alle emissioni prodotte dalla flotta auto Italia.

 

“Da sempre ci impegniamo nel creare e distribuire valore alle comunità e ai territori in cui operiamo, sostenendo iniziative di carattere sociale e culturale. Consci del nostro ruolo e consapevoli del contributo che possiamo e dobbiamo portare anche in ambito della tutela ambientale, con l’acquisto dei Crediti di Sostenibilità del Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano abbiamo dato forma al nostro impegno di ridurre l’impatto ambientale del Gruppo, sostenendo azioni a favore della resilienza delle foreste locali nel contrasto degli effetti negativi del cambiamento climatico.” – commenta Luigi Bartoli, AD del Gruppo Emak.

 

Nel corso del 2024 l’impegno di Emak in questo ambito è stato riconosciuto da più parti: infatti il Gruppo è entrato sia nella classifica “Leader della Sostenibilitàelaborata da Statista/Il Sole 24 ore sia nella lista delle 350 aziende italiane “Campioni della Sostenibilità” redatta da Istituto Tedesco Qualità e Finanza (Itqf), che ha indagato il reale impegno delle imprese andando ad intervistare i loro dipendenti.

 

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Il Gruppo Emak sviluppa, produce e distribuisce un’ampia gamma di prodotti in tre aree di business: (i) outdoor power equipment, che comprende prodotti destinati al giardinaggio, all’attività forestale e all’agricoltura quali decespugliatori, rasaerba, trattorini, motoseghe, motozappe e motocoltivatori;  (ii) pompe e high pressure water jetting, di cui fan parte pompe a membrana destinate al settore agricolo (irrorazione e diserbo), pompe a pistoni ad alta e ad altissima pressione per il comparto industriale, idropulitrici professionali, unità idrodinamiche e macchine per l’urban cleaninig; (iii) componenti ed accessori per i suddetti settori, i più rappresentativi dei quali sono filo e testine per decespugliatori, accessori per motoseghe (ad es. affilatrici), pistole, valvole ed ugelli per idropulitrici e per applicazioni agricole, precision farming (sensori e computer). www.emakgroup.it

La piattaforma di compravendita Crediti di Sostenibilità è un progetto ideato e promosso dal Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in qualità di soggetto coordinatore del riconoscimento a Riserva di Biosfera MAB UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano. La gestione forestale sostenibile e responsabile, alla base della generazione dei Crediti di Sostenibilità, è sottoposta a certificazione di conformità agli standard di riferimento FSC e PEFC. La certificazione forestale è uno strumento nato per promuovere la Gestione Sostenibile e Responsabile delle foreste. In particolare, la certificazione assicura che le foreste siano gestite nel rispetto di rigorosi standard ambientali, sociali ed economici e tali da renderla socialmente giusta, ecologicamente sana ed economicamente sostenibile. – www.creditisostenibilità.it

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