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Italia: il 62% delle pubbliche amministrazioni per gli appalti verdi

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Il rapporto “I numeri del Green Public Procurement in Italia”, condotto da Legambiente e dalla Fondazione Ecosistemi, ha evidenziato che in Italia c’è ancora molta resistenza nell’applicare il Green Public Procurement (GPP) e i Criteri Ambientali Minimi, nonostante siano in vigore da otto anni. Questa situazione si riflette nei dati forniti dall’Anac, che indicano che il valore complessivo degli appalti di valore pari o superiore a 40mila euro in Italia si attesta intorno ai 283,4 miliardi di euro. Il rapporto ha preso in esame un campione di 126 amministrazioni pubbliche, tra cui Centrali di Committenza Regionali, enti gestori di aree protette, Asl e Città metropolitane. È emerso che nel 2023, l’indice medio di performance di questo campione è del 62%, con punte massime del 79% raggiunte dai Comuni metropolitani e valori minimi del 56% toccati dagli Enti gestori di aree protette. Questo indice tiene conto dell’effettiva attuazione delle politiche necessarie per il GPP e dei CAM. Tuttavia, preoccupa il fatto che solo il 17% delle amministrazioni monitori effettivamente gli acquisti, un aspetto cruciale per garantire un uso corretto dello strumento. D’altra parte, i dati indicano che la conoscenza del Green Public Procurement è diffusa nel 98% delle amministrazioni pubbliche considerate, il che rappresenta un passo fondamentale per l’applicazione di queste politiche. Le politiche più conosciute e applicate riguardano il “Plastic free” (57%) e la “Formazione” (56%), mentre politiche importanti come i “Criteri Sociali” (47%) e il “Gender Procurement” (46%) sono meno diffuse ma altrettanto cruciali per il successo del GPP. In breve, il rapporto del 2024 dell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi mette in luce la situazione attuale del Green Public Procurement in Italia, con risultati contrastanti tra la diffusa conoscenza degli strumenti e la bassa percentuale di monitoraggio degli acquisti da parte delle amministrazioni pubbliche. Questo sottolinesa la necessità di promuovere una maggiore consapevolezza e attuazione delle politiche verde negli appalti pubblici del paese.

Design e Urbanistica di Genere per una Milano più sicura e inclusiva

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Gli studenti di Domus Academy immaginano il capoluogo come città della cura reciproca.Presentati durante la Milano Arch Week i migliori progetti delle studentesse del Master in Urban Vision e Architectural Design per valorizzare l’area della Stazione Centrale di Milano.

La necessità di una città sicura e la possibilità di una fruizione consapevole e protetta degli spazi urbani sono temi sensibili per le comunità, a partire da quella milanese.

Domus Academy, tra le prime scuole di Design post-laurea in Italia, ha indagato questi ambiti nell’ottica dell’urbanistica di genere, all’interno del workshop Space Called Public _ The Caring City.

In occasione della Milano Arch Week, in programma fino a domenica 26 maggio, sono stati quindi presentati i migliori progetti delle studentesse del Master in Urban Vision & Architectural Design, chiamati a immaginare una città più sicura, partendo dall’area della stazione di Milano Centrale.

Il progetto ha visto la collaborazione del Comune di Milano, nella figura di Matteo Motti, Policy Advisor per la rigenerazione urbana, e la guida di Azzurra Muzzonigro, docente project leader di Domus Academy e tra le fondatrici dell’associazione di promozione sociale Sex & The City.

Le studentesse hanno analizzato la situazione attuale della città di Milano e il grado di sicurezza percepita da gruppi di minoranze come donne, comunità LGBTQ+ e persone con disabilità. Studi come il recente “STEP UP – Walkability for Women in Milan” della stessa Sex And The City[1] evidenziano come le donne vivano il tessuto cittadino in modo diverso rispetto agli uomini. Tra i timori più comuni evidenziati dallo studio emerge il rischio legato al muoversi da sole di notte (solo l’8,2% degli uomini dice di sentirsi insicuro di notte, contro il 57% delle donne), evidenziato soprattutto nei pressi o all’interno di una stazione dei treni.

Partendo da questi e altri dati a supporto, le studentesse hanno lavorato, considerando la stazione di Milano Centrale come paradigma di vulnerabilità, implementando quelli che sono i tre fattori significativi per migliorare la sicurezza in città: la presenza di attività commerciali come ristoranti e supermercati aperti anche di notte, il buon livello d’illuminazione pubblica, e una frequenza affidabile dei trasporti pubblici.

I progetti sviluppati dalle studentesse del workshop Caring City raccontano della necessità di immaginare, attraverso politiche di varia natura, la possibilità di una città capace di ospitare un presidio spontaneo eterogeneo, nei vari momenti della giornata, affinché il tema della sicurezza venga affrontato da un punto di vista più esteso: la possibilità di una città della cura reciproca” spiega Azzurra Muzzonigro.

Il lavoro fatto dalle studentesse durante il workshop Space Called Public – The Caring City risponde ad un contesto, quello del nodo di Stazione Centrale, in parziale trasformazione. L’esito dei lavori restituisce il potenziale trasformativo degli spazi pubblici attorno al nodo e dei tunnel dell’intero rilevato ferroviario consolidando così la visione a tendere condivisa dall’Assessorato alla Rigenerazione Urbana del Comune di Milano” commenta Matteo Motti, che per l’occasione ha tenuto una lecture alle studentesse del Master.

 

Entrando nel merito dei progetti, le soluzioni proposte dalle studentesse rivitalizzano alcune specifiche aree, identificate nei dintorni della Stazione Centrale, mediante strategie di ripensamento e di attivazione dello spazio pubblico.

Twentyfourseven”, “Every Week Life”, “5-15-60 Minutes City” sono alcuni dei progetti, che raccontano della necessità di immaginare, attraverso politiche di diversa natura, la possibilità di una città capace di ospitare un presidio spontaneo eterogeneo, nei vari momenti della giornata, affinché il tema della sicurezza venga affrontato da una prospettiva più ampia: la possibilità di una città della cura reciproca.

 

 

 

ERION E AMSA DANNO APPUNTAMENTO ALL’ECO-ISOLA INTELLIGENTE DI PIAZZA PORTELLO PER LA RACCOLTA DEI PICCOLI RAEE

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I cittadini milanesi sono invitati a conferire telefonini, tablet, mouse, sigarette elettroniche, e tutti i dispositivi giunti a fine vita presso l’innovativo punto di raccolta, ospitato da Iper di Milano – Portello e gestito da AMSA.

L’eco-isola – a quasi un anno dall’inaugurazione – ha già conquistato i milanesi che hanno conferito oltre 3 tonnellate di RAEE.

L’iniziativa fa parte del progetto europeo RENEW, che mira a ridurre l’impatto ambientale del riciclo delle schede a circuito stampato contenute nei piccoli RAEE.

Venerdì 31 maggio, dalle ore 10:00 alle ore 16:30, Erion e AMSA invitano tutti i cittadini a conferire i loro piccoli RAEE (dimensioni 25 cm x 25 cm) presso l’eco-isola intelligente di Piazza Portello, inaugurata lo scorso 28 giugno all’interno del centro commerciale in zona Fiera Milano. L’obiettivo è duplice: da un lato continuare a sensibilizzare le persone sull’importanza del riciclo di questi rifiuti, dall’altro rendere il conferimento semplice e immediato, posizionando la postazione per la raccolta in un’area molto frequentata, luogo di incontro e di shopping.

 

Grazie a un sistema di raccolta intelligente, l’eco-isola di Portello, dedicata esclusivamente ai piccoli RAEE (con dimensioni massime di 25 cm x 25 cm come tablet, smartphone, mouse, radiosveglie, smartwatch, sigarette elettroniche, cavi, caricatori, spazzolini elettrici, telecomandi di ogni tipo, giochi elettrici ed elettronici, radio e molti altri), permette alle persone di conferire i propri rifiuti in autonomia grazie all’autenticazione tramite codice fiscale. I sensori di cui è dotato il contenitore, inoltre, monitorano il livello di riempimento e comunicano all’azienda per i servizi ambientali la necessità di svuotamento una volta raggiunto il 75% della capienza. A quasi un anno dall’inaugurazione, i milanesi hanno già effettuato quasi 7.500 accessi, conferendo oltre 3 tonnellate di piccoli dispositivi elettronici, con benefici ambientali pari a 2,9 tonnellate di Co2 evitate (equivalenti alle emissioni di un’auto in viaggio per 26.859 km) e 23.092 kWh risparmiati (equivalenti al consumo di 96.219 lampadine da 10W in 24 ore).

 

Questa iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto triennale RENEW (Re-cycling of Epoxies and metals from Non-Ferrous E-Waste), finanziato da EIT Raw Materials – ente per lo sviluppo e l’innovazione sostenibile con focus sul riciclo delle Materie Prime Critiche – con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del riciclo delle schede a circuito stampato (PCB – Printed Circuit Boards) contenute nei piccoli RAEE, attraverso soluzioni tecnologiche in grado di separare le resine epossidiche dalle schede stesse, consentendo il miglioramento del sistema di riciclo delle parti metalliche, la valorizzazione della parte plastica (che oggi non viene recuperata) e la riduzione delle emissioni inquinanti.

 

Durante la giornata saranno presenti esperti di Erion per illustrare i dettagli del progetto RENEW e l’importanza del recupero e del reinserimento di Materie Prime Seconde in nuovi cicli produttivi.

 

Sono i piccoli RAEE, complici le dimensioni ridotte, a essere maggiormente soggetti a comportamenti non appropriati. Infatti, secondo i dati dell’Osservatorio conoscenza RAEE elaborati da Ipsos, il 13% degli italiani intervistati, che nell’ultimo anno hanno dismesso piccoli dispositivi come ad esempio la sigaretta elettronica, il caricabatterie, la macchina fotografica, il frullatore, il trapano e lo smartphone, se ne disfa gettandoli nell’indifferenziata, nel cassonetto stradale o nel bidone della plastica, mentre un grosso quantitativo di piccoli RAEE – anche se rotto e inutilizzato – resta dimenticato nei cassetti, nelle cantine e nelle soffitte. Il dato rilevato a luglio 2023 segna un miglioramento di 2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una mancata opportunità se si pensa che è proprio questa tipologia di rifiuto a contenere un maggiore quantitativo di Materie Prime Critiche, materiali di cui il nostro Paese è sprovvisto, ma che sono essenziali per lo sviluppo di settori ritenuti strategici per l’economia italiana (la nostra produzione industriale dipende dai CRM per 686 miliardi di euro, pari al 38% del PIL al 2022).

 

Gli italiani ancora non sanno cosa sono i RAEE e come effettuare la corretta raccolta differenziata. Ecco perché queste iniziative di comunicazione e sensibilizzazione sono così importanti.  È poi necessario semplificare il più possibile il conferimento dei piccoli RAEE perché, se fare la cosa giusta diventa difficoltoso, anche i più virtuosi lasciano perdere.” – ha dichiarato Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE. “Il progetto vuole anche contribuire al raggiungimento del target di raccolta RAEE stabilito dalla Commissione Europea: il 65% del peso dei nuovi dispositivi elettronici immessi sul mercato ogni anno pari a 11kg per abitante. Oggi in Italia raccogliamo solo 6kg/abitante, segno evidente che la strada da fare è ancora molto lunga.”

 

Erion è il più importante Sistema multi-consortile no profit di Responsabilità Estesa del Produttore operante in Italia per la gestione dei rifiuti associati ai prodotti elettronici, dei rifiuti di prodotti del tabacco e dei rifiuti tessili. Nato nel 2020 dalla fusione dei consorzi Ecodom e Remedia, Erion rappresenta attualmente oltre 2.500 aziende e ne garantisce l’impegno verso l’ambiente, la sostenibilità, la ricerca e l’innovazione tecnologica. Il Sistema Erion è composto da Erion WEEE, Erion Professional, Erion Energy, Erion Packaging, Erion Care ed Erion Textiles, sei Consorzi di settore che assicurano ai Produttori i servizi di conformità normativa e il coordinamento delle attività di gestione dei rifiuti. La piattaforma comune ECO (Erion Compliance Organization) armonizza le strategie operative dei consorzi e coordina le attività comuni al Sistema.

 

AMSA – Società del gruppo A2A, lavora per promuovere l’economia circolare, gestendo la raccolta differenziata e mantenendo il decoro nella città di Milano e in 16 comuni dell’hinterlandAdotta un sistema di gestione integrata dei rifiuti che consente di riciclare o destinare alla produzione di energia il cento per cento dei rifiuti urbani, così nessun rifiuto primario finisce in discarica: con il servizio di raccolta “porta a porta” riesce a differenziare circa il 62% dei rifiuti, ponendo Milano al vertice delle più virtuose metropoli europee. Amsa – che con i suoi servizi copre un’area di 372 Kmq, dove vivono oltre 1,8 milioni di persone – può contare su circa 3.100 persone, impegnate ogni giorno per promuovere la sostenibilità dei territori serviti, e una flotta di più di 1.400 automezzi, scelti facendo attenzione anche al loro impatto sull’ambiente.

 

Iper La grande i rappresenta una delle più importanti realtà nel panorama nazionale della Grande Distribuzione Organizzata, tra le poche interamente di proprietà italiana. Con 22 punti vendita in 4 regioni, fa parte del Gruppo Finiper Canova nato nel 1974 ad opera dell’imprenditore Marco Brunelli. La mission del Gruppo Finiper Canova è rendere la qualità accessibile a tutti. Ampiezza dell’assortimento, qualità, sostenibilità, convenienza e italianità sono i principi ispiratori che guidano le scelte di Iper La grande i.

 

Indici generazionali della Qualità della vita del Sole 24 Ore

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Il Festival dell’Economia di Trento ha presentato in anteprima la quarta edizione degli indici sintetici che analizzano il benessere per diverse fasce d’età, rivelando quali province italiane offrono una migliore qualità della vita ai bambini, ai giovani e agli anziani. I risultati completi saranno pubblicati sul Sole 24 Ore il 27 maggio. Queste classifiche si basano su 12 indicatori certificati da fonti ufficiali come Istat, Ministero dell’Interno, Infocamere e Iqvia, valutando le risposte dei territori alle esigenze specifiche di queste diverse generazioni. Nello specifico, Sondrio si è distinta per garantire una maggiore qualità della vita ai bambini, grazie alle prestazioni ad alte posizioni negli indicatori che valutano la competenza numerica e alfabetica, così come l’indice Sport e Bambini. Ravenna e Trieste si sono piazzate bene, mentre Gorizia è stata una forte concorrente sul podio. Per quanto riguarda i giovani, la provincia di Gorizia si è confermata in testa alla classifica, seguita da Ravenna e Forlì Cesena. Le province dell’Emilia Romagna dominano la top 10 di questo indice, evidenziando l’impegno per garantire il benessere dei giovani. Infine, per gli anziani, Trento si è aggiudicata il primo posto, dimostrando di offrire condizioni di vita e di salute ottimali per questa fascia d’età. Questi indici rappresentano un importante strumento per comprendere la geografia del benessere in Italia e offrono spunti interessanti su come migliorare la qualità della vita per tutte le generazioni.

VIII Summit Nazionale delle Bandiere Verdi di Legambiente

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Si è svolta sabato 26 a Chiavenna (SO) la presentazione delle Bandiere Verdi 2024, al termine del Seminario Nazionale Comunità in Transizione. Come ogni anno, Bandiere Verdi assegna i suoi riconoscimenti a comunità, cittadini, associazioni e amministrazioni capaci di puntare su sostenibilità e innovazione dando un nuovo futuro ai luoghi montani, minacciati da crisi climatica e spopolamento abitativo lungo tutto l’arco alpino italiano.

Lombardia, 4 bandiere verdi in più rispetto alle 53 dello scorso anno: in Valchiavenna la prima, con sei realtà premiate per il recupero dell’agricoltura montana e la valorizzazione delle varietà agronomiche locali (la Comunità Montana della Valchiavenna, l’Asfo di Piuro, il Consorzio Forestale di Prata, l’Associazione Amici della Val Codera, l’Associazione Patate di Starleggia e Amici della Patata di Starleggia, l’Asfo di Fraciscio Valchiavenna); segnalata poi la SEV Società Economica Valtellinese a Sondrio (SO), per i percorsi formativi Montagna 4.0 – FUTURe ALPS. C’è poi il Museo del latte di Vendrogno, a Bellano (LC); infine, premiate anche la cooperativa Sociale Eliante OnlusColdiretti BergamoWWF Italia e WWF Bergamo-Brescia, Parco Orobie Bergamasche (e Parco Mont Avic-AO) per aver avviato azioni concrete di miglioramento della convivenza tra allevamento e grandi predatori.

Una Bandiera Nera si aggiunge alle 57 precedenti lombarde: alla Società RSI srl per il collegamento infrastrutturale impattante tra i comprensori sciistici di Colere in Val di Scalve (BG) e di Lizzola in Alta Val Seriana (BG), un progetto già tramontato per problemi finanziari e ambientali e ora inopinatamente riproposto, nonostante gran parte delle infrastrutture siano a quote ormai fuori precipitazioni nevose.

BERGAMO: NEL WEEKEND ECO-FESTIVAL PLASTIC FREE DEDICATO A SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE

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Un intero weekend dedicato all’ambiente ricco di eventi per sensibilizzare e promuovere uno stile di vita sostenibile. Sabato 1° e domenica 2 giugno a Bergamo, nello Spazio Polaresco, si terrà la seconda edizione di Eco Festival, un evento promosso e organizzato da Plastic Free Onlus in collaborazione con il Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo, Uniacque, Università degli Studi di Bergamo  e Spazio Polaresco.

 

Due giorni interamente dedicati alla sostenibilità ambientale attraverso workshop, incontri e conferenze e durante i quali i partecipanti potranno anche conoscere decine di prodotti ecologici, il loro utilizzo e quanto questi possano contribuire alla salvaguardia della natura.

 

Diversi gli argomenti affrontati da volontari ed esperti. A cominciare dal riciclo e riuso che verrà insegnato ai più piccoli, per poi passare  a temi come il “no waste” e l’economia circolare. Si parlerà dei problemi legati all’utilizzo della plastica monouso e di ciò che, a causa di errati comportamenti quotidiani spesso inconsapevoli, accade all’ambiente. Interverranno professori universitari, imprenditori, agronomi e associazioni ambientaliste da anni impegnate nella lotta all’inquinamento.

 

Eco Festival mira a promuovere uno stile di vita plastic free anche attraverso la vendita di prodotti privi di plastica, sostenibili ed equosolidali che si potranno acquistare negli stand. Nell’area food, allestita dai volontari di Plastic Free Onlus, sarà anche possibile acquistare e degustare cibi sostenibili e alimenti equosolidali. Inoltre, durante il weekend, si svolgeranno eventi sportivi tra cui un torneo di Beach Volley e altri dedicati allo skate. Senza dimenticare uno spazio riservato all’arte, con l’esposizione di alcune opere di Dario Tironi, artista bergamasco che utilizza materiali di scarto per realizzare le sue creazioni.

 

Maggiori info su www.plasticfreeonlus.it

LOMBARDIA: PARCHI REGIONALI LIBERATI DA 1,2 TONNELLATE DI PLASTICA E RIFIUTI

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NHOA ed Energiapura: partnership all’insegna della sostenibilità

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Il Gruppo NHOA ha recentemente annunciato la sua partnership con Energiapura durante le Energiapura Series 2024. Questo accordo si inserisce nell’ambito dell’impegno sociale del Gruppo NHOA e segna l’espansione del progetto NHOA Ski Team dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Questo progetto si concentra sul benessere fisico, lo sport e in particolare lo sci alpino come strumento educativo per trasmettere valori importanti come la sostenibilità, la passione, l’impegno e la perseveranza. Il NHOA Ski Team non è solo un progetto sportivo, ma anche sociale ed educativo unico nel suo genere. L’obiettivo è quello di diventare un modello formativo di eccellenza a livello nazionale per promuovere la crescita dei giovani in un contesto equilibrato e inclusivo. In quest’ottica, il Gruppo NHOA ha deciso di sostenere Martina Vozza e la sua guida Ylenia Sabidussi nel loro percorso in Coppa del Mondo di sci alpino paralimpico. L’espansione del NHOA Ski Team in Friuli Venezia Giulia con il NHOA Ski Team Tarvisio è un passo significativo per il progetto. Con dirigenti come Tiziana Candoni, Massimo e Andrea Lazzaro, il team si propone di continuare l’eccellenza già costruita negli anni di gestione del Bachmann Sport College e del Tarvisio Racing Team. I club che aderiscono al progetto NHOA Ski Team in Italia manterranno la propria autonomia, ma seguendo i valori e la direzione tecnica del programma avranno accesso ai servizi innovativi offerti dal NHOA Élite Program. Questi servizi saranno disponibili per tutti gli atleti, allenatori e famiglie coinvolti nel progetto.

Guida al fotovoltaico: come tagliare i costi energetici del 67%.

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Negli ultimi anni, il settore dell’energia ha subito un cambiamento significativo, con un aumento esponenziale della spesa in materia di energia. Secondo gli analisti di Multicompel Technology, specializzati nell’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, la spesa è decuplicata rispetto al periodo precedente, passando da 2004 al 2020. Il CEO di Multicompel Technology, Edi Lala, sottolinea che il solare in autoconsumo rappresenta l’unica soluzione per le aziende italiane di fronte a questa situazione. Gli operatori del mercato elettrico hanno subito ingenti perdite a causa delle discrepanze tra le previsioni dei prezzi elettrici a termine e quelli effettivi sul mercato giornaliero. Per recuperare queste perdite, gli esperti di Multicompel Technology indicano la necessità di vendere l’energia elettrica con un margine adeguato, mantenendo così alti i prezzi anche in caso di una potenziale diminuzione nel futuro. Questa situazione rende il settore solare ancora più competitivo, consentendo alle aziende di beneficiare di prezzi più convenienti per l’autoconsumo. Tuttavia, l’Italia presenta ancora una produzione da fonti fotovoltaiche troppo limitata, esponendo il paese ai rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Per sfruttare appieno il potenziale solare e ridurre tali rischi, è necessario investire maggiormente in questo settore e puntare sull’autoconsumo come soluzione sostenibile per il futuro.

Idee creative per arredare gli spazi aperti in modo sostenibile

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Negli ultimi anni c’è stata una crescente valorizzazione degli spazi verdi e degli spazi all’aperto in tutta Europa. Questo fenomeno non è solo legato a motivi estetici, ma riflette anche una maggiore consapevolezza riguardo l’importanza del benessere e della sostenibilità nel settore edilizio. Il futuro dell’edilizia si prospetta orientato verso soluzioni rispettose dell’ambiente e che favoriscano il benessere delle persone. La sostenibilità ha un ruolo cardine nella trasformazione del mercato, con progetti che, oltre a essere belli dal punto di vista estetico, si impegnano per un futuro più verde e salutare per tutti. L’edilizia green rappresenta una risposta innovativa alle esigenze di una clientela che apprezza le soluzioni sostenibili. L’inclusione di spazi verdi negli ambiti residenziali e commerciali non solo migliora la qualità della vita degli abitanti, ma contribuisce anche a ridurre l’impatto ambientale complessivo. L’utilizzo di materiali eco-compatibili e l’integrazione di elementi naturali come la luce solare e la ventilazione naturale sono ormai diventati indispensabili in qualunque progetto di edilizia moderna. Il settore edilizio si è impegnato molto nella creazione di spazi che favoriscano il benessere e la sostenibilità. La creazione di aree ricreative comuni, come giardini, cortili e terrazze, promuove la coesistenza e l’interazione sociale, offrendo un rifugio naturale all’interno dell’ambiente urbano. Questi dettagli trasformano gli spazi residenziali in vere e proprie oasi di tranquillità e salute. La presenza di luce naturale e una circolazione d’aria fresca sono elementi cruciali per garantire ambienti interni più salubri e confortevoli. Progetti che massimizzano l’uso della luce solare e favoriscono la ventilazione sono fondamentali per ridurre il consumo energetico e migliorare la qualità dell’aria all’interno degli edifici.

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