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A Ecomondo l´Italia vincente della transizione ecologica

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Lo dicono tutti i sondaggi e le previsioni: la sostenibilità è al centro delle urgenze e di ogni strategia futura, per la società e le imprese, a livello globale. A Ecomondo 2024, l´evento internazionale dedicato alla green e circular economy organizzato da Italian Exhibition Group e conclusosi oggi alla Fiera di Rimini, questa affermazione si è tradotta in una edizione con numeri da record.
+5% le presenze totali rispetto all´edizione precedente (e +4% quelle estere), 1.620 brand espositori che hanno occupato 166.000 mq nel quartiere fieristico, ampliato con due nuovi padiglioni per rispondere ad una domanda crescente di presenza da parte delle aziende (+10% di espositori rispetto al 2023).
Un luogo di incontro per l´innovazione tecnologica delle imprese, il mondo della ricerca, professionisti del settore e delegazioni internazionali che hanno partecipato agli oltre 200 convegni e workshop in programma, accessibili anche online grazie alla piattaforma b2b GreentechInsights. Mentre i giornalisti accreditati da ogni parte del mondo hanno toccato quota 650 e messo la fiera e Rimini al centro dei riflettori internazionali.

ECOMONDO, HUB INTERNAZIONALE DELLA SOSTENIBILITA´
I numeri confermano il ruolo di Ecomondo come hub internazionale di primaria importanza per la green and circular economy, grazie alla sinergia con l´Agenzia ICE e con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in collaborazione con la rete globale di regional advisor di IEG e anche della Regione Emilia-Romagna. In continua crescita gli operatori esteri, prevalentemente dall´area euromediterranea e in particolare da Germania Spagna, Romania, Francia, Croazia, Grecia, Serbia, Egitto Turchia e Tunisia. Accolti operatori internazionali da 121 Paesi, 72 associazioni di settore e istituzioni a livello globale, 650 buyer provenienti da 65 Paesi, in particolare Nord Africa, Europa, Nord America, America Latina, con un notevole incremento di buyer dall´Asia. Un sistema di relazioni e di incontro che ha portato a realizzare nei quattro giorni di fiera 3.500 business matching.
I risultati raccolti a chiusura di manifestazione confermano il valore della rete di relazioni che Ecomondo da anni alimenta, agendo da vero e proprio ´community catalyst´ per la green economy a livello internazionale.

IL MINISTRO PICHETTO FRATIN: A ECOMONDO L´ITALIA VINCENTE DELLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Un´importante presenza di rappresentanti delle Istituzioni ha sottolineato il rilievo di Ecomondo come luogo di confronto sui grandi temi in agenda per il nostro Paese in relazione anche agli scenari internazionali.
Il Ministro dell´Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha inaugurato la manifestazione, ha ricordato come Ecomondo sia ´un osservatorio privilegiato sull´economia nazionale. Qui c´è l´Italia vincente della transizione ecologica, rivolta alla decarbonizzazione, all´efficienza, all´uso ragionato delle risorse naturali, all´innovazione´.

INNOVAZIONE, CHIAVE PER LA SOSTENIBILITA´
È il fil rouge che ha caratterizzato fortemente Ecomondo 2024, declinato nel fenomeno delle start up, ma anche dei brand espositori: negli ultimi 5 anni il 78,4% delle imprese ha investito in innovazione per la sostenibilità (indagine Ecomondo-Unioncamere condotta su un campione di imprese dell´ecosistema della manifestazione).
L´innovazione è stata anche premiata a Ecomondo, dove il Premio Lorenzo Cagnoni per l´innovazione green, è stato assegnato a start up che hanno presentato soluzioni e prodotti all´avanguardia. L´eco-innovazione di imprese e Pubbliche amministrazioni è stata premiata anche con il Premio Sviluppo Sostenibile, promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile ed Ecomondo.

LO STATO DELLA TRANSIZIONE GREEN INTERNAZIONALE
Più di 200 appuntamenti distribuiti nelle quattro giornate della fiera hanno offerto una panoramica completa sulle ultime tendenze e sfide nel campo della sostenibilità a livello internazionale: dalla Circular economy alla bioeconomia, dalla Water & Blue Economy, al monitoraggio dei cambiamenti climatici, la finanza sostenibile. Un ricco programma di eventi, coordinato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, presieduto dal Prof. Fabio Fava dell´Università di Bologna.
Gli Stati Generali della Green Economy, la cui 13a edizione ha aperto anche quest´anno Ecomondo, hanno inquadrato questi temi in una cornice di dati di scenario nazionale: riduzione delle emissioni di CO₂ di oltre il 6%, Italia Paese leader nell´economia circolare (3,6 euro di PIL per ogni kg di risorsa consumata), oltre il 44% la produzione di elettricità da fonte rinnovabile sulla generazione totale, produzione biologica nazionale in crescita, ma anche sfide aperte, come il progressivo aumento del consumo di suolo e l´obiettivo di una mobilità sostenibile.

UNA FINESTRA SULLE PROFESSIONI GREEN, L´INTERVENTO DEL MINISTRO VALDITARA
Grande attenzione ai temi della formazione e qualificazione professionale per l´orientamento dei giovani verso le professioni green presenti e future. Su questo, proprio nella mattinata dell´ultimo giorno di Ecomondo, è intervenuto il Ministro dell´Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per delineare le strategie formative del futuro. È già in atto una significativa domanda di upskilling e reskilling per fare fronte alla difficoltà di reperire professionalità green, in linea con investimenti e progetti delle aziende. Studenti universitari e professionisti hanno visitato Ecomondo e partecipato alle iniziative di formazione e orientamento, insieme a 2.800 studenti delle scuole superiori.
Un´edizione di successo, a cui hanno contribuito le storiche e importanti partnership: i consorzi di filiera e le associazioni di impresa, a partire da CONAI, Utilitalia e Assoambiente, Confindustria, oltre alle istituzioni nazionali, MASE, MIMIT, Agenzia ICE, e internazionali, dalla Commissione europea, a OCSE, FAO, European Environment Agency, ISWA.

ECOMONDO TORNERÀ ALLA FIERA DI RIMINI DI ITALIAN EXHIBITION GROUP DAL 4 AL 7 NOVEMBRE 2025.

Le flotte elettriche MAXI dedicate solo ai taxi arrivano in Italia per rivoluzionare la mobilità sostenibile nelle aree urbane.

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MAXI, società benefit e startup innovativa, annuncia il suo arrivo in Italia con l’obiettivo di trasformare il settore della mobilità urbana, facilitando la transizione delle flotte di taxi verso soluzioni a zero impatto ambientale, grazie all’adozione di veicoli elettrici di alta gamma e a un modello di business innovativo e sostenibile.

La missione di MAXI è chiara: supportare la transizione verso una mobilità più verde e sostenibile, partendo dai taxi nelle principali città italiane. Grazie alla collaborazione con BYD per i veicoli, Pirelli per la fornitura degli pneumatici, Atlante per le infrastrutture di ricarica rapida, e WINDTRE Business per la connettività, la gestione e la sicurezza dei dispositivi a bordo, MAXI offre un pacchetto completo che permette ai tassisti di noleggiare auto elettriche e di accedere a servizi esclusivi.

Come spiega la GM della startup, Barbara Covili: “MAXI è una startup nata per rivoluzionare la mobilità urbana con soluzioni avanzate di mobilità sostenibile. Dopo essere stati selezionati per partecipare al programma di accelerazione Innovit a San Francisco, ci prepariamo ora a lanciare il progetto a Milano e Roma. Con l’aiuto di partner autorevoli come BYD, Pirelli, Atlante e WINDTRE Business, siamo pronti a dare il nostro contributo alle città per raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità e migliorare la vivibilità urbana.”

Un modello di business sostenibile e innovativo.

In Italia, MAXI si presenta come un abilitatore di mobilità innovativa. Il modello prevede la fornitura di auto elettriche ai tassisti con un servizio all-inclusive. Oltre ai veicoli di alta gamma, MAXI garantisce anche l’accesso a hub di ricarica rapida esclusivi, che permettono di ricaricare le auto in soli 25 minuti, grazie alla collaborazione con Atlante, partner strategico del progetto.

Il pacchetto prevede ricariche illimitate e la possibilità di aggiungere ricariche extra per i tassisti con una seconda guida o, nel caso in cui il tassista possieda già un veicolo elettrico, l’acquisto del solo servizio di ricarica.

L’offerta di MAXI include, inoltre, l’assicurazione del veicolo e il servizio di manutenzione, oltre alla fornitura degli pneumatici grazie alla collaborazione con Pirelli. La app MAXI dedicata consentirà ai tassisti di monitorare le stazioni di ricarica, accedere ai servizi e gestire il veicolo in maniera smart anche in caso di seconde e terze guide. L’intero processo di onboarding sarà gestito tramite un assistente virtuale, il MAXI Agent, generato con intelligenza artificiale, per offrire una user experience semplificata e innovativa.

La startup è pronta a lanciare a Milano e Roma, nel primo trimestre del 2025, coinvolgendo anche i tassisti che stanno attualmente richiedendo le nuove licenze messe a bando dalle due amministrazioni comunali. In queste città, MAXI offrirà una gamma ampia di modelli oltre a poter contare sulle infrastrutture fast charge dedicate per la ricarica.

Il progetto rappresenta una straordinaria opportunità per le amministrazioni locali, non solo in termini di innovazione nella mobilità, ma anche come strumento concreto per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale. Integrando una parte significativa delle flotte urbane di taxi con veicoli elettrici, MAXI contribuisce direttamente alla riduzione delle emissioni di CO2 e inquinanti, in linea con i piani di decarbonizzazione delle città italiane. L’approccio non solo migliora la qualità dell’aria, ma si inserisce strategicamente nelle politiche urbane volte a raggiungere il traguardo di emissioni zero entro il 2030, rafforzando il ruolo delle città italiane come modelli di eccellenza per la mobilità sostenibile su scala globale.

In STEP FuturAbility District arriva SAM, l’Intelligenza Artificiale che spiega la trasformazione digitale

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STEP FuturAbility District (https://www.steptothefuture.it), l’innovativo spazio di connessione con il futuro nel quale tutti possono comprendere la rivoluzione digitale in corso, apre le porte all’intelligenza artificiale e presenta – sabato 9 e domenica 10 novembre, dalle ore 10.30 alle ore 20.00 (orario ultima visita) in uno speciale week end “porte aperte” con ingresso gratuito – SAM (Smart Artificial Mind), l’installazione che inaugura un nuovo modo di raccontare la trasformazione digitale.

Basata su un modello linguistico di intelligenza artificiale generativa di ultima generazione, SAM si presenta sotto forma di avatar dal character originale e distintivo e risponde in tempo reale, grazie al riconoscimento vocale, alle domande dei visitatori sulla trasformazione digitale, le tecnologie e il loro impatto sulla società.

Con risposte semplici e chiare SAM è in grado di illustrare le potenzialità di tecnologie come la blockchain e l’Internet of Things, le applicazioni presenti e future delle nanotecnologie e della robotica, la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale, il turismo spaziale e molto altro, offrendo un’esperienza stimolante e coinvolgente per tutti coloro che vogliono avvicinarsi e comprendere meglio le trasformazioni in corso nella società e nella vita delle persone.

La knowledge base creata per SAM comprende le ricerche fornite dai Partner Istituzionali Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano e Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), i materiali provenienti dagli altri Partner di STEP oltre al patrimonio di conoscenze tecnologiche di Fastweb.

 

SAM continuerà a evolvere con lo sviluppo progressivo della sua knowledge base e delle tecnologie sottostanti per migliorare le sue capacità linguistiche e ampliare sempre più il proprio livello di conoscenza.

“L’arrivo di SAM è solo l’ultima delle novità che abbiamo introdotto all’interno del percorso interattivo di STEP” ha dichiarato Cristina Paciello, Head of STEP. “Frequentato da oltre 50.000 mila persone dalla sua inaugurazione a fine maggio 2022, STEP è un luogo in continua trasformazione che offre ai visitatori la possibilità di intraprendere un viaggio che sia stimolo per acquisire un’attitudine sempre più attiva e positiva sul futuro. Da oggi l’intelligenza artificiale generativa diventa protagonista e il nostro SAM aiuterà giovani e adulti a trovare una risposta a tutte le curiosità generate dai numerosi spunti di riflessione e di ispirazione emersi nel corso della visita, con un nuovo approccio alla divulgazione scientifica in cui è la tecnologia stessa a prendere “forma” e raccontare le proprie potenzialità e applicazioni nella vita di tutti noi”.

La progettazione e realizzazione di SAM sono il frutto del lavoro di un team interfunzionale che ha visto la collaborazione di STEP, Fastweb, Clonwerk, Limiteazero e il prezioso supporto di Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano, Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Boston Consulting Group (BCG) e di tutti i Partner di STEP.

 

Verso Host 2025: Fiera Milano sempre più impegnata sul fronte sostenibilità

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Il mondo degli eventi fieristici sta affrontando una sfida cruciale: coniugare la grande affluenza e la complessa logistica delle grandi fiere internazionali con un approccio più sostenibile. Recenti ricerche evidenziano come il 73% di espositori e visitatori ritenga importante che un evento mostri un impegno concreto verso la sostenibilità, e oltre un terzo non parteciperebbe a un evento che non adotta politiche responsabili.

 

Per questo Fiera Milano si è data obiettivi chiari, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo iniziative sociali, come con l’adesione all’iniziativa internazionale Net Zero Carbon Events, che punta a dimezzare le emissioni di gas serra delle manifestazioni internazionali entro il 2030.

 

In particolare, Fiera Milano utilizza energia da fonti rinnovabili per il 33%, mentre un nuovo sistema fotovoltaico con una capacità di 8,2 MWp coprirà il 20% del fabbisogno energetico degli eventi. Altro punto cardine è la mobilità sostenibile, con punti di ricarica per veicoli elettrici e l’adozione di veicoli ibridi. L’obiettivo? Ridurre l’impatto del trasporto durante le fiere e favorire soluzioni più ecologiche per espositori e visitatori. Un altro dei fiori all’occhiello è la gestione dei rifiutiL’86% dei tappeti utilizzati durante gli eventi viene recuperato e viene favorito, anche con iniziative di sensibilizzazione degli espositori, l’utilizzo di materiali ecocompatibili.

 

E la sostenibilità non è solo ambientale, ma anche sociale. In termini di pari opportunità, il 43% dei dipendenti di Fiera Milano è costituito da donne, mentre nell’ambito del supporto alle comunità sono stati attivate partnership come quella con il Banco Alimentare.

 

Per vedere dal vivo come Fiera Milano si impegna a gestire in modo il più possibile sostenibile una manifestazione con decine di migliaia di visitatori, partecipa a Host 2025, a fieramilano – Rho dal 17 al 21 ottobre 2025.

Arriva a Milano Fair Priced Vintage

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Il mondo del vintage approda a Milano dall’8 al 10 novembre 2024 – con Fair Priced Vintage, un evento imperdibile per gli appassionati di moda e sostenibilità. Durante i tre giorni di manifestazione, il Quark Hotel in Via Lampedusa 11A si trasformerà in una vetrina di stili intramontabili, offrendo ai visitatori la possibilità di acquistare abbigliamento e accessori a prezzi equi e sostenibili, di importanti brand come Ralph Lauren, Nike, Adidas, Levi’s, Carhartt, Wrangler, Tommy Hilfiger, Lacoste e molti altri.

Fair Priced Vintage rende il vintage accessibile, puntando su autenticità e sostenibilità. Oltre alla possibilità di trovare capi unici, l’evento offre ai partecipanti un’esperienza immersiva che celebra il fascino e il valore della moda di un tempo con una vasta selezione di articoli accuratamente scelti, pezzi di alta qualità che raccontano storie di stile senza tempo, dagli anni ‘60 ai ’00.

Un’ampia varietà di sezioni dedicate a diversi stili e periodi, permetterà agli ospiti di scoprire e apprezzare l’evoluzione della moda e trovare il capo perfetto che riflette la propria personalità. L’evento sarà aperto al pubblico dalle 9:00 alle 20:00. L’accesso è possibile acquistando i biglietti sul sito www.fairpricedvintage.com.

 

Pubblicato lo studio Qualivita sulla sostenibilità delle filiere agroalimentari DOP e IGP in Italia

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Analizzato un campione rappresentativo di prodotti DOP IGP in base alla loro
conformità agli indicatori previsti dello studio FAO-oriGIn 2024

Un approfondito studio di oltre 900 pagine curato dalla Fondazione Qualivita e realizzato con il contributo del MASAF, evidenzia il crescente impegno dei Consorzi di tutela italiani verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale, sottolineando il ruolo strategico dei prodotti DOP e IGP per lo sviluppo dei territori e delle comunità locali. Il rapporto, che analizza normative, schemi di certificazione e un campione rappresentativo di 30 prodotti agroalimentari italiani DOP e IGP, è stato elaborato utilizzando la metodologia
FAO-oriGIn pubblicata nel marzo 2024 con lo studio “Developing a roadmap towards increased Sustainability in Geographical Indication Systems”
Il report, articolato in quattro sezioni, esplora temi di importanza centrale per la transizione del comparto agroalimentare italiano. Nella sezione Analisi dei processi produttivi e gestione delle IG, viene valutata la conformità degli indicatori FAO-oriGIn ai processi produttivi e di controllo dei 30 prodotti agroalimentari DOP
IGP esaminati. La successiva sezione, Analisi Normativa, analizza il contesto legislativo che disciplina le IG a livello nazionale ed europeo, evidenziandone le implicazioni per la resilienza economica, la buona governance, il benessere sociale e l’integrità ambientale. Segue la sezione Analisi degli schemi di certificazione, che esplora
il ruolo di questi strumenti nel supportare la sostenibilità sia del sistema IG sia delle singole imprese della filiera, valutandone l’efficacia anche in relazione agli SDGs delle Nazioni Unite e ai pilastri della strategia FAO-oriGIn. Il report si conclude con la sezione Indagine sui Consorzi di tutela, offrendo una panoramica sull’attuale presenza e percezione del tema della sostenibilità nelle filiere DOP e IGP.
La sezione Analisi dei processi produttivi e gestione delle IG esamina per ogni prodotto DOP e IGP esclusivamente i documenti relativi ai Disciplinari di Produzione, ai Piani dei Controlli, agli Statuti e ai Piani di Regolazione dell’Offerta, valutandone la conformità rispetto a quattro pilastri fondamentali: resilienza economica, integrità ambientale, buona governance e benessere sociale. In questa fase iniziale non sono stati presi in considerazione i progetti e le attività avviati dai Consorzi di tutela e dalle imprese in questo ambito.
L’analisi, condotta attraverso utilizzando i 442 indicatori previsti dallo studio FAO-oriGIn, ha rivelato che le IG campionate coprono un sottoinsieme di 45 indicatori:
 23 indicatori per il pilastro resilienza economica
 5 indicatori per il pilastro buona governance
 9 indicatori per il pilastro benessere sociale
 8 indicatori per il pilastro integrità ambientale.
I risultati dello studio evidenziano che il pilastro della resilienza economica è il più sviluppato, con 23 indicatori rilevati, confermando il ruolo cruciale dei Consorzi di tutela nel garantire la stabilità economica delle filiere produttive e nella valorizzazione dei territori. Tuttavia, esistono ampie opportunità di miglioramento, in particolare per il pilastro dell’integrità ambientale, che presenta solo 8 indicatori, e per la buona governance, con 5 indicatori. Il settore lattiero-caseario si è dimostrato il più avanzato in
termini di sostenibilità, con 38 indicatori rilevati su 45, seguito dal settore prodotti trasformati a base di carne e dal settore prodotti ortofrutticoli, ciascuno con 30 indicatori.
Le principali aree di miglioramento evidenziate dal rapporto includono la gestione del rischio climatico, la riduzione delle emissioni di gas serra, la promozione di pratiche di conservazione del suolo e delle risorse idriche, così come l’incremento della formazione formale e informale, la consapevolezza in tema di igiene e sicurezza, e la corretta identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi. Questi aspetti, ancora poco rappresentati nei disciplinari di produzione, potrebbero essere meglio integrati nelle strategie dei Consorzi di tutela e formalizzati nei documenti di riferimento per promuovere una maggiore sostenibilità complessiva.
Lo studio rappresenta uno stimolo e un supporto per i Consorzi di tutela nel proseguire e migliorare nelle loro attività di sostenibilità, assicurando non solo la qualità dei prodotti, ma anche un impatto positivo sulle comunità e sull’ambiente.
Dichiarazioni
Mauro Rosati, Direttore della Fondazione Qualivita
“Il rapporto conferma che le Indicazioni Geografiche italiane possiedono nel loro DNA un modello di sostenibilità avanzato e in continua evoluzione. Questo approccio si riflette non solo nei processi produttivi e nella gestione complessiva delle IG, ma anche nei numerosi progetti già avviati dai Consorzi di tutela in molte di queste filiere. Il nostro sistema DOP IGP è ora di fronte a una sfida cruciale: aumentare i principi
di sostenibilità per rispondere alle crescenti aspettative dei cittadini e dei mercati internazionali. Per raggiungere tale obiettivo, è fondamentale dare maggior rilievo all’integrità ambientale e al benessere sociale, arricchendo così il concetto di qualità italiana con i valori della sostenibilità”.
Cesare Mazzetti, Presidente di Fondazione Qualivita
“Siamo convinti che attraverso progetti di ricerca come questo si possa dare un serio contributo verso la transizione green del sistema DOP IGP italiano. I Consorzi di tutela possono giocare un ruolo decisivo nel rafforzare i requisiti di sostenibilità, rendendo più competitivi i nostri prodotti sui mercati globali e aiutando i territori ad essere più sostenibili”.
Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia
“Ringrazio la Fondazione Qualivita perché questo studio rappresenta un punto di partenza fondamentale per comprendere lo stato attuale della sostenibilità nelle IG italiane e le azioni necessarie per migliorarlo.
Il nostro impegno come soggetto di rappresentanza dei Consorzi italiani sarà quello di sostenere in tutte le
sedi istituzionali un progetto unitario e di sistema per la sostenibilità delle IG italiane”.

No11 Hotel & Apartments: Sostenibilità e Comfort nel Cuore di Istanbul

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di Sara Esposito

Siete dei turisti “compulsivamente” eco-friendly, alla ricerca di un soggiorno green in un’atmosfera accogliente, circondati da un design fresco e familiare, nel centro di una delle città più visitate del Mondo?
No11 Hotel & Apartments è la scelta perfetta per voi.

In un’epoca in cui la sostenibilità è diventata un elemento centrale nelle scelte di viaggio, trovare una struttura che riesca a combinare comfort, storia e un profondo impegno verso il rispetto ambientale è raro. No11 Hotel & Apartments è una di queste gemme. Situato nel cuore del quartiere storico di Pera, No11 non è solo un rifugio accogliente e confortevole per i visitatori, ma anche un vero esempio di turismo responsabile. Ogni aspetto del soggiorno è progettato con attenzione per ridurre l’impatto ambientale, sostenere l’economia locale e celebrare la ricca cultura di Istanbul.

Grande e Costante Impegno verso la Sostenibilità
No11 Hotel & Apartments è all’avanguardia nel turismo sostenibile. Ha adottato i criteri Green Key dal 2019 e ha implementato completamente i criteri del Global Sustainable Tourism Criteria (GSTC) all’inizio del 2023. L’hotel ha inoltre ricevuto per quattro anni consecutivi il Green Key Environmental Award, la prestigiosa certificazione che riconosce le strutture che operano secondo elevati standard di sostenibilità ambientale.
L’obiettivo del No11 è chiaro: ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente pur offrendo agli ospiti un’esperienza di soggiorno da ricordare. Tra le iniziative già implementate troviamo la riduzione del consumo di energia e acqua del 20% nei prossimi due anni e l’impegno a raggiungere zero rifiuti in discarica entro il 2025.
“Siamo molto fieri di ciò che abbiamo raggiunto,“- afferma la Founder & Owner di No 11, Ayse Zeynep Sezerel : -“abbiamo stabilito obiettivi ambiziosi per ridurre il nostro impatto ambientale, ma non ci fermiamo qui. Vogliamo educare e coinvolgere anche i nostri ospiti, invitandoli a partecipare attivamente al nostro viaggio verso la sostenibilità.

Un Impatto Positivo sulla Comunità Locale
Oltre all’impegno ambientale e sempre in quest’ottica, No11 si distingue per il suo sostegno alla comunità locale. Circa il 90% dei prodotti e dei servizi utilizzati dall’hotel provengono da fornitori locali, riducendo l’impronta di carbonio e sostenendo l’economia del quartiere. Questo significa che soggiornando al No11, gli ospiti non solo contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale, ma sosterranno anche le piccole imprese e gli artigiani locali.
Per noi, sostenere la comunità locale è fondamentale,” – spiega Ayse – “collaboriamo con artigiani, fornitori e produttori locali per garantire che il nostro impatto economico sia positivo e che gli ospiti possano vivere un’esperienza autentica della città.

Dove l’Ospitalità incontra la Storia
Entrare al No11 Hotel & Apartments è come fare un passo indietro nel tempo, ma con tutte le comodità moderne a portata di mano. Tutte le accommodation sono arredate con gusto e caratterizzate da soffitti alti e spazi ben studiati. Un esempio è la Suite con angolo cottura: questo elegante appartamento, finemente arredato con mobili d’epoca, cuscini fatti a mano e fotografie storiche che catturano l’essenza della vecchia Istanbul, dispone di una camera da letto e di un soggiorno separato con cucina privata. Alcune camere vantano anche terrazze o balconi privati, offrendo una vista mozzafiato sulla città. Nonostante il fascino antico, il No11 non sacrifica il comfort moderno: TV satellitare a schermo piatto, aria condizionata e connessione Wi-Fi ad alta velocità sono a disposizione in ogni camera.
Ma la vera magia del No11 va ben oltre l’estetica. Come spiega la Founder & Owner dell’Hotel: “Il nostro obiettivo è offrire agli ospiti un’esperienza di soggiorno che non solo sia piacevole e confortevole, ma che rispetti anche l’ambiente. Ogni piccolo dettaglio, dal modo in cui gestiamo l’energia all’attenzione che poniamo nella scelta dei fornitori locali, è pensato per ridurre il nostro impatto sul pianeta.”

I Consigli Green per gli Ospiti
Partecipare al movimento green è facile per gli ospiti di No11. L’hotel offre una serie di suggerimenti pratici per ridurre l’impatto ambientale durante il soggiorno, come ridurre il consumo di acqua, utilizzare il trasporto pubblico o scegliere opzioni di ristorazione locali e sostenibili. Il sito web dell’hotel fornisce QR code pratici che offrono una guida dettagliata su come vivere un’esperienza di soggiorno sostenibile a Istanbul, dalla scoperta di attrazioni culturali a suggerimenti su come spostarsi in città in modo ecologico.

Una porta d’accesso alla Cultura di Istanbul
Situato a soli 350 metri dall’iconica Istiklal Avenue e a pochi passi dalla Torre di Galata, No11 è perfettamente posizionato per esplorare la storia e la cultura di Istanbul. Il Museo Pera, uno dei più famosi della città, si trova a pochi passi, così come il vivace quartiere di Asmalimescit, noto per i suoi bar e ristoranti. Gli ospiti possono immergersi nella vibrante scena culturale e culinaria della città, partecipando a eventi e attività promossi dall’hotel, che sostiene attivamente la preservazione delle tradizioni locali.
Promuovere la cultura locale è uno dei nostri obiettivi principali,” – aggiunge la proprietaria – “vogliamo che i nostri ospiti non solo visitino Istanbul, ma la vivano davvero, scoprendo la sua storia, le sue tradizioni e la sua gente.

La Colazione Bio e Green
Uno dei “punti” preferiti da assegnare in ogni soggiorno in hotel è certamente il “breakfast moment” e il No11 anche in questo non delude affatto. La ricca e variegata colazione è una spinta motivazionale molto forte a svegliarsi di buon’ora per assaporare piatti tipici della tradizione turca sia salati che dolci. Oltre ai prodotti fatti in casa, la struttura si assicura che quelli acquistati all’esterno siano locali e biologici. La cucina dell’hotel propone inoltre buonissimi prodotti home made come lo yogurt fatto con il latte di mucche allevate a terra, marmellate con frutta di stagione e il pane con lievito madre di 10 anni e alternative salate come omelette e uova strapazzate acquistati rigorosamente al mercato bio. Ad arricchire il pasto più importante della giornata: brioche, torte e pasticcini come opzioni dolci e opzioni salate tipiche del luogo vengono serviti in diverse varietà ogni giorno, per rendere ogni colazione un’esperienza nuova e gustosa.

Scegliere No11 Hotel & Apartments significa optare per un soggiorno che non solo soddisfa le esigenze di comfort e stile, ma che rispetta anche l’ambiente e sostiene la comunità locale. Che si stia cercando una base per esplorare Istanbul o un luogo tranquillo per rilassarsi dopo una giornata intensa, No11 offre tutto questo, mantenendo sempre al centro la sostenibilità.
Proprio in virtù della sua forte vocazione verso il turismo sostenibile e la promozione di tali valori, l’obiettivo è che ogni ospite lasci l’Hotel sentendosi non solo rigenerato, ma anche ispirato a fare scelte più sostenibili nel futuro.

Un ulteriore super chicca? La Founder & Owner Ayse Zeynep Sezerel parla un italiano fantastico e mette completamente a proprio agio tutti gli Italiani che fanno tappa in hotel.  No11 è senza dubbio il luogo in cui dopo una lunga giornata in giro per la città potrete dire, nonostante siate magari distanti migliaia di chilometri, di sentirvi veramente a casa…
 

No11 Hotel & Apartments Official Channel:

Website: www.no11apartments.com
Ig – www.instagram.com/no11hotel.pera?igsh=bDNzbng3ZWVndGJt
Fb – www.facebook.com/share/om7CQnzVf1RPSDoW/?mibextid=LQQJ4d
LinkedIn – www.linkedin.com/company/no-11-hotel-&-apartments/

Video e Photo Credits by @sevenstarslife – www.instagram.com/sevenstarslife?igsh=Y2RldTJtejk1YTZy

Italian Hydrogen Summit: idrogeno pietra miliare per la filiera. Vettore essenziale

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Promuovere il progresso delle tecnologie e dei sistemi per la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno alla luce della nuova strategia nazionale per l’idrogeno annunciata dal Ministro Gilberto Pichetto Fratin in occasione dell’evento Italian Hydrogen Summit, che si è svolto alla Camera dei Deputati, organizzato da H2IT, l’Associazione Italiana Idrogeno. È stato questo il focus del convegno che ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, aziende, esperti e stakeholder del settore che si sono confrontati fra loro con l’obiettivo di analizzare i benefici dell’idrogeno nel mix energetico fra le fonti verdi disponibili, quale vettore indispensabile per favorire la decarbonizzazione e per garantire sicurezza energetica all’Italia e all’Europa. 

Strategia per l’idrogeno

La strategia per l’idrogeno permetterà di delineare un contesto chiaro per realizzare gli investimenti e una vision di lungo termine che accompagni gli investitori e gli utilizzatori nello sviluppo dei progetti volti a sostenere la creazione del complesso ecosistema di produzione, distribuzione, utilizzo e tecnologie. L’obiettivo è favorire la diffusione dell’idrogeno nei principali settori “hard to abate” dell’industria e dei trasporti, contribuendo alla decarbonizzazione e alla sicurezza energetica. Al tempo stesso, concorrerà allo sviluppo delle competenze e della competitività del comparto, affinché l’Italia possa sfruttare appieno il suo potenziale e diventare leader europeo nella transizione energetica

 

Per Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “L’idrogeno è un veicolo fondamentale per la decarbonizzazione e rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese. Stiamo lavorando su importanti infrastrutture e su investimenti sia nazionali che internazionali. Puntiamo a produrre e importare idrogeno, il che implica una trasformazione del sistema industriale italiano con un ammodernamento rilevante. È una sfida che intendiamo cogliere per far diventare l’Italia un hub sia per la produzione che per il trasporto del vettore verso l’Europa. Il piano nazionale per l’idrogeno prevede miglioramenti significativi; abbiamo già una prima stesura in valutazione con scenari a medio e lungo termine che prevediamo di presentare ufficialmente entro un mese. Siamo in fase di definizione. Oggi possiamo dire che l’Italia sul fronte dell’idrogeno è al passo con l’Europa e con gli obiettivi che dobbiamo raggiungere”.

 

Dalla relazione del Cav. Alberto Dossi, Presidente di H2IT, è emerso che “viviamo una svolta molto importante per la transizione verde del nostro Paese, nel lungo e impegnativo percorso verso l’ambizioso obiettivo europeo di ridurre di almeno il 55% le emissioni nette di gas a effetto serra entro il 2030 e di raggiungere la neutralità climatica del sistema energetico e dell’economia entro il 2050, in linea con il Green Deal europeo e il piano RePowerEU. Inoltre, ci troviamo in una fase estremamente delicata per la messa a punto dei primi progetti industriali sull’idrogeno, finanziati tramite i fondi dedicati all’idrogeno (PNRR e IPCEI), che rappresentano l’avvio dell’implementazione su larga scala della filiera dell’idrogeno italiana. Fondi importantissimi che hanno dato la prima spinta concreta per la diffusione delle tecnologie dell’idrogeno su scala industriale. Ma il quadro non è ancora completo. Anche l’Italia si doterà di una strategia per l’idrogeno, una pietra miliare per la filiera dell’idrogeno, identificato come uno dei vettori energetici essenziali per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica del nostro Paese e dell’Europa. Ora è fondamentale fare sistema, come Associazione Italiana per l’Idrogeno diamo la nostra piena e completa disponibilità a supportare il Governo in questo percorso, mettendo a disposizione il network e le competenze dei nostri oltre 165 associati”.

 

Per Francesco Battistoni, Segretario di Presidenza della Camera e Vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici: “Oggi con il via libera al piano strategico nazionale per l’idrogeno, l’Italia prosegue negli investimenti strategici sulle fonti rinnovabili quali vettori indispensabili per la decarbonizzazione e per garantire la nostra sicurezza energetica. Dopo l’approvazione del Dl Rigassificatori, del Dl Energia, delle Comunità Energetiche Rinnovabili, del Testo unico sulle Fonti Rinnovabili e Dl Ambiente, il Governo aggiunge un ulteriore tassello propedeutico a raggiungere una transizione ambientale ed energetica con una visione pragmatica e non ideologica. A tal proposito, ringrazio il Ministro Pichetto Fratin per aver impresso una svolta epocale nella strategia dell’approvvigionamento energetico, coinvolgendo in questo processo tutti i protagonisti della filiera come H2IT azienda leader nel settore dell’idrogeno che, sono certo, aiuterà l’Italia a raggiungere gli obiettivi dell’agenda europea 2030”.

 

L’On. Paolo Barelli, Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha sottolineato: “Stiamo vivendo difficoltà a livello globale e anche il settore energetico non è esente. La prospettiva che abbiamo è quella di perseguire caparbiamente in investimenti su energie alternative che ci consentono di crescere. L’idrogeno fa parte di questo mix energetico ed è indispensabile per arrivare all’autonomia energetica nel nostro Paese, ma anche per l’Europa. È chiaro che dobbiamo proseguire sulle fonti alternative anche per garantire la sostenibilità ambientale e il progresso sociale e, in tal senso, le nostre scelte energetiche sono fondamentali per il progresso della società e rappresentano una necessità per tutti i cittadini”.

 

Secondo Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: “La strategia nazionale per l’idrogeno è stata sviluppata con un approccio evolutivo, con il fine di comprendere come questo vettore possa contribuire efficacemente alla decarbonizzazione. Il successo di questa transizione dipende dall’evoluzione delle tecnologie in termini di costo, efficacia e modalità di produzione. È fondamentale monitorare tali aspetti, considerando anche un aumento del contributo delle importazioni. Solo attraverso un adattamento continuo e innovativo potremo garantire un futuro energetico sostenibile per il nostro Paese“.

 

Per l’Avv. Amedeo Teti, Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese e Capo Dipartimento Mercato e Tutela del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in sostituzione del Ministro Adolfo Urso“L’idrogeno è un tema centrale per il Ministero. L’Europa mira all’autonomia industriale ed è cruciale per l’Italia essere allo stesso passo. C’è un forte interesse nella ricerca per rendere l’Italia più competitiva. Pertanto, l’idrogeno rappresenta un’opportunità unica, anche a livello industriale. Lo consideriamo fondamentale per la mobilità del futuro. In tal senso, è essenziale capire come superare gli ostacoli tecnologici e ridurre i costi per la sua realizzazione“.

 

Aurelio Regina, Delegato per l’Energia e per la Transizione energetica di Confindustria ha spiegato che “per definire una politica energetica bisogna tenere presente tre priorità: competitività, sicurezza attraverso l’indipendenza energetica e decarbonizzazione. L’errore dell’Ue consumato negli ultimi anni è stato quello di perseguire il terzo punto, ma si è dimenticata dei primi due. Il nostro sistema produttivo non compete più solo con i mercati extra Ue, ma adesso inizia a competere anche con gli Stati Ue. Oggi i differenziali di prezzo energetici sono diventati incompatibili per l’industria italiana rispetto ad altri competitor Ue. A tal proposito, dobbiamo agire sul mercato unico delle energie, per raggiungere l’obiettivo della decarbonizzazione richiesto dall’Ue senza sacrificare le nostre industrie, il tessuto produttivo e occupazionale dell’Italia“.

 

Secondo Jorgo Chatzimarkakis, Ceo di Hydrogen Europe: “Dobbiamo intraprendere un percorso impegnativo per rafforzare la competitività dell’Europa. L’Italia svolge un ruolo cruciale nell’attuazione del piano strategico sull’idrogeno”.

 

 

Associazione Italiana Idrogeno – H2IT 

L’Associazione Italiana Idrogeno – H2IT – costituitasi nell’anno 2005, è un’Associazione autonoma volta a promuovere il progresso delle conoscenze e lo studio delle discipline attinenti le tecnologie e i sistemi per la produzione e l’utilizzazione dell’idrogeno. Da sempre l’Associazione si è posta di raggiungere gli obiettivi di stimolare la creazione dell’infrastruttura per l’uso dell’idrogeno ed essere portavoce degli attori del settore e assicurare un ruolo di leadership per l’Italia nel mercato mondiale.

 

https://www.h2it.it

LE STARTUP PIU’ INNOVATIVE E SOSTENIBILI MILANO WINE WEEK 2024

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Milano Wine Week 2024 scrive un nuovo importante capitolo sul futuro del settore vitivinicolo. A Palazzo Bovara, nell’headquarter della manifestazione si è concluso oggi il Wine Innovation Day, che ha messo al centro della scena le 10 startup finaliste di Wine in Action, il primo programma di accelerazione per sostenere la crescita delle startup che operano nel settore vitivinicolo con un focus su sostenibilità e innovazione.

Il progetto nasce dalla collaborazione con LifeGate Way, il primo ecosistema in Italia dedicato alle startup sustainable native, e Milano Wine Week (MWW), la più grande venue dedicata all’Industry del vino, ai suoi protagonisti e agli appassionati, in agenda dal 5 al 13 ottobre.

Sono Dewy, Visioning e Green Ant, le 3 realtà selezionate dalla giuria di esperti tra aziende, finanziatori e dal pubblico per le loro soluzioni tecnologicamente all’avanguardia e il loro focus sulla sostenibilità nell’ambito vitivinicolo. Le startup vincitrici, selezionate tra le 10 finaliste, hanno dimostrato un approccio all’avanguardia nella gestione delle risorse, nella valorizzazione delle materie prime in ottica di economia circolare, ma anche nel monitoraggio avanzato dei vigneti, con l’obiettivo di promuovere una viticoltura più resiliente, efficace e responsabile dal punto di vista ambientale.

“Come primo produttore di vino al mondo, l’Italia ha il compito di essere un punto di riferimento non solo per la qualità e l’eccellenza dei prodotti che esportiamo all’estero, ma anche per la tecnologia e le soluzioni sostenibili”, spiega Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week. “Oggi abbiamo celebrato il finale di questo bellissimo progetto, selezionando 10 risposte alle esigenze di sostenibilità, tecnologia e innovazione. Le 3 start up vincitrici propongono soluzioni che vanno dal trattamento delle acque reflue alla gestione della vigna e del suolo, ambiti molto simili alle altre 10 startup in gara. Ci piace infatti pensare a un futuro di possibili connessioni tra tutte le startup coinvolte viste in un quadro di sinergie e potenziamento reciproco.”

“Siamo davvero felici di annunciare le tre startup selezionate per il nostro programma di accelerazione Wine in Action: Dewy, Green Ant e Visioning. Queste realtà innovative rispondono perfettamente ai bisogni del settore vitivinicolo ed enologico, affrontando le sfide del cambiamento climatico e della sostenibilità con approcci unici” afferma Stefano Alexander Martini, Senior Project Manager di LifeGate Way. “Le attende un intenso percorso di mentorship one-to-one e approfondimenti di business, affiancate da grandi esperti del settore. Il nostro obiettivo è quello di supportarle nello sviluppo dei loro progetti, contribuendo così a costruire a un futuro più sostenibile e resiliente.”

Lo scopo del progetto è proprio quello di trasferire gli strumenti adatti per conquistare un posizionamento vincente alla luce dei cambiamenti climatici in atto, offrendo soluzioni e tecniche di coltivazione a ridotto impatto ambientale. Tra queste, spicca la viticoltura di precisione, studiata per ottimizzare l’uso di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la resa e la qualità delle uve.

LE TRE STARTUP VINCITRICI DI WINE IN ACTION

  • Dewy. Ambito di intervento: Agricoltura di precisione.

Dewy è una startup che affronta il problema della siccità nella viticoltura con una soluzione sostenibile e biodegradabile. Il suo prodotto principale è un idrogel appartenente alla famiglia di molecole conosciute come Nanospugne, derivato dall’amido, capace di assorbire e trattenere acqua fino a 7 volte il proprio peso. L’idrogel rilascia gradualmente nutrienti e probiotici attivi per migliorare la salute del suolo e delle piante. Realizzato interamente con materiali organici, Dewy propone un’alternativa ecologica agli hydrogel tradizionali, evitando la diffusione di microplastiche e migliorando la gestione delle risorse idriche. Con la sua soluzione, Dewy è impegnata a rendere la viticoltura più resiliente e sostenibile, contribuendo alla protezione ambientale e alla produttività agricola.

 

  • VisioNing. Ambito di intervento: Trattamento e valorizzazione acque reflue agricole

VisioNing è una startup che offre soluzioni sostenibili per il trattamento delle acque reflue, utilizzando tecnologie bio-elettrochimiche e fotocatalitiche. Il processo sfrutta l’energia solare per purificare l’acqua e recuperare nutrienti preziosi, trasformandoli in risorse per l’agricoltura. VisioNing può essere applicata a diversi settori industriali, come birrifici, frantoi e caseifici, riducendo i costi energetici e favorendo un ciclo virtuoso di riutilizzo dell’acqua depurata per vari scopi aziendali.

 

  • GreenAnt. Ambito di intervento: Climate Tech

GreenAnt è una startup che offre soluzioni di intelligenza ambientale ad agricoltori, aziende, assicuratori e governi, fornendo loro tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni informate e resilienti. Il cuore dell’offerta di GreenAnt è Desidera, una piattaforma potenziata dall’intelligenza artificiale che sfrutta i dati radar dei satelliti Sentinel-1 e Sentinel-2 per elaborare approfondimenti sul territorio per una vasta gamma di applicazioni, tra cui la stima del rischio di inondazioni e il cambiamento dei modelli di catastrofi naturali, la previsione della resa dei raccolti futuri, il monitoraggio della temperatura e del degrado del suolo e molte altre ancora. Queste analisi sono possibili per terreni in qualsiasi parte del mondo, fino a un singolo centimetro, con una precisione fino al 95 per cento.

Startup, istituzioni, enti e imprese insieme a Milano per accelerare la sostenibilità e la transizione digitale

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Presentati oggi a Palazzo Giureconsulti i programmi per lo sviluppo di nuovi progetti innovativi organizzati da Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, Politecnico di Milano e PoliHub e sostenuti dai partner dell’iniziativa.

 

Al via la prima edizione di INNO4GOV per la Pubblica Amministrazione e la terza edizione di Encubator che supporterà sette startup con le migliori idee in ambito sostenibilità, assegnando 40 mila euro ciascuna. Lo scorso anno hanno partecipato 230 team, tra cui SIEve, startup che realizza un filtro per ripulire l’acqua da inquinanti nocivi.
Oggi a Milano, nella sede di Palazzo Giureconsulti, sono stati presentati Encubator e INNO4GOV, i due programmi promossi da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Politecnico di Milano e PoliHub per lo sviluppo di nuovi progetti per la trasformazione digitale e la sostenibilità, anche nel settore pubblico.
In questa occasione è stata annunciata la prima edizione di INNO4GOV, concepita dalla Camera di commercio per supportare la transizione digitale della PA che ad oggi necessita di una profonda trasformazione dei sistemi operativi dei servizi pubblici. I dati lo confermano: in Italia l’uso di servizi di e-government è cresciuto del 25% nel 2022 (dati Istat 2022).
Sergio Enrico Rossi, Vice Segretario Generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, è intervenuto nel corso della presentazione sottolineando la volontà di Camera di sostenere ricercatori, startupper e imprenditori, sia italiani sia internazionali, che sviluppino soluzioni innovative capaci di migliorare la qualità dei servizi pubblici e di rendere più agevoli ed efficaci i processi amministrativi, anche in un’ottica di sostenibilità.
Il programma INNO4GOV si rivolge a spin off universitari, startup early stage e Pmi innovative che propongano lo sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico legate al tema della trasformazione digitale e sostenibile nella Pubblica Amministrazione e nelle imprese. Oltre al grant in denaro, uno dei due Team vincitori sarà affiancato nel processo di sperimentazione del progetto dalle business unit della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi in un percorso di co-innovazione.
Orientato al mondo dell’impresa, l’altra iniziativa presentata oggi e promossa da Camera di commercio, Politecnico di Milano e PoliHub è Encubator, giunto alla sua terza edizione. Si tratta di un programma per la realizzazione di progetti tecnologici in ambito climate tech e sostenibilità ambientale le cui candidature sono aperte fino al 10 novembre.
All’incontro ha partecipato Marco Bocciolone, Presidente di PoliHub e Delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico del Politecnico di Milano che ha evidenziato come Encubator e INNO4GOV siano modelli per il trasferimento tecnologico verso il mercato. Bocciolone ha poi sottolineato l’importanza di favorire il dialogo tra accademia, istituzioni e imprese consolidate e il contributo fondamentale delle startup per accelerare la trasformazione verso un futuro più sostenibile e digitalizzato.
L’obiettivo di Encubator è individuare nuove iniziative per la salvaguardia del Pianeta attraverso i migliori team di ricerca che propongano soluzioni in grado di risolvere i problemi ambientali, economici e sociali più stringenti. La priorità è rendere più sostenibili le città e i trasporti, ridurre gli sprechi verso un modello di economia circolare.
Durante l’evento, Giacinto Schiavulli, Program Manager di Encubator, ha evidenziato come piattaforma offra alle startup in ambito climate tech e sostenibilità non solo connessioni e metodologie, ma anche supporto finanziario per far crescere idee con un impatto tangibile.
Alle startup vincitrici sarà assegnato un grant in denaro equity free del valore di 40 mila euro, suddivisi in 25 mila euro per lo sviluppo del progetto e 15 mila euro per il programma di accelerazione. Complessivamente Encubator mette a disposizione sette grant. Il programma di accelerazione culminerà a giugno con il Demo Day, in cui le startup incontreranno gli investitori. Tutti i candidati potranno poi accedere al network di aziende, founder, mentor, esperti e investitori coinvolti nei settori del climate tech e della sostenibilità, per tutta la durata del percorso di accelerazione e durante il Corporate Day in cui startup e aziende partner potranno entrare in contatto e sviluppare opportunità di business.
Nell’edizione 2023 di Encubator hanno risposto oltre 230 team imprenditoriali. Tra loro, la startup vincitrice SIEve guidata da Yuri Serra, che ha sviluppato un filtro rigenerabile per il trattamento avanzato delle acque reflue. Serra ha raccontato nel corso della presentazione di oggi la sua esperienza: “In questa fase cruciale di transizione ecologica, un progetto come Encubator dimostra come la collaborazione tra ricerca, imprese e istituzioni possa essere un volano per l’innovazione e generare il cambiamento di cui abbiamo bisogno oggi e per le generazioni future. Il riconoscimento ottenuto partecipando a Encubator ci ha permesso di rafforzare la strategia di posizionamento e di costruire un network più solido con le realtà locali per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia. SIEve sta sempre più evolvendo da progetto, coerente con gli obiettivi di sostenibilità ambientale dell’Agenda 2030, a soluzione concreta per le imprese e il sistema industriale”.
Preziosa la partecipazione di una serie di partner che sostengono l’iniziativa.
Andrea Campelli, Direttore Comunicazione di COREPLA, Innovation Partner di Encubator, ha parlato dell’importanza della ricerca e del sostegno alle startup, evidenziando come il futuro dell’economia circolare dipenda dall’innovazione scientifica e tecnica, oltre che dall’impegno di ciascun componente della società, dal cittadino alla politica.
Anche Giovanni Maggioni, Vice Presidente Vicario di BCC Milano, Empowering Partner di Encubator, per il terzo anno consecutivo, ha ribadito l’impegno dell’azienda di credito nell’iniziativa che offre una finestra privilegiata per osservare le startup e intercettare le migliori idee imprenditoriali con l’obiettivo di promuovere l’affermazione dell’economia circolare come modello di sviluppo per i territori, un modello capace di creare benessere per le comunità senza compromettere le risorse da lasciare a disposizione delle generazioni future.
A2A, ha sottolineato il proprio ruolo come Pioneer Partner, evidenziando come il Gruppo partecipa al programma Encubator per intercettare nuove idee nel climate tech e avviare progetti pilota nei settori della transizione energetica ed economia circolare. L’obiettivo è valorizzare il passaggio dalla ricerca universitaria all’applicazione sul mercato, accelerando l’innovazione.
Anche Terna ha scelto di aderire a Encubator come Pioneer Partner, visto il forte impegno del Gruppo nell’attivare sinergie con l’ecosistema delle startup a vocazione green ed energy. Questa partnership sottolinea l’intenzione di Terna di accelerare lo sviluppo di soluzioni in linea con la sua identità green e gli indirizzi strategici fondati su Twin e Just Transition, incentrati su innovazione e sostenibilità.
I PARTNER DI ENCUBATOR
Accanto a PoliHub e Politecnico di Milano, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, una rete di partner sostiene l’iniziativa:
Innovation Partner – COREPLA che metterà a disposizione un grant
Empowering Partner – BCC Milano che sosterrà Encubator con un grant
Pioneer Partner – A2A, Terna
Tech Transfer Partner – Tech4Planet
Business Partner for Regeneration – NATIVA
Technical Partner – Portolano Cavallo, Innexta, InnovHub, Jacobacci & Partners
Scientific Partner – Fondazione Politecnico di Milano
Media Partner – Gruppo GEDI
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