Il report di monitoraggio delle opere relative ai Giochi Milano Cortina 2026 ha rivelato che sono stati stanziati oltre 5 miliardi e 720 milioni di euro per un totale di 79 opere. La Lombardia è la regione che assorbe la maggior parte delle opere e dei costi, con il 52% delle strutture e il 47% delle spese totali. In particolare, la sola Provincia autonoma di Bolzano ospiterà più opere rispetto all’intero Veneto. La campagna di monitoraggio civico, denominata OPEN OLYMPICS 2026, è stata lanciata da 20 organizzazioni, tra cui Libera, WWF Italia, Italia Nostra, Legambiente, CAI, Mountain Wilderness Italia e CIPRA Italia. Queste organizzazioni hanno chiesto la creazione di un portale unico per la trasparenza dei Giochi Milano Cortina 2026, al fine di rendere monitorabile l’impatto economico e territoriale delle Olimpiadi e Paralimpiadi. I costi previsti per i Giochi includono 1 miliardo e 600 milioni per la realizzazione stessa dell’evento e 4 miliardi e 120 milioni per le opere connesse, di cui il 68% è destinato a 45 opere stradali che superano i 2 miliardi e 816 milioni di euro. La Lombardia si distingue per ospitare la maggior parte delle opere e dei costi, mentre il Veneto ha un numero inferiore di opere ma con costi complessivamente superiori. Interessante notare che la Provincia autonoma di Bolzano ha un numero di opere superiore a quello del Veneto. Il report presentato a Pieve di Cadore ha fotografato la spesa prevista per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026, coinvolgendo una rete di associazioni nazionali e territoriali. La campagna “Open Olympics 2026” mira a garantire la trasparenza, la legalità e la rendicontabilità dei Giochi invernali Milano Cortina, evidenziando l’importanza del monitoraggio civico per garantire un evento di successo.
Un nuovo Green Deal per l’Europa
Legambiente ha delineato un piano ambizioso per la prossima legislatura europea, concentrato su tre pilastri fondamentali: emissioni zero, competitività e inclusione. L’obiettivo è creare un Nuovo Green Deal europeo attraverso 13 pilastri e 16 priorità ambientali. Questo approccio mira a rendere l’Europa più verde, competitiva e inclusiva, affrontando contemporaneamente le sfide climatiche, economiche e sociali che stanno attualmente minando il continente. Le imminenti elezioni del 2024 saranno cruciali per determinare il futuro dell’Europa, e in Italia si terranno l’8 e il 9 giugno di quell’anno. In un contesto caratterizzato da crisi climatiche, economiche e sociali, accentuate dalle minacce di guerre sempre più vicine alla porta dell’Europa, le istituzioni europee sono sotto pressione da parte di forze politiche sovraniste che criticano il Green Deal e mettono in discussione il ruolo dell’Europa. Legambiente si impegna per promuovere il sostegno a un “Patto europeo per il futuro” e per lanciare un Nuovo Green Deal che possa bilanciare politiche ambientali e climatiche ambiziose con la competitività industriale e la coesione sociale. È essenziale per l’Europa recuperare il tempo perso nello sviluppo delle tecnologie pulite, poiché essere all’avanguardia in questo settore potrebbe garantire un vantaggio competitivo significativo sui mercati internazionali. In vista di queste sfide cruciali, Legambiente ha avviato una campagna per sensibilizzare i cittadini sull’importanza dell’Europa e del Green Deal. L’associazione si impegna a favorire la partecipazione al voto e a dialogare con i partiti politici e i loro candidati, organizzando iniziative in tutte le regioni italiane per discutere e promuovere questo piano di azione. Con il tentativo di portare avanti queste proposte e contribuire a un futuro più sostenibile per l’Europa, Legambiente si pone come una voce autorevole nel dibattito politico e ambientale del continente.
Biodiversità a rischio
La situazione della fauna italiana, compresa avifauna e anfibi, è critica a causa di diverse minacce come la crisi climatica, l’inquinamento e le catture accidentali. Queste specie sono sempre più sotto pressione e molte di esse sono a rischio di estinzione a causa dell’impatto dell’attività umana sull’ambiente. Quando parliamo di biodiversità, facciamo riferimento alla vasta perdita di biodiversità che si sta verificando a livello globale, a causa dell’alterazione dell’ambiente da parte dell’uomo in modo così rapido da non consentire alle specie di adattarsi e di trovare nuovi habitat ospitali. Nel rapporto “Biodiversità a rischio 2024” ci concentriamo sulla situazione preoccupante della fauna italiana, in particolare su avifauna e anfibi, che sono importanti indicatori della salute degli ecosistemi marini e delle zone umide del nostro Paese. Specie come il Fratino, la Berta maggiore e minore e il Gabbiano corso sono a rischio a causa della pulizia delle spiagge, dell’incremento di predatori e delle catture accidentali. Allo stesso modo, gli anfibi sono particolarmente minacciati, con specie come la salamandra che sono a rischio di scomparire a causa della perdita di habitat e dell’inquinamento. È importante adottare strategie per proteggere queste specie in pericolo e lavorare per preservare la biodiversità e gli ecosistemi italiani prima che sia troppo tardi.
A Milano piantate 1000 piante in onore di madre terra
L’evento di piantumazione organizzato da Greenforlife a Nova Milanese dal 10 al 12 maggio ha visto la partecipazione attiva di molti volontari e membri di varie associazioni. In tre giorni, sono state piantate ben 1030 piante con l’obiettivo di creare un nuovo sistema agroforestale che potesse migliorare il paesaggio locale e aumentare la biodiversità. Il sistema agroforestale mira a imitare i processi naturali per favorire la salute del suolo e la diversità biologica. È un’alternativa sostenibile che può portare numerosi benefici all’ambiente. L’iniziativa è stata aperta al pubblico, permettendo a chiunque di partecipare attivamente all’evento, sia di persona che seguendo i social network. Durante i tre giorni dell’evento, i partecipanti hanno potuto imparare le tecniche dell’agroforestazione attraverso laboratori, workshop e lezioni teoriche e pratiche tenute da esperti del settore. Guidati da Giuseppe Sannicandro, progettista di Permacultura dell’associazione Regen Habitat, i partecipanti hanno potuto apprendere tutti gli aspetti legati alla creazione e gestione di un sistema agroforestale. Diverse personalità importanti hanno preso parte all’evento, tra cui Rosario Scuteri, fondatore di Greenforlife, che ha condiviso la sua visione di sostenibilità. Altri partecipanti rilevanti includono Fabio Trezzi, Alessandro Radici, Giovanni Maglietta (soci Greenforlife), Mara Ligas (presidente di Hakuna Matata), Martina Gioia (responsabile eventi musicali di Greenforlife), Giuseppe Sannicandro (fondatore dell’associazione Regen), Irene Pignatelli (coordinatrice dei laboratori di agroforestazione di Greenforlife) e Mirjam Haspers (coordinatrice eventi fieristici). Infine, i 30 volontari che hanno partecipato hanno giocato un ruolo cruciale durante l’evento. Il loro contributo è stato fondamentale per il successo dell’iniziativa e per la realizzazione del nuovo sistema agroforestale a beneficio dell’ambiente locale.
Una rivoluzione del benessere, l’area vacanze Valle Aurina a giugno diventa la Valle del Respiro.
L’area vacanze Valle Aurina, immersa tra le maestose vette delle Alpi italiane, si distingue per tranquillità e benessere naturale. Come ogni anno in questo periodo, il territorio si trasforma nella Valle del Respiro, offrendo settimane speciali a giugno dedicate al riposo, al rilassamento e alla consapevolezza. Qui, gli ospiti possono immergersi nella pace e nell’armonia, lasciandosi avvolgere dal rilassante suono dei Bagni Sonori del Centro Climatico di Predoi, mentre gli alloggi del circuito Respiration Health Hotels rivolgono un’attenzione mirata alla salute respiratoria. Da segnalare inoltre gli appuntamenti delle Settimane del Respiro in Valle Aurina per conoscere e approfondire il potere del respiro.
Valle Aurina (BZ) – In un mondo sempre più frenetico, l’area vacanze Valle Aurina si erge come un rifugio per coloro che cercano un vero e proprio ritorno alle origini del benessere. Situato tra i 1000 e i 3500 metri d’altitudine, questo territorio è circondato da maestose vette che superano i tremila metri, con pendii boscosi e una ricca presenza d’acqua che contribuisce a creare un ambiente salubre. A rendere ancora più speciale l’area vacanze Valle Aurina, composta dai comuni di Selva dei Molini, Campo Tures, Valle Aurina, e Predoi, sono infatti le sue caratteristiche geografiche: 120 sorgenti di acqua potabile, 35 laghi alpini e 10 cascate, una ricchezza idrica che contribuisce a mantenere l’aria pulita e fresca. A tutto questo si aggiungono le antiche gallerie dell’ex miniera di rame di Predoi, ora Centro Climatico, dove chi soffre d’asma o allergie può respirare senza preoccupazione grazie a un’aria priva di allergeni, particelle di fuliggine e con una temperatura costante di 8/10°C. Un luogo dove la natura si unisce al benessere, regalando un’esperienza unica e rigenerante per grandi e piccoli.
IL CENTRO CLIMATICO E LA SPELEOTERAPIA, TRA PROSPETTIVE DI RIPRESA E OPPORTUNITÀ DI RECUPERO
Il Centro Climatico di Predoi, nell’area vacanze della Valle Aurina, rappresenta un’eccellenza terapeutica unica in Italia e rinomata per le sue proprietà lenitive. Fino alla fine dell’800 il sito era una miniera di rame, oggi è accessibile attraverso un suggestivo trenino per visite guidate, che offre un’esperienza benefica in un’atmosfera di aria purissima, con un’umidità che si avvicina al 100%. Questo ambiente unico consente alle particelle sospese e agli allergeni di essere catturati dall’aria stessa, depositandosi sulle pareti rocciose umide e garantendo un’aria incredibilmente pura. Durante la respirazione, l’aria che oscilla tra gli 8 e i 10°C, si riscalda gradualmente fino alla temperatura corporea di circa 37°C, facilitando l’assorbimento di una maggiore quantità di umidità. Questo processo aiuta a rimuovere l’acqua dalle mucose delle vie respiratorie, alleviando le congestioni associate a infiammazioni croniche o all’asma. Esiste la possibilità di usufruire della consulenza telefonica gratuita con un esperto di speleoterapia: il dottor Vincenzo Di Spazio si concentra da sempre sul trattamento delle conseguenze di eventi stressanti sulla resilienza e sullo sviluppo di tecniche per rafforzare la stabilità emotiva. Docente all’istituto superiore di medicina olistica e di ecologia dell’università Carlo Bo di Urbino, ha ricoperto il ruolo di visiting professor di neuroscienze e teorie della mente presso l’università di Catania. «La speleoterapia, nonostante non ci siano protocolli scientifici validati, può offrire un contributo significativo al trattamento e al recupero dei pazienti affetti da Long COVID. Attraverso l’azione sul sistema respiratorio e immunitario, questa pratica può favorire la rigenerazione e la stabilizzazione delle funzioni vitali compromesse dalla malattia. Si tratta di una forma di Citizen Science, ovvero di una scienza che si realizza con il contributo dei cittadini» esordisce il dottor Di Spazio. «Ciò che emerge come aspetto principale nei pazienti affetti da Long COVID è l’interessamento predominante dei polmoni e delle vie respiratorie. La speleoterapia, grazie al suo microclima sotterraneo specifico, sembra influenzare positivamente i processi infiammatori cronici delle vie respiratorie. Per i pazienti con Long COVID rimane fondamentale la durata del ciclo di sedute in ambiente ipogeo che deve superare le 20 ore, ovvero 10 sedute da 2 ore ciascuna» conclude Di Spazio. Il dottor Vincenzo Di Spazio continua a essere un pioniere nel campo della salute psicofisica, offrendo soluzioni innovative e orientate al recupero per i pazienti affetti da condizioni croniche come il Long COVID.
IL POTERE DEI BAGNI SONORI, I RESPIRATION HEALTH HOTELS E LE SETTIMANE DEL RESPIRO IN VALLE AURINA
All’interno del Centro Climatico di Predoi i Bagni Sonori sono un ulteriore strumento per il rilassamento e la guarigione, una pratica antica che offre un’esperienza unica in cui gli ospiti vengono sommersi dalle onde sonore generate da strumenti quali il gong, le campane tibetane e la semplice voce umana. Durante i Bagni Sonori, ci si sdraia e ci si lascia avvolgere dal suono, promuovendo una serenità profonda e attivando il sistema di guarigione naturale del corpo. I benefici includono miglioramenti del sonno, riduzione dello stress e del dolore, oltre a una sensazione generale di benessere. A integrare l’esperienza del Centro Climatico a Predoi, gli esperti dell’associazione Respiration Health Hotels dell’area vacanze Valle Aurina propongono ai loro ospiti soggiorni all’insegna del benessere e al riparo dalle allergie, non a caso respirare a pieni polmoni in vacanza in Valle Aurina è il leitmotiv dell’associazione. Le strutture Respiration Health sono certificate e offrono condizioni ideali per un soggiorno di cura pensato per chi soffre di asma, allergie o disturbi respiratori. Una vacanza all’insegna della salute e senza allergeni per tutta la famiglia, dove l’aria è incontaminata. Le strutture aderenti Respiration Health Hotels offrono il 25% di sconto sugli ingressi singoli al Centro Climatico di Predoi, l’organizzazione e la prenotazione della speleoterapia al Centro Climatico, strutture certificate per la salubrità indoor, ridotta contaminazione microbica e allergenica nelle camere, accoglienza competente e attenta alle particolari esigenze degli ospiti. Da non perdere Le settimane del Respiro in Valle Aurina con numerosi eventi a cui partecipare insieme a esperti e formatori, per conoscere e approfondire il potere del respiro e le tecniche di rilassamento: escursioni guidate alla conoscenza delle erbe, il bagno nella foresta, le cascate con acqua dei ghiacciai e la visita accompagnata al biotopo Wieser Werfer, sperimentando le applicazioni Kneipp con acqua fredda, nonché gli esercizi di respirazione in alta quota e le sessioni di Yoga alla malga Kristallalm con un delizioso brunch.
LOMBARDIA: UN WEEKEND PLASTIC FREE NEI PARCHI REGIONALI
Un intero fine settimana dedicato ai parchi regionali lombardi. Nove appuntamenti che si svolgeranno in contemporanea sabato 25 e domenica 26 maggio. Si chiama “Park Clean Up” l’iniziativa promossa e organizzata dai referenti Plastic Free Onlus, l’associazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, che celebra la Giornata Europea dei Parchi che si festeggia ogni 24 maggio per volere di Europarc, la Federazione Europea dei Parchi, e quest’anno avrà come tema “Insieme per la Natura”. L’evento, che ha ottenuto il patrocinio della Regione Lombardia, mira a realizzare attività di sensibilizzazione ambientale, attraverso gazebo informativi ma soprattutto con passeggiate ecologiche puntando sul coinvolgimento attivo dei volontari che libereranno i parchi da plastica e rifiuti.
“Questa iniziativa, che mi è stata proposta dall’associazione Plastic Free e che io ho promosso presso i Parchi regionali lombardi, si inserisce perfettamente nel solco delle iniziative di educazione ambientale che anche il mio assessorato promuove, e sono felice della nutrita adesione. È infatti fondamentale educare i cittadini, soprattutto i giovani, al rispetto per l’ambiente e alla conoscenza dei nostri bellissimi parchi lombardi”, dichiara l’Assessore Territorio e Sistemi Verdi Regione Lombardia.
“Con Park Clean Up vogliamo far scoprire i nostri parchi regionali compiendo, al tempo stesso, un atto d’amore verso il nostro territorio, liberandolo dai rifiuti per creare consapevolezza – aggiunge Andrea Barcellesi, vicereferente regionale Plastic Free – Anche grazie al supporto delle Guardie ecologiche ed eventi post raccolta, cercheremo di coinvolgere più cittadini possibili in mattinate all’aperto, alla scoperta di luoghi non sempre conosciuti. Ringraziamo i parchi e i Comuni che patrocinano, anche attraverso protocolli d’intesa, questa iniziativa e – conclude – la Regione Lombardia per il suo importante sostegno”.
Il 25 maggio, Plastic Free Onlus sarà in azione nel Parco Campo dei Fiori partendo da Valganna (Varese) e nel Parco Nord a Sesto San Giovanni (Milano) mentre domenica 26 i referenti organizzeranno passeggiate ecologiche nel Parco dei Colli Bergamaschi; nel Parco del Serio a Martinengo (BG); nel Parco dell’Oglio Nord a Rudiano (BS); nel Parco del Curone a Montevecchia nel Lecchese; nel Parco del Ticino a Pavia; nel Parco del Mincio a Mantova e, infine, nel Parco Adda Nord a Cassano d’Adda (MI).
Per partecipare è sufficiente iscriversi gratuitamente sul sito www.plasticfreeonlus.it
Governance e sostenibilità imprese altoatesine
Il successo di un’azienda non può essere valutato solamente in base al profitto che genera, ma anche prendendo in considerazione le sue ricadute sul pianeta e sulla società. Questo è il concetto che è stato sottolineato dagli esperti durante l’importante evento svoltosi oggi a Palazzo Widmann. Durante il convegno organizzato dal Centro di competenza per la sostenibilità della Libera Università di Bolzano e dalla Provincia, i rappresentanti della LUB hanno presentato i risultati di una ricerca sul tema della decarbonizzazione, governance e sostenibilità delle prime 100 imprese dell’Alto Adige. Il presidente della Provincia, Arno Kompatscher, ha evidenziato l’importanza di un cambio di mentalità nel affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e nella responsabilizzazione sociale. Questo implica considerare non solo il fatturato e il profitto di un’azienda, ma anche il suo impatto ecologico e sociale nelle valutazioni delle performance economiche. Anche l’assessore provinciale allo Sviluppo Economico, Marco Galateo, ha ribadito l’importanza di puntare ad un’economia sostenibile, dove le decisioni politiche ed economiche siano guidate dalla sostenibilità. In passato, bastava valutare una azienda solamente in base al suo successo finanziario, ma oggi è essenziale considerare anche il suo impatto sull’ambiente e sulla società. Gli studiosi presenti all’evento, come Maxilimiano Bonacchi, Luca Menicacci e Fabio Zanderigo Jona della Libera Università di Bolzano, hanno evidenziato l’importanza di questo approccio olistico nelle valutazioni delle imprese. La sostenibilità deve diventare un pilastro centrale nelle decisioni economiche e politiche per assicurare un futuro migliore per tutti.
Sfoglia “Sostenibilità: un investimento sociale” ora
In Italia, sembra esserci un crescente senso di indifferenza e noia verso l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che promuove la sostenibilità. Questo è il tema centrale del libro ‘Sostenibilità: un investimento sociale’, che ha raccolto i risultati di un’indagine nazionale sulla partecipazione della popolazione adulta agli obiettivi chiave dell’Agenda. Durante una presentazione online, Enrico Giovannini, direttore scientifico di Asvis, insieme ai curatori del libro Enrico Pozzi, Paola Aragno e Cristina Cenci, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità sociale come elemento fondamentale per il successo del progetto di sostenibilità nel suo complesso. Giovannini ha ribadito che non possiamo permetterci di stancarci del concetto di sostenibilità, poiché l’alternativa sarebbe un mondo insostenibile. È cruciale comprendere che se non integreremo le diverse dimensioni della sostenibilità, rischiamo di non raggiungere gli obiettivi stabiliti. Le tesi del libro sostengono che la sostenibilità ha trascurato il aspetto sociale, e pertanto c’è bisogno di politiche che soddisfino i bisogni reali delle persone. È necessario l’intervento della politica, delle istituzioni e anche delle imprese per raggiungere questo obiettivo. Paola Aragno ha parlato dell’analisi condotta da Eikon Sc sui profili e sui post social delle maggiori imprese italiane. Ha evidenziato che spesso la narrazione si concentra su temi di bandiera e la sostenibilità sociale sembra essere considerata principalmente in relazione alla parità di.
Gusta con passione, pensa al pianeta: la nostra filosofia gastronomica
A Milano, ci sono due nuovi ristoranti chiamati A Buon Rendere che si distinguono per essere “green”, ovvero attenti all’ambiente. Uno si trova a City Life e l’altro a De Amicis. Entrambi coniugano l’importanza di mangiare cibo di qualità con il rispetto per il pianeta. A Buon Rendere City Life si trova nel moderno distretto commerciale di Milano, dove un tempo sorgeva la Fiera, vicino a tre grattacieli che hanno cambiato il panorama della città. Questo quartiere è considerato il più innovativo di Milano, con le sedi delle più importanti aziende internazionali. A Buon Rendere De Amicis si trova nel cuore di Milano, vicino ai principali siti artistici e culturali come il Duomo, Santa Maria delle Grazie con l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, il Castello Sforzesco e le Colonne romane di San Lorenzo. I ristoranti A Buon Rendere offrono un’alta qualità di cucina autentica italiana, sia servita al tavolo che da asporto o a domicilio, rispettando l’ambiente circostante. Questo significa ridurre gli sprechi energetici e alimentari, promuovere il riciclo e il riutilizzo, e diminuire la produzione di rifiuti, mantenendo la naturalità dei prodotti. Ogni cliente contribuisce insieme a loro: grazie all’innovativo packaging “a rendere”, che può essere sanificato e riutilizzato, si evita l’uso di plastica usa e getta per ogni ordine.