L’ospedale del futuro, secondo il documento presentato al Forum Compraverde Buygreen a Roma, deve essere sostenibile, verde, accessibile, e avere un ruolo importante nel territorio in cui è situato. Inoltre, deve disporre di un’infrastruttura solida e flessibile, garantire un ambiente salubre e soddisfare aspetti economici e sociali. Il documento è stato redatto da Stefano Capolongo, direttore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, conformemente alle linee guida dell’OMS per i nuovi ospedali, allo scopo di guidare i progettisti e i pianificatori nella progettazione di strutture sanitarie più sicure, confortevoli ed efficienti in tutta la regione europea dell’OMS. Le sfide globali dell’invecchiamento della popolazione, dell’inclusione, della digitalizzazione e del cambiamento climatico sono considerate nel progetto di architettura dell’ospedale del futuro. Il documento propone una serie di strategie progettuali per creare ospedali resilienti, con un’attenzione particolare sia agli ambiti esterni sia a quelli interni all’ospedale. La scelta della posizione dell’ospedale è fondamentale, con considerazioni diverse se l’ospedale è ubicato in centro città o nelle periferie (potenzialmente in grado di servire aree più vaste). Inoltre, si sottolinea l’importanza delle aree verdi per il benessere dei pazienti, del personale medico e dei lavoratori. Un design accessibile e inclusivo degli spazi può soddisfare i bisogni di tutte le fasce della popolazione, contribuendo anche all’estetica sia interna che esterna dell’ospedale. Lo sviluppo sostenibile è un prerequisito essenziale per garantire la salute all’interno dell’ospedale, con ricadute positive sulle dimensioni sociale, economica ed ecologica della sostenibilità. È necessario considerare l’impatto ambientale dei sistemi edilizi, inclusi il consumo energetico, le fonti energetiche utilizzate, il comfort termico, l’uso efficiente dell’acqua, la gestione dei rifiuti e l’efficienza dei sistemi di risca per garantire un ospedale del futuro che sia all’avanguardia in termini di sostenibilità e di benessere per tutti coloro che vi lavorano e vi sono assistiti.
“Green Public Procurement per far competere le nostre economie tutelando i diritti umani, ambientali e sociali”
Silvano Falocco, direttore generale della Fondazione Ecosistemi, sottolinea l’importanza di orientare la sostenibilità, facendo riferimento ai 283 miliardi di euro spesi in appalti pubblici. Secondo Falocco, gli acquisti verdi rappresentano una soluzione fondamentale per rendere competitive le economie, proteggendo contemporaneamente i diritti umani, ambientali e sociali lungo l’intera catena di approvvigionamento. Il Forum Compraverde Buygreen tenutosi a Roma è un’occasione per discutere e sensibilizzare sull’importanza di adottare pratiche di acquisto sostenibili. Falocco mette in evidenza come le politiche di acquisto verde possano avere un impatto significativo sulle economie, promuovendo la tutela dell’ambiente e dei diritti delle persone lungo tutta la filiera di approvvigionamento. La dichiarazione di Falocco sottolinea la necessità di un impegno concreto da parte di governi, aziende e consumatori per favorire un’economia più sostenibile e responsabile. Attraverso strategie di acquisto green, è possibile promuovere un cambiamento positivo nel modo in cui vengono condotte le transazioni commerciali, favorendo la crescita di pratiche rispettose dell’ambiente e dei diritti umani.
fonte Adnkronos
Appello del Forum Compraverde, progettare stadi ecosostenibili
Uno stadio di calcio di massima serie consuma una quantità significativa di risorse naturali, come 8 milioni di chilowattora di elettricità e fino a 100.000 metri cubi di acqua durante una stagione. Inoltre, produce una quantità considerevole di rifiuti, che ammonta a circa 6,81 chili per spettatore, con un totale di circa 750.000 tonnellate di rifiuti alla fine della stagione. Durante il Forum Compraverde Buygreen a Roma, è emerso il cambiamento significativo introdotto dai Criteri Ambientali Minimi del 2022 che influenzano la progettazione, l’organizzazione e la gestione degli eventi sportivi. L’attenzione è stata posta su diversi aspetti, come la scelta delle location, la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata, il trasporto sostenibile, l’accessibilità e l’uso di materiali tessili a basso impatto ambientale. Anche la somministrazione di cibo sostenibile, la riduzione degli sprechi alimentari e la tutela dei diritti umani e sociali lungo le catene di fornitura sono stati sottolineati. Il sottosegretario all’ambiente e alla sicurezza energetica, Claudio Barbaro, ha evidenziato l’importanza di applicare criteri di sostenibilità agli eventi sportivi di qualsiasi dimensione. È stato avviato un confronto per definire norme più precise in questo senso. Inoltre, il Mase ha avviato una fase sperimentale su alcuni importanti eventi di equitazione per promuovere la sensibilità ambientale in ambito sportivo. La necessità di considerare l’impatto ambientale degli eventi sportivi e di adottare pratiche più sostenibili è quindi al centro delle attenzioni dei partecipanti al forum.
Sostenibilità, partnership Aqualy e Neos per l’Acqua in brick tutta da collezionare
Aqualy del gruppo Ly Company e Neos, compagnia aerea di Alpitour World, condividono l’impegno verso una maggiore responsabilità ambientale ed è su questo comune obiettivo che è nata la loro collaborazione che ha permesso l’utilizzo dell’acqua confezionata in brick a bordo. L’acqua Aqualy nel nuovo formato da 250 ml, infatti, è realizzata con l’84% di materie prime rinnovabili provenienti da fonti gestite responsabilmente (certificate Fsc e Bonsucro). La confezione a basso impatto ambientale punta ad ampliare l’offerta a bordo in linea con la costante attenzione della compagnia per la qualità e i propri ospiti. Per rendere ogni viaggio a bordo di un aereo Neos un’esperienza unica i brick Aqualy sono stati, inoltre, personalizzati scegliendo 9 iconiche destinazioni operate dalla compagnia, tutte da collezionare e che cambieranno periodicamente sui voli Neos.
La prima serie includerà oltre 2.500.000 bottiglie (circa 600.000 litri di acqua) personalizzate con immagini raffiguranti New York, Kazakistan, Cina, Messico, Repubblica Dominicana, Kenya, Madagascar, Egitto e Grecia.
“Sono molto fiero di questa collaborazione con Neos, la prima compagnia aerea a scegliere Aqualy per i loro servizi di volo. Per la nostra azienda, questa partnership rappresenta un passo significativo nel settore dei trasporti e rafforza il nostro impegno nel portare la nostra acqua di alta qualità in un formato sostenibile”, commenta Christian Creat, Ceo di ly Company Italia.
Sostenibilità, Ciafani (Legambiente): “Non c’è economia circolare senza acquisti verdi”
La transizione ecologica non può essere considerata completa senza l’economia circolare. Per raggiungere un’economia circolare efficace, è necessario incentivare gli acquisti verdi sia nel settore pubblico che in quello privato. Questo approccio porterà alla promozione dell’utilizzo di prodotti e beni derivati dal riciclo anziché da materie prime. In Italia, il tema del recupero di materia è particolarmente rilevante, dato che il Paese ha una leadership consolidata in questo settore. Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, sottolinea l’importanza di intensificare gli sforzi nel campo degli acquisti verdi per accelerare la transizione verso un’economia circolare. L’Italia, afferma Ciafani, è in realtà all’avanguardia in Europa in questo ambito, ma spesso non si pone abbastanza enfasi su questo successo. Grazie alle filiere di raccolta e riciclo sviluppate negli ultimi 25 anni, l’Italia ha ottenuto risultati concreti nel recupero di materia, superando addirittura i paesi del nord Europa. Nonostante i progressi nel recupero di materia, c’è ancora del lavoro da fare per promuovere gli acquisti verdi in Italia. È fondamentale per il Paese continuare a investire in questo settore e a sensibilizzare sempre di più sull’importanza di adottare pratiche sostenibili. Mantenere e rafforzare la leadership italiana nel campo dell’economia circolare è un obiettivo che richiede un impegno costante da parte di istituzioni pubbliche e private.
8 italiani su 10 interessati ad uno stile di vita green
L’interesse e l’coinvolgimento degli italiani per la sostenibilità stanno crescendo costantemente. Attualmente, ben 39,5 milioni di italiani, ovvero l’80%, si dichiarano appassionati e interessati alle tematiche sostenibili, un numero in aumento del +6% rispetto al 2022 e addirittura del +36% rispetto al 2015, il che rappresenta il più alto livello mai registrato. Le categorie di cittadini più coinvolte riguardano la Gen Z (18-24 anni), i professionisti, le donne, i laureati e gli studenti. Tuttavia, non manca una quota di italiani, pari al 21%, che si dimostrano disinteressati rispetto ai temi della sostenibilità, con un picco del 24% tra i cittadini romani. In generale, la sostenibilità è un tema rilevante per quasi sette italiani su dieci (68%), equivalente a 34 milioni di cittadini, con un aumento del +6% rispetto all’anno precedente. Al tempo stesso, c’è un 27% di italiani che considerano un approccio sostenibile come una semplice moda, con i milanesi (29%) tra i più scettici. Quando si parla delle aziende che si definiscono sostenibili, gli italiani sono divisi: il 49% ritiene che siano solo strategie di marketing, mentre il 46% crede che sia un impegno reale per garantire un futuro al pianeta. I giovani della Gen Z sono tra i più scettici riguardo all’impegno delle aziende sulla sostenibilità. Questi dati emergono dal 9° Osservatorio Nazionale sullo Stile di Vita Sostenibile, una ricerca annuale promossa da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR. LifeGate, un’azienda benefit e network d’informazione attiva da oltre 20 anni nel campo della sostenibilità, fornisce una panoramica dettagliata su come la popolazione italiana si sta impegnando per applicare pratiche sostenibili nella vita di tutti i giorni.
CON IL FOTOVOLTAICO IL MINIMO RECORD DEL PREZZO ENERGIA
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“Angoli di biodiversità”
Scuola Forestami e Parco Nord Milano presentano
i progetti realizzati in quattro scuole dell’infanzia del Comune di Milano
Grazie alla partnership di A2A con l’ente Parco Nord Milano, che cura le attività didattiche di Scuola Forestami, il progetto di educazione e formazione rivolto ai più giovani, sono stati riqualificati i giardini di quattro scuole dell’infanzia
Le scuole sono: Scuola dell’Infanzia Barabino (Mun 4), Scuola dell’Infanzia Ontani (Mun 7), Scuola dell’Infanzia Betti (Mun 8) e Scuola dell’Infanzia Catone (Mun 9)
Sono stati presentati oggi, presso l’aula LIM di Parco Nord Milano, i quattro progetti dell’anno scolastico 2023/2024 di Scuola Forestami – l’iniziativa di formazione ed educazione rivolta ai più giovani promossa da Forestami e curata da Parco Nord Milano – realizzati grazie al sostegno di A2A all’ente Parco Nord Milano.
Si chiamano “Angoli di biodiversità” e hanno visto il coinvolgimento di bambini ed educatori nella progettazione, costruzione e realizzazione di porzioni dei giardini con particolare attenzione alla biodiversità per arricchire il capitale naturale del quartiere.
“Vogliamo sperimentare sempre più nuovi percorsi per far innamorare i più piccoli dell’ambiente naturale, educandoli a rispettarlo e a prendersi cura di ciò che è bello e delicato, a volte fragile, imparando a osservare e ad apprezzare i cambiamenti che ogni essere vivente affronta nel corso della crescita. È certamente un modo concreto e allo stesso tempo affascinante per far vivere loro momenti di immersione nella bellezza e nella biodiversità che si fa esperienza educativa. Abbiamo quindi accolto con grande entusiasmo il progetto di A2A e Forestami promosso in diverse nostre scuole dell’infanzia comunali proprio perché vogliamo proporre percorsi educativi che ci permettano di coniugare esperienze sensoriali, attività manuali, esplorazioni scientifiche, percorsi di scoperta, curiosità e attenzione verso il mondo e verso la comunità scolastica” ha affermato Anna Scavuzzo, Vicesindaco e assessore all’Istruzione del Comune di Milano.
“Aumentare la biodiversità è una missione che il Comune di Milano sta portando avanti in più direzioni e a tanti livelli, con il sostegno di partner privati e pubblici e coinvolgendo segmenti diversificati e gruppi di cittadini e portatori d’interesse diversi. I progetti che coinvolgono quattro scuole dell’infanzia sono, all’interno di questo contesto, particolarmente rilevanti perché le attività sono partecipate dai bambini, che saranno gli adulti di domani. Imparare l’importanza della tutela della biodiversità già dalla scuola è perciò un valore prezioso per ingaggiare, sin dall’infanzia, i più piccoli sull’importanza di abitare e costruire città sostenibili e ambienti ricchi dal punto di vista naturalistico” ha dichiarato Elena Grandi, assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano.
Sono state coinvolte quattro scuole dell’infanzia milanesi per trasformare il proprio giardino scolastico e promuovere attività partecipate e di osservazione degli ecosistemi naturali creati: Scuola dell’Infanzia Barabino (Via Barabino 2 – Municipio 4) guidata dalla cooperativa Cascina Biblioteca, Scuola dell’Infanzia Ontani (Via degli Ontani 1 – Municipio 7) coordinati da Koinè cooperativa sociale, Scuola dell’Infanzia Betti (Via Ugo Betti 71 – Municipio 8) insieme alla cooperativa AmbienteAcqua APS, e Scuola dell’Infanzia Catone (Via Catone 30 – Municipio 9) coordinati dall’ente Parco Nord Milano.
“Siamo orgogliosi di sostenere ‘Scuola Forestami’, un’iniziativa in linea con l’impegno del Gruppo A2A per una comunità sempre più sana e vitale. Con questo progetto sensibilizziamo le nuove generazioni alla cultura della sostenibilità e alla cura dell’ambiente che li circonda: gli ‘Angoli di biodiversità’ non solo arricchiscono i quartieri della città, ma coinvolgono attivamente anche i più piccoli in progetti che uniscono divertimento e formazione. Questa attività rappresenta un esempio tangibile di come l’educazione ambientale possa essere integrata con successo nel curriculum scolastico, responsabilizzando i bimbi e le loro famiglie all’uso consapevole delle risorse” ha dichiarato Carlotta Ventura, Direttore Comunicazione, Sostenibilità e Affari Regionali del Gruppo A2A.
“Questi progetti, sviluppati in modo creativo e condiviso in quattro scuole di Milano, rappresentano il primo passo non solo per ampliare l’iniziativa su più scuole, ma soprattutto per avviare un percorso di costruzione di un Patto Educativo di Comunità sottoscritto da tutti gli attori della Comunità educante coinvolti nel progetto a livello locale, attorno alla scuola intesa come perno del cambiamento verso una città sostenibile e per la promozione di consapevolezza e responsabilità nell’agire in modo concreto nei confronti della valorizzazione della natura intorno e in mezzo a noi” ha commentato Enrico Calvo, Project Manager di Forestami.
Di seguito i dettagli dei quattro progetti realizzati nelle scuole dell’infanzia del Comune di Milano, grazie al sostegno di A2A, durante l’a.s. 2023-2024.
Scuola dell’Infanzia Barabino (Via Barabino 2 – Municipio 4)
Angoli di biodiversità per attirare gli amici animali che vivono in città
Cosa è possibile creare da un orto in disuso? Questa l’opera di riqualificazione messa in campo dai giovanissimi della Scuola Barabino insieme alla Cooperativa Cascina Biblioteca.
Sono state creati qui spazi verdi con diversi utilizzi: dal “giardino delle farfalle” utilizzando piante ornamentali nettarifere (come la salvia) alle aiuole delle erbe aromatiche, utili per gli insetti impollinatori, e ancora un angolo di prato con fiori selvatici e spazi con mangiatoia coperta e cassetta nido per gli uccelli insettivori, quali cinciallegre e codirossi.
L’attività è stata inoltre corredata da due laboratori didattici per spiegare ai bambini l’importanza della biodiversità urbana e come prendersi cura del giardino.
Scuola dell’Infanzia Ontani (Via degli Ontani 1 – Municipio 7)
Angoli di biodiversità che stimolano l’uso dei sensi e dell’esperienza
Presso la scuola di via degli Ontani è stato realizzato un progetto su una superficie di giardino di 80mq, dedicata all’aumento della biodiversità ed anche per l’osservazione l’esplorazione insieme ai bambini. Sono state realizzate quattro zone differenti: un giardino selvaggio, un angolo incolto che funge da piccolo ecosistema nel quale osservare la crescita spontanea di specie vegetali e la presenza di insetti e altri piccoli animali; l’isola degli odori con piante aromatiche; un prato fiorito dove i bambini potranno essere testimoni della crescita e delle trasformazioni naturali che avvengono in tempi brevi; il parlamento delle fate, spazio dedicato alla condivisione, dalla lettura al teatro.
Contestualmente alla realizzazione del progetto in giardino, è stato inoltre proposto un percorso di accompagnamento per attività educative sul campo e i bambini hanno potuto assistere ai lavori fin dalla preparazione del terreno.
Scuola dell’Infanzia Betti (Via Ugo Betti 71 – Municipio 8)
Angoli di biodiversità che allenano ad osservare il cambiamento della natura
I bambini della Scuola Betti, insieme ai docenti e guidati dalla cooperativa AmbienteAcqua APS, sono stati coinvolti nella co-progettazione e co-realizzazione di uno spazio dedicato alla biodiversità, una sorta di laboratorio a cielo aperto per l’osservazione del mondo naturale. Sono state realizzate qui tre isole della biodiversità: un angolo della biodiversità con specie arbustive locali (siepi e filari come elemento tradizionale della pianura padana) selezionate per la capacità di sostenere la biodiversità con fiori e frutti; un prato fiorito per l’osservazione di lepidotteri e imenotteri; un’area incolta per l’osservazione della natura selvatica.
Accanto alle aiuole sono stati installati punti di osservazione fissi per fare fotografie a distanza di tempi predefiniti.
Scuola dell’Infanzia Catone (Via Catone 30 – Municipio 9)
Angoli di biodiversità che partono dai desideri dei bambini
Insieme all’ente Parco Nord Milano, il progetto della Scuola di via Catone ha visto la realizzazione di un percorso sensoriale, grazie all’impiego di cassoni di legno che accolgono piccoli arbusti e piante aromatiche in grado di attirare diverse specie di insetti e farfalle. Per coinvolgere fin da subito i bambini nella progettazione del giardino sono stati organizzati degli incontri in classe per consentire ai giovanissimi di esporre idee e suggestioni sulla natura.
LA STARTUP MILANESE REAIR E ACROBATICA INSIEME PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’ARIA DELLE CITTÀ ITALIANE
L’obiettivo dell’accordo è quello di trasformare le facciate e gli spazi interni degli immobili delle città italiane in attori protagonisti di una rivoluzione sostenibile in grado di promuovere e migliorare il benessere delle persone e la salubrità degli ambienti. REair con i suoi prodotti basati sulla fotocatalisi ha trattato, tra Europa e USA, oltre 600mila mq di superfici outdoor e indoor con una riduzione media delle emissioni di ossido di azoto (NOx) pari a 120mila kg/anno, una cifra equivalente a 288mila nuovi alberi piantati. “Grazie alla partnership con Acrobatica puntiamo a diffondere una rinnovata visione urbanistica ed ambientale, sensibilizzando i cittadini circa l’importanza di adottare soluzioni sostenibili negli interventi di manutenzione degli immobili” afferma Raffaella Moro, CEO di REair.
Una rivoluzione green pronta a trasformare il patrimonio immobiliare delle principali città italiane in un potente veicolo per la riduzione dei principali inquinanti (ossidi di azoto e polveri PM organiche) che impattano sulla qualità dell’aria e un generale miglioramento della salubrità degli ambienti e della qualità di vita dei cittadini. È questo uno dei principali obiettivi della partnership strategica siglata da REair, company di ricerca, sviluppo e produzione attiva nel campo delle eco-tecnologie con Acrobatica, azienda leader in Italia e in Europa nel settore dell’edilizia operativa in “doppia fune di sicurezza” che propone una rinnovata visione urbanistica, architettonica e ambientale nella quale le facciate di palazzi, monumenti e abitazioni e gli spazi interni si trasformano in “foreste invisibili”, diventando parte attiva nel promuovere il benessere e la salute delle persone e trasformando le città, dal centro alle periferie, in ecosistemi viventi e sostenibili. Una mission che, dal 2019, vede impegnata REair mediante l’impiego di rivestimenti ecologici, trasparenti, facili da applicare su qualsiasi tipo di superficie, sicuri e la cui efficacia nell’abbattimento degli inquinanti e della degradazione dei microorganismi negli ambienti interni è certificata da test eseguiti da laboratori internazionali accreditati secondo le norme UNI EN ed ISO. La sostenibilità dei prodotti REair si traduce anche in vantaggi economici, permettendo un miglioramento delle prestazioni e una riduzione del 50% dei costi di pulizia e manutenzione. L’azienda milanese con i suoi prodotti basati su tecnologie fotocatalitiche, ha trattato, tra Europa e USA, oltre 600mila mq di superfici outdoor e indoor con una riduzione, media, delle emissioni di ossido di azoto (NOx) pari a 120mila kg, l’equivalente di piantare in città 288mila alberi.
La partnership siglata con Acrobatica interessa l’intera gamma di prodotti REair sia per l’outdoor sia per l’indoor e riguarda l’intero territorio italiano, con la possibilità di poter estendere in futuro l’accordo anche ad alcune tra le principali metropoli del lusso (Parigi, Dubai e Montecarlo) dove opera Acrobatica. “È un grande orgoglio per REair poter annunciare la sigla di questa importante partnership strategica con Acrobatica grazie alla quale puntiamo a diffondere i nostri prodotti e applicazioni tecnologiche – dichiara Raffaella Moro, CEO di REair – In questo modo, grazie alla capillarità di Acrobatica, desideriamo offrire un contributo concreto alla vivibilità della città e alla valorizzazione estetica sia degli uffici storici sia alla migliore architettura contemporanea che spinga le metropoli ad utilizzare delle soluzioni ecologiche in grado di ridurre l’impatto degli inquinanti negli interventi di manutenzione delle facciate degli edifici. Sensibilizzando nel contempo, in armonia con le varie realtà istituzionali pubbliche e private, anche i cittadini sulla potenzialità delle nuove tecnologie in grado di produrre un reale e rapido cambiamento e migliorare la qualità della vita anche nelle periferie. REair infatti ha una visione ESG dell’intero sistema urbano e con un approccio democratico che giovi all’intera città nelle sue varie realtà residenziali. La sostenibilità infatti – conclude Raffaella Moro – deve essere anche democratica, altrimenti non può essere sostenibile”.
“Siamo particolarmente felici di questa partnership con REair – ha commentato Anna Marras, CEO di EdiliziAcrobatica S.p.A – perché ci consente di rinforzare ancor più il nostro impegno sul fronte della sostenibilità. Un impegno che portiamo avanti da quando siamo nati 30 anni fa e che è legato al nostro know-how che si basa sull’uso delle funi e ci consente di realizzare lavori di ristrutturazione con rapidità e in piena sicurezza. Siamo certi che assieme a REair e ai suoi innovativi prodotti riusciremo a creare sempre più valore per l’ambiente e le persone”.