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Corsa in montagna, presentata Ultra Trail Lake Como. 250 km lungo il Lario

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La presentazione ufficiale della spettacolare Ultra Trail Lake Como (Utlac) si è svolta nella regione Lombardia. Questa corsa in montagna, destinata ai supermaratoneti, si snoda lungo l’intero lago di Como. La partenza è prevista per le ore 18 del mercoledì 8 maggio, e i partecipanti dovranno percorrere 254 chilometri, affrontando un dislivello di 12.430 metri. Avranno a disposizione un massimo di 90 ore per completare l’impresa, avendo a disposizione 15 punti ristoro e 3 basi vita, disseminate lungo i sentieri delle montagne che circondano il Lago di Como.

“Si tratta di un evento di assoluta importanza, che attira tantissimi turisti”, ha dichiarato entusiasta il sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia, che si occupa di Sport e Giovani, durante la presentazione. “Naturalmente, il meteo sarà fondamentale per il successo della competizione. La Regione Lombardia è orgogliosa di sostenere eventi come questo, che promuovono la conoscenza delle nostre montagne e dei nostri territori.”

Il percorso della gara attraversa le valli e le antiche strade della regione, tra monti, borghi storici e pittoreschi villaggi lungo le rive del lago. I partecipanti avranno modo di esplorare uno dei territori più affascinanti e ricercati d’Italia. Si alterneranno tratti poco urbanizzati, tra borghi caratteristici e antiche mulattiere, a tratti selvaggi, fuori dal mondo. I sentieri sono sia single track che impervi, mantenendo al contempo la vicinanza delle città di Como e Lecco e di altre rinomate località turistiche.

L’Ultra Trail Lake Como sarà accompagnata da altre due emozionanti gare.

A partire dal 2023, abbiamo registrato un aumento degli iscritti da 400 a 800 partecipanti. Oltre alla gara principale, abbiamo aggiunto altre due sfide emozionanti: il Lake Como Ultra Trail, lungo 64,6 km con 3.580 metri di dislivello (la partenza è prevista per sabato 11 maggio alle 7.30), con un tempo massimo di 14 ore e ben 8 punti di ristoro lungo i suggestivi sentieri che salgono da Como fino a Brunate e si addentrano nella dorsale del Triangolo Lariano. Invece, il Lake Como Trail coprirà una distanza di 32 km con 1.872 metri di dislivello. La partenza per questa avventura sarà domenica 12 maggio alle 8:00, con un tempo massimo consentito di 8 ore e 3 punti di ristoro. Il fantastico evento Utlac 30 rappresenta una sfida di Trail Running di media distanza che attraversa i sentieri delle incantevoli montagne del Triangolo Lariano. Il percorso è stato sviluppato sfruttando gli ultimi 30 km della lunga gara Utlac 250.

La sostenibilità alimentare

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Ambiente, economia e società non sono i soli ambiti in cui si può parlare di sostenibilità. Esistono molte sfere in cui la sostenibilità può essere applicata e anche una relazione tra due persone può (e dovrebbe) essere sostenibile, al fine di evitare squilibri che minano la sua stabilità e durata nel tempo.

Uno dei settori in cui il concetto di sostenibilità sta guadagnando grande attenzione è l’ambito dell’alimentazione. In un mondo in cui la produzione alimentare di massa sta portando molte delle specie che ci nutriamo quotidianamente sull’orlo dell’estinzione, è fondamentale prendere provvedimenti.

Lo sviluppo della sostenibilità alimentare si basa su due principi chiave:

Il primo è l’adeguamento alla domanda, ossia produrre solo ciò che è effettivamente richiesto dal mercato per evitare sprechi e sovrapproduzioni. Allo stesso tempo, è importante educare i consumatori affinché facciano scelte alimentari consapevoli.

Il secondo principio riguarda l’adeguamento dell’offerta, che significa adottare pratiche agricole e di allevamento che preservino l’integrità del nostro biosistema e prevengano danni irreparabili.

Quindi, al di là delle questioni ambientali, economiche e sociali tradizionalmente associate alla sostenibilità, è importante considerare anche il contesto delle relazioni umane e l’alimentazione come elementi chiave in cui la sostenibilità può fare la differenza.

Garante del Verde, del Suolo e degli Alberi. La riduzione degli sfalci dell’erba è una pratica utile che poggia le basi su esempi consolidati

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Il Garante del Verde, del Suolo e degli Alberi – costituito da Alessandro Bianchi, Ilda Vagge e Nicola Noè – conferma l’utilità dell’iniziativa ormai consolidata in molti Paesi europei e in via di affermazione in diverse città italiane, avviata dal Comune di Milano sugli sfalci ridotti nelle aree verdi, sottolineandone l’importanza per la preservazione delle specie autoctone, per l’aumento della biodiversità, per la protezione del suolo e la mitigazione degli effetti del cambiamento climatico.

Secondo il Garante, il Comune di Milano, proprio seguendo questo positivo orientamento, ha proposto in 54 aree verdi la gestione del prato con lo sfalcio ridotto per il 7% del totale dei prati in sperimentazione, riguardante una superficie complessiva di 1,3 milioni di metri quadri, garantendo sulle suddette aree i controlli per le piante allergeniche oltre allo sfalcio tre volte l’anno, come da normativa per il contenimento dell’ambrosia.
Specifica  anche che la riduzione degli sfalci in alcune aree selezionate e la scelta agronomica di fare sfalci selettivi, favorisce le formazioni vegetali spontanee di specie autoctone, arricchendo i prati di biodiversità e garantendo una maggiore fornitura di alcuni dei servizi ecosistemici fondamentali, fra cui la protezione dall’erosione del suolo, l’aumento della riserva idrica del suolo, la creazione di habitat per la fauna e gli insetti.
Promuove l’introduzione di cartelli che informino il cittadino sulle “oasi della biodiversità” e che spieghino il motivo della riduzione degli sfalci attraverso una comunicazione volta alla promozione della formazione e della sensibilizzazione.

Nella nota, fa infine riferimento all’esempio di successo della città di Barcellona, dove, con la riduzione dei tagli alla base degli alberi, ai fini di preservare la biodiversità e favorire il raffrescamento dell’apparato radicale, si è garantito una maggiore efficienza in termini erogazione di servizi ecosistemici.

Per quanto concerne la “Giornata della Terra” tenutasi ieri, 22 aprile, al Piccolo Teatro di Milano alla presenza dei Sindaci della Pianura Padana, da Torino a Venezia, il Garante plaude anche alla firma dell’accordo per la qualità dell’aria che respiriamo, promuovendo un miglioramento delle condizioni che passi attraverso la tutela del verde, del suolo e degli alberi, elementi determinanti nei processi di purificazione dell’aria stessa, in parallelo alla riduzione di emissione di inquinanti del suolo, dell’aria e dell’acqua.

Cia, sostenibilità resta prioritaria ma necessari interventi in ambito Pac e Pnrr

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Nel corso delle audizioni nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, impegnate nell’esame del Def, Cia-Agricoltori Italiani ha spiegato come il tema della sostenibilità resti prioritario per il comparto agricolo. In merito ai punti trattati dal Def, specificatamente in ambito Pac e Pnrr, Cia ha esposto alcune considerazioni al fine di garantire la giusta efficacia alle rispettive dotazioni. Sulla Pac, Cia ha apprezzato le novità da Bruxelles in materia di semplificazioni e riduzioni del carico burocratico per gli agricoltori e chiede che la normativa –dopo la rapida approvazione in ambito Ue- sia adottata tempestivamente all’interno del Piano Strategico Nazionale, attraverso misure realmente applicabili dagli agricoltori, in riferimento agli eco-schemi. Altrettanto importante per Cia, la proroga sul quadro temporaneo per gli Aiuti di Stato e un intervento che scongiuri il rischio di disimpegno automatico su risorse che, per varie difficoltà, non sono state utilizzate dalle imprese.

In merito al Pnrr, Cia reputa urgente il finanziamento di tutte le domande sul secondo bando parchi agri-solari e il completamento del quadro normativo applicativo della misura parchi agri-voltaici. Si richiede, inoltre, l’utilizzo delle nuove risorse disponibili sui contratti di filiera e di distretto, auspicando che tale dotazione finanziaria sia sufficiente rispetto alle esigenze dei progetti presentati.

Cia ha anche proposto alcuni principali interventi per rilanciare la competitività al settore agricolo nel prossimo futuro. A partire dalla tutela del primario all’interno della filiera agroalimentare, favorendo la concentrazione dell’offerta produttiva e dalla riforma del decreto legislativo che applica la normativa Ue sulle pratiche commerciali sleali. Si reputa, altresì, necessario monitorare con attenzione l’andamento dei costi di produzione agricola, la più esposta tra le attività economiche alla volatilità dei mercati. Cia ha evidenziato, infine, la difficoltà di accesso al credito per le imprese agricole e quelle legate alle crisi fitosanitarie, sempre più frequenti. Si rendono, dunque, urgenti nuovi strumenti di sostegno per indennizzare i danni subiti dagli agricoltori, oltre a investimenti in innovazione e ricerca in grado di garantire alternative sostenibili sotto i profili ambientali ed economici, oltre alla necessità di attuare una riforma del sistema di gestione del rischio in agricoltura sia in ambito Ue che nazionale.

PARTITALIA, A IFAT 2024 SOLUZIONI IOT INTERCONNESSE PER LA PAYT

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Tecnologie per la Raccolta Rifiuti: middleware bidirezionale, lettori RFID e serrature smart 

Soluzioni IoT ‘interconnesse’ per migliorare la gestione dei rifiuti e l’analisi dei dati della raccolta. Dal 13 al 17 maggio Partitalia sarà a IFAT 2024 – Padiglione A5, Stand 104 -, la fiera leader mondiale delle tecnologie ambientali, in programma a Monaco di Baviera, negli spazi espositivi di Messe München. 

 

Partitalia, che investe nel mondo della Raccolta Rifiuti da più di un decennio, presenterà il suo ecosistema IoT per la raccolta rifiuti, costituito da diverse soluzioni per la PAYT (Pay-As-You-Throw) o tariffazione puntuale.

 

IL MIDDLEWARE BIDIREZIONALE 

Partitalia propone due tipologie di soluzioni IoT integrate in Cloud: lettori RFID per la raccolta rifiuti porta a porta e sistemi per il conferimento ad accesso controllato, basati sull’utilizzo di serrature smart. 

 

I dati, una volta acquisiti da tali soluzioni, sono inviati ad una piattaforma Cloud dotata di un middleware con un protocollo bidirezionale che permette di: eseguire la diagnostica di lettori RFID e serrature intelligenti, abilitare la gestione delle white list/black list relative e delle letture anomale e aggiornare i dispositivi in modalità remota. Inoltre, le informazioni raccolte sono rese sicure e facilmente accessibili a gestionali o app di terzi

 

LETTORI RFID E SERRATURE INTELLIGENTI

Tra i lettori RFID per il porta a porta figurano gli indossabili: prima azienda al mondo ad aver sviluppato un lettore wearable per la raccolta rifiuti, a Monaco di Baviera Partitalia presenterà Discovery Mobile 3.0, l’evoluzione del primo device indossabile per la raccolta, dal design rinnovato, dotato di un’antenna UHF dalla sensibilità aumentata.
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Con un case in policarbonato molto più resistente, il nuovo Discovery Mobile mantiene uno dei suoi tratti distintivi, l’ergonomicità: infatti, consente la lettura automatica e a mani libere dei tag RFID in UHF posizionati su sacchi e bidoni sfruttando la naturalezza del gesto, senza modificare il processo di lavoro dell’operatore ecologico.

Ancora, ci saranno le antenne RFID veicolari, stand-alone e ultra-resistenti, installabili sui mezzi della raccolta e ideali per ambienti esterni soggetti allo sporco e a condizioni atmosferiche avverse.

Infine, fra le novità le soluzioni per il conferimento ad accesso controllato, basate sull’utilizzo di un sistema “Smart Access”, composto da un’elettroserratura e una scheda controllo per la trasmissione dei dati in Cloud. Le soluzioni in mostra a IFAT saranno: ID-Access, la serratura elettronica bidirezionale per cassonetto stradale, ed Eco-Access 3.0, un sistema di accesso controllato per isole ecologiche, progettato per gestire fino a sei postazioni. Entrambe prevedono diverse modalità di identificazione dell’utenza – web app, badge RFID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS) -, lasciando ampia possibilità di scelta all’utente. 

 

Per saperne di più: smartwaste.partitalia.com 

GIARDINO TORRIGIANI: UN’OASI NASCOSTA NEL CUORE DI FIRENZE Il Giardino rappresenta un tesoro di pace e tranquillità che si snoda su oltre sei ettari di terreno

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Firenze è un gioiello della Toscana, accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo offrendo un’esperienza unica nel cuore del Rinascimento, della cultura e della bellezza senza tempo. La Città del Giglio è rinomata per essere una delle città più importanti per l’arte nel mondo, ma riesce ad essere anche tanto altro: ogni itinerario in questa straordinaria città dovrebbe comprendere una visita al Giardino Torrigiani, che con i suoi quasi sette ettari è il più grande giardino privato d’Europa all’interno della cerchia delle mura di una città. Per visitare questa perla segreta è ideale soggiornare al Brunelleschi Hotel, una struttura storica e di charme situata a pochi passi dal Giardino.

 

Dai capolavori di Michelangelo nella Galleria dell’Accademia alle meraviglie della Galleria degli Uffizi, dall’imponente Cupola progettata dal Brunelleschi al Campanile di Giotto, dai panorami mozzafiato alle romantiche passeggiate lungo il fiume Arno, ogni angolo di Firenze racconta una storia di genialità artistica e di splendore rinascimentale, testimonianze di un’eccezionale eredità culturale. Forse in pochi sanno che all’interno dei confini della città si nasconde un’incredibile oasi verde, anch’essa patrimonio dal valore inestimabile: si tratta del Giardino Torrigiani, un grande parco privato che corrisponde all’ideale estetico e filosofico del giardino inglese in stato di perfetta conservazione e di proprietà della famiglia fiorentina che possedeva diversi terreni in città. Già famoso nel Cinquecento come orto botanico, nell’Ottocento quest’oasi di naturale bellezza conobbe una seconda rinascita grazie al Marchese Pietro Torrigiani. Il marchese acquisto i terreni circostanti e incaricò l’architetto Luigi de Cambray Digny, già noto per la ristrutturazione degli Orti Oricellari, di progettare e sviluppare nell’imponente giardino un percorso in chiave simbolico-massonica con simboli che dovevano restare misteriosi e difficilmente decifrabili. Dopo il Digny subentrò l’architetto – ingegnere Gaetano Baccani, già apprezzato per aver progettato anche il campanile per la basilica di Santa Croce, a lui si deve la realizzazione del famoso “torrino” in stile neogotico e allusivo allo stemma di famiglia che sale a spirale verso il cielo alludendo al passaggio dal mondo profano a quello iniziatico della tradizione massonica, i finti merli del bastione mediceo, il ginnasio, l’uccelliera e altri giochi.

 

Anticamente si accedeva da Via dei Serragli e da li iniziava il percorso simbolico: come a sorvegliarne l’ingresso erano presenti due enigmatiche e significative sfingi, come a voler custodire il giardino da occhi indiscreti e allo stesso tempo confermare il legame con l’antica sapienza egizia. Appena varcato l’ingresso la statua di Osiride, dio egizio dell’agricoltura, della morte e della resurrezione, accoglieva i visitatori tenendo tra le mani una tavola su cui erano espressi i regolamenti per l’accesso al giardino.

L’ingresso attuale è sua via del Campuccio 53 che introduce ad una ampia area segnata da una grande aiuola circolare quadripartita con al centro un’opera di Pio Fedi che rappresenta Seneca con il giovane Pietro Torrigiani. Percorrendo un sinuoso sentiero si possono, ancora oggi, ammirare il piccolo anfiteatro di uso puramente simbolico e il gymnasium, un tempietto in stile arcadico dove all’epoca ci si poteva cambiare dopo aver praticato diversi giochi.

 

Il Giardino di Torrigiani è una vera e propria testimonianza del passato glorioso di Firenze, i visitatori oltre a fare un affascinante viaggio nel tempo attraverso secoli di storia e cultura, avranno la grande opportunità di esplorare gli incantevoli sentieri che si snodano tra piante rare provenienti da tutto il mondo e fiori coloratissimi. Il giardino botanico è tutt’oggi molto importante, custodisce, infatti, alberi di pregio, rari e secolari, come la sequoia, il cedro del Libano e grandi alberi di querce, inoltre ospita serre, limonaie e tepidari dove oggi vengono tenuti corsi di giardinaggio e di pittura botanica. Questo grande parco racchiuso tra le mura della città, da l’impressione di essere un universo a sé fatto di suggestioni romantiche ed antiche allegorie.

 

Firenze è davvero quella città capace di regalare un qualcosa in più a chi ha voglia di conoscerla nel suo lato più profondo ed intimo, il Giardino Torrigiani è un’esperienza unica ed indimenticabile che aggiunge un tassello importante nel puzzle di questa straordinaria città.

A pochi passi da questa perla nascosta sorge il Brunelleschi Hotel, una storica e romantica location situata all’interno della torre più antica di Firenze in cui gli ospiti potranno godere di un’atmosfera particolarmente affascinante e suggestiva. Questo albergo promette giorni da sogno tra ambienti raffinati ed eleganti camere e suite dotate di tutti i comfort e affacciate su piazza Duomo.

 

 

Brunelleschi Hotel

L’ingresso del Brunelleschi Hotel si affaccia su una accogliente piazzetta del centro storico fiorentino, a pochi passi dal Duomo, da Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi: l’albergo è attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città. Il Brunelleschi Hotel ingloba nella facciata una torre semi circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originali. All’interno, un museo privato conserva reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. Il Brunelleschi Hotel fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini. L’albergo è stato rinnovato in uno stile classico contemporaneo estremamente elegante, dove predominano i colori chiari e il grigio della tipica pietra serena.

 

Il Santa Elisabetta è il ristorante gourmet dell’hotel, uno degli indirizzi gastronomici più interessanti su Firenze. È stato insignito dalla Guida Michelin dal 2021 della seconda stella; ha ricevuto due forchette  nella Guida dei Ristoranti d’Italia 2023 di Gambero Rosso e due cappelli nella Guida gourmet de L’Espresso 2024. Situato in una sala intima con solo 7 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e una cucina raffinata. E’ aperto dal martedì al sabato a pranzo dalle 12.30 alle 14.00 e a cena dalle 19.30 alle 22.00. Dal 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis.

 

La più informale Osteria Pagliazza, è situata al pianterreno dell’hotel e durante la bella stagione ha anche tavoli all’aperto sulla suggestiva piazzetta antistante l’albergo; propone un menu sfizioso di piatti dichiaratamente a base di ingredienti del territorio. Affianco all’Osteria si trova il Tower Bar, che propone cocktail inediti e personalizzati degustabili anche nel ristorante gourmet.

 

 

 

 

 

 

 

 

Brunelleschi Hotel

Via de’ Calzaiuoli – Piazza Santa Elisabetta 3 – 50122 Firenze

Milano, le torri Aler di via Russoli riqualificate anche con scarti di riso

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Nuova vita per le torri Aler di via Russoli, nel quartiere Barona di Milano, dove sono terminati i lavori di riqualificazione ed efficientamento finanziati con 15 milioni di euro grazie ad un importante sinergia pubblico/privato.

All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Lombardia, l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, il presidente di Aler Milano e il presidente e AD di A2A Calore e Servizi.

Materiali da scarti di riso

L’operazione ha riguardato 187 alloggi e si è sviluppata attraverso l’impiego di nuove tecnologie a bassissimo impatto ambientale. Le torri dal nuovo volto green e oggi qualificate in classe energetica A sono state ristrutturate ed efficientate attraverso la realizzazione di un involucro edilizio ‘a cappotto’ costituito da materiali naturali, nello specifico da scarti di riso condensati in pannelli isolanti.

Presidente Lombardia: investimenti per la qualità dell’abitare

“L’intervento di via Russoli – ha sottolineato il governatore -può diventare un modello di edilizia residenziale pubblica da replicare altrove, sia in termini di sostenibilità ambientale sia per quanto riguarda la qualità dell’abitare. Gli investimenti della Regione si traducono in progetti concreti in grado di dare nuove prospettive ai cittadini e offrire loro un contesto abitativo risanato e assolutamente dignitoso”.

“Un intervento – ha aggiunto il governatore – che va nella direzione della sostenibilità, del vivere meglio e della socialità, grazie agli spazi comuni che sono stati messi a disposizione. Continuiamo a lavorare per offrire alloggi sempre migliori e rispondere ai bisogni dei cittadini. Grazie anche ai residenti che hanno collaborato per concretizzare tutto questo”.

Assessore alla Casa: rigenerazione urbana e sostenibilità sociale

“La riqualificazione delle torri di Via Russoli – ha sottolineato l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale – segna una svolta positiva per i residenti e per tutto il quartiere della Barona e rappresenta al meglio il rilancio delle politiche abitative regionali che stiamo attuando attraverso la ‘Missione Lombardia’. Ristrutturare gli edifici, con attenzione al risparmio energetico, significa migliorare la vita delle persone, contribuendo alla rigenerazione urbana e alla sostenibilità sociale”.

“L’inaugurazione odierna – ha proseguito l’assessore – è il risultato di un’importante azione di riequilibrio territoriale e un esempio di come pubblico e privato, lavorando insieme e intensamente, possano risolvere in soli 13 mesi i problemi di 187 alloggi. Un investimento che dimostra attenzione concreta al territorio, un ringraziamento a chi lo ha reso possibile”.

È stata effettuata inoltre la sostituzione dei serramenti esistenti e degli avvolgibili con sistemi performanti, la riqualificazione della centrale termica, l’installazione di pannelli fotovoltaici e l’installazione di dispositivi di termoregolazione e contabilizzazione dell’energia.

Tetti verdi

Sui tetti piani, inoltre, sono state realizzate aree comuni adibite a giardini e spazi verdi, attraverso la coibentazione delle coperture con il sistema ‘a tetto caldo’ che consente la finitura con verde pensile. “Questo dimostra ulteriormente – ha concluso l’assessore alla Casa – l’attenzione per l’aspetto della socialità e della condivisione. Sono lieto che i residenti apprezzino le novità e l’importante lavoro messo in atto”.

“Un’opera di riqualificazione – ha dichiarato il presidente di Aler Milano, Matteo Mognaschi – che ha visto l’impiego di materiali sostenibili, l’utilizzo di impianti fotovoltaici, l’applicazione del principio dell’autoconsumo, tutti elementi di innovazione che guardano alla riduzione delle emissioni inquinanti e del consumo di risorse, consentendo, oltre ad una maggiore cura dell’ambiente anche la riduzione delle spese a favore delle famiglie che abitano nelle case Aler”.

“Abbiamo messo a disposizione le migliori tecnologie disponibili – ha concluso il presidente e AD di A2A Calore e Servizi, Luca Rigoni – concludendo in tempi rapidi un intervento complesso. I benefici ambientali sono significativi in termini di risparmio energetico”.

 

 

 

Engineering & Manufacturing: sempre più verso il green. Ingenn ricerca figure tecniche specializzate.

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In un contesto in cui le imprese italiane sono sempre più orientate alla sostenibilità, Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca e selezione di profili tecnici e ingegneri, incrementa le ricerche di figure specializzate in ambito green.

Le imprese italiane investono nella transizione green

Nel 2024, la transizione verso un’economia più verde ha assunto un ruolo di rilievo per le aziende del comparto manifatturiero e della produzione industriale. La consapevolezza dell’impatto ambientale delle attività economiche sta crescendo, anche a livello istituzionale; secondo i dati forniti dall’Istat, il contributo del PNRR destinato alla transizione green raggiungerà i 59,5 miliardi di euro, pari al 31,05% dell’importo totale del PNRR, e ciò permetterà, da un lato, di favorire la transizione verde all’interno del territorio italiano e, dall’altro, di consentire alle aziende di trasformare le sfide climatiche e ambientali in opportunità.

La richiesta di green jobs aumenta

Sono molti gli incentivi fiscali previsti per incrementare l’efficienza energetica e per il potenziamento delle industrie eoliche, idriche e fotovoltaiche. Tali incentivi sono diventati elementi fondamentali nella generazione di opportunità occupazionali. Secondo i dati elaborati dal Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, tra il 2023 e il 2027, il mercato del lavoro italiano richiederà a quasi 2,4 milioni di occupati competenze green di livello almeno intermedio e a oltre 1,5 milioni competenze green di livello elevato. L’aumentata domanda di competenze green avrà un impatto significativo soprattutto nel comparto manifatturiero e della produzione industriale. Solo nel 2023, si stima che siano stati stipulati circa 160.000 contratti per professionisti quali ingegneri dei materiali, progettisti di impianti per la produzione di energia e ingegneri edili e ambientali.

Ingenn ricerca figure specializzate per le aziende a supporto della transizione ecologica

In un contesto così specializzato e in continua espansione, ricercare personale altamente qualificato diventa una sfida rilevante per le imprese del comparto manifatturiero e della produzione industriale. “Senza dubbio, la ricerca di professionisti con competenze specifiche in transizione ecologica richiede un approccio innovativo e mirato afferma Umberto Petri, Executive Director di Ingenn. “Ogni giorno ci interfacciamo con realtà che ricercano figure con le conoscenze e le competenze necessarie per sostenere le iniziative aziendali legate alla transizione ecologica. Nell’ultimo periodo abbiamo notato un significativo aumento di richieste per i cosiddetti green jobs, tra cui spiccano figure come ingegneri ambientali, tecnici fotovoltaici e progettisti specializzati nelle energie rinnovabili. Pensiamo che questa tendenza di crescita continuerà nel corso dell’anno, alimentata dalla sempre maggiore consapevolezza e attenzione verso la sostenibilità ambientale.”

TheFork: in crescita l’apprezzamento dei consumatori verso una ristorazione più attenta e sostenibile

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Aprile, grazie alla giornata in cui si celebra la Giornata della Terra (22), è diventato il mese in cui si dedicano le maggiori riflessioni sul nostro rapporto con l’ambiente e sull’importanza di adottare pratiche più sostenibili. Nel nostro Paese, conosciuto in tutto il mondo per la sua ricca tradizione culinaria, questa attenzione si estende anche al settore della ristorazione e del cibo. Infatti, la sostenibilità sta diventando un elemento chiave sia per gli operatori del settore che per i consumatori; proprio quest’ultimi giocano un ruolo fondamentale in questo cambiamento, come conferma l’ultimo sondaggio realizzato da TheFork.
Rispetto allo scorso anno, sembra davvero sia aumentata la propensione dei consumatori a prediligere ristoranti che dimostrano attenzione verso pratiche più sostenibili, passando dal 56% al 61%.
Ma da cosa dipende questa scelta più consapevole?
Il 36,6% afferma di essere motivato anzitutto da questioni di salute, collegando la sostenibilità delle materie prime a una maggiore qualità e genuinità del cibo. Al secondo posto (32,8%), compare la volontà di molti di supportare e premiare quei ristoranti che si dimostrano attenti all’ambiente, mentre il 21,1% afferma di voler contribuire a ridurre il proprio impatto ambientale, scegliendo dunque un locale rispettoso del Pianeta.
Ma cosa significa davvero essere un ristorante sostenibile? Secondo il sondaggio TheFork, per oltre la metà (56,5%) il segreto sta nell’utilizzo di ingredienti biologici, a Km 0 e di stagione. Per i più attenti (6,4%) anche i riconoscimenti ufficiali che certificano l’impegno ambientale, come ad esempio la Stella Verde MICHELIN sono un segno di attenzione verso l’ambiente. Ancora poco sfruttata ma che sicuramente non mancherà di prendere piede è l’offerta della Doggy Bag per evitare lo spreco di cibo, elemento ritenuto importante dal 4,6%.
Una considerazione fondamentale per molti consumatori è il rapporto tra sostenibilità e prezzo. Mentre il 41,1% ritiene che il costo dei ristoranti sostenibili sia più o meno simile a quello dei ristoranti tradizionali, quasi un terzo (28,5%) considera il pagamento di un conto leggermente più alto come un investimento per il futuro.
Importante soffermarsi su un dato in particolare: secondo il 74,4% dei consumatori, negli ultimi 5 anni i ristoratori hanno manifestato una maggiore sensibilità verso le opzioni vegetali. Tale dato suggerisce un aumento di consapevolezza riguardo ai cambiamenti nelle preferenze alimentari dei clienti e una risposta positiva da parte degli chef e dei gestori dei locali.
Da nord a sud, numerosi ristoranti stanno dimostrando un impegno tangibile verso la sostenibilità, diventando esempi virtuosi nel panorama gastronomico italiano. TheFork ne ha selezionati 52, di cui 18 che hanno ottenuto la Stella Verde MICHELIN e pratiche innovative, abbracciano l’uso di ingredienti locali e stagionali, si impegnano per ridurre gli sprechi alimentari e promuovono la trasparenza sulle proprie pratiche sostenibili. Questi ristoranti non solo soddisfano i palati più esigenti, ma anche le coscienze ambientalmente sempre più consapevoli dei consumatori. Non è un caso, infatti, che quasi la metà degli intervistati (44,2%) legge più di 5 recensioni prima di scegliere un ristorante, dimostrando un desiderio crescente di informazioni dettagliate sulle pratiche sostenibili dei locali.
Lombardia
· Un posto a Milano, Milano
· Hortus, Cusano Milanino – Milano
· Quattro Stagioni by La Fiorida, Mantello – Sondrio
· Joia, Milano – Questo ristorante ha ottenuto il riconoscimento della Stella Verde MICHELIN.
· Identità Golose Milano, Milano
· Il 21 ristorante a km zero, Pavia
· Radici, Cavallasca – Questo ristorante ha ottenuto il riconoscimento della Stella Verde MICHELIN.
· Vivace, Brescia
· La Fornace, San Vittore Olona
· Officina Verde Cucina Vegetale, Riva del Garda
· I buoni sani, Bergamo
· Grow Restaurant, Albiate (Monza) – Questo ristorante ha ottenuto il riconoscimento della Stella Verde MICHELIN

Continua l’attività di Forestami

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  • al via “Milano Green Circle” il progetto di Comune di Milano e Forestami per la rinaturalizzazione della filoviaria 90/91, realizzato grazie al supporto di Giorgio Armani
  • prosegue l’attività di formazione e coinvolgimento dei cittadini con il secondo anno di Forestami Academy, realizzata in partnership con il Gruppo Prada 
  • sono oltre 610.000 le piante messe a dimora fino ad ora
  • 4,4 milioni di euro donati sul Fondo solidale Forestami 

Si è tenuta  presso Triennale Milano la conferenza stampa annuale di Forestami, alla presenza di Giuseppe Sala, Sindaco del Comune di Milano; Stefano Boeri, Presidente Comitato Scientifico di Forestami; Giorgio Mantoan, Consigliere Delegato al progetto Forestami Città metropolitana di Milano; Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano; Giorgio De Vincenti, Consigliere ERSAF Lombardia; Laura Gatti, Agronoma Paesaggista; Maria Chiara Pastore, Direttrice Scientifica di Forestami.

La conferenza stampa annuale è stata l’occasione per condividere una panoramica sulle attività di piantagione in corso e sui progetti avviati o in procinto di partire. 

“Mentre le piantagioni previste per questa stagione agronomica sono ancora in corso, il numero complessivo degli alberi piantati nella Città Metropolitana di Milano ha superato le 600.000 piante, un traguardo importante soprattutto per lo sforzo collettivo che racchiude. È il frutto della concreta collaborazione tra pubblico, privato e istituzioni che, attraverso Forestami, per la prima volta stanno lavorando a un progetto comune di questo genere su tutto il territorio della Città metropolitana di Milano. Questa sfida, nata per contrastare il cambiamento climatico, è resa oggi ancora più complessa dagli stessi effetti del cambiamento climatico che colpiscono la sopravvivenza del capitale naturale. È quindi sempre più urgente l’impegno di tutti e per questo rivolgo un sentito grazie a due eccellenze della moda italiana come Giorgio Armani e Gruppo Prada che stanno dando un importante supporto per il raggiungimento degli obiettivi del progetto Forestami” commenta Stefano Boeri, Presidente Comitato Scientifico Forestami.

“L’impegno di Forestami a far crescere il ‘capitale naturale’ di Milano e dell’area metropolitana prosegue di anno in anno, con costanza e determinazione, grazie anche al sostegno di tante realtà e privati che condividono con noi la volontà di fare qualcosa di concreto per migliorare la qualità dell’aria, dell’ambiente e della vita nel nostro territorio – spiega Giuseppe Sala, Sindaco del Comune di Milano -. Con questo intento, Comune di Milano e Forestami danno il via all’importante progetto di rinaturalizzazione del percorso della linea filoviaria 90/91, la cosiddetta ‘Milano Green Circle’: centinaia di nuovi alberi e migliaia di arbusti accompagneranno i mezzi lungo l’intera tratta. Ringrazio il gruppo Giorgio Armani per la generosa donazione che ci consentirà di procedere con l’alberatura dei 40 chilometri della 90/91″.

Di seguito una descrizione dei progetti in partenza, riportati secondo l’ordine cronologico di adesione negli anni al progetto Forestami.

Milano Green Circle: il progetto di rinaturalizzazione della filoviaria 90/91

A partire dal prossimo autunno l’importante opera di riqualificazione del percorso della filoviaria 90/91 si prepara ad accogliere un ulteriore elemento di sviluppo: un esteso intervento di rinaturalizzazione che porterà alla piantagione di 350 nuovi alberi e oltre 60.000 arbusti ed erbacee perenni lungo il percorso filoviario che attraversa 8 dei 9 Municipi del Comune di Milano

Il progetto, che prende il nome di “Milano Green Circle”, nasce dalla collaborazione tra Comune di Milano, Forestami e Giorgio Armani che ha reso possibile lo sviluppo del progetto di crescita del verde lungo il percorso della linea 90/91 a cura dell’agronoma e paesaggista Laura Gatti. Della piantagione degli alberi e degli arbusti e della loro manutenzione si occuperà direttamente Forestami.

A questo intervento si aggiungono i circa 300 alberi che saranno piantati al termine dei lavori di realizzazione della corsia riservata della 90-91.

“Sono convinto che chi ne ha la possibilità debba agire attivamente, in ogni campo. Milano è il luogo con cui ho da sempre un rapporto speciale. Restituire alla città parte di quanto mi ha dato è per me un preciso impegno e un dovere morale. Per questo mi rende felice continuare la collaborazione con Forestami, iniziata nel 2020, con un’iniziativa che renderà la città più bella e più accogliente, ma anche più vivibile. Non dobbiamo dimenticare che il nostro futuro dipende dal rispetto dell’ambiente, così come da un senso di collettività: due valori che questo nuovo progetto esprime perfettamente”, ha dichiarato Giorgio Armani.

Il progetto di piantagione di alberi e fasce arbustive che abbiamo studiato per il percorso della 90-91 prevede tre macro-tipologie di interventi finalizzati specificamente a massimizzare il contributo nel migliorare la qualità dell’aria attraverso la rimozione degli inquinanti atmosferici: l’intervento avrà  ‘effetti collaterali’ quali regolazione delle temperature, aumento della capacità di infiltrazione delle acque piovane, incremento della biodiversità, e anche, nel complesso, miglioramento della qualità del paesaggio urbano. Sono state identificate delle specifiche tipologie di intervento da attuarsi nelle diverse sezioni della corsia protetta, che vanno a saldarsi agli interventi che l’Amministrazione ha già in programma spiega l’agronoma e paesaggista Laura Gatti -. Gli interventi verranno realizzati dall’autunno 2024 al 2026, per fasi, con priorità definite sulla base dello stato generale di conservazione, delle potenzialità spaziali e delle condizioni microclimatiche, iniziando dalle aree più assolate e quelle a scorrimento veicolare più rallentato perché spesso interrotto da intersezioni semaforiche”.

Forestami Academy:

giunge al secondo anno il progetto di formazione dei cittadini

Torna per il secondo anno Forestami Academy, l’iniziativa realizzata da Forestami in partnership con il Gruppo Prada che si pone l’obiettivo di formare e coinvolgere i cittadini sul tema della forestazione urbana attraverso un programma strutturato su tre anni di incontri, seminari e workshop coordinati da Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami, e con la partecipazione di alcuni tra i più grandi esperti nazionali e internazionali del verde e della forestazione.

Dopo l’avvio nel 2023 del ciclo formativo con il tema “Conoscere le foreste e i luoghi della forestazione”, il secondo anno dell’iniziativa pone al centro la correlazione tra natura e salute di corpo e mente, argomento che verrà affrontato nel corso di tre incontri, di cui due in aula presso Triennale Milano (10 maggio e 21 giugno) e una lezione outdoor di “Forest Bathing” nel mese di ottobre, dove mettere in pratica le conoscenze acquisite. Tra gli specialisti della materia che interverranno: Matilda van den Bosch, ricercatrice senior per il Biocities Facility di European Forest Institute e scienziata presso l’Istituto per la salute globale di Barcellona, Francesco Ferrini, professore ordinario di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree all’Università di Firenze, e Francesco Becheri, Psicoterapeuta Fondatore e Responsabile Scientifico Psicologo della Stazione di Terapia Forestale Pian dei Termini (Pistoia).

Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada, ha dichiarato: “Per il secondo anno consecutivo il Gruppo Prada sarà a fianco di Forestami per i nuovi appuntamenti del progetto Forestami Academy dedicato ai cittadini di Milano, nei quali auspichiamo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio. Il nuovo ciclo indagherà la correlazione tra il verde e il benessere sia emotivo che fisico delle persone, per promuovere la conoscenza e la formazione sulla forestazione urbana. Questo tema ci è particolarmente caro, come dimostrano le nostre ‘fabbriche-giardino’ dove la natura è l’elemento sostanziale di ogni progetto architettonico”.

Le attività di Forestami Academy rispondono all’altro obiettivo importante di Forestami, oltre l’aumento del capitale naturale, ovvero quello della disseminazione culturale e del coinvolgimento attivo della cittadinanza al fine di cercare di rafforzare il legame che corre tra uomo e natura, responsabilizzando chi vive il territorio nella tutela e difesa dell’ambiente.

In tale ambito, tra novembre 2023 e marzo 2024, sono state 10 le piantagioni collettive organizzate da Forestami (Albairate, Cassinetta di Lugagnano, Inveruno, Rosate, Bollate e via Bovisasca a Milano nel 2023; Basiano, Cernusco Sul Naviglio, Legnano e via Belgioioso a Milano nel 2024) a cui hanno partecipato circa 300 cittadini di tutte le età. A ottobre 2024 tornerà, invece, il progetto di Custodiscimi iniziativa congiunta di Forestami, ERSAF e Legambiente Lombardia, che coinvolge i cittadini nella cura e crescita delle piantine forestali prima della loro piantagione

Forestami: coesione della comunità e inserimento lavorativo

La coesione di una comunità si misura anche in momenti durante i quali sfide sociali e ambientali complesse si intrecciano. L’impegno della comunità milanese per il verde è andato oltre le aspettative: cittadini e imprese hanno donato al Fondo Forestami più di 4 milioni di euro dall’avvio del progetto. 

“Fondazione di Comunità Milano ha contribuito con i propri canali alla raccolta delle donazioni private sul Fondo Forestami per un totale di 4,4 milioni di euro. Un enorme valore ambientale che ha prodotto valore anche a livello sociale. Sono 18.490 le ore di lavoro retribuito svolte da persone in situazioni di svantaggio grazie al coinvolgimento di numerose cooperative sociali specializzate nell’inserimento lavorativo” ha dichiarato Carlo Marchetti, Presidente Fondazione di Comunità Milano.

Sono oltre 610.000 gli alberi e gli arbusti piantati fino ad ora 

Il conteggio degli alberi e degli arbusti aggiornato periodicamente da Forestami riunisce nel totale le piantagioni realizzate da più soggetti: in primis quelle effettuate direttamente da Forestami a cui si sommano quelle realizzate dagli enti partner di Forestami, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud, ERSAF, quelle realizzate direttamente dai Comuni della Città metropolitana di Milano che hanno sottoscritto i protocolli d’intesa con Forestami e, infine, le piantagioni realizzate dal Comune di Milano con una media di 20.000 piantumazioni all’anno.

Ad oggi il dato aggregato disponibile, aggiornato alla stagione agronomica 2023/2024 ammonta a 611.459 piante messe a dimora nella Città metropolitana di Milano.

Dei 611.459 alberi e arbusti conteggiati fino ad ora:  

  • 58.534* sono stati piantati in 29 comuni della Città metropolitana direttamente da Forestami grazie alle donazioni di privati cittadini e aziende. Dei 58.534 sopra menzionati 12.626 sono stati piantati tra novembre 2023 e aprile 2024 in 9 comuni della Città Metropolitana di Milano

*(N.B. il numero delle piante riportate in questo paragrafo non include gli esemplari morti e sostituiti attraverso gli interventi delle cooperative volte al ripristino del 95% del numero di piante, che sono quindi conteggiate una sola volta);

    • 13.100 piante sono state messe a dimora grazie al progetto SUPERB (progetto europeo Horizon 2020 di Università degli Studi di Milano e Parco Nord Milano). L’intervento ha coinvolto, nelle ultime due stagioni agronomiche (22-23 e 23-24), una superficie totale di 15,22 ettari distribuita tra 4 Comuni della Città metropolitana di Milano;
    • 7.800 alberi e arbusti sono stati messi a dimora, invece, dal National Biodiversity Future Centre (NBFC), in collaborazione con Università degli Studi di Milano-Bicocca, Politecnico di Milano ed ERSAF – Regione Lombardia. L’intervento ha coinvolto 3 Comuni su una superficie totale di 3,70 ettari nella stagione agronomica 23-24;
  • la rendicontazione delle piantagioni effettuate nella stagione agronomica 2023-2024 dai Comuni della Città metropolitana avverrà nei prossimi mesi e sarà, quindi, inserita nel prossimo aggiornamento. 

Finanziamenti del PNRR e prossime piantagioni stagione agronomica 2024-2025

Nella prossima stagione agronomica 2024-2025 (a partire da novembre 2024, periodo soggetto a variazioni dovute a clima e meteo):

  • saranno realizzati 25 importanti interventi grazie ai fondi del PNRR “Tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano” ottenuti nell’ambito della collaborazione già consolidata con il progetto Forestami tra Città metropolitana di Milano, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca e Parco Nord Milano. Gli interventi porteranno alla messa a dimora di 62.518 piante su una superficie di 62,51 ettari distribuita tra 19 Comuni della Città metropolitana;
  • 1.680 piante su una superficie totale di 1,5 ettaro saranno messe a dimora, invece, nell’ambito del progetto UForest di Knowledge Alliance cofinanziato dal Programma Erasmus e della Commissione Europea, in collaborazione con ERSAF – Regione Lombardia, Etifor e Politecnico di Milano.

“Oltre 60 ettari di nuova forestazione, con più di 60mila nuove piante: è questo il risultato concreto del gioco di squadra messo in campo dalla Città metropolitana insieme ai Comuni del territorio – commenta Giorgio Mantoan, Consigliere Delegato al progetto Forestami Città metropolitana di Milano –. Un risultato che si aggiunge alle circa 60mila piantumazioni già realizzate dal nostro ente nell’ambito dei precedenti Bandi Clima 2020-21. Per un territorio fortemente urbanizzato come il nostro questo è un grande passo avanti. Una tappa importante di un percorso che deve continuare: c’è ancora molto da fare per contrastare gli effetti della crisi climatica. È una sfida a cui non possiamo sottrarci perché riguarda la nostra qualità della vita e il nostro futuro”.

I partner e i sostenitori di Forestami

I progetti di Forestami sono sostenuti dalle donazioni di comuni cittadini e aziende. Tra queste ultime, alcune scelgono di abbracciare a 360° il progetto e diventare partner di Forestami, quali: 

Amazon, Giorgio Armani, Axa Italia, Banijay Italia, B. Braun, Bending Spoons, Bloomberg, Bulgari, C.P.C. Inox, Esselunga, Fondazione SNAM, Gruppo LVMH, HP Italy, Intesa Sanpaolo, IMCD, Levi’s, Loro Piana, Maxi Sport, Microsoft, Moët Hennessy Italia, One Block Down, Perfetti Van Melle, Prada Group, Recordati Industria Chimica e Farmaceutica, Risorse.

Partner Progetto Custodiscimi 2022: Deloitte e Fondazione Deloitte.

Ci sono anche moltissimi sostenitori, senza i quali il lavoro di Forestami non sarebbe portato avanti. I sostenitori sono: 

AMSA e A2A Ambiente, A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie, Architempore, Arteitalia, A&S Team, Associazione Culturale Campo Teatrale, Associazione Direttori Alberghi, Bergraf, Biogen, Carlo Tivioli -TIVIOLI, Caterpillar Financial, CMAE Club Milanese Automotoveicoli d’Epoca, Dieerre, EatRight, eGlue, ERP Italia Servizi, European Renal Association, European Respiratory Society, Farmaceutici Formenti, Finishing Group, Fosbury Advertising, Grunenthal Italia, Haier Europe, Haleon Italy, Hilti Italia, Hyster-Yale, Inner Wheel Club Milano Sempione, Irideos, Italy Chapter of Young, Kolbe, Matteo Thun, MDC, Microrex, Mini Hotel Apartments, Molinari Agostinelli, Never Give Up, Nuova Accademia, Osborne Clarke, Osigem, Podium, Principe di Savoia, Prodea Group, Pro Iter Ambiente, RCS Mediagroup, Ricoh, Rohlig, RSM, SPORTITALIA Società sportiva dilettanti, Starbucks EMEA, Stock,T Car, UNI -Ente Italiano di Normazione, Viacom Int Media Networks Italia, WAY The Revolution Park, Wellcare Adv Agency, Wopta Assicurazioni.

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