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Nasce Olivia HUB, l’AI che riduce l’impatto ambientale

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L’azienda beauty tech Eco Bio Boutique ha sviluppato Olivia HUB, il software che grazie a complessi algoritmi di AI, calcolo statistico e Machine Learning, coniuga tecnologia e bellezza. L’Intelligenza Artificiale infatti ottimizza,  e personalizza le relazioni con i clienti, riduce l’impatto ambientale e garantisce al consumatore finale, ingredienti che provengono da una filiera sostenibile e controllata.

Olivia HUB attraverso gli algoritmi e machine learning permette di ottenere una maggiore redditività ed efficienza nei processi logistici come la previsione della domanda, la gestione delle scorte e la progettazione del magazzino.

 

L’azienda beauty tech Eco Bio Boutique, che per i suoi prodotti utilizza ingredienti esclusivamente made in Italy, biologici, 100% naturali e dai packaging eco-sostenibili, ha sviluppato Olivia HUB, il software che grazie a complessi algoritmi di Intelligenza Artificiale, calcolo statistico e Machine Learning, coniuga tecnologia e bellezza. L’AI infatti ottimizza, e personalizza le relazioni con i clienti, riduce l’impatto ambientale, garantisce al consumatore finale, ingredienti che provengono da una filiera sostenibile e controllata ed ottimizza ulteriormente i processi di produzione di laboratorio.

 

Eco Bio Boutique fonda proprio i suoi valori nella sua mission: quella di unire scienza, tecnologia ed ecosostenibilità, amando ogni fase delle creazione, per arrivare ad un prodotto finale che rispecchia i valori dell’azienda e porti un beneficio reale e tangibile ai clienti.

 

L’AI al servizio del beauty per garantire al consumatore cosmetici genuini e sostenibili

 

Olivia HUB permette il controllo e smistamento degli ordini in arrivo dell’ecommerce verso le Warehouse di destinazione per ottimizzare il processo di spedizione, abbattere costi e inquinamento ambientale dovuto ai trasporti più lunghi. “Per ogni ordine che arriva viene selezionata la Warehouse più vicina all’indirizzo del destinatario” – spiega Simone Spizzichino, CEO di Eco Bio Boutique – in modo da abbattere i costi e ridurre l’impatto ambientale della spedizione”.

 

L’Intelligenza Artificiale sviluppata da Eco Bio Boutique, grazie a complessi algoritmi di calcolo statistico e Big Data attinge quotidianamente ai migliaia di dati raccolti nel corso degli ultimi anni e non solo , poi attraverso algoritmi di Machine Learning riesce ad apprendere ed elaborare e conoscere con largo anticipo stagionalità e andamento di un determinato prodotto o addirittura categoria di prodotto , e garantire quindi al consumatore finale, ingredienti freschi, genuini e selezionati che provengono da una filiera sostenibile e controllata.

Inoltre, Olivia HUB, grazie ai suoi complessi algoritmi di Intelligenza Artificiale, calcolo statistico e Machine Learning, prevedendo in modo sicuro ed accurato le quantità di prodotto necessarie da immagazzinare per la vendita, permette all’azienda di mantenere una sostenibilità sia dal punto di vista ambientale evitando l’over stock (situazione in cui le scorte di materie prime e i prodotti finiti stoccati in magazzino risultano in eccesso rispetto alla domanda) che economica migliorandone le potenzialità di investimento e garantire al cliente finale una continuità nella disponibilità del prodotto, evitando quindi gli out of stock (le scorte vengono esaurite e non accumulate).

 

Olivia HUB, la piattaforma innovativa che ottimizza la coda di produzione dei prodotti di laboratorio e la gestione delle scorte in magazzino evitando gli sprechi

 

Olivia HUB gestisce ora anche la coda di produzione di laboratorio indicando le priorità di produzione grazie ai dati elaborati all’interno del suo sistema, per ogni warehouse di riferimento. “In questo modo – spiega Simone Spizzichino – garantiamo una continuità di stock per il consumatore finale, efficientando il lavoro del personale di laboratorio ottimizzando le attività quotidiane e garantendo un costante approvvigionamento delle materie prime affinchè siano sempre fresche e migliorando la sostenibilità ambientale (evitando gli sprechi grazie all’ottimizzazione della coda di produzione dei prodotti scongiurando le rotture di stock)  ed economica per l’azienda“

 

Olivia HUB a breve sarà in grado anche di collegarsi direttamente a diversi Marketplace (come Amazon) per ampliare le possibilità di vendita ed espansione aziendale garantendo la costante qualità dei prodotti e di processi, fiore all’occhiello dell’azienda.

Lo storico triangolo industriale Milano-Torino-Genova lancia la prima Mobility Conference

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“La circolazione di merci e persone cruciale per lo sviluppo industriale globale”                                               Un appuntamento promosso da Assolombarda, Unione Industriali Torino, Confindustria Genova e dalle Camere di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, di Torino e di Genova per “misurare” l’impatto del settore della mobilità sull’area geografica del nord-ovest e per delineare nuove politiche pubbliche capaci di favorire le connessioni tra i tre capoluoghi e i loro territori. Si è tenuta, oggi, nella sede di Assolombarda, la “Milano-Torino-Genova Mobility Conference 2024”. Si tratta degli “stati generali” della mobilità innovativa e sostenibile. Un appuntamento promosso a Milano (ma che si è tenuto in diretta streaming nella sua sessione plenaria anche a Genova e Torino) da Assolombarda, Unione Industriali Torino, Confindustria Genova e dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, dalla Camera di Commercio di Torino e dalla Camera di Commercio di Genova per “misurare” l’impatto del settore della mobilità sull’area geografica del “triangolo industriale” del nord-ovest e per delineare, oltre che per promuovere, nuove politiche pubbliche capaci di favorire le connessioni tra i tre capoluoghi e i loro territori. Un comparto, quello della mobilità, che, in questi anni, è stato già “fotografato” dall’iniziativa “MCE 4X4” promossa da Assolombarda e dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Un appuntamento che, negli anni passati, ha messo in rete, complessivamente, 313 aziende e 854 startup a livello nazionale. L’iniziativa, con il “Milano-Torino-Genova Mobility Conference 2024”, interessa un’area geografica in cui la mobilità sta ridisegnando la quotidianità delle imprese e dei lavoratori, le modalità di lavoro e, più in generale, gli stili di vita delle persone. In quest’ottica, questa mattina, a Milano, hanno presenziato all’assise a Milano tutti i vertici delle associazioni ed enti territoriali coinvolti: Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda, Giorgio Marsiaj, Presidente dell’Unione Industriali Torino, Umberto Risso Presidente di Confindustria Genova, e Massimo Dal Checco, Vicepresidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. La “mobility conference”, riveduta e allargata all’interno del progetto “MITOGEno”, è uno dei tavoli permanenti che le tre associazioni territoriali hanno in programma: l’obiettivo è quello di trattare, in modo collegiale, dossier di comune interesse nell’ottica di individuare possibili convergenze a beneficio di un’area che – se consideriamo le tre regioni di cui Milano, Torino e Genova sono capoluogo – conta quasi 16 milioni di abitanti; una vera e propria “macroregione” in cui si concentrano ben 643 miliardi di euro di PIL, il 33% del totale nazionale. Dati significativi, che sono giustificati anche dalla presenza di 1,4 milioni di imprese (il 29% del totale nazionale), di oltre 5,6 milioni di professionisti a lavoro (32% su scala nazionale) e di un valore pari a 238,6 miliardi di euro in termini di esportazioni (38% del valore nazionale). L’iniziativa intende mettere a sistema imprese e stakeholder dello storico “triangolo industriale” per rafforzare sempre di più la competitività di un’area il cui orizzonte naturale sono i mercati globali. Il territorio di questa “macroregione”, d’altra parte, ha una lunga tradizione industriale che affonda le sue radici nella manifattura d’avanguardia e nei servizi più innovativi: un sistema produttivo di medie e grandi imprese ad altissima competizione internazionale che vanno dal settore dell’automotive all’abbigliamento, dall’aerospazio fino all’agroalimentare, senza dimenticare la meccatronica, la cantieristica navale, la gomma e la chimica, la farmaceutica, il life sciences e l’arredamento. “Milano, Torino e Genova – insieme – rappresentano lo storico triangolo industriale del Paese in virtù di una concentrazione significativa di attività industriali, porti, infrastrutture di trasporto e centri di ricerca – ha dichiarato il Presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, -. Per questo motivo, da tempo lavoriamo in rete su diverse partite strategiche. Come sulla mobilità, innovativa e sostenibile, che trae vantaggio da connessioni capillari. Connessioni che sono la forza dell’asse Milano – Torino – Genova e che risultano determinanti per conquistare sempre più mercati a livello internazionale. Da qui la necessità di investire in infrastrutture all’avanguardia in grado di collegare meglio i nostri territori tra loro e con il resto d’Italia e d’Europa: in questo senso, per esempio, è strategico l’avanzamento della Torino-Lione, del nuovo tunnel di base del Brennero, il completamento dell’Alta Velocità fino a Venezia e il quadruplicamento ferroviario Milano-Pavia-Tortona di collegamento al Terzo Valico dei Giovi. Valorizzare, infatti, le nostre peculiarità all’interno di un grande sistema che ha l’Europa come perimetro minimo d’azione e i territori come forze propulsive è un obiettivo comune”. Il Presidente dell’Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj, ha dichiarato: “In questo nostro incontro abbiamo posto al centro proprio la ricerca di nuove idee e nuove soluzioni legate alla mobilità che possano rendere le città più vivibili e a misura d’uomo. È evidente, infatti, che per gestire il processo di inurbamento si richiede un ripensamento del disegno delle ‘città’. Mobilità sostenibile significa progettare mezzi di trasporto sostenibili – e in questo Torino ha una lunga storia di successi -, ma anche pensare a nuovi servizi e a una diversa organizzazione degli spazi e dei flussi. In questo, le tecnologie digitali e l’intelligenza artificiale sono un supporto indispensabile. La tecnologia può offrire le giuste soluzioni: guarda al futuro, non al passato, creando anche opportunità di innovazione, crescita e lavoro”. “L’appuntamento di oggi – ha sottolineato il Presidente di Confindustria Genova, Umberto Risso – è una tappa, nel segno dell’operatività e della concretezza, all’interno della prospettiva di ‘MITOGENO’, quella con la quale insieme ad Assolombarda e Unione Industriali Torino guardiamo a un futuro sempre più integrato dell’area metropolitana policentrica del Nordovest Italiano, che ha in Milano, Torino e Genova i suoi perni. È evidente che una delle condizioni essenziali affinché questa prospettiva possa attuarsi è quella dell’integrazione infrastrutturale, in particolare per quanto riguarda il tema dei trasporti, di persone, merci e informazioni. Da questo punto di vista, siamo all’interno di un formidabile piano di investimenti che si aggiunge, da Genova, a interventi epocali che riguardano il porto, la rete autostradale, i servizi di trasporto pubblico locale e, non ultimo, la rete dei cavidotti transoceanici che costituiscono la rete primaria per il trasporto dati in un mondo sempre più digitale”. “Le infrastrutture e il sistema dei trasporti costituiscono il sistema nervoso della nostra economia: in particolare la realizzazione del Terzo Valico risulta fondamentale per migliorare il trasporto di passeggeri e merci e per potenziare i collegamenti con l’area più industrializzata e popolata d’Europa. Puntare sullo sviluppo di opere strategiche come questa richiede oggi più che mai una cooperazione piena tra attori pubblici, sociali e privati e adeguati livelli di investimento – ha dichiarato Massimo Dal Checco, Vicepresidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi -. Da anni la Camera di commercio insieme ad Assolombarda promuove innovazione e ricerca, favorendo anche le contaminazioni fra imprese mature del territorio e start up. Ma l’edizione di quest’anno della Mobility Conference vuole avere una visione ancora più ampia dialogando con Torino e Genova per fare sistema e avviare una riflessione comune proprio sullo sviluppo della rete infrastrutturale e sul futuro della mobilità sostenibile. In questo senso la Camera di commercio è impegnata in diverse iniziative come il progetto pilota dedicato alla bike economy, per la promozione del territorio e delle filiere produttive, e il nuovo Laboratorio Mobilità Sostenibile della sua partecipata Innovhub SSI, che porterà un ulteriore contributo alla ricerca sulla mobilità elettrica e sull’uso di combustibili rinnovabili”. LA RICERCA Dopo l’intervento del Presidente del Centro nazionale per la mobilità sostenibile, Ferruccio Resta, è stato illustrato l’impatto del comparto della mobilità nell’ambito delle tre aree: nell’occasione, la Vicepresidente di Assolombarda con delega a Infrastrutture, Mobilità e Smart City, Gioia Ghezzi, ha delineato, attraverso una ricerca curata dal Centro Studi dell’Associazione, il “peso” delle nuove frontiere della mobilità nell’area geografica del “triangolo industriale”. Lo studio sulle startup innovative in ambito mobilità è stato realizzato analizzando le 836 startup italiane riconducibili al settore della mobilità (pari al 5,7% dell’universo nazionale di 14.732 startup innovative attive in tutti i comparti). A confermare la dinamicità delle startup innovative italiane attive nel settore della mobilità sono gli ultimi dati di bilancio disponibili, relativi al 2022, da cui si rileva che esse hanno generato 204,7 milioni di euro di valore della produzione e 33,2 milioni di euro di valore aggiunto. L’analisi ha registrato anche un deciso incremento nell’occupazione, con più di 2mila dipendenti, che rappresentano quasi il 10% dei posti di lavoro di tutte le startup innovative. Un sistema che, solo nel 2022, ha rilevato un’importante iniezione di capitali nelle startup della mobilità, con 88,5 milioni di euro di investimenti. “Proprio per sostenere la crescita di un mercato della mobilità innovativa e sostenibile, lanciamo oggi anche la call for startup di MCE4x4, l’iniziativa di open innovation volta a promuovere momenti di incontro tra startup e imprese corporate al fine di favorire lo sviluppo di nuove partnership e nuove collaborazioni e che si svolgerà il 9 ottobre – ha dichiarato Gioia Ghezzi -. Grazie all’ampliamento della rassegna, l’obiettivo è oggi quello di guardare in ottica ecosistemica al nordovest del Paese, in cui risiedono il 35% delle startup italiane attive nel campo della mobilità e centro nevralgico delle imprese manifatturiere del Paese”. In questo scenario, le startup della mobilità della Lombardia e della Liguria, in base alle evidenze del rapporto documentate da Ghezzi, sono risultate più attive nel campo della “logistics”, mentre quelle piemontesi sono specializzate in “deep tech” ed “energy”. In questi territori è stata, inoltre, rilevata una percentuale maggiore di startup con aumenti di fatturato e dipendenti tra 2021 e 2022; anche il fenomeno del corporate venture capital risulta particolarmente rilevante: il 37% delle startup è partecipato da corporate (contro il 31% riscontrato a livello nazionale). LE TAVOLE ROTONDE DI MILANO, TORINO E GENOVA La mobilità, del resto, è diventata – per i territori di Milano, Torino e Genova – una leva strategica di sviluppo e competitività dei rispettivi sistemi economici, non foss’altro per l’impatto sulla circolazione di merci, oltre che delle persone, sulle reti di supply chain e sulle connessioni di medio e lungo raggio che interessano lo sviluppo industriale internazionale. Su questi argomenti, dopo la sessione plenaria in diretta streaming, è stata avviata, a Milano, la tavola rotonda sul tema “Infrastrutture e veicoli innovativi per la mobilità sostenibile di oggi e di domani”, alla quale hanno preso parte Armando Brunini, Amministratore delegato di SEA Aeroporti di Milano, Federico Chiarini, Presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Assolombarda, Pierfrancesco De Rossi, Amministratore delegato di Siemens Mobility Italia, Raffaella Luglini, Chief sustainability officer di Leonardo, Marco Piuri, Direttore generale di FNM, e Fabio Pressi, Amministratore delegato e Presidente di A2A E-Mobility. La sessione ha inquadrato le prossime sfide che riguardano il comparto della mobilità: dalle nuove frontiere della mobilità aerea (vertiporti, urban air mobility, carburanti sostenibili nell’aviazione) alle tecnologie applicate ai mezzi di trasporto per la sicurezza e la sostenibilità; dalle infrastrutture di trasporto per lo sviluppo della smart mobility alle applicazioni dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo della guida autonoma e della logistica avanzata; dalla digitalizzazione per lo sviluppo della smart city ai nuovi modelli di business per la mobilità intelligente. Contemporaneamente, presso il Centro Congressi dell’Unione Industriali Torino, si è svolto, in collaborazione con CTE NEXT e STMicroelectronics, un convegno dedicato a “Battery Swap, tecnologia abilitante per la mobilità sostenibile e Smart Cities”, al quale hanno partecipato Elena Deambrogio, responsabile Smart City, Innovazione, Progetti UE del Comune di Torino, insieme a Marco Pironti, professore di Economia e gestione dell’innovazione dell’Università degli Studi di Torino, che hanno parlato dei progetti di open innovation per la mobilità sul territorio cittadino. Su soluzioni di ricarica, smart charging e infrastrutture urbane di ricarica è intervenuto Ruggero Garibaldi, Gruppo IREN project manager Emobility. Il tema della logistica urbana e “l’ultimo miglio” nella città del futuro sono stati affrontati da Antonella Sada, DHL Express Italy – head of Public Affairs, Brand & Communication & Sustainability, e Michele Deconcini, Iveco Group Advance Design & FPT Manager. Il CEO di Eurofork, Maurizio Traversa, ha illustrato i modelli di battery swap, mentre la prolusione di Max Vizzini, STMicroelectronics Automotive segment director, ha illustrato le tecnologie abilitanti e le soluzioni per i veicoli innovativi. In occasione dell’evento, STMicroelectronics, nella sessione del pomeriggio, ha allestito spazi demo con le proprie piattaforme per BMS, OBC, Connessioni/Cloud e sono stati previsti spazi di incontri B2B per le imprese e confronti con docenti, studenti e startup innovative. Nella sede di Confindustria Genova, infine, focus su “La logistica delle merci”: l’innovazione è stata il filo rosso che ha unito gli interventi di chi sviluppa e di chi impiega tecnologia a supporto di un più efficiente e, quindi, competitivo, sistema di mobilità delle merci, a partire dal contesto portuale, illustrato dal commissario straordinario dell’Autorità di Sistema del Mar Ligure occidentale, Paolo Piacenza. Il confronto si è poi sviluppato tra Luca Abatello, Presidente Circle Group, Fabrizio Ferrari, Presidente Aitek, Massimo Gerardo Pozzi Chiesa, Vicepresidente Italmondo, e Giuseppe Scarangella, titolare Torino Terminal

FUORISALONE 2024: CRESCERE CON LA NATURA.

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“MATERIA NATURA”, TEMA GUIDA DEL FUORISALONE DI QUEST’ANNO, ISPIRA LA STANZA IMMERSIVA DI STOKKE PER ANNUNCIARE LA NUOVA VARIANTE TERRACOTTA DI TRIPP TRAPP® E FESTEGGIARE IL TRAGUARDO DI 15 MILIONI DI SEDIE VENDUTE NEL MONDO E LA CERTIFICAZIONE FSC®. PER L’OPENING L’ATTORE CLAUDIO SANTAMARIA, L’AUTORE DIEGO PASSONI, LA PSICOLOGA E PROFESSORESSA UNIVERSITARIA ELENA NAVA E IL CEO DI STOKKE JACOB KRAGH IN UN FORMAT A CAVALLO TRA LECTURE E TED TALK. NELLA STESSA OCCASIONE VERRA’ ANCHE UFFICIALMENTE PRESENTATO LO STOKKE SUSTAINABILITY REPORT 2023.
Inaugurerà il 16 Aprile alle 17.30 con l’evento di opening – e resterà aperta gratuitamente alla community a partire da Mercoledì 17 fino a Domenica 21 Aprile con un programma giornaliero per genitori, bambini e caregivers – la stanza immersiva “Grow with Nature” di Stokke presso Phyd Hub in Via Tortona 31.
IL CONCEPT: l’installazione permanente di immersive art – un percorso di connessione multisensoriale con la natura – vuole sintetizzare in tutti gli aspetti allestitivi, narrativi ed esperienziali le leve tipiche della storica presenza di Stokke alla Design Week (brand activism, edutainment, servizi gratuiti alle famiglie in senso allargato, attivazioni socioculturali) all’interno di uno storytelling incentrato sul tema socio educativo della natura, coerentemente al main topic del Fuorisalone stesso di quest’anno. A partire da Mercoledì 17 Aprile e per tutta la durata del Fuorisalone, lo spazio sarà fruibile ad accesso libero e sarà inoltre possibile partecipare al programma di laboratori per bambini e adulti pre-registrandosi e riservando un posto, fino ad esaurimento disponibilità, a questo LINK.
L’OPENING: Martedì 16 Aprile alle 17.30 è previsto un intervento a più voci: un format a cavallo tra la lecture ed il Ted talk che prende spunto dall’ultimo romanzo di Diego Passoni “La Battaglia del Bosco Senza Nome” – in cui la natura offre ad un preadolescente un’alternativa sorprendente ed inesplorata per il proprio percorso di formazione, finendo per impattare positivamente sul futuro della persona in divenire una volta tornata alla vita in città – per esplorare il ruolo ed il potenziale educativo della natura nel contemporary living. Ci saranno due momenti: un primo “on stage” con performance, reading e lecture ed un secondo di open talk. Ad entrambi, oltre a Diego Passoni in qualità di autore e moderatore, parteciperanno l’attore Claudio Santamaria che leggerà estratti del romanzo, la psicologa e professoressa universitaria Elena Nava e il CEO di Stokke Jacob Kragh – ex Presidente Lego Education – che interverrà sulla centralità dei temi socioculturali “caldi” nell’accompagnare la genitorialità di oggi e soprattutto di domani con un focus sul rapporto con la natura sia in termini psico-pedagogici che di corporate social responsability. Nella stessa occasione verrà infatti presentato lo Stokke Sustainability Report 2023.
NUOVA TRIPP TRAPP® TERRACOTTA: il percorso multisensoriale studiato per la stanza immersiva Stokke è stato anche ideato per per celebrare il lancio in anteprima globale della nuova edizione Terracotta dell’iconica “sedia per la vita” Tripp Trapp®, che ha appena raggiunto il traguardo di 15 milioni di pezzi venduti nel mondo e la certificazione FSC® del Forest Stewardship Council che ne attesta la responsabilità produttiva rispetto alla raccolta della materia prima. La nuova tonalità è stata sviluppata per celebrare la natura nel suo concetto di accoglienza, associandolo a suggestioni visive calde che vogliono comunicare stabilità e contatto con la materia, coerentemente all’approccio sostenibile, circolare e durevole di Stokke ai materiali utilizzati per i propri prodotti.
SUSTAINABILITY REPORT 2023 E L’IMPEGNO DI STOKKE: Nel 2022 Stokke ha intrapreso un percorso di individuazione obiettivi e sviluppo ricerche in merito alle due principali aree d’intervento interessate dal report ufficiale sulla sostenibilità ambientale e sociale – il primo è stato diffuso a Maggio 2023 – basato su cinque degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite
(UN Sustainable Development Goals). Tra le principali iniziative intraprese dal 2022 sul fronte della sostenibilità ambientale in funzione del Report: misurazione delle emissioni di carbonio derivanti da tutte le operazioni dirette ed indirette; ottenimento della certificazione ufficiale del Forest Stewardship Council per Sleepi; creazione di un protocollo Stokke per la riduzione delle emissioni; valutazione della tracciabilità e dell’impatto della filioera del legno; lancio del primo modello di noleggio per gli accessori Tripp Trapp® in Germania; sviluppo della policy sulla condotta responsabile del business. E’ stata inoltre sottoscritta una partnership triennale con l’Università di Copenhagen attraverso il finanziamento di un dottorato di ricerca sull’apprendimento e lo sviluppo comportamentale nella prima infanzia in relazione alla convivialità domestica. Lo scopo è quello di raccogliere evidenze scientifiche a supporto della strategia di prodotto Stokke al fine di continuare a garantirne le funzionalità pioneristiche in materia di sviluppo infantile.
Durante l’opening del 16 Aprile il CEO di Stokke Jacob Kragh presenterà in anteprima Global al Fuorisalone il nuovo Report sulla Sostenibilità 2023 con l’aggiornamento sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi individuati.

STOKKE “GROW WITH NATURE” IMMERSIVE ROOM
FUORISALONE 2024
PHYD HUB, VIA TORTONA 31, MILANO

MAIN PARTNERS: STAPELSTEIN; PLANET FARMS
EDUCATIONAL PARTNERS: BABYBRAINS, RADIO SAFARI; KIKOLLE LAB; ASSOCIAZIONE VERTICAL FARMING EDUCATION; LA STANZA DEI VESTITI
SPECIAL THANKS: FOSS MARAI

In Sicilia l’energia rinnovabile si fa come il buon vino

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L’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile possono andare di pari passo, come dimostrato dal progetto dell’impianto agrivoltaico sviluppato da Enel Green Power in collaborazione con la start-up italiana Sentnet. Questo impianto, che vanta una capacità massima di 44kWp grazie a moduli fotovoltaici bifacciali disposti verticalmente, è stato progettato per interferire il meno possibile con le attività agricole, lasciando oltre il 90% della superficie coltivabile libera per l’uso agricolo.

Il design verticale dei pannelli assicura un ingombro minimo e previene l’ombreggiamento tra le file parallele, permettendo così la massima esposizione alla luce solare senza compromettere le aree coltivate. Tale configurazione non solo facilita la manutenzione e la pulizia dei pannelli stessi, ma garantisce anche l’ottenimento di acqua da riutilizzare in agricoltura attraverso un sistema brevettato di raccolta dell’acqua piovana.

La presenza di una rete di sensori intelligenti, che monitorano parametri vitali sia per la produzione energetica che per quella agricola, come le condizioni meteo e l’umidità del suolo, è fondamentale per analizzare l’efficacia del sistema. Questi sensori sono stati posizionati in due aree differenti per confrontare i risultati e indagare i benefici dell’integrazione di questa tecnologia nell’ambiente agricolo.

Miriam Di Blasi di Enel Green Power sottolinea l’importanza degli Open Lab come esempi pratici di innovazione aperta, che permettono collaborazioni strette con il territorio e la promozione di un approccio scientifico consolidato. La cooperazione tra aziende agricole, apicoltori, istituti accademici, centri di ricerca e start-up è essenziale per sviluppare soluzioni sostenibili che combinano le esigenze energetiche e agricole.

La strategia di Enel Green Power si concentra sull’espansione di questi laboratori all’aperto, con la previsione di aprire il quinto e ultimo Open Lab Agrivoltaico entro la fine dell’anno, a seguito del lancio di quattro Open Labs in Italia nel 2023. Questa iniziativa dimostra un impegno verso l’integrazione dell’energia rinnovabile con altre attività economiche e la promozione della sostenibilità ambientale.

A Modena un polo per il riciclo di plastiche

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La nascita di ‘Aliplast’ a Modena è stata annunciata, con l’obiettivo di diventare uno degli impianti di riciclo di materie plastiche rigide più innovativi d’Europa. Il progetto, sostenuto da un investimento complessivo di 50 milioni di euro, di cui 7,7 milioni provenienti dai fondi del Pnrr, consentirà di ottenere polimeri di alta qualità da rifiuti plastici difficilmente riciclabili, pari a 30mila tonnellate all’anno, con prestazioni simili a quelle dei materiali vergini.
L’obiettivo è rendere più sostenibili settori come l’elettronica di consumo e l’automotive. I lavori per la realizzazione dell’impianto sono già iniziati nel polo di Modena in via Cavazza.
Il presidente del Gruppo Hera, Orazio Iacono, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di presentare questo progetto che oltre a rafforzare il nostro parco impiantistico, darà un ulteriore impulso all’importante contributo che da anni il gruppo Hera fornisce all’industria italiana del riciclo. Questo impianto sarà un volano per il raggiungimento degli obiettivi di circolarità delle risorse soprattutto in settori come l’industria dell’elettronica di consumo e l’automotive, anche con l’obiettivo di promuovere filiere italiane sempre più circolari e corte”.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha commentato: “Diamo ulteriore concretezza al tema della sostenibilità e della transizione ecologica che sta caratterizzando il nostro impegno sulle scelte urbanistiche e ambientali, e mettiamo a disposizione del territorio nuove opportunità di occupazione e uno strumento per sostenere l’economia circolare”.

Case green, l’Italia pronta ad adattarsi

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In seguito all’approvazione della direttiva sulle case green a livello europeo, l’Italia si prepara ad adattarsi alle nuove normative e linee guida per promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale nel settore edilizio. Questo implica un impegno da parte del Paese nel ridurre le emissioni di gas serra e nell’adozione di soluzioni innovative per rendere gli edifici più ecologici e a basso consumo energetico. L’Italia dovrà quindi concentrarsi sul potenziamento delle infrastrutture green, sull’incentivazione della riqualificazione energetica degli edifici esistenti e sull’introduzione di nuove tecnologie eco-sostenibili per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla direttiva entro i termini previsti.

Il Movimento Salva il Suolo compie due anni: Una mobilitazione globale per preservare l’ancora di salvezza della Terra

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  • Il movimento Salva il Suolo, guidato da Sadhguru, ha raggiunto oltre 4 miliardi di persone, diventando il più grande movimento popolare al mondo.

  • Ottantuno nazioni hanno espresso il loro impegno a rigenerare il suolo.

  • 3 milioni di bambini hanno scritto ai leader dei loro Paesi e 50 città del Nord America hanno proclamato il 21 marzo come “Giornata Salva il Suolo”.

  • Il Movimento ha contribuito in modo massiccio a cambiare la narrativa sul clima nelle agenzie delle Nazioni Unite a favore del suolo, come risulta dalle ultime due COP dell’UNFCCC – COP27 e COP28 – e dalla COP15 dell’UNCCD.

     A due anni dalla sua nascita, il movimento Salva il Suolo, guidato dallo yogi indiano Sadhguru, è diventato il più grande movimento popolare al mondo, con una portata senza precedenti di 4 miliardi di individui a livello globale. Nato dall’urgente necessità di combattere il degrado del suolo, il movimento ha innescato una conversazione globale, catalizzando l’azione per salvaguardare le fondamenta stesse della vita sulla Terra.

    Il movimento affronta l’allarmante realtà dell’estinzione del suolo, una crisi che mette a rischio la sicurezza alimentare, la biodiversità, la stabilità del clima e i mezzi di sussistenza dell’uomo. Attraverso una combinazione di impegno comunitario e iniziative politiche, Salva il Suolo ha raccolto il sostegno di governi, organizzazioni, influencer e cittadini di tutto il mondo.

    L’arduo viaggio in moto di Sadhguru, durato 100 giorni e lungo 30.000 km, da Londra all’India meridionale, ha segnato l’inizio di Salva il Suolo. Questa straordinaria spedizione ha attraversato 27 Paesi, stimolando il dialogo e mobilitando individui di ogni estrazione sociale. Gli sforzi di Sadhguru hanno ottenuto l’appoggio di leader e personalità come Narendra Modi, la dottoressa Jane Goodall e Sua Santità il Dalai Lama.

    Portare il suolo in primo piano nel discorso sul clima

    Nel dicembre 2023, alla COP28 di Dubai, Sadhguru ha portato il suolo in primo piano nelle discussioni sul clima, sottolineando il suo ruolo di “Superstar del clima”. Insieme a Ibrahim Thiaw (Segretario esecutivo dell’UNCCD) e a The Rt Hon Patricia Scotland (Segretario generale del Commonwealth), Sadhguru ha sollecitato un’azione urgente, sottolineando che “rendere il suolo ‘cool’ come argomento è solo l’inizio: dobbiamo raffreddare il suolo”.

    Il lancio della campagna “Soil For Climate Action” alla COP28 ha ulteriormente sottolineato l’impegno del movimento per la salute del suolo come soluzione per il clima. In collaborazione con iniziative globali come Climate Clock e 4per1000, la campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo centrale del suolo nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella promozione di pratiche sostenibili.

    Soluzioni politiche concrete e proseguimento della missione

    L’impatto di Salva il Suolo va oltre il movimento popolare e si estende a soluzioni politiche concrete. Il movimento ha sviluppato manuali di politica del suolo per sette regioni e ha catalogato soluzioni di gestione sostenibile del suolo per tutte le 193 nazioni. Questo approccio globale consente ai governi di adottare politiche adatte ai loro specifici contesti ambientali.

    Mentre Salva il Suolo commemora il suo secondo anniversario, il viaggio verso la rigenerazione del suolo continua. Grazie alla mobilitazione sul territorio e alle partnership globali, il movimento rimane saldo nella sua missione di proteggere e rivitalizzare il suolo della Terra, un passo fondamentale per assicurare un futuro sostenibile alle generazioni future.

    Per ulteriori informazioni su Sadhguru e sul movimento Salva il Suolo, visitare il sito savesoil.org e seguire @ConsciousPlanetMovement e @CPSaveSoil sui social media.

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, NUOVO REPORT DI GREENPEACE ITALIA

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«PFAS ANCHE IN TOSCANA, INQUINAMENTO DIFFUSO E FUORI CONTROLLO. ORMAI È EMERGENZA NAZIONALE»

A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’acqua, che si terrà venerdì 22, una nuova indagine di Greenpeace Italia, basata su campionamenti indipendenti effettuati nel gennaio scorso, rivela che la contaminazione da PFAS (composti poli e perfluoroalchilici pericolosi per la salute umana) è largamente diffusa anche in Toscana e interessa numerosi corsi d’acqua inquinati dagli scarichi di diversi distretti industriali. Se gli impatti dell’industria conciaria, tessile, florovivaistica e del cuoio erano già stati evidenziati dallo studio del 2013 del CNR-IRSA e dai rilievi annuali di ARPAT, le analisi condotte da Greenpeace Italia provano che anche il distretto cartario lucchese contribuisce all’inquinamento da PFAS. Una scoperta che non dovrebbe sorprendere, visto che l’impiego di queste molecole nell’industria della carta è ben noto, ma la questione non era mai stata approfondita dagli enti preposti toscani.

«Il quadro di contaminazione che emerge dalle nostre analisi è tutt’altro che rassicurante. Alcuni casi sono ben documentati da almeno dieci anni, ma la Regione Toscana non ha mai affrontato seriamente il problema: manca infatti un provvedimento sugli scarichi industriali», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «La Regione deve individuare tutte le fonti inquinanti di PFAS e attivare le ASL per avviare al più presto indagini sulle acque potabili, soprattutto nelle aree in cui si registrano elevati livelli di contaminazione».

 

Nella quasi totalità dei casi i campionamenti sono stati effettuati nei fiumi, a monte e a valle degli impianti di depurazione industriale: il consorzio Torrente Pescia e Aquapur (distretto carta), i depuratori del distretto conciario (depuratore Aquarno) e del cuoio (depuratore Cuoio-Depur, che scarica nel Rio Malucco), i fiumi Ombrone, Bisenzio e Fosso Calicino (distretto tessile) e il torrente Brana (distretto florovivaistico). Le concentrazioni più elevate sono state rilevate nel Rio Malucco, nel Fosso Calicino, nel fiume Ombrone e nel Rio Frizzone a Porcari a valle del depuratore Aquapur. Nel fiume Ombrone la concentrazione a valle del distretto tessile è risultata circa 20 volte superiore rispetto a monte, mentre nel Rio Frizzone a valle del depuratore la presenza di PFAS era di circa 9 volte rispetto a monte.

Oltre a rilevare alcune delle singole molecole di PFAS più utilizzate, le analisi di laboratorio hanno permesso di effettuare anche una stima della presenza di tutti i PAFS – un gruppo di oltre diecimila molecole differenti – rilevando il totale del fluoro organico adsorbibile (AOF). L’applicazione di questa tecnica analitica ha evidenziato le contaminazioni più preoccupanti a valle di uno dei depuratori del distretto tessile a Prato, quello di Calice (4.800 nanogrammi/litro), seguito dal canale Usciana a valle del depuratore Aquarno (4.500 nanogrammi/litro) e nel Rio Frizzone a valle del depuratore Aquapur (3.900 nanogrammi/litro) a Porcari.

«Dopo il Veneto, la Lombardia e il Piemonte, anche in Toscana sono emerse numerose criticità che confermano come l’inquinamento da PFAS sia un’emergenza nazionale fuori controllo. Per quanto tempo ancora il nostro governo continuerà a ignorare il problema condannando interi territori a subire gli effetti dell’inquinamento? Serve subito una legge nazionale che vieti l’uso e la produzione di queste pericolose molecole, non c’è più tempo da perdere», conclude Ungherese.

Leggi il report integrale

Craft&Spring – Inaugura il pop-up store dedicato alla primavera di TA-DAAN presso MAUÁ

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Il temporary shop, dal 21 al 24 marzo, avrà luogo presso Corso Garibaldi, 38 e sarà realizzato in collaborazione con MAUÁ.

Ta-daan.com, content e-commerce di artigianato contemporaneo, inaugura il suo pop-up store di primavera: Craft&Spring sarà infatti l’evento che celebra l’artigianato contemporaneo e avrà luogo dal 21 al 24 marzo 2024 presso MAUÁ, in Corso Garibaldi 38.

 

Lo shop è ospitato da MAUÁ Powerframe, un brand di bici elettriche milanese che, attraverso l’osservazione della società contemporanea e la ricerca in tecnologie avanguardistiche, offre soluzioni sostenibili e innovative nel mondo bike, dando vita a prodotti per il cittadino moderno e la sua mobilità.

 

Il pop-up inaugura ufficialmente il 21 Marzo alle 18.30, con un opening party free entry su registrazione, a questo link, e proseguirà da venerdì 22 a domenica 24 dalle 10:00 alle 19:00. Giovedì 21 la protagonista sarà Gabriella Ferrazzano di MUSAE Studio, con uno show-crafting di decorazioni personalizzate dei suoi piatti estrosi. Insieme a lei, durante i 4 giorni, ci saranno Michele Carta di Incartato Ceramics, brand made-in-italy di ceramiche, che sabato 23, dalle ore 16:00 alle 19:00, terrà uno show-crafting in cui saranno personalizzate delle tazze e Giulia Tamburini, artista di gioiello contemporaneo.

 

All’interno del temporary store sarà possibile acquistare e toccare con mano una selezione di prodotti contemporanei, sostenibili e rigorosamente fatti a mano, dagli accessori all’home decor passando dall’abbigliamento al gioiello, realizzati attraverso una produzione etica, che rende ogni creazione un investimento di valore sia per il cliente che per il pianeta.

 

TA-DAAN: una community di artigianato-lovers di oltre 250 mila persone

 

Nato nel 2020 come magazine digitale, ta-daan.com è diventato un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda artigianato, creatività e sostenibilità, con una solida community di oltre 250 mila persone e un network di più di 5000 artigiani, provenienti da tutto il mondo. Obiettivo principale della start-up, fondata da Roberta Ligossi, Sara Pianori, Costanza Tomba e Valeria Zanirato, è quello di sostenere e supportare attivamente la nuova generazione di artigiani attraverso lo storytelling e la creazione di contenuti, così come l’ideazione di pop-up store per permettere al pubblico di incontrare dal vivo i volti che si nascondono dietro alla produzione dei prodotti.

Case green. Lupoi (Speri): “Direttiva Ue opportunità per ambiente e ceti disagiati”

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“La direttiva ‘case green’ approvata dal Parlamento europeo, che prevede nuove regole sull’efficienza energetica degli edifici, è una grande opportunità non solo per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, ma anche per ridurre i costi in bolletta”. Lo ha detto l’architetto Francesco Lupoi, partner di Speri SpA, Società di Ingegneria e Architettura, specializzata nella progettazione e realizzazione, intervenendo a RaiNews24 alla trasmissione “Specchio dei tempi” in merito alla direttiva Ue sulle case green’.

“Il provvedimento è ad ampio spettro – ha osservato Lupoi – ed è apprezzabile, in particolare, che abbia affrontato la necessità di ottimizzare le performance energetiche delle abitazioni anziché intervenire sui possibili salti di classe energetica. La direttiva, inoltre, rimanda ai singoli Stati membri le iniziative da mettere in campo, iniziative che dovranno essere mirate verso i fabbricati peggiori, sostenendo così, di fatto, i ceti di popolazione più disagiati e le fasce più deboli. Infine, sarà importante esaminare con attenzione soprattutto il parco edilizio delle grandi città, dove sono presenti luoghi di culto e un patrimonio storico e artistico che non potranno essere oggetto di interventi, poiché questi edifici, nella direttiva, sono esclusi dal monitoraggio in quanto di difficile efficientamento” ha concluso Lupoi.

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