Home Blog Page 4

Piramal Pharma pubblica il suo rapporto sulla sostenibilità

0
Rendering of the new facility (PRNewsfoto/Piramal Pharma Solutions)

Piramal Pharma Limited (PPL) (NSE: PPLPHARMA) (BSE: 543635) ha pubblicato il suo terzo rapporto annuale indipendente sulla sostenibilità per l’anno finanziario 2023-24, intitolato “Costruire resilienza oggi per un domani sostenibile”. Il rapporto evidenzia l’approccio di Piramal Pharma attraverso quattro pilastri strategici chiave: Operazioni responsabili, Resilienza aziendale, Centralità del cliente, Qualità ed eccellenza. Questi pilastri ribadiscono l’attenzione dell’azienda verso l’agire per il clima, la responsabilità della catena di fornitura, l’innovazione e l’eccellenza operativa, sempre garantendo il benessere dei dipendenti e delle comunità in cui opera.

PPL si impegna a “Operare in modo responsabile, crescere in modo sostenibile”, con l’obiettivo di diventare leader mondiale nel settore farmaceutico, guidato da sostenibilità, inclusività ed etica. La strategia globale di PPL integra i principi di sostenibilità in tutte le operazioni e processi decisionali, concentrandosi su 12 aree chiave e 28 argomenti concreti, supportati da oltre 50 obiettivi specifici con scadenze temporali. Questo quadro garantisce a PPL la possibilità di gestire efficacemente le proprie responsabilità in materia di sostenibilità e generare un impatto significativo sulle proprie operazioni globali e sulla catena del valore.

Nandini Piramal, Presidente di Piramal Pharma Ltd., ha dichiarato: “Nell’avanzare nel nostro percorso verso la sostenibilità, ci impegniamo profondamente per la trasparenza, la responsabilità e il miglioramento continuo delle nostre pratiche aziendali. Il nostro ultimo Rapporto sulla sostenibilità non solo evidenzia i traguardi raggiunti, ma dimostra anche la nostra capacità di adattarci agli standard globali in continua evoluzione. Rivedendo le emissioni di gas serra di Scopo 1 e 2 e il consumo energetico per l’anno fiscale 2023, abbiamo migliorato notevolmente l’accuratezza dei dati, cosa che ci ha permesso di valutare e gestire il nostro impatto ambientale. Guardando al futuro, continueremo a impegnarci per promuovere una crescita sostenibile, rafforzando il nostro obiettivo principale di “Fare bene e fare del bene”, e al contempo intensificando la nostra attenzione nel raggiungere progressi significativi e misurabili verso un futuro più sostenibile”.

RWE INVESTE 92 MILIONI DI EURO IN PUGLIA

0

Il Parco Eolico di San Severo, situato nell’omonimo comune in provincia di Foggia, con una capacità totale di 54 megawatt garantirà la fornitura di energia elettrica verde a 55.000 famiglie italiane. La costruzione, iniziata a fine 2023, procede a pieno ritmo e la messa in funzione degli impianti è prevista entro la fine di dicembre.

Per realizzare questo progetto RWE sta investendo 92 milioni di euro, ma ha anche voluto avviare una campagna di «community funding» per coinvolgere dapprima le comunità locali ed ora tutti gli italiani.

«Protagonista è ancora una volta il Sud del nostro Paese, dove continuano sempre più numerose le esperienze che conciliano esigenze green e bisogni sociali» sottolinea Giorgio MottironiCSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum.

L’operazione di community funding relativa al programma «Creiamo Energia – Insieme per la transizione energetica in Italia» di RWE si estende ora a tutto il territorio nazionale, con un rendimento dell’8%, un tasso molto elevato tenuto conto della sicurezza dell’investimento.

Si tratta di una grande opportunità di redistribuzione della ricchezza generabile dalla transizione energetica accessibile su Ener2Crowd.comla piattaforma ed app per gli investimenti sostenibili tra le prime in Italia autorizzate da BankItalia e da CONSOB, scelta da RWE (it.rwe.com) per coinvolgere il crowd —le persone— nella condivisione del valore generato dalla costruzione del Parco Eolico di San Severo.

«Attraverso questa iniziativa, intendiamo coinvolgere attivamente i cittadini italiani nel ruolo di promotori e protagonisti della transizione energetica e del processo di decarbonizzazione del Paese. Offrire loro l’opportunità di beneficiare direttamente dell’energia eolica, attraverso i loro investimenti, è perfettamente in linea con i nostri obiettivi di sostenibilità» commenta Paolo Raia, Country Chair RWE Renewables Italia.

RWE  è tra i principali attori nel mercato delle energie da fonte rinnovabile in Italia. È presente sul territorio nazionale con 15 parchi eolici onshore in esercizio con una capacità installata di circa 500 megawatt. Dopo l’entrata in esercizio dei progetti di San Severo e Mondonuovo in Puglia, RWE produrrà una quantità di energia elettrica da eolico onshore sufficiente a fornire energia verde a più di mezzo milione di famiglie in Italia. La società sta inoltre costruendo il suo primo impianto fotovoltaico in Italia: “Bosco”, un impianto a terra da 8,3 megawatt nel comune di Partinico nei pressi di Palermo.

A livello internazionale, RWE espanderà la sua capacità di generazione verde a 65 gigawatt entro il 2030. Per questo fine, dal 2024 al 2030, RWE investirà circa 55 miliardi di euro in tutto il mondo in progetti di eolico offshore e onshore, energia solare, batterie, generazione flessibile e idrogeno.

Per quanto riguarda il Parco Eolico di San Severo, alla url www.ener2crowd.com/it/rwe i cittadini avranno la possibilità di sostenere questa grande opportunità di investimento di finanza etica partecipativa, investendo a partire da 250 euro fino ad un massimo di 5.000 euro, con rendimenti dell’8% lordo annuo con una durata di 24 mesi.

«Un tasso davvero incredibile, tenuto conto della sicurezza dell’investimento e dell’affidabilità del proponente» concludono gli esperti di Ener2Crowd.com.

IL PERCORSO DEL BENESSERE MULTISENSORIALE PARTE DA MILANO CON THE SENSY LOUNGE

0

Sensy è una giovane azienda italiana che si distingue per la sua innovazione nel campo della multisensorialità. Non si tratta solo di una semplice start-up, ma anche di una società benefit, il che implica un impegno particolare non solo verso il profitto ma anche verso il benessere sociale e ambientale. Essi mirano a divenire un marchio di riferimento nel settore premium, combinando un’offerta di lusso con obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale. Il primo spazio fisico di Sensy, denominato The Sensy Lounge, è stato inaugurato a Milano, nello specifico in via Durini. Questo luogo non è solo un negozio, ma un ambiente pensato per offrire un’esperienza sensoriale completa, coinvolgendo tutti i cinque sensi – vista, olfatto, udito, tatto e gusto – in un’armonica interazione che mira a favorire l’equilibrio tra corpo, mente e spirito. The Sensy Lounge offre percorsi individuali studiati per stimolare e valorizzare i nostri sensi, grazie a trattamenti personalizzati basati su un concept innovativo. Il personale, altamente qualificato e appositamente formato, utilizza metodi, prodotti e servizi creati su misura, garantendo esperienze personalizzate per ogni cliente. Questo luogo è caratterizzato da un design ricercato e non convenzionale che crea un ambiente immersivo e avvolgente. Gli arredi eleganti e innovativi evocano sensazioni ed emozioni che aiutano a riconciliare gli ospiti con la natura e con il momento presente, all’interno di un’atmosfera suggestiva che enfatizza il “qui e ora”. Tale ambiente è progettato per soddisfare una clientela esigente, attenta ai dettagli più sottili. La filosofia di The Sensy Lounge si basa su due principi fondamentali che la rendono unica rispetto ad altre soluzioni sensoriali presenti sul mercato. Il primo è l’elevata personalizzazione dell’esperienza sensoriale. Ogni cliente viene seguito come un ospite speciale in un percorso individuale che mira a farlo diventare progressivamente più consapevole del proprio stato di benessere. Il secondo principio è l’approccio olistico al benessere, considerato in tutte le sue dimensioni, per offrire un’esperienza completa e a 360 gradi. Ma come si sviluppa esattamente questo percorso multisensoriale? Iniziamo insieme a esplorare le diverse tappe di questo viaggio all’interno degli spazi di The Sensy Lounge a Milano, per scoprire quali momenti e ambientazioni uniche caratterizzano questa innovativa esperienza sensoriale.

Fonte Margherita 1845

0

Sponsor del Marketing Retail Summit 2024
Le acque delle Piccole Dolomiti protagoniste dell’evento dedicato al marketing a Milano
Fonte Margherita 1845, storica realtà italiana nel settore delle acque minerali, si conferma protagonista nel panorama nazionale sponsorizzando il “Marketing Retail Summit 2024”, che si terrà a Milano il 2 ottobre. Questo prestigioso evento rappresenta un’occasione unica per dare visibilità all’eccellenza delle acque delle Piccole Dolomiti, oltre alle bevande e agli aperitivi analcolici a marchio “Acqua Azzurra”.
Acqua Azzurra, sostenibilità e qualità al centro dell’esperienza
La presenza di Fonte Margherita 1845 al Marketing Retail Summit 2024 sarà caratterizzata dalla presentazione dell’innovativo “brick eco-friendly Acqua Azzurra”, un formato da 50 cl contenente acqua oligominerale proveniente dalla sorgente Camonda nelle Valli del Pasubio. Confezionato in cartone riciclabile, incluso il tappo, questo prodotto sottolinea l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità ambientale, offrendo un’opzione pratica e rispettosa dell’ambiente.
Bevande analcoliche e aperitivi “Zero Alcol
Oltre all’acqua minerale, Fonte Margherita 1845 presenta la gamma di bevande analcoliche Acqua Azzurra, disponibili in ben otto gusti, tutte racchiuse in eleganti bottiglie di vetro da 100 cl. Realizzate con l’acqua di montagna delle Piccole Dolomiti e arricchite da polpa di vera frutta e aromi naturali, queste bibite rappresentano il connubio perfetto tra tradizione e innovazione.

Gli aperitivi analcolici Acqua AzzurraSpritz Zero, Bellini Zero, Gin Tonica Zero, Limoncello Zero, Mojito Zero – sono disponibili in bottiglie di vetro da 27,5 cl. Preparati con l’acqua minerale delle Piccole Dolomiti e ingredienti naturali, senza coloranti artificiali e senza alcool, questi aperitivi promuovono una socialità responsabile, permettendo di vivere momenti di convivialità all’insegna del gusto e del benessere.

Qualità, design e sostenibilità la missione di Fonte Margherita 1845
Tutti i prodotti Fonte Margherita 1845 si distinguono per il loro posizionamento a scaffale, che privilegia qualità, sicurezza e rispetto per l’ambiente. La scelta di utilizzare bottiglie in vetro e brick eco-friendly rispecchia l’impegno dell’azienda verso la sostenibilità, mentre l’utilizzo di aromi naturali e vera polpa di frutta garantisce genuinità e freschezza. L’attenzione al design delle confezioni, sia in vetro che in cartone, conferisce una forte identità ai prodotti, rendendoli riconoscibili e unici.

Fonte Margherita 1845: un’azienda dalle radici storiche e dallo sguardo rivolto al futuro
Fondata nel 1845, Fonte Margherita 1845 è un’impresa veneta che opera oggi con tre stabilimenti e cinque marchi di acque minerali delle Piccole Dolomiti, tra cui Fonte Margherita, Acqua Azzurra, Fonte Regina Staro, Fonte Lonera Staro e Sorgente Alba. L’azienda si distingue per il suo impegno nella promozione di uno stile di vita sano e sostenibile, con un’attenzione particolare alla salute, all’ambiente e al design.

Oltre a essere presente nel mercato italiano ed estero, Fonte Margherita 1845 imbottiglia esclusivamente in vetro – principalmente a rendere – e nel brick in cartone interamente riciclabile. La sua “non-alcoholic mission” e il sostegno a una fondazione onlus di ricerca scientifica pediatrica testimoniano i valori di sostenibilità e solidarietà che guidano l’azienda.

GREEN, ESPLODE IL MERCATO GLOBALE DEL RICICLO DI AUTOMOBILI E VEICOLI COMMERCIALI

0

I trend più sorprendenti che caratterizzeranno il futuro dell’asset? Innumerevoli, grazie a sostenibilità e innovazione: dall’applicazione del cosiddetto “artificial recycling” all’assunzione di “robo-collegues” avveniristici, fino all’assemblaggio di autovetture e mezzi di trasporto futuristici, sfruttando materiali riciclati e un approccio di economia circolare. Questo e molto altro è emerso in occasione degli “Stati Generali delle Autodemolizioni”, evento organizzato dalla company made in Italy Ecoeuro presso l’Autodromo di Monza, a cui hanno preso parte esperti e professori universitari di portata nazionale

La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti”: con questa citazione il noto mental coach statunitense Mark Victor Hansen definisce un termine che, al giorno d’oggi, risulta più che mai attualeRiciclare, infatti, secondo una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di Ecoeuroazienda di spicco nel settore delle autodemolizioni e specializzata nella gestione a 360° dei veicoli a fine, è più di una semplice voce verbale. È un vero e proprio codice che professionisti e aziende di tutte le principali industrie globali sentono la necessità di seguire per salvaguardare il Pianeta in cui vivono e operano quotidianamente. Sei milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno solo in Europa sono un buon motivo per iniziare a riciclare? Assolutamente sì e non si tratta di uno scherzo, bensì della mole di spazzatura generata dal settore automotive. A questo proposito, invertire il trend è fondamentale e la volontà di imprese e multinazionali di cambiare rotta viene confermata, in primis, dal mercato di riferimento. Infatti, secondo Spherical Insights, l’asset globale del riciclo di auto private e veicoli commerciali quadruplicherà i propri ricavi entro i prossimi 8 anni, sfiorando i 300 miliardi di euro (+300% sul 2023) con una crescita media annuale composta del 15%. A livello prettamente geograficoCina e India domineranno il mercato nel corso del periodo preso in esame, ma la crescita più rilevante si registrerà in Nord America. E l’Europa? Il Vecchio Continente, secondo Eurostat, occupa una posizione di rilievo per numero di veicoli riciclati nel corso dell’ultimo anno con Italia e Polonia in testa alla classifica. Ma ora una domanda sorge spontanea: come si evolverà il settore nel corso dei prossimi anni e quali saranno i trend più sorprendenti che ne caratterizzeranno il futuro?

Indicazioni più precise in merito giungono dagli esperti del settore e, nello specifico, dal Bel Paese che vanta la presenza di aziende lungimiranti come Ecoeuro, organizzazione 100% made in Italy specializzata nella gestione a 360° di tutte le attività legate al fine vita dei veicoli. La company, nel dettaglio, scende quotidianamente in campo con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione dell’intera industria, offrendo consulenza strategicaservizi mirati e, allo stesso tempo, facendo cultura attraverso l’organizzazione di eventi in cui vengono coinvolti anche esperti e professori universitari di portata nazionale. “Il progresso è all’ordine del giorno e sta a noi professionisti accoglierlo per salvaguardare sia la produttività del mercato sia il benessere dell’intero Pianeta – afferma Antonello Di Mauro, fondatore di Ecoeuro – Le macchine private e i veicoli commerciali a fine vita non sono semplici rifiuti, ma opportunità da cogliere e da lavorare. Non per niente, una fonte autorevole come il Daily Mirror ha specificato recentemente che le singole parti di cui è composto un veicolo possono essere riciclate addirittura nell’86% dei casi. Giusto per fare un esempio, noi di Ecoeuro utilizziamo gli pneumatici per trasformarli, dopo un lungo processo, in polimeri che, a loro volta, possono essere applicati per strutturare la pavimentazione di un campo sportivo o per completare la miscela realizzata per rinnovareo costruire da zerol’asfalto di un determinato percorso. In vista del futuro, dobbiamo sicuramente puntare maggiormente sull’elettrico, infatti, secondo una survey condotta dai nostri esperti, i cosiddetti rottami provenienti da un’auto elettrica presentano una redditività superiore del 9% rispetto a quelli di un mezzo a combustione interna. E poi non dimentichiamoci di diffondere la nostra esperienza sia a livello scolastico, con progetti come quello da noi strutturato e denominato «l’Auto e l’Ambiente», sia dal punto di vista imprenditoriale grazie a iniziative e appuntamenti in presenza di addetti ai lavori ed esperti del territorio. Sotto questo punto di vista, rientrano perfettamente in questo scenario gli «Stati Generali delle Autodemolizioni» organizzati proprio dalla nostra company all’Autodromo di Monza e arricchiti dalla presenza di esperti e professori delle Università di Padova e del Salento con cui collaboriamo quotidianamente”.

Fanno seguito alle parole di Antonello Di Mauro ulteriori precisazioni relative ai trend più sorprendenti che caratterizzeranno il mondo del riciclo di automobili e veicoli commerciali in vista dei prossimi anni. Entrando più nel dettaglio, innovazione e sostenibilità si prenderanno la scena, aiutando addetti ai lavori e professionisti a ridurre l’impatto dell’industria sull’ambiente circostante: conferme in merito giungono da Science Direct, secondo cui l’”artificial recycling” diventerà sempre più presente ed efficace. Come? Grazie ad algoritmi d’intelligenza artificiale che possono essere utilizzati fin da subito per identificare e ordinare i diversi tipi di materiali nei veicoli a fine vitafacilitando così la loro estrazione e il successivo riciclaggio. Ma non è tutto perché, stando a quanto specificato da Medium, sempre più organizzazioni dell’asset metteranno al fianco dei loro professionisti in carne ed ossa anche dei “robo-collegues” capaci di smontare i veicoli fuori uso in modo sicuro ed efficiente. Quest’iniziativa può contribuire a ridurre il rischio d’infortuni sul posto di lavoro e, allo stesso tempo, anche velocizzare i diversi processi operativi e perfezionare il cosiddetto “recycled process”. Per concludere, autovetture e veicoli del domani verranno assemblati utilizzando materiali riciclati come, ad esempio, acciaio o alluminio e verrà applicato, con maggior decisione e perseveranza, un approccio di economia circolare grazie al quale i cosiddetti scarti dei veicoli a fine vita verranno riutilizzati il più possibile invece che essere scartati dopo una singola applicazione.

L’Alveare che dice Sì!

0
 A partire dal 3 ottobre Avanzi – Sostenibilità per azioni, che a Milano dal 1997 promuove la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale, ospiterà ogni giovedì presso il suo coworking di Via Ampère 61/A l’Alveare Utopia e Joy, gruppo di acquisto della rete L’Alveare che dice Sì!, che da 10 anni permette di fare la spesa direttamente dai piccoli produttori del territorio grazie ad una piattaforma semplice e intuitiva. 
 
L’obiettivo è quello di accorciare la filiera alimentare e rendere più efficiente la distribuzione dei prodotti agricoli: gli Alveari sono infatti dei Gruppi di Acquisto che consentono ai produttori locali di unirsi e mettere in vendita online frutta, verdura, latticini, carne, formaggi, prodotti vegani e molto altro. Gli utenti registrati possono acquistare ciò che desiderano presso l’Alveare più vicino a casa, ordinando e pagando direttamente online o tramite app, per poi ritirare la spesa settimanalmente in un luogo fisico, chiamato appunto ‘Alveare’.
Questo modello, nato in Francia nel 2011 e arrivato in Italia tre anni dopo, permette di risparmiare emissioni di Co2, di sostenere il lavoro delle piccole aziende e di promuovere un consumo di prodotti freschi e di stagione per un sistema alimentare più sostenibile, come previsto anche dalla Food Policy del comune di Milano e di tante altre città.
 
L’Alveare di Utopia e Joy nasce dalla fusione dei due storici Alveari di Città Studi e Lambrate: quello ospitato dall’Osteria dell’Utopia, che purtroppo non ha più riaperto dopo il lockdown, e che si era successivamente spostato in via Pestalozza, e l’Alveare Joy nato in via Valvassori Peroni all’interno di Joy Milano e gestito per anni dal pioniere Mario.
Dal 3 ottobre, grazie alla collaborazione con Avanzi – Sostenibilità per Azioni, l’Alveare Utopia e Joy vi aspetta ogni giovedì dalle 17.30 alle 19.30 in via Andrea Maria Ampère, 61/a, presso Avanzi Coworking, che si trova all’interno di una fabbrica storica ristrutturata con giardino nel cuore di Città Studi. Adiacente ad Upcycle, il bike cafè di ispirazione nordica, lo spazio è un distretto dell’innovazione sostenibile: una serra dove nascono progetti e idee, il posto più naturale dove far crescere un’impresa.
E’ possibile iscriversi gratuitamente a questo link per consultare l’elenco delle 30 piccole aziende che hanno aderito all’iniziativa. La distanza media percorsa dai prodotti è di soli 40 km dall’Alveare. 

Milano Beauty Week 2024: Celebrazione della Bellezza e del Benessere con un Occhio alla Sostenibilità

0

Un viaggio che parte da lontano e che guarda al futuro per il benessere dei singoli individui e del pianeta.

Descrivere oggi l’impegno di istituzioni, imprese, organizzazioni e cittadini verso la sostenibilità significa rivedere abitudini, stili di vita e convinzioni personali. Più in generale vuol dire ripensare i propri modelli di comportamento.

È da qui che inizia il processo di un cambiamento ispirato ad una convivenza equilibrata tra obiettivi economici e rispetto per l’ambiente, tra ambizioni e progresso, tra sviluppo e responsabilità sociale.

La sostenibilità è uno dei temi guida della terza edizione di Milano Beauty Week assieme a innovazione, inclusione ed emozione.

Iniziativa di Cosmetica Italia, in collaborazione con Cosmoprof ed Esxence, la manifestazione animerà il capoluogo e alcune città lombarde dal 25 al 29 settembre 2024.

In questo contesto, si realizza anche un passo avanti nel consolidamento di un percorso condiviso da diversi anni tra Cosmetica Italia Associazione nazionale imprese cosmetiche e Aliplast, società del Gruppo Hera, leader europeo nel riciclo plastica di alta qualità, impegnato in un’intensa attività di ricerca anche a servizio del packaging sostenibile nell’health & beauty.

Proprio in occasione de La settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere, verrà riproposto a Palazzo Giureconsulti “Never Ending Beauty”: un progetto che unisce sostenibilità e innovazione celebrando la circolarità nel settore cosmetico.

L’iniziativa permetterà di scambiare cosmetici vuoti e non più utilizzabili con nuovi prodotti a marchio Milano Beauty Week messi a disposizione dalle aziende della filiera cosmetica, eccellenza del Made in Italy.

Tra i prodotti che verranno distribuiti ai visitatori di “Never Ending Beauty”, anche un innovativo struccante micellare oil to milk (sviluppato da Pink Frogs Cosmetics) contenuto in un prototipo di contenitore realizzato con plastica riciclata e concepito per essere facilmente riciclabile dopo l’uso.

Il packaging è stato progettato secondo le indicazioni del white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico: guida per una produzione più circolare” presentato nel 2023 da Cosmetica Italia e Aliplast, in occasione della seconda edizione di Milano Beauty Week (raccoglie le indicazioni pratiche per guidare il settore verso imballaggi in plastica pienamente riciclabili).

Innanzitutto, il flacone è realizzato in PET riciclato al 100%, prodotto da Aliplast, e lavorato da Eurovetrocap. Riunisce poi una serie di caratteristiche che ne favoriscono il riciclo. Oltre al corpo principale (il flacone) in monomateriale PET, le tonalità cromatiche trasparenti permettono un riciclo di migliore qualità e sono più facilmente intercettabili dai lettori di selezione della plastica. Ben pensata anche la scelta dei polimeri, che facilitano la separazione fra flacone PET e tappo in PE/PP. Va nella direzione della riciclabilità anche l’etichetta, fornita da Eurolabel, removibile in fase di riciclaggio, che elimina la necessità di serigrafie sul flacone che peggiorerebbero la qualità del materiale riciclato. Il risultato è un contenitore circolare che facilita la vita anche al consumatore, perché una volta terminato il contenuto e svuotato, è sufficiente conferirlo nella raccolta differenziata della plastica senza separare tappo o etichetta.

Motore del progetto è stato un gruppo di lavoro che ha unito i diversi attori della catena del valore (produttore di packaging, di prodotto, di etichette e riciclatore della plastica) per arrivare ad un packaging pensato all’origine in logica circolare, tenendo assieme esigenze industriali, ambientali, funzionali ed estetiche.

A Milano Beauty Week 2024 anche l’arte contribuisce a raccontare il futuro sostenibile del settore.

Infatti, il Gruppo Hera grazie alla collaborazione con Cosmetica Italia porterà a Palazzo Giureconsulti una straordinaria collezione di quadri SCART, laboratorio artistico, attivo da oltre 25 anni, che trasforma gli scarti industriali in opere d’arte grazie al talento di waste artist e studenti delle più prestigiose Accademie di Belle Arti italiane, come quelle di Firenze, Brera e Bologna.

I visitatori saranno guidati in un viaggio unico attraverso diciassette quadri dedicati a personaggi che incarnano diverse declinazioni dell’estetica: Brigitte Bardot, Alain Delon, Carla Fracci, Giorgio Armani e molte altre icone internazionali prendono vita attraverso ritagli di pelle, fili elettrici, bottoni, cerniere, e altri rifiuti industriali, che nella materioteca SCART diventano materia prima per plasmare volti ed espressioni.

Tra le opere esposte, una speciale anteprima del quadro del Duomo di Milano realizzato interamente con scarti di prodotti cosmetici (come applicatori per mascara, flaconi vuoti di smalto, ritagli di plastica e cartoncino, ecc.) appositamente raccolti e lavorati dall’artista Maryam Ghanbarian, dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. L’opera, in formato 200×160 cm, rende omaggio alla bellezza senza tempo del simbolo milanese, emblema della città.

In quest’opera, esposta nel loggiato, dunque visibile anche da piazza dei Mercanti, il rifiuto che attraverso l’arte acquista una vita potenzialmente senza fine, rende omaggio al capolavoro che da oltre seicento anni rappresenta nel mondo la bellezza di Milano e del gusto italiano.

“A Cosmetica Italia aderiscono circa 650 aziende: queste realtà stimolano la crescita e lo sviluppo di un settore che rappresenta una vera e propria eccellenza del Made in Italy e nel 2023 ha generato un fatturato di 15,1 miliardi di euro, in crescita del 13,8% rispetto al 2022. Se si considera l’intero sistema economico della cosmesi, dalle aziende che producono cosmetici, ai macchinari per la produzione e il confezionamento, al packaging, alle materie prime, alla distribuzione, alla logistica e al retail, il fatturato generato è di 38,7 miliardi di euro. Una filiera inevitabilmente coinvolta, in ogni suo singolo ingranaggio, nella sfida verso la sostenibilità. Come Associazione – chiarisce Benedetto Lavino, Presidente di Cosmetica Italia – ci poniamo l’obiettivo di accrescere la consapevolezza e le competenze delle imprese sulle opportunità legate ad una gestione sostenibile delle proprie attività, dei processi di fabbricazione e dei prodotti finali. Supportarle nello sviluppo e nell’applicazione di metodi e strumenti volti a migliorarne le prestazioni sotto il profilo ambientale significa, per un settore che evolve con il consumatore, crescere e creare valore aggiunto per l’intera comunità”.

 

“Il prototipo di contenitore cosmetico circolare realizzato assieme a Cosmetica Italia è un’altra, importantissima, tappa della partnership pluriennale fra Aliplast e l’Associazione” – spiega Michele Petrone, Amministratore Delegato Aliplast

– “Il suo valore è duplice. Da un lato, rappresenta un benchmark tecnico per la circolarità dei packaging cosmetici, che certamente contribuirà all’ulteriore evoluzione del settore verso la sostenibilità. Dall’altro, con questo prodotto abbiamo sperimentato un modello di innovazione che coinvolge tutti i soggetti della filiera nel progettare il ciclo di vita del packaging, secondo le best practices europee”.

G7: Sicurezza Alimentare con Zootecnica Sostenibile

0

Intervenendo al side event del G7 Agricoltura a Ortigia di Siracusa, dedicato all’Innovazione Tecnologica nel Settore Agricolo, l’analista socioeconomico Pietro Paganini ha evidenziato come “ la vera sfida odierna è aumentare la produttività agricola. Non possiamo perseguire la sostenibilità ambientale senza migliorare l’efficienza produttiva” ha dichiarato. “Se non incrementiamo la produttività, non saremo in grado di garantire la sicurezza alimentare necessaria per sfamare una popolazione in crescita, con conseguenze disastrose per l’ambiente. Nessuna politica per la sostenibilità potrà avere successo senza assicurare prima la sicurezza alimentare”.

Tuttavia, secondo Paganini, “la produttività agricola è minacciata da numerosi fattori, tra cui la crisi climatica, l’urbanizzazione, l’aumento della popolazione e della domanda, l’esaurimento delle risorse naturali come il degrado del suolo e la perdita di biodiversità, la sostenibilità economica, l’incertezza e la volatilità dei mercati, infrastrutture obsolete, diminuzione della manodopera e concorrenza globale”.

Paganini ha inoltre sottolineato “l’importanza di distinguere tra tecnica e tecnologia per promuovere politiche agricole efficaci. La tecnica e la tecnologia sono concetti sovrapponibili ma distinti-sottolinea- entrambi fondamentali per l’agricoltura del futuro e per l’aumento della produttività. E tra le tecnologie in fase di sviluppo e già implementate “la zootecnica rigenerativa, particolarmente avanzata in Italia, emerge come una soluzione chiave per migliorare la sostenibilità, favorire la crescita economica e riconsolidare le comunità locali in declino.

E’ dunque un modello di allevamento che integra principi ecologici, gestionali e tecnologici per creare sistemi agricoli sostenibili”. Questo approccio per Pietro Paganini “non solo promuove la produzione sostenibile di prodotti animali, ma contribuisce anche alla rigenerazione e al miglioramento degli ecosistemi naturali”. Attraverso pratiche come la rotazione strategica del bestiame, Paganini ha spiegato come “imitare i movimenti naturali degli animali selvatici permetta al terreno e alla vegetazione di rigenerarsi. Inoltre, l’incremento della biodiversità viene perseguito mediante l’introduzione di una varietà di specie vegetali e animali, creando ecosistemi più resilienti”.

Un altro aspetto fondamentale della zootecnica rigenerativa è “la salute del suolo, ottenuta aumentando la materia organica che migliora la fertilità e la capacità di trattenere l’acqua. Il benessere animale è al centro di questo approccio, con un focus sul rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali degli animali, migliorando la loro salute e produttività”. Inoltre “attraverso pratiche rigenerative, il carbonio viene catturato dall’atmosfera e immagazzinato nel suolo, contribuendo a mitigare i cambiamenti climatici.

La transizione dalla zootecnica tradizionale a quella rigenerativa offre numerosi vantaggi”. E spiega “ dal punto di vista ambientale, migliora la salute del suolo, previene l’erosione, conserva le risorse idriche e contribuisce al sequestro del carbonio. Economicamente, riduce i costi operativi grazie alla diminuzione dell’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e antibiotici, aumenta la resilienza delle aziende agricole agli eventi climatici estremi e alle malattie, e consente l’accesso a mercati premium per prodotti di alta qualità”. Sul piano sociale e comunitario “supporta le comunità rurali creando posti di lavoro e opportunità economiche, migliora la qualità dei prodotti alimentari e promuove una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità agricola. Inoltre, la zootecnica rigenerativa risponde alle sfide globali garantendo una produzione alimentare stabile e contribuendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) della ONU, come la lotta contro il cambiamento climatico, la tutela della vita sulla terra e la riduzione della fame”.

Ma “nonostante i numerosi benefici, la transizione verso la zootecnica rigenerativa incontra diverse barriere economiche e culturali. La resistenza al cambiamento e la mentalità tradizionale possono ostacolare l’adozione di nuove pratiche. Gli investimenti iniziali elevati e i costi di implementazione rappresentano sfide significative, spesso difficili da sostenere senza adeguati finanziamenti. L’accesso limitato al credito e ai finanziamenti, la necessità di formazione e competenze tecniche, la conoscenza delle tecnologie e l’accesso ai mercati sono ulteriori ostacoli. Infine, la bassa domanda dei consumatori può limitare il successo delle pratiche rigenerative”.

Pietro Paganini ha concluso il suo intervento invitando i leader del G7 e i Ministri dell’Agricoltura dei principali paesi produttori come Australia, Brasile, Cina, India, Indonesia, Malesia e Russia, a rimuovere queste barriere. “Le imprese zootecniche italiane sono un modello di innovazione che, nonostante le difficoltà, sta garantendo carni di qualità e salutari, fondamentali per la sicurezza alimentare”,  ha affermato. “È fondamentale adottare politiche che favoriscano la zootecnica rigenerativa, per costruire un futuro sostenibile e resiliente”.

Milano Wellness City: Palestra all’aperto ai Giardini Montanelli

0

Nell’ambito del progetto Milano Wellness City 2030 – un’iniziativa sociale promossa da Wellness Foundation per diffondere una nuova cultura del benessere a Milano – Technogym ha installato la prima isola Technogym Outdoor all’interno dei Giardini Indro Montanelli, in zona Porta Venezia.

Questa innovativa soluzione per l’esercizio all’aria aperta, donata Technogym nell’ambito di una collaborazione con il Comune di Milano, è ora a disposizione di tutti i cittadini, offrendo un’opportunità unica per migliorare la salute e il benessere della comunità. Si tratta del concept studiato e realizzato da Technogym per gli spazi pubblici in grado di offrire una soluzione per l’esercizio fisico all’aperto in totale sicurezza ad utenti di ogni età e livello di forma fisica. Ogni isola è stata progettata per massimizzare lo spazio disponibile per l’esercizio e per offrire agli utenti molteplici possibilità di esercizio grazie al QR code che permette di accedere dal proprio smartphone ad una libreria digitale con esercizi e programmi di allenamento adatta a persone con diversi profili ed obiettivi.  Inoltre, attraverso Technogym App, è possibile allenarsi con il proprio programma di allenamento personalizzato attraverso l’intelligenza artificiale.

La struttura è sviluppata all’insegna della sostenibilità di lungo periodo grazie all’utilizzo di materiali quali inox, alluminio e cemento che garantiscono lunga durabilità nel tempo, riparabilità, riciclo e alta protezione contro l’usura da utilizzo intenso e l’erosione da agenti atmosferici

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza di Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina; Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano; Lamberto Bertolé, Assessore al Welfare e Salute del Comune di Milano e Presidente della Rete italiana Città Sane OMS; Mattia Abdu Ismahil, Presidente Municipio 1 – Centro storico; Lorenzo Pacini, Assessore Municipio 1 – Verde, Strade, Casa, Edilizia scolastica, Politiche giovanili e Nerio Alessandri, Presidente e Fondatore di Technogym e Wellness Foundation.

Fra gli ospiti presenti Jury Chechi, ex ginnasta e Oro Olimpico nella specialità degli anelli; Giorgia Villa, Medaglia d’Argento nella ginnastica a Parigi 2024; Simone Barlaam, Medaglia d’Oro alle Paralimpiadi di Parigi 2024; Francesca Schiavone e Flavia Pennetta, ex campionesse di tennis; il triatleta Daniel FontanaMassimo Ambrosini e Marco Materazzi ex glorie del calcio e Gianluca Gazzoli.

Milano è da sempre la città che anticipa le tendenze e oggi può diventare una vera e propria città del wellness, nell’interesse della qualità della vita dei milanesi e allo stesso tempo fornendo uno stimolo all’intero Paese. A partire da questa visione Wellness Foundation ha lanciato l’iniziativa Milano Wellness City in un momento storico importante per la città, con le Olimpiadi di Milano Cortina che rappresenteranno un’occasione irripetibile per promuovere il valore dello sport e dell’esercizio fisico per tutti.” ha dichiarato Nerio Alessandri, Fondatore di Technogym e Presidente di Wellness Foundation. Promuovere una vera e propria cultura del benessere e della salute e una sempre maggiore e migliore fruizione dei nostri parchi e del verde pubblico – dichiarano gli assessori Elena Grandi (Ambiente e Verde) e Lamberto Bertolé (Welfare e Salute) – è un impegno che deve vedere le amministrazioni locali, il livello di governo più vicino ai cittadini e alle cittadine, in prima fila. Favorire la nascita e la realizzazione di progetti come quello di Milano Wellness City e la loro integrazione nei parchi pubblici, nel rispetto del verde urbano e dell’ambiente, significa mettere a frutto, in maniera positiva, la collaborazione pubblico-privato per costruire preziose opportunità per i milanesi e le milanesi, sostenendo e valorizzando le nostre aree verdi e la diffusione di stili di vita sani“.

 

Il progetto Milano Wellness City 2030 in breve

L’iniziativa inaugurata oggi al Parco Indro Montanelli si inserisce nel più ampio progetto Milano Wellness City 2030 Milano, lanciato dall’imprenditore Nerio Alessandri e che mira a cogliere l’opportunità delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 per lasciare una legacy importante alla città: diffondere una nuova cultura orientata ai sani stili di vita e alla prevenzione per un futuro in salute e sostenibilità.

I primi passi di Milano Wellness City 2030 sono stati la realizzazione di uno studio sullo stato del Wellness nella città e la costituzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare.

Il report prodotto dalla Wellness Foundation fotografa in oltre 400 pagine molteplici dimensioni correlate al Wellness: trend demografici ed economici, salute e stili di vita, politiche di prevenzione e impatto delle malattie croniche sulla spesa sanitaria, territorio e infrastrutture. Dai dati raccolti, Milano risulta essere una città molto attenta sotto il profilo del Wellness. Tuttavia, l’invecchiamento della popolazione e gli scorretti stili di vita, uniti alla crescita di obesità e sovrappeso – anche tra i giovanissimi – e al conseguente aumento delle patologie croniche, stanno generando un incremento insostenibile della spesa sanitaria, oltre a consistenti impatti sulla qualità della vita. Diventa quindi fondamentale unire le forze e far sì che la promozione dei sani stili di vita possa contare su idee, competenze e progetti diversificati.

Il gruppo di lavoro Milano Wellness City 2030 include Fondazione Cariplo, Fondazione Milano Cortina 2026, Bocconi, Politecnico di Milano e la Fondazione Politecnico di Milano, Humanitas University, Ospedale San Raffaele, Fondazione Umberto Veronesi ETS, Fondazione Human Technopole, Federalberghi e Assolombarda. Anche le tre più seguite società sportive della città – Inter, AC Milan e Olimpia Basket – sono coinvolte e saranno fondamentali per amplificare il messaggio.

Il progetto mira a integrare iniziative esistenti e promuoverne di nuove, con un focus sui vari ambiti che compongono un vero e proprio Wellness Ecosystem: medicina dello stile di vita, nutrizione, benessere mentale, programmi educativi, ricerca, benessere aziendale, turismo e sviluppo urbano. I progressi sono monitorati trimestralmente dalla Wellness Foundation e un report annuale valuterà i risultati ottenuti.

L’inaugurazione dell’isola Technogym Outdoor presso Giardini Montanelli rientra nell’ambito Sviluppo Urbano e vuole essere un primo passo concreto per rendere Milano una wellness city.

Ulteriori informazioni su https://www.wellnessfoundation.it/it/milano-wellness-city-2030/

Foreste sostenibili: il progetto RigeneraBoschi di Sorgenia

0

Ha preso il via dal Parco Nord Milano il progetto nazionale #RigeneraBoschi, ideato da Sorgenia. Questo programma ha l’obiettivo di incrementare la consapevolezza sull’importanza fondamentale delle foreste nella lotta contro i cambiamenti climatici, così come nella prevenzione degli incendi e dei dissesti idrogeologici. In effetti, negli ultimi anni stiamo assistendo a un aumento preoccupante della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi. In questo contesto, Sorgenia ha lanciato questa nuova iniziativa dedicata alla conservazione e alla gestione delle foreste italiane, dopo aver precedentemente sostenuto il progetto M.A.R.E. per la tutela del Mediterraneo. Le foreste rappresentano un patrimonio comune di inestimabile valore per l’Italia. Attualmente, il nostro paese può vantare oltre 11 milioni di ettari di superficie boschiva, una cifra che è aumentata di circa 587.000 ettari negli ultimi dieci anni. Questa espansione ha portato la copertura forestale complessiva al 36,7% del territorio nazionale. Un aspetto positivo di questa crescita è l’aumento della capacità di assorbimento di anidride carbonica (CO2) da parte delle foreste, che è passata da 490 milioni di tonnellate sedici anni fa a 569 milioni di tonnellate nel 2021, segnando un incremento del 16%. Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia, ha rilasciato una dichiarazione riguardo all’iniziativa #RigeneraBoschi, che gode del patrocinio della regione. Egli ha sottolineato che il 26% del territorio lombardo è coperto da boschi, un valore significativo considerata l’alta densità abitativa e industriale della regione. Attualmente, la superficie boschiva lombarda si estende per 620.000 ettari e cresce di un ulteriore 2,7% ogni anno. Tuttavia, Beduschi ha messo in evidenza che questo aumento è spesso il risultato dell’abbandono delle aree rurali e montane, con la conseguente crescita naturale del bosco non gestita dall’uomo. La mancanza di gestione attiva da parte delle comunità locali può provocare un aumento del rischio di incendi, con il conseguente pericolo di dissesti idrogeologici e alterazioni del paesaggio naturale. La progressiva scomparsa dei pascoli montani ne è un esempio lampante. In questo scenario, il progetto #RigeneraBoschi si presenta come un valido strumento per sensibilizzare la popolazione circa l’importanza di una gestione sostenibile e attiva delle foreste. Un equilibrio tra l’uomo e il bosco può infatti portare benefici reciproci. Questo equilibrio non solo può prevenire problemi ambientali, ma può anche valorizzare il più prezioso bene immateriale: la salute degli ecosistemi e, conseguentemente, la nostra qualità della vita.

Kynetic realizzazione siti web a Salerno

BoardGameBazar.com il sito web di acquisto e scambio dei migliori giochi da tavolo. Tutti i giochi da tavolo più famosi li trovi solo su BoardGameBazar.com . Scambia il tuo gioco da tavolo usato con un altro utente oppure mettilo in vendita

Mercury Auctions - aste online giudiziarie

Remarketing  Marine - aste online nautiche

Galileus è una realtà che un’esperienza ultra ventennale nel comparto immobiliare e aziendale,  con conoscenza approfondita non solo nella mediazione, ma anche nei settori sottostanti quali : progettazione architettonica, costruzione, direzione lavori, interior design, gestione immobili, finanza, legale, catastale, comunicazione, marketing e sistemi di negoziazione,  sia in ambito Nazionale che Estero.

Cartolibreria Pegasus a Salerno CartolibreriaShop.it acquista online tutti i prodotti per la scuola e per l'ufficio. Zaini, astucci, colori, penne, quaderni, raccoglitori, evidenziatori, Stabilo, Legami Milano, Eastpack, Invicta, Pool Over, Panini, Seven

notizie da tutti i territori della regione Lombardia

B&B Amalfi Coast Salerno al centro di Salerno

Sapori Condivisi, il blog dell'enogastronomia italiana

Recent Posts

Engineering & Manufacturing: sempre più verso il green. Ingenn ricerca figure tecniche specializzate.

0
In un contesto in cui le imprese italiane sono sempre più orientate alla sostenibilità, Ingenn, la società di Head Hunting unicamente focalizzata nella ricerca...

GIOIA 22 a Milano: soluzioni eco-friendly e innovative

0
Per realizzare il progetto GIOIA 22, un nuovo edificio simbolo del panorama urbano di Milano e parte integrante del quartiere degli affari di Porta...

Inaugurato il nuovo parco di via Giambellino

0
E' stata inaugurata la nuova area verde di via Giambellino 129 a Milano. Si tratta di una vasta superficie che, in passato, era destinata...

Le flotte elettriche MAXI dedicate solo ai taxi arrivano in Italia per rivoluzionare la...

0
MAXI, società benefit e startup innovativa, annuncia il suo arrivo in Italia con l’obiettivo di trasformare il settore della mobilità urbana, facilitando la transizione...

Piano Urbano Mobilità Sostenibile: Trasporto Green

0
Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) rappresenta uno strumento di pianificazione strategica che si sviluppa su un arco temporale di medio-lungo periodo, mediamente...