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Amadori presenta il suo terzo Report di Sostenibilità

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Impegno e investimenti lungo tutta la filiera produttiva. Innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità i pilastri della strategia. Impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale nei territori in cui opera il Gruppo. Cesena, 20 dicembre 2023

Amadori fra i leader in Italia nel settore agroalimentare, presenta il terzo Report di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2022: confermata, anche per questa edizione, la scelta di utilizzare i GRI Sustainability Reporting Standards (secondo l’opzione in accordance) fra gli standard di rendicontazione più riconosciuti a livello internazionale.

Il nuovo documento, in continuità con le precedenti edizioni, ha analizzato l’impegno e gli investimenti da parte dell’azienda lungo tutta la catena produttiva, proseguiti anche nel 2022 in un momento storico che si è mantenuto difficile e di diffusa incertezza, a livello italiano ed internazionale. Innovazione, integrazione, digitalizzazione e sostenibilità i pilastri della strategia di sviluppo del Gruppo, insieme alla volontà di avere un impatto positivo a livello economico, sociale e ambientale.

“La parola sostenibilità è il fulcro su cui si basano le nostre scelte e rappresenta il motore che guida le decisioni strategiche, in un’ottica di cooperazione attiva con i partner, e di dialogo costante con tutti gli stakeholder” – ha commentato l’AD Denis Amadori. “Mentre rilasciamo questo terzo Report, che descrive un anno di attività aziendale dalla crescita significativa, proseguiamo i nostri investimenti lungo l’intera filiera produttiva con la prospettiva del nuovo Piano strategico, che presenteremo nei primi mesi del prossimo anno”.

Crescita e sviluppo della filiera integrata, con particolare cura alla gestione degli aspetti ambientali, al benessere degli animali, all’efficientamento energetico e alla mitigazione degli impatti; attenzione alle comunità e alla valorizzazione dei territori; focus sulle “persone” che ogni giorno costruiscono il successo di Amadori.

Queste le macroaree di analisi all’interno del Report con cui il Gruppo ha confermato di concentrare i propri sforzi per garantire elevati standard di qualità e sicurezza dei propri prodotti, per perseguire una strategia di efficienza e di approvvigionamento sempre più da fonti virtuose e/o rinnovabili, per garantire un ambiente di lavoro positivo e sicuro, per avere un rapporto stabile, trasparente e di fiducia con tutti gli attori della filiera.

Alcuni highlights del Report di Sostenibilità 2022

 Aspetti ambientali

Il Gruppo ha registrato nel 2022 una crescita sia dell’energia elettrica autoprodotta da fonti rinnovabili sia dell’energia acquistata da fonti rinnovabili: il 23% dell’energia elettrica totale consumata è stata autoprodotta internamente sia da impianti fotovoltaici che da cogeneratori di proprietà (a cui si aggiungono impianti di cogenerazione in EPC alimentati a gas metano e a olio vegetale) mentre lato energia termica il 78% è stata autoprodotta.

Per quanto riguarda l’impronta GHG, Amadori conferma l’impegno a fornire una dettagliata rendicontazione di tutte le emissioni di gas a effetto serra (Scope 1, Scope 2 MB e Scope 3) riconoscendo l’importanza di una corretta mappatura non solo delle informazioni quantitative sulle emissioni del Gruppo, ma anche delle pratiche di gestione lungo la filiera.

Filiera integrata, territori e comunità

Un aspetto centrale è da sempre rappresentato dalla creazione di una filiera controllata, affidabile e tracciabile. Proprio per questo viene favorita la collaborazione con aziende locali e italiane, contribuendo a valorizzare i territori e sostenerne l’attività economica: a conferma di questo, nel 2022 l’85% del volume di approvvigionamento complessivo è arrivato da fornitori italiani (e oltre la metà attivi nelle regioni che ospitano i principali siti di filiera).

Il valore economico distribuito agli stakeholder e ai territori è stato di 1.719 milioni di euro, in aumento rispetto al 2021. Il Gruppo, consapevole del ruolo socio-economico, ha continuato a impegnarsi in una vasta gamma di progetti e iniziative sociali, culturali e sportivi anche grazie al rapporto consolidato con organizzazioni e comitati locali.

Le persone Amadori

Comunità al centro, in primis quella lavorativa: il numero di collaboratori e collaboratrici è cresciuto anche nel 2022 e – a conferma del valore che la molteplicità e l’integrazione ricoprono per la società – ben 85 nazionalità risultano rappresentate all’interno dell’organico del Gruppo.

Una forza lavoro ingaggiata anche a livello formativo: Amadori ha erogato nel 2022 un totale di 71.471 ore di formazione ai suoi collaboratori, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Inoltre, per gli operatori di produzione (che costituiscono oltre il 90% del personale di filiera), sono state attivate iniziative tecniche dedicate, in deciso aumento rispetto al 2021. La sicurezza e il benessere dei collaboratori rappresentano, infatti, una delle massime priorità per il Gruppo e proprio per questa ragione le ore di formazione dedicate alle tematiche di salute e sicurezza hanno costituito quasi l’80% del totale delle ore di formazione erogate, coinvolgendo tutte le categorie di lavoratori.

Il nuovo Report di Sostenibilità è disponibile nella sezione dedicata del sito Amadori:
https://www.amadori.it/sostenibilita

Come insegnare la sostenibilità ai più piccoli

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Tutti dobbiamo fare la nostra parte per aiutare il Pianeta che soffre e renderlo più vivibile. Mentre gli adulti sono chiamati a lottare per innescare un cambiamento, i bambini possono essere educati alla sostenibilità.

Sviluppare interesse e responsabilità nei confronti del mondo che ci circonda è fondamentale fin dalla prima infanzia. Insegnare la sostenibilità ai più piccoli li aiuta a comprendere gli effetti dell’azione umana sull’ambiente e favorisce l’interiorizzazione di comportamenti virtuosi.

Il rispetto per l’ambiente può essere insegnato in tanti modi diversi. Che si tratti di lotta agli sprechi, riciclo, risparmio energetico o mobilità ecologica, l’esempio è sempre la strada maestra. Se i più piccoli ci vedono attenti nei confronti del contesto che ci ospita, è molto probabile che sviluppino la stessa sensibilità.

Vediamo come insegnare ai bambini l’amore per l’ambiente, avvicinandoli ai temi della sostenibilità con leggerezza.

No agli sprechi

Le società occidentali sono quelle che sprecano di più perché tendono ad utilizzare più del necessario. A pagarne le spese è l’ambiente. Limitare gli sprechi significa non solo preservare le risorse che l’ambiente mette a nostra disposizione, ma anche riscoprire il piacere e la bellezza dell’essenzialità. 

Questa visione può essere trasmessa ai più piccoli insegnandogli a non accendere la luce quando non serve, a chiudere l’acqua mentre si lavano i denti, a non impiegare troppo tempo per fare la doccia. Lo stesso vale per i vestiti e i giocattoli: bisogna insegnargli che possono soddisfare i propri bisogni e desideri anche senza strafare.

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Intermodalità e Smart Cities: il futuro della mobilità, mercoledì 31 a cura di BCG

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AmCham Italy – Associazione senza scopro di lucro affiliata alla US Chamber of Commerce di Washington D.C., la Confindustria statunitense – organizza il 31 gennaio alle ore 17:30 presso la sede di Boston Consulting Group, in collaborazione con Boston Consulting Group, Equinix e Intesa Sanpaolo, il primo appuntamento del 2024 del ciclo di incontri dal titolo “Walk The Talk. Conversations with inspiring leaders” giunto alla sua quarte edizione.

Dedicato al futuro della mobilità, il convegno sarà occasione per comprendere quali siano le principali applicazioni di mobilità nelle smart cities e le loro prospettive di crescita. Quali dimensioni rendono una città «smart» e quali sono gli esempi più virtuosi di smart city nel mondo, le strategie collaborative più diffuse nel contesto della mobilità per la smart city e le iniziative più promettenti.

Secondo le Nazioni Unite, la popolazione mondiale raggiungerà 9,8 miliardi di abitanti entro il 2050. Questa crescita avverrà principalmente nelle aree urbane: si stima infatti che entro lo stesso anno 2,5 miliardi di persone si trasferiranno da zone rurali in zone urbane – dichiara Simone Crolla, Consigliere Delegato AmCham Italy 
In risposta a questo fenomeno sta nascendo il concetto di «smart city», un nuovo modello di città per rendere più efficiente e sostenibile la mobilità urbana, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini nelle città del futuro, perché siano sempre più intelligenti, la mobilità dovrà rispondere a nuovi bisogni dei cittadini, a esigenze di sostenibilità ambientale e a criteri di efficienza ed intermodalità. Pertanto, la smart city rappresenta un’opportunità per aziende leader ed emergenti per ripensare la mobilità urbana e adattare i modelli di business esistenti a un mercato in profondo cambiamento”.

 

L’evento si aprirà con i saluti introduttivi di Emmanuel ConteAssessore al Bilancio e Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano.

 

Successivamente interverranno Emmanuel BeckerManaging Director Equinix; Andrea Chiappetta,

Principal Boston Consulting Group; Andrea Gibelli, Presidente e CEO FNM; Geronimo La Russa, Presidente ACI Infomobility; Alessandro Lega, Managing Director Legal South Europe e Presidente CdA FedEx Italy; Gianmarco Lucchini, Managing Director AECOM Italy, moderati dalla giornalista Camilla Conti.

Rapporto Lombardia 2023. Attrattività è sostenibilità

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Il volume Rapporto Lombardia 2023. Attrattività è sostenibilità legge lo stato del territorio regionale lombardo in ordine agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030, consolidando una linea di ricerca orientata alla sfida della sostenibilità intesa in tutte le sue dimensioni (ambientale, sociale ed economica) e in tutta la sua complessità.

Il Rapporto 2023 ha come elemento trasversale di lettura l’attrattività di sistema, tenendo presente la quale si struttura in capitoli che seguono l’iter dei Goal dell’Agenda Onu 2030: il nesso tra sostenibilità e attrattività risulta evidente in relazione a tutti gli ambiti considerati, così come il ruolo decisivo che, per l’una e per l’altra, hanno le politiche pubbliche e la governance ad esse necessaria.

Il Rapporto di quest’anno acquista un particolare rilievo in considerazione del fatto che Regione Lombardia ha impostato il Programma Regionale di Sviluppo dell’attuale legislatura proprio in connessione diretta con l’obiettivo dello Sviluppo Sostenibile (Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile – PRS-S).

La settima edizione di Rapporto Lombardia è stata presentata a Milano presso Palazzo Pirelli il 4 dicembre 2023 durante l’evento di presentazione Rapporto Lombardia 2023. Attrattività è sostenibilità.

  • Materiali di approfondimento, dashboard indicatori, testo e video sono disponibili sul sito dedicato: http://rapporto.lombardia.it.
  • Testo completo – in allegato
  • Le edizioni precedenti di Rapporto Lombardia sono disponibili alla sezione dedicata.

Green Academy

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Sostieni Green Academy: dona una dote di studio e lavoro ad un giovane che vive sul Garda. Al via la campagna di crowdfunding per ampliare le azioni del progetto ideato dalla cooperativa CAUTO.

60 giorni di tempo per raggiungere la cifra di 5.000 euro: questa la sfida che si pone la campagna di crowdfunding lanciata venerdì 26 gennaio dalla cooperativa CAUTO per ampliare il raggio d’azione del progetto Green Academy e per finanziare una dote studio-lavoro per un giovane che vive nel territorio del Garda. Questa dote consiste nella partecipazione gratuita a un percorso di formazione cui si aggiunge un tirocinio retribuito in ambito ecologico-ambientale presso CAUTO o presso le realtà partner che svolgono i loro servizi nel territorio del Garda. Grazie alle donazioni raccolte le ragazze e i ragazzi coinvolti verranno guidati a trovare un’occupazione stabile e a riacquistare fiducia in sé stessi e nel proprio futuro.

 

Il progetto Green Academy di CAUTO è stato selezionato per partecipare all’iniziativa “CREO – BCC Garda Community Funding” e attivare una campagna di crowdfunding sul portale specializzato www.ginger.it, piattaforma nazionale specializzata nella raccolta fondi a scopi sociali.

Dal 26 gennaio per 60 giorni sarà possibile contribuire al raggiungimento dell’obiettivo economico di 5.000 euro necessari a finanziare una dote studio-lavoro composta dai seguenti interventi:

 

  • Realizzazione di un tirocinio retribuitodella durata di 6 mesi con tutor dedicato
  • Corso gratuito per ottenere la patente di guidaB, C, CQC e accompagnamento all’esame
  • Post tirocinio stesura di un progetto di accompagnamento al lavoro
  • Partecipazione a un corso in aula incentrato sulla sostenibilità nelle sue molteplici sfaccettature ambientali, sociali, economiche.

 

Si può scegliere di sostenere il progetto con un contributo a partire da 5,00 euro.

Per ogni donazione sono previste delle ricompense pensate per coinvolgere il donatore e renderlo parte attiva del progetto.

 

  • €10

Una piccola somma per un grande aiuto

Ringraziamento personalizzato e presenza nella lista dei sostenitori pubblicata sul sito del progetto.

 

  • €15

Rimani aggiornato sul progetto

Rilascio del Certificato di AMBASCIATORE di Green Academy con invio aggiornamenti periodici via mail sul progetto e sugli obiettivi raggiunti.

 

 

 

 

 

  • €50

Partecipa all’incontro con gli altri sostenitori di Green Academy

Invito alla festa di chiusura della nostra campagna di donazioni prevista la prossima primavera. Un momento per conoscere gli altri donatori, la squadra di progetto e fare il punto sul progetto.

 

  • €80

Ti interessano i temi dello Sviluppo Sostenibile? Conosci l’Agenda 2030? Te ne parliamo noi!

Partecipazione gratuita ad un workshop online di circa 60 minuti previsto entro l’estate 2024 durante il quale i formatori di Rete CAUTO approfondiranno i temi dell’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

 

  • €350

La tua azienda sostiene il futuro dei giovani!

Un ringraziamento speciale per le aziende che sosterranno il progetto. Ad ogni azienda verrà consegnata una TARGA PERSONALIZZATA e il logo aziendale sarà pubblicato sul sito del progetto. Inoltre le prime 3 aziende donatrici parteciperanno con un massimo di 5 dipendenti, ad un workshop online della durata di 90 minuti. Durante l’intervento, un formatore di Rete CAUTO racconterà cosa oggi significhi per un’impresa fare sostenibilità integrata sociale ed ambientale.

 

  • FAI TU

FAI TU! Scegli liberamente l’importo che vuoi donare

Donazione ad offerta libera a partire da 5,00 euro. Ringraziamento personalizzato e presenza nella lista dei sostenitori pubblicata sul sito del progetto.

 

 

Il progetto è stato avviato in collaborazione con Fondazione della Comunità Bresciana e vede attivi diversi partner gardesani tra cui l’Azienda Speciale Consortile Garda Sociale e le cooperative sociali Progetto Bessimo e l’Albero, che insieme a CAUTO stanno già accogliendo i nostri primi tirocinanti. Il progetto ha inoltre dato vita a una rete territoriale a cui già partecipano varie realtà gardesane, tra cui Garda Uno, società partecipata da diversi Comuni che offre servizi in area ecologico-ambientale.

La riflessione che ha dato origine a Green Academy è germogliata in seno al Tavolo Politiche Lavoro, Giovani e Promozione Inclusione Attiva, promosso da Garda Sociale nel settembre 2021, con l’idea di strutturare interventi per il contrasto alla povertà lavorativa in affiancamento a quanto già in essere sul territorio e dare vita ad una rete territoriale allargata che coinvolga enti pubblici e privati.

Green Academy, sarà attivo sul territorio del lago di Garda sino a dicembre 2025. In ragione dei contenuti e delle azioni proposte, il progetto è stato so­stenuto da Fondazione della Comunità Bresciana nell’ambito della Linea di azione “Co-progettazione territo­riale”, promossa da Fondazione CariploFondazione Peppino Visma­ra e Fondo Beneficenza di Intesa Sanpaolo.

 

Le azioni previste dal progetto coinvolgono i Comuni del Garda bresciano.  Il Garda è oggi un territorio polarizzato, in cui le situazioni di difficoltà lavorativa non mancano e in cui emerge la scarsità di percorsi strutturati continuativi. Il progetto interviene su una fascia significativa della popolazione, tra cui diverse centinaia di giovani tra i 16 e i 29 anni, in una condizione di isolamento sociale causata anche da: abbandono scolastico, disoccupazione o inoccupazione involontaria.

Green Academy realizza azioni concrete ed interventi per il contrasto alla povertà lavorativa. La sfida di Green Academy è garantire ai suoi partecipanti un percorso gratuito di crescita professionale, con l’obiettivo finale di ottenere un’occupazione stabile: un modello che promuove l’autonomia e si concentra sui giovani per evitare l’insorgere di una futura dimensione di povertà lavorativa.

 

Nei primi 12 mesi dall’avvio del progetto possiamo contare su risultati soddisfacenti in termini di emersione del fenomeno, primo contatto e avvio delle attività previste. Rispetto all’obiettivo finale di 100 beneficiari coinvolti, attualmente stanno partecipando alle azioni più di 60 persone, soprattutto giovani.

  • Grazie al supporto della rete territoriale sono stati intercettati 43 giovani.
  • 17 tra ragazzi e ragazze hanno già usufruito del tirocinio retribuito e partecipato ad una formazione di gruppo in aula sui temi della sostenibilità.
  • Al termine del tirocinio di sei mesi, di loro hanno trovato unastabilizzazione lavorativa, mentre ha scelto di riprendere il proprio percorso di studi.
  • Nei primi mesi del 2024 i primi 6 giovani beneficeranno anche del percorso gratuito per l’acquisizione della patente.

 

Green Academy implementa un modello economico replicabile, orientato alla sostenibilità sociale: il progetto dà vita ad un’azione sinergica tra imprese for profit, imprese cooperative sociali not for profit e attori del terzo settore attivi sul territorio gardesano. Le aziende partner aderenti, al progetto, potranno in questo modo avvalersi di un sistema strutturato in grado di accogliere, formare e gestire personale in condizioni di fragilità.

 

Grazie alla campagna di crowdfunding, il progetto Green Academy avrà la possibilità di ampliarsi e la platea dei giovani beneficiari potrà aumentare supportando così il percorso di un numero sempre maggiore di ragazze e ragazzi.

A questo link si possono trovare tutte le informazioni per supportare la campagna:

https://www.ideaginger.it/progetti/sostieni-green-academy-dona-una-dote-di-studio-lavoro-ad-un-giovane-che-vive-sul-garda.html

Differenze tra moda sostenibile e moda eco-sostenibile

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Si parla di eco-sostenibilità quando i processi produttivi e le caratteristiche dei prodotti sono volti a minimizzare l’impatto sul consumo di risorse e sull’inquinamento del pianeta.

In particolare sono significative le azioni volte a:

  • – Riduzione dei consumi di energia e di acqua per ogni fase della filiera produttiva;
  • – Processi senza uso di sostanze chimiche pericolose;
  • – Utilizzo di materiali provenienti da riciclo;
  • – Utilizzo di materiali provenienti da agricoltura biologica;
  • – “Life cicle assesment”, cioè valutazione degli impatti di un prodotto lungo l’intero ciclo di vita: lavorazione delle materie prime, trasporti, produzione, commercializzazione, e così via fino alla allo smaltimento del prodotto stesso.

Ma la sostenibilità non significa solo ecologia.

Con il termine sostenibilità si comprendono anche parametri che non sono solo ambientali ma riguardano le condizioni dei lavoratori impiegati nei processi produttivi, il rispetto dell’etica del lavoro e più in generale l’attenzione a tutte le parti sociali che hanno interessi per le attività economiche in esame: le comunità locali, i dipendenti, i clienti, e qualunque investitore dell’azienda.

fonte https://www.wavefutura.com/

Il cambiamento climatico: le cause, gli effetti, i rimedi

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Perché il cambiamento climatico ci preoccupa tanto? Cosa l’ha provocato e quali rischi corriamo? Le cause dell’effetto serra creato dalle attività dell’uomo e gli impegni presi per invertire la tendenza. La spinta all’elettrificazione.

La vita sulla Terra esiste grazie alla combinazione di tre fattori: la giusta distanza dal Sole, la composizione chimica dell’atmosfera e la presenza del ciclo dell’acqua. L’atmosfera, in particolare, assicura al nostro pianeta un clima adatto alla vita grazie al cosiddetto effetto serra naturale. Quando i raggi solari raggiungono la superficie terrestre, vengono solo in parte assorbiti, mentre in parte vengono riflessi verso l’esterno; in assenza di atmosfera si disperderebbero nello spazio, ma vengono invece in buona parte trattenuti e quindi reindirizzati verso la Terra da alcuni gas presenti nell’atmosfera (i gas a effetto serra, appunto, fra cui principalmente l’anidride carbonica e il metano, ma anche il vapore acqueo e altri ancora).

Il risultato è un’ulteriore quantità di calore che si somma a quella proveniente dai raggi solari assorbiti direttamente. Un’aggiunta significativa: senza l’effetto serra naturale la temperatura media sulla Terra sarebbe di -18 gradi centigradi anziché di circa +15.

 

Le cause del cambiamento climatico

Se è un fenomeno così vantaggioso perché oggi siamo così preoccupati? Cosa vuole dire che è in corso il surriscaldamento del pianeta? E cosa si intende per cambiamento climatico?

Cambiamenti climatici ci sono sempre stati, nella storia del Pianeta. Ma il riscaldamento climatico a cui assistiamo da circa 150 anni è anomalo perché innescato dall’uomo e dalle sue attività. Si chiama effetto serra antropico e si aggiunge all’effetto serra naturale. Con la rivoluzione industriale l’uomo ha improvvisamente rovesciato in atmosfera milioni di tonnellate di anidride carbonica e altri gas serra portando la quantità di CO2 presente in atmosfera al doppio rispetto ai minimi degli ultimi 700 mila anni (410-415 parti per milione rispetto a 200-180 parti per milione). Lo si può osservare anche day-by-day grazie alle rilevazioni degli osservatori, come quello attivo al Mauna Loa, nell’arcipelago delle Hawaii. Da circa 15 anni i dati prodotti da migliaia di scienziati in tutto il mondo, analizzati e sistematizzati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), concordano nel dichiarare che il global warming deriva dall’effetto serra antropico, cioè innescato dalle attività dell’uomo. In realtà le basi scientifiche del collegamento tra i livelli di anidride carbonica e la temperatura erano state stabilite già nel XIX secolo, grazie al lavoro del Premio Nobel Svante Arrhenius, confermato dallo scienziato statunitense David Keeling negli anni Sessanta.

 

Le conseguenze del cambiamento climatico

Rispetto ai livelli preindustriali la temperatura media del Pianeta è aumentata di 0,98 °centigradi e la tendenza osservata dal 2000 a oggi fa prevedere che, in mancanza di interventi, potrebbe arrivare a +1,5 °C tra il 2030 e il 2050. L’impatto del riscaldamento globale è già evidente: il ghiaccio marino artico è diminuito in media del 12,85% per decennio, mentre i registri delle maree costiere mostrano un aumento medio di 3,3 millimetri del livello del mare all’anno dal 1870. Il decennio 2009-2019 è stato il più caldo mai registrato e il 2020 è stato il secondo anno più caldo di sempre, appena al di sotto del massimo stabilito nel 2016. Le “stagioni degli incendi” sono diventate più lunghe e intense, come in Australia nel 2019, dal 1990 a oggi ogni anno sono aumentati gli eventi meteorologici estremi, come i cicloni e le alluvioni, che colpiscono anche in periodi dell’anno atipici rispetto al passato e sono sempre più devastanti. Fenomeni come El Niño sono diventati più irregolari e hanno causato pericolose siccità in aree già minacciate dall’aridità cronica, come l’Africa orientale, mentre la Corrente del Golfo sta rallentando e potrebbe cambiare rotta. Le specie vegetali e animali si spostano in modo imprevedibile da un ecosistema all’altro, creando danni incalcolabili alla biodiversità in tutto il mondo.

Definire tutto questo con il termine climate change è corretto ma non rende abbastanza l’idea. Dobbiamo iniziare a parlare di crisi climatica perché il clima è sempre cambiato, ma non così in fretta e non con delle infrastrutture rigide e complesse come sono le città e il sistema produttivo ai quali i Paesi più industrializzati sono abituati.

  • 0,98°L’aumento della temperatura nel 2019 rispetto ai livelli preindustriali

  • 1,5°L’aumento della temperatura entro il 2030 – 2050 senza interventi

  • 97%Percentuale degli scienziati che attribuisce il riscaldamento globale alle attività umane

Le soluzioni al cambiamento climatico

Le attività umane influenzano sempre di più il clima e la temperatura della Terra bruciando combustibili fossili e abbattendo le foreste pluviali. Questo aggiunge enormi quantità di gas serra a quelli presenti naturalmente nell’atmosfera, aumentando l’effetto serra e il riscaldamento globale. A provocare più danni è soprattutto il consumo di carbone, petrolio e gas, che rappresentano la maggior parte delle emissioni di gas serra. Nel 2019, secondo il Global Energy Perspective 2019 di McKinsey le fonti fossili erano responsabili dell’83% delle emissioni totali di CO2 e la sola produzione di elettricità attraverso il carbone incideva per il 36%, anche se nel 2020 – per effetto della pandemia dal Covid-19 – le emissioni sono poi scese drasticamente (fonte World Energy Outlook 2020). È stato stimato che l’attuale tendenza delle emissioni di CO2 dovute alla combustione del carbone è responsabile di circa un terzo dell’aumento di 1 grado centigrado delle temperature medie annuali al di sopra dei livelli preindustriali, rendendola la principale fonte di emissioni nella storia umana. In assoluto il petrolio è la seconda fonte di emissioni, avendo prodotto nel 2019 12,54 miliardi di tonnellate di CO2 (l’86% del totale del carbone di 14,550 miliardi di tonnellate).

Anche l’abbattimento delle foreste provoca danni consistenti: gli alberi aiutano a regolare il clima assorbendo l’anidride carbonica dall’atmosfera, quindi se vengono abbattuti l’effetto benefico si perde e il carbonio immagazzinato negli alberi viene rilasciato nell’atmosfera, accentuando all’effetto serra.

Infine, l’aumento degli allevamenti intensivi di bestiame e l’uso di fertilizzanti contenenti azoto contribuiscono ad aumentare le emissioni di gas a effetto serra.

 

Gli accordi internazionali

Cosa fare per rimediare? Nel dicembre del 2015, alla Conferenza delle Parti (COP21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) è stato firmato l’atteso Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici che fornisce un quadro credibile per raggiungere la decarbonizzazione, con obiettivi a lungo termine per affrontare il cambiamento climatico e una struttura flessibile basata sui contributi dei singoli governi. I governi firmatari si sono impegnati a limitare l’aumento della temperatura al di sotto di 2° centigradi rispetto ai livelli preindustriali con sforzi per rimanere entro 1,5°, per raggiungere il picco delle emissioni il prima possibile e raggiungere la carbon neutrality nella seconda metà del secolo. Nonostante il successo della COP21, molte sono le questioni lasciate aperte dall’accordo. Nel 2018 la COP24 di Katowice ha poi approvato le regole di attuazione dell’Accordo di Parigi (il cosiddetto “Paris Rulebook”). Nel 2021, la Cop26 di Glasgow ha poi ribadito l’impegno a raggiungere entro il 2050 la cosiddetta Carbon Neutrality a livello globale.

La strada da percorrere per la decarbonizzazione è chiara e si chiama transizione energetica: il passaggio da un mix energetico incentrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili. Le tecnologie per la decarbonizzazione ci sono, sono efficienti e vanno scelte a tutti i livelli.  E un grande contributo alla decarbonizzazione arriva dall’elettrificazione dei consumi finali. Si tratta di rimpiazzare in tutti i settori – dalle abitazioni ai trasporti, compresi quelli a lunga percorrenza, fino all’industria pesante – le tecnologie basate sui combustibili fossili con quelle che utilizzano l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili in tutti i settori, ottenendo non solo l’abattimento delle emissioni a effetto serra, ma anche dell’inquinamento atmosferico, in particolare nelle città.

La scienza offre dati certi, proiezioni di scenari futuri studiati attentamente. Il cambiamento del clima non aspetta e non si ferma. Serve un cambiamento culturale forte, un vero e proprio mutamento di paradigma per tradurre in realtà ciò su cui tutti ormai sono d’accordo. 

fonte Enel Green Power

Enel Green Power inaugura un nuovo impianto fotovoltaico a Casei Gerola

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Entra in funzione a Casei Gerola, in provincia di Pavia, l’impianto fotovoltaico che ha visto anche partecipare attivamente la comunità locale, grazie all’iniziativa di crowdfunding “Scelta Rinnovabile” promossa da Enel Green Power. La realizzazione di questo impianto solare con una potenza di circa 5 MW, si inserisce a pieno all’interno delle attività di Enel Green Power, finalizzate a supportare il processo virtuoso di transizione energetica.

Il parco solare sorge su un terreno di 10 ettari ed è costituito da 8.500 moduli fotovoltaici. Produrrà circa 7 GWh ogni anno, garantendo la fornitura di energia elettrica da fonte rinnovabile a oltre 2.500 famiglie ed evitando l’emissione in atmosfera di oltre 3 mila tonnellate di CO2 all’anno.

L’impianto beneficia dell’impiego delle soluzioni tecniche più efficienti disponibili sul mercato, tra cui l’utilizzo di moduli fotovoltaici bi-facciali in grado di catturare la radiazione solare da entrambi i lati e l’impiego di strutture di sostegno dei moduli in grado di inseguire l’andamento del sole nell’arco della giornata, per massimizzare la produzione di energia rinnovabile.

Il programma “Scelta Rinnovabile” – lanciato nel novembre del 2021 con l’obiettivo di coinvolgere le comunità locali nello sviluppo delle energie green nei territori che ospitano i nuovi impianti rinnovabili – ha visto una considerevole adesione alla raccolta fondi online da parte dei cittadini residenti di Casei Gerola, chiamati in prima istanza a scegliere liberamente, in base alle proprie preferenze, il valore economico con cui supportare la realizzazione del parco solare. I cittadini aderenti hanno pertanto beneficiato di un tasso di remunerazione del proprio finanziamento, in aggiunta alla restituzione del capitale versato. La raccolta fondi per la costruzione dell’impianto fotovoltaico nel comune lombardo è stata successivamente estesa a tutti i cittadini della provincia di Pavia, chiudendosi in poche ore con il raggiungimento dell’obiettivo prefisso.

 

Enel Green Power®, all’interno del Gruppo Enel, è dedicata allo sviluppo e all’esercizio di impianti di energia rinnovabile in tutto il mondo ed è presente in Europa, nelle Americhe, in Africa, Asia e Oceania. Leader mondiale nell’energia pulita, con una capacità totale di oltre 59 GW e un mix di generazione che comprende eolico, solare, geotermico e idroelettrico, oltre a impianti di accumulo, Enel Green Power è in prima linea nell’integrazione di tecnologie innovative negli impianti di energia rinnovabile.

Altro Eggs mix, l’analogo delle uova green e senza colesterolo

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La novità firmata AltroFood, tutta made in Italy e plant based.

AltroFood sviluppa un nuovo prodotto egg analogue, che delle uova ricorda la consistenza e la modalità di preparazione, ma è 100% vegetale. Basato sulle proteine del pisello e sulla farina di lenticchie, è soy e gluten free, ricco di amminoacidi e di sapore.

 

Come le altre miscele AltroFood ha un’etichetta pulita, che contempla pochi e semplici ingredienti secchi; privo di conservanti, è comodo da trasportare e conservare, con una lunga shelf life. Da reidratare al bisogno con acqua fredda, cucinare e servire, è dedicato a chi ama le uova strapazzate, l’omelette e le frittate preparate in pochissimi minuti!

 

Una busta di 100 grammi equivale a 14 uova e contiene, oltre alla parte proteica, che è il 53% della miscela, il gustoso lievito alimentare, le benefiche fibre vegetali, il profumato sale Kala Namak, la preziosa curcuma in abbinata all’immancabile pepe nero e, perché no!?, un pizzico di cipolla.

 

Pochissimi grassi, dei quali meno dell’1% saturi, ne fanno un alimento principe per chi ha problemi di colesterolo e per i flexitariani con un’alimentazione sana e consapevole. È strategico per tutti coloro che desiderano avere un’impronta più leggera sul Pianeta e che scelgono uno stile di vita che non impatta sugli animali.

 

Il preparato plant based Altro Eggs mix si aggiunge alla linea che comprende AltroBurger mix gusto manzo o pollo, AltroCotolette&Nuggets mix, AltroTrita mix, AltroPolpette mix, AltroSalsicce mix, tutti in vendita sull’e-shop www.altrofoodshop.com, sul quale ci sono ricette per creare, passo dopo passo, piatti davvero deliziosi.

 

È il made in Italy che piace e conduce a un futuro ricco di benessere.

Non sprecare una storia d’amore

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L’amore per il cibo fa parte della nostra identità.
Il cibo è salute, cultura e condivisione, ci unisce e ci rende felici. Ma i numeri dello spreco alimentare raccontano tutt’altro che una storia d’amore.
Sprechiamo più di un terzo del cibo prodotto per consumo umano, alimentando la terza fonte di emissioni di gas serra al mondo. Mentre 2 miliardi di persone affrontano livelli moderati o gravi di insicurezza alimentare, in Italia sprechiamo circa 7 miliardi di euro all’anno.
Ridurre lo spreco alimentare è un atto d’amore verso sé stessi, gli altri e il pianeta.
Non sprecare una storia d’amore è la campagna di Regione Lombardia che promuove il rispetto verso il cibo e l’adozione di buone abitudini individuali e collettive.
Comincia subito a ridurre il tuo spreco alimentare. Ecco 4 modi per dare il tuo contributo.

4 semplici modi per salvare la tua storia d’amore col cibo

1. Presta attenzione al Termine Minimo di Conservazione

Molti sprechi dipendono dalle nostre scelte di acquisto e da una scorretta interpretazione dell’etichetta. Ad esempio, scartiamo alimenti deformi o ammaccati ma sicuri e buonissimi oppure fraintendiamo la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, che rappresenta soltanto una stima del termine minimo di conservazione di tutte le proprietà organolettiche dei prodotti.
La data di scadenza, infatti, viene indicata con la dicitura “da consumarsi ENTRO” e definisce la data entro cui un alimento deve essere tassativamente consumato, perché potrebbe causare dei rischi per la salute.
Il termine minimo di conservazione (o TMC), invece, viene indicato con la dicitura “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro” e rappresenta la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione.
Questi prodotti possono essere consumati anche oltre questo termine indicativo.  

2. Pianifica la tua spesa con una lista

Pianifica i tuoi menù giornalieri e stila una lista della spesa basata su quello che effettivamente ti occorre per il tuo piano settimanale.
Programmare i tuoi acquisti ti aiuterà non soltanto a comprare solo ciò che ti serve e nelle quantità che puoi realmente consumare, ma anche ad avere una dieta più ricca e varia, a bilanciare i singoli pasti dal punto di vista nutrizionale e a risparmiare.
Prediligi prodotti di stagione e della filiera corta che riportano informazioni su tecnologie che aiutano a limitare lo spreco alimentare e riutilizza gli avanzi sperimentando nuove deliziose ricette.

3. Prediligi prodotti stagionali e a km zero 

Lo spreco alimentare si sviluppa lungo tutta la filiera agroalimentare, dalla fase di produzione a quella del consumo.
La filiera agroalimentare, infatti, è caratterizzata da un grande numero di passaggi dal produttore al consumatore finale: il cibo deve viaggiare per migliaia di chilometri coinvolgendo numerosi intermediari e rendendo necessari l’utilizzo di imballaggi e mezzi di trasporto che contribuiscono ad aumentare il livello di emissioni inquinanti.
La filiera corta, più snella e meno articolata, offre molti vantaggi economici ed ambientali perché riduce i costi distributivi e legati al trasporto e permette di avere a disposizione prodotti dalle caratteristiche organolettiche migliori a un prezzo più conveniente. Gli alimenti a km 0, infatti, vengono coltivati, o allevati, trasformati, venduti e consumati in un territorio ristretto.
Prediligere frutta e verdura di stagione, inoltre, aiuterà a ridurre sprechi energetici ed impatto ambientale e a gustare piatti più gustosi e nutrienti.

4. Conserva e riutilizza correttamente i tuoi alimenti

Presta attenzione alla corretta conservazione di ciascun alimento, alcuni semplici accorgimenti ti aiuteranno a migliorare e prolungarne la conservazione.
Mantieni in salute il tuo frigorifero: controlla periodicamente chiusure ed efficienza e assicurati che la temperatura sia settata correttamente.
Consuma prima ciò che scade prima. Per farlo, conserva correttamente gli alimenti, seguendo le indicazioni riportate in etichetta e falli ruotare in frigo e dispensa, disponendo in modo visibile gli alimenti con scadenza più ravvicinata.

fonte regionelombardia

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