FUORISALONE 2024: CRESCERE CON LA NATURA.
“MATERIA NATURA”, TEMA GUIDA DEL FUORISALONE DI QUEST’ANNO, ISPIRA LA STANZA IMMERSIVA DI STOKKE PER ANNUNCIARE LA NUOVA VARIANTE TERRACOTTA DI TRIPP TRAPP® E FESTEGGIARE IL TRAGUARDO DI 15 MILIONI DI SEDIE VENDUTE NEL MONDO E LA CERTIFICAZIONE FSC®. PER L’OPENING L’ATTORE CLAUDIO SANTAMARIA, L’AUTORE DIEGO PASSONI, LA PSICOLOGA E PROFESSORESSA UNIVERSITARIA ELENA NAVA E IL CEO DI STOKKE JACOB KRAGH IN UN FORMAT A CAVALLO TRA LECTURE E TED TALK. NELLA STESSA OCCASIONE VERRA’ ANCHE UFFICIALMENTE PRESENTATO LO STOKKE SUSTAINABILITY REPORT 2023.
Inaugurerà il 16 Aprile alle 17.30 con l’evento di opening – e resterà aperta gratuitamente alla community a partire da Mercoledì 17 fino a Domenica 21 Aprile con un programma giornaliero per genitori, bambini e caregivers – la stanza immersiva “Grow with Nature” di Stokke presso Phyd Hub in Via Tortona 31.
IL CONCEPT: l’installazione permanente di immersive art – un percorso di connessione multisensoriale con la natura – vuole sintetizzare in tutti gli aspetti allestitivi, narrativi ed esperienziali le leve tipiche della storica presenza di Stokke alla Design Week (brand activism, edutainment, servizi gratuiti alle famiglie in senso allargato, attivazioni socioculturali) all’interno di uno storytelling incentrato sul tema socio educativo della natura, coerentemente al main topic del Fuorisalone stesso di quest’anno. A partire da Mercoledì 17 Aprile e per tutta la durata del Fuorisalone, lo spazio sarà fruibile ad accesso libero e sarà inoltre possibile partecipare al programma di laboratori per bambini e adulti pre-registrandosi e riservando un posto, fino ad esaurimento disponibilità, a questo LINK.
L’OPENING: Martedì 16 Aprile alle 17.30 è previsto un intervento a più voci: un format a cavallo tra la lecture ed il Ted talk che prende spunto dall’ultimo romanzo di Diego Passoni “La Battaglia del Bosco Senza Nome” – in cui la natura offre ad un preadolescente un’alternativa sorprendente ed inesplorata per il proprio percorso di formazione, finendo per impattare positivamente sul futuro della persona in divenire una volta tornata alla vita in città – per esplorare il ruolo ed il potenziale educativo della natura nel contemporary living. Ci saranno due momenti: un primo “on stage” con performance, reading e lecture ed un secondo di open talk. Ad entrambi, oltre a Diego Passoni in qualità di autore e moderatore, parteciperanno l’attore Claudio Santamaria che leggerà estratti del romanzo, la psicologa e professoressa universitaria Elena Nava e il CEO di Stokke Jacob Kragh – ex Presidente Lego Education – che interverrà sulla centralità dei temi socioculturali “caldi” nell’accompagnare la genitorialità di oggi e soprattutto di domani con un focus sul rapporto con la natura sia in termini psico-pedagogici che di corporate social responsability. Nella stessa occasione verrà infatti presentato lo Stokke Sustainability Report 2023.
NUOVA TRIPP TRAPP® TERRACOTTA: il percorso multisensoriale studiato per la stanza immersiva Stokke è stato anche ideato per per celebrare il lancio in anteprima globale della nuova edizione Terracotta dell’iconica “sedia per la vita” Tripp Trapp®, che ha appena raggiunto il traguardo di 15 milioni di pezzi venduti nel mondo e la certificazione FSC® del Forest Stewardship Council che ne attesta la responsabilità produttiva rispetto alla raccolta della materia prima. La nuova tonalità è stata sviluppata per celebrare la natura nel suo concetto di accoglienza, associandolo a suggestioni visive calde che vogliono comunicare stabilità e contatto con la materia, coerentemente all’approccio sostenibile, circolare e durevole di Stokke ai materiali utilizzati per i propri prodotti.
SUSTAINABILITY REPORT 2023 E L’IMPEGNO DI STOKKE: Nel 2022 Stokke ha intrapreso un percorso di individuazione obiettivi e sviluppo ricerche in merito alle due principali aree d’intervento interessate dal report ufficiale sulla sostenibilità ambientale e sociale – il primo è stato diffuso a Maggio 2023 – basato su cinque degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite
(UN Sustainable Development Goals). Tra le principali iniziative intraprese dal 2022 sul fronte della sostenibilità ambientale in funzione del Report: misurazione delle emissioni di carbonio derivanti da tutte le operazioni dirette ed indirette; ottenimento della certificazione ufficiale del Forest Stewardship Council per Sleepi; creazione di un protocollo Stokke per la riduzione delle emissioni; valutazione della tracciabilità e dell’impatto della filioera del legno; lancio del primo modello di noleggio per gli accessori Tripp Trapp® in Germania; sviluppo della policy sulla condotta responsabile del business. E’ stata inoltre sottoscritta una partnership triennale con l’Università di Copenhagen attraverso il finanziamento di un dottorato di ricerca sull’apprendimento e lo sviluppo comportamentale nella prima infanzia in relazione alla convivialità domestica. Lo scopo è quello di raccogliere evidenze scientifiche a supporto della strategia di prodotto Stokke al fine di continuare a garantirne le funzionalità pioneristiche in materia di sviluppo infantile.
Durante l’opening del 16 Aprile il CEO di Stokke Jacob Kragh presenterà in anteprima Global al Fuorisalone il nuovo Report sulla Sostenibilità 2023 con l’aggiornamento sui risultati raggiunti rispetto agli obiettivi individuati.
STOKKE “GROW WITH NATURE” IMMERSIVE ROOM
FUORISALONE 2024
PHYD HUB, VIA TORTONA 31, MILANO
MAIN PARTNERS: STAPELSTEIN; PLANET FARMS
EDUCATIONAL PARTNERS: BABYBRAINS, RADIO SAFARI; KIKOLLE LAB; ASSOCIAZIONE VERTICAL FARMING EDUCATION; LA STANZA DEI VESTITI
SPECIAL THANKS: FOSS MARAI
In Sicilia l’energia rinnovabile si fa come il buon vino
L’agricoltura e la produzione di energia rinnovabile possono andare di pari passo, come dimostrato dal progetto dell’impianto agrivoltaico sviluppato da Enel Green Power in collaborazione con la start-up italiana Sentnet. Questo impianto, che vanta una capacità massima di 44kWp grazie a moduli fotovoltaici bifacciali disposti verticalmente, è stato progettato per interferire il meno possibile con le attività agricole, lasciando oltre il 90% della superficie coltivabile libera per l’uso agricolo.
Il design verticale dei pannelli assicura un ingombro minimo e previene l’ombreggiamento tra le file parallele, permettendo così la massima esposizione alla luce solare senza compromettere le aree coltivate. Tale configurazione non solo facilita la manutenzione e la pulizia dei pannelli stessi, ma garantisce anche l’ottenimento di acqua da riutilizzare in agricoltura attraverso un sistema brevettato di raccolta dell’acqua piovana.
La presenza di una rete di sensori intelligenti, che monitorano parametri vitali sia per la produzione energetica che per quella agricola, come le condizioni meteo e l’umidità del suolo, è fondamentale per analizzare l’efficacia del sistema. Questi sensori sono stati posizionati in due aree differenti per confrontare i risultati e indagare i benefici dell’integrazione di questa tecnologia nell’ambiente agricolo.
Miriam Di Blasi di Enel Green Power sottolinea l’importanza degli Open Lab come esempi pratici di innovazione aperta, che permettono collaborazioni strette con il territorio e la promozione di un approccio scientifico consolidato. La cooperazione tra aziende agricole, apicoltori, istituti accademici, centri di ricerca e start-up è essenziale per sviluppare soluzioni sostenibili che combinano le esigenze energetiche e agricole.
La strategia di Enel Green Power si concentra sull’espansione di questi laboratori all’aperto, con la previsione di aprire il quinto e ultimo Open Lab Agrivoltaico entro la fine dell’anno, a seguito del lancio di quattro Open Labs in Italia nel 2023. Questa iniziativa dimostra un impegno verso l’integrazione dell’energia rinnovabile con altre attività economiche e la promozione della sostenibilità ambientale.
A Modena un polo per il riciclo di plastiche
La nascita di ‘Aliplast’ a Modena è stata annunciata, con l’obiettivo di diventare uno degli impianti di riciclo di materie plastiche rigide più innovativi d’Europa. Il progetto, sostenuto da un investimento complessivo di 50 milioni di euro, di cui 7,7 milioni provenienti dai fondi del Pnrr, consentirà di ottenere polimeri di alta qualità da rifiuti plastici difficilmente riciclabili, pari a 30mila tonnellate all’anno, con prestazioni simili a quelle dei materiali vergini.
L’obiettivo è rendere più sostenibili settori come l’elettronica di consumo e l’automotive. I lavori per la realizzazione dell’impianto sono già iniziati nel polo di Modena in via Cavazza.
Il presidente del Gruppo Hera, Orazio Iacono, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di presentare questo progetto che oltre a rafforzare il nostro parco impiantistico, darà un ulteriore impulso all’importante contributo che da anni il gruppo Hera fornisce all’industria italiana del riciclo. Questo impianto sarà un volano per il raggiungimento degli obiettivi di circolarità delle risorse soprattutto in settori come l’industria dell’elettronica di consumo e l’automotive, anche con l’obiettivo di promuovere filiere italiane sempre più circolari e corte”.
Il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha commentato: “Diamo ulteriore concretezza al tema della sostenibilità e della transizione ecologica che sta caratterizzando il nostro impegno sulle scelte urbanistiche e ambientali, e mettiamo a disposizione del territorio nuove opportunità di occupazione e uno strumento per sostenere l’economia circolare”.
Case green, l’Italia pronta ad adattarsi
In seguito all’approvazione della direttiva sulle case green a livello europeo, l’Italia si prepara ad adattarsi alle nuove normative e linee guida per promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale nel settore edilizio. Questo implica un impegno da parte del Paese nel ridurre le emissioni di gas serra e nell’adozione di soluzioni innovative per rendere gli edifici più ecologici e a basso consumo energetico. L’Italia dovrà quindi concentrarsi sul potenziamento delle infrastrutture green, sull’incentivazione della riqualificazione energetica degli edifici esistenti e sull’introduzione di nuove tecnologie eco-sostenibili per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla direttiva entro i termini previsti.
Il Movimento Salva il Suolo compie due anni: Una mobilitazione globale per preservare l’ancora di salvezza della Terra
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Il movimento Salva il Suolo, guidato da Sadhguru, ha raggiunto oltre 4 miliardi di persone, diventando il più grande movimento popolare al mondo.
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Ottantuno nazioni hanno espresso il loro impegno a rigenerare il suolo.
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3 milioni di bambini hanno scritto ai leader dei loro Paesi e 50 città del Nord America hanno proclamato il 21 marzo come “Giornata Salva il Suolo”.
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Il Movimento ha contribuito in modo massiccio a cambiare la narrativa sul clima nelle agenzie delle Nazioni Unite a favore del suolo, come risulta dalle ultime due COP dell’UNFCCC – COP27 e COP28 – e dalla COP15 dell’UNCCD.
A due anni dalla sua nascita, il movimento Salva il Suolo, guidato dallo yogi indiano Sadhguru, è diventato il più grande movimento popolare al mondo, con una portata senza precedenti di 4 miliardi di individui a livello globale. Nato dall’urgente necessità di combattere il degrado del suolo, il movimento ha innescato una conversazione globale, catalizzando l’azione per salvaguardare le fondamenta stesse della vita sulla Terra.
Il movimento affronta l’allarmante realtà dell’estinzione del suolo, una crisi che mette a rischio la sicurezza alimentare, la biodiversità, la stabilità del clima e i mezzi di sussistenza dell’uomo. Attraverso una combinazione di impegno comunitario e iniziative politiche, Salva il Suolo ha raccolto il sostegno di governi, organizzazioni, influencer e cittadini di tutto il mondo.
L’arduo viaggio in moto di Sadhguru, durato 100 giorni e lungo 30.000 km, da Londra all’India meridionale, ha segnato l’inizio di Salva il Suolo. Questa straordinaria spedizione ha attraversato 27 Paesi, stimolando il dialogo e mobilitando individui di ogni estrazione sociale. Gli sforzi di Sadhguru hanno ottenuto l’appoggio di leader e personalità come Narendra Modi, la dottoressa Jane Goodall e Sua Santità il Dalai Lama.
Portare il suolo in primo piano nel discorso sul clima
Nel dicembre 2023, alla COP28 di Dubai, Sadhguru ha portato il suolo in primo piano nelle discussioni sul clima, sottolineando il suo ruolo di “Superstar del clima”. Insieme a Ibrahim Thiaw (Segretario esecutivo dell’UNCCD) e a The Rt Hon Patricia Scotland (Segretario generale del Commonwealth), Sadhguru ha sollecitato un’azione urgente, sottolineando che “rendere il suolo ‘cool’ come argomento è solo l’inizio: dobbiamo raffreddare il suolo”.
Il lancio della campagna “Soil For Climate Action” alla COP28 ha ulteriormente sottolineato l’impegno del movimento per la salute del suolo come soluzione per il clima. In collaborazione con iniziative globali come Climate Clock e 4per1000, la campagna mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo centrale del suolo nella mitigazione dei cambiamenti climatici e nella promozione di pratiche sostenibili.
Soluzioni politiche concrete e proseguimento della missione
L’impatto di Salva il Suolo va oltre il movimento popolare e si estende a soluzioni politiche concrete. Il movimento ha sviluppato manuali di politica del suolo per sette regioni e ha catalogato soluzioni di gestione sostenibile del suolo per tutte le 193 nazioni. Questo approccio globale consente ai governi di adottare politiche adatte ai loro specifici contesti ambientali.
Mentre Salva il Suolo commemora il suo secondo anniversario, il viaggio verso la rigenerazione del suolo continua. Grazie alla mobilitazione sul territorio e alle partnership globali, il movimento rimane saldo nella sua missione di proteggere e rivitalizzare il suolo della Terra, un passo fondamentale per assicurare un futuro sostenibile alle generazioni future.
Per ulteriori informazioni su Sadhguru e sul movimento Salva il Suolo, visitare il sito savesoil.org e seguire @ConsciousPlanetMovement e @CPSaveSoil sui social media.
GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA, NUOVO REPORT DI GREENPEACE ITALIA
«PFAS ANCHE IN TOSCANA, INQUINAMENTO DIFFUSO E FUORI CONTROLLO. ORMAI È EMERGENZA NAZIONALE»
A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’acqua, che si terrà venerdì 22, una nuova indagine di Greenpeace Italia, basata su campionamenti indipendenti effettuati nel gennaio scorso, rivela che la contaminazione da PFAS (composti poli e perfluoroalchilici pericolosi per la salute umana) è largamente diffusa anche in Toscana e interessa numerosi corsi d’acqua inquinati dagli scarichi di diversi distretti industriali. Se gli impatti dell’industria conciaria, tessile, florovivaistica e del cuoio erano già stati evidenziati dallo studio del 2013 del CNR-IRSA e dai rilievi annuali di ARPAT, le analisi condotte da Greenpeace Italia provano che anche il distretto cartario lucchese contribuisce all’inquinamento da PFAS. Una scoperta che non dovrebbe sorprendere, visto che l’impiego di queste molecole nell’industria della carta è ben noto, ma la questione non era mai stata approfondita dagli enti preposti toscani.
«Il quadro di contaminazione che emerge dalle nostre analisi è tutt’altro che rassicurante. Alcuni casi sono ben documentati da almeno dieci anni, ma la Regione Toscana non ha mai affrontato seriamente il problema: manca infatti un provvedimento sugli scarichi industriali», dichiara Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. «La Regione deve individuare tutte le fonti inquinanti di PFAS e attivare le ASL per avviare al più presto indagini sulle acque potabili, soprattutto nelle aree in cui si registrano elevati livelli di contaminazione».
Nella quasi totalità dei casi i campionamenti sono stati effettuati nei fiumi, a monte e a valle degli impianti di depurazione industriale: il consorzio Torrente Pescia e Aquapur (distretto carta), i depuratori del distretto conciario (depuratore Aquarno) e del cuoio (depuratore Cuoio-Depur, che scarica nel Rio Malucco), i fiumi Ombrone, Bisenzio e Fosso Calicino (distretto tessile) e il torrente Brana (distretto florovivaistico). Le concentrazioni più elevate sono state rilevate nel Rio Malucco, nel Fosso Calicino, nel fiume Ombrone e nel Rio Frizzone a Porcari a valle del depuratore Aquapur. Nel fiume Ombrone la concentrazione a valle del distretto tessile è risultata circa 20 volte superiore rispetto a monte, mentre nel Rio Frizzone a valle del depuratore la presenza di PFAS era di circa 9 volte rispetto a monte.
Oltre a rilevare alcune delle singole molecole di PFAS più utilizzate, le analisi di laboratorio hanno permesso di effettuare anche una stima della presenza di tutti i PAFS – un gruppo di oltre diecimila molecole differenti – rilevando il totale del fluoro organico adsorbibile (AOF). L’applicazione di questa tecnica analitica ha evidenziato le contaminazioni più preoccupanti a valle di uno dei depuratori del distretto tessile a Prato, quello di Calice (4.800 nanogrammi/litro), seguito dal canale Usciana a valle del depuratore Aquarno (4.500 nanogrammi/litro) e nel Rio Frizzone a valle del depuratore Aquapur (3.900 nanogrammi/litro) a Porcari.
«Dopo il Veneto, la Lombardia e il Piemonte, anche in Toscana sono emerse numerose criticità che confermano come l’inquinamento da PFAS sia un’emergenza nazionale fuori controllo. Per quanto tempo ancora il nostro governo continuerà a ignorare il problema condannando interi territori a subire gli effetti dell’inquinamento? Serve subito una legge nazionale che vieti l’uso e la produzione di queste pericolose molecole, non c’è più tempo da perdere», conclude Ungherese.
Leggi il report integrale
Craft&Spring – Inaugura il pop-up store dedicato alla primavera di TA-DAAN presso MAUÁ
Il temporary shop, dal 21 al 24 marzo, avrà luogo presso Corso Garibaldi, 38 e sarà realizzato in collaborazione con MAUÁ.
– Ta-daan.com, content e-commerce di artigianato contemporaneo, inaugura il suo pop-up store di primavera: Craft&Spring sarà infatti l’evento che celebra l’artigianato contemporaneo e avrà luogo dal 21 al 24 marzo 2024 presso MAUÁ, in Corso Garibaldi 38.
Lo shop è ospitato da MAUÁ Powerframe, un brand di bici elettriche milanese che, attraverso l’osservazione della società contemporanea e la ricerca in tecnologie avanguardistiche, offre soluzioni sostenibili e innovative nel mondo bike, dando vita a prodotti per il cittadino moderno e la sua mobilità.
Il pop-up inaugura ufficialmente il 21 Marzo alle 18.30, con un opening party free entry su registrazione, a questo link, e proseguirà da venerdì 22 a domenica 24 dalle 10:00 alle 19:00. Giovedì 21 la protagonista sarà Gabriella Ferrazzano di MUSAE Studio, con uno show-crafting di decorazioni personalizzate dei suoi piatti estrosi. Insieme a lei, durante i 4 giorni, ci saranno Michele Carta di Incartato Ceramics, brand made-in-italy di ceramiche, che sabato 23, dalle ore 16:00 alle 19:00, terrà uno show-crafting in cui saranno personalizzate delle tazze e Giulia Tamburini, artista di gioiello contemporaneo.
All’interno del temporary store sarà possibile acquistare e toccare con mano una selezione di prodotti contemporanei, sostenibili e rigorosamente fatti a mano, dagli accessori all’home decor passando dall’abbigliamento al gioiello, realizzati attraverso una produzione etica, che rende ogni creazione un investimento di valore sia per il cliente che per il pianeta.
TA-DAAN: una community di artigianato-lovers di oltre 250 mila persone
Nato nel 2020 come magazine digitale, ta-daan.com è diventato un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda artigianato, creatività e sostenibilità, con una solida community di oltre 250 mila persone e un network di più di 5000 artigiani, provenienti da tutto il mondo. Obiettivo principale della start-up, fondata da Roberta Ligossi, Sara Pianori, Costanza Tomba e Valeria Zanirato, è quello di sostenere e supportare attivamente la nuova generazione di artigiani attraverso lo storytelling e la creazione di contenuti, così come l’ideazione di pop-up store per permettere al pubblico di incontrare dal vivo i volti che si nascondono dietro alla produzione dei prodotti.
Case green. Lupoi (Speri): “Direttiva Ue opportunità per ambiente e ceti disagiati”
“La direttiva ‘case green’ approvata dal Parlamento europeo, che prevede nuove regole sull’efficienza energetica degli edifici, è una grande opportunità non solo per migliorare la qualità dell’ambiente in cui viviamo, ma anche per ridurre i costi in bolletta”. Lo ha detto l’architetto Francesco Lupoi, partner di Speri SpA, Società di Ingegneria e Architettura, specializzata nella progettazione e realizzazione, intervenendo a RaiNews24 alla trasmissione “Specchio dei tempi” in merito alla direttiva Ue sulle case green’.
“Il provvedimento è ad ampio spettro – ha osservato Lupoi – ed è apprezzabile, in particolare, che abbia affrontato la necessità di ottimizzare le performance energetiche delle abitazioni anziché intervenire sui possibili salti di classe energetica. La direttiva, inoltre, rimanda ai singoli Stati membri le iniziative da mettere in campo, iniziative che dovranno essere mirate verso i fabbricati peggiori, sostenendo così, di fatto, i ceti di popolazione più disagiati e le fasce più deboli. Infine, sarà importante esaminare con attenzione soprattutto il parco edilizio delle grandi città, dove sono presenti luoghi di culto e un patrimonio storico e artistico che non potranno essere oggetto di interventi, poiché questi edifici, nella direttiva, sono esclusi dal monitoraggio in quanto di difficile efficientamento” ha concluso Lupoi.
SOSTENIBILITA’, OSPEDALE GREEN E APPROCCIO ONEHEALTH
NUTRITA LA PRESENZA ITALIANA. IL PRESIDENTE CAVALIERE: LIETI DI CONTRIBUIRE AL DIBATTITO CON LE NOSTRE PECULIARITA’ NAZIONALI
Il razionale scientifico dell’evento richiama quest’anno l’attenzione in particolare sul tema della sostenibilità, valore da non intendere unicamente nella sua accezione economica, ma che richiama una sanità che non impatti negativamente sull’ambiente, che cerca di porre in primo piano la sicurezza dei pazienti, che assicura la governance delle terapie, e che punta ad alleggerire l’impatto sociale di organizzazioni, istituzioni e strutture. “I temi di EAHP 2024 sono favorevolmente abbracciati ed interpretati da anni in Italia proprio da SIFO”, commenta Arturo Cavaliere, presidente SIFO, Società italiana dei farmacisti ospedalieri che quest’anno sarà particolarmente presente ai lavori europei con una rappresentanza di spicco di buona parte del suo Consiglio Direttivo. “Quando si parla di sostenibilità”, prosegue il presidente SIFO, “si accende la luce su uno scenario ampio di temi che vanno dal concetto di ospedale green, alla carenza e indisponibilità dei farmaci e alla necessità di rendere sostenibile la produzione industriale nel nostro paese, a quello di one health su cui si concentrerà tra qualche settimana anche il G7-Salute in Italia: sono tutti argomenti che SIFO inserisce da anni nei propri Congressi nazionali e su cui l’attenzione dei farmacisti ospedalieri e dei servizi farmaceutici delle Aziende sanitarie è altissima e costante. Siamo pertanto ben lieti di essere protagonisti nel Congresso EAHP di quest’anno, perché crediamo di poter portare, sia in termini di proposte che di abstract progettuali presentati, un contributo importante anche nel grande dibattito sulla governance europea del farmaco”.
La “delegazione italiana” per il Congresso 2024 è particolarmente importante, ed è guidata dal presidente Cavaliere e dal tesoriere SIFO, Maria Ernestina Faggiano, e può contare anche sulla presenza nel Board EAHP, di Piera Polidori, esponente SIFO di riconosciuta esperienza nazionale e internazionale. Proprio sulla partecipazione italiana a Bordeaux, Maria Ernestina Faggiano dichiara che “come SIFO abbiamo sviluppato negli anni un percorso nazionale di grande attenzione ai temi ed alle attività dell’Associazione europea. Quest’anno, in particolare, abbiamo supportato e favorito l’invio di lavori italiani al Comitato scientifico EAHP, e poi lanciato un Bando specifico destinato ai giovani farmacisti ospedalieri italiani come supporto alla loro formazione post-lauream proprio per la partecipazione all’evento francese. Quello che ci attendiamo da queste giornate è di poter esprimere al meglio anche a livello europeo i contenuti, le proposte e le peculiarità che SIFO quotidianamente rappresenta sul palcoscenico della sanità nazionale”.
All’interno dell’evento europeo è previsto un momento di incontro e dialogo tra SIFO e la presidenza EAHP, come momento di incontro e dialogo istituzionale tra i giovani farmacisti ospedalieri presenti a Bordeaux e il vertice della professione, che quest’anno registra un cambio di presidenza, passando dall’ungherese András Süle al serbo Nenad Miljković.