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IL RUOLO DELLE IMPRESE PER GUIDARE LA TRANSIZIONE SOCIALE

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Presentati in Assolombarda i risultati del 2° Rapporto dell’Osservatorio Sodalitas sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa.

I temi prioritari: benessere dei dipendenti, inclusione lavorativa dei giovani e supporto alla comunità locale.

Alberto Pirelli: “Fondazione Sodalitas intende affiancare e supportare le imprese nel perseguire una strategia di sostenibilità sociale aprendo una nuova prospettiva che veda l’impresa come protagonista dello sviluppo della coesione sociale del Paese”.

 Sono stati presentati oggi in Assolombarda i risultati del 2° Rapporto dell’Osservatorio Sodalitas sulla Sostenibilità Sociale d’Impresa (SSI), che si propone di approfondire e comunicare il contributo distintivo delle imprese nell’affrontare i profondi impatti su persone e società generati dai cambiamenti in corso, per realizzare una prospettiva duratura di sviluppo.

L’Osservatorio, che nasce come un programma di ricerca permanente, unico nel panorama nazionale, si impegna a tracciare di anno in anno il quadro aggiornato della sostenibilità sociale d’impresa in termini di strumenti e metodi di intervento distintivi, benchmark di riferimento, trend evolutivi e confronto con le esperienze europee.

Questa seconda edizione del Rapporto ha messo al centro del percorso di ricerca l’impegno delle imprese, le loro priorità sui temi sociali e le strategie messe in campo per amplificare l’impatto sui propri stakeholder di riferimento. Le imprese sono state coinvolte attraverso una serie di focus group, un’indagine quantitativa su un campione di 127 aziende italiane, e la raccolta di 21 case histories di imprese associate a Fondazione Sodalitas che presentano casi pratici di iniziative di sostenibilità sociale. Va detto che il campione consultato è rappresentativo non dell’universo delle imprese italiane, ma del segmento di imprese più sensibili ai temi della sostenibilità e più impegnate a integrarla nelle proprie strategie di business.

Solarelit Powered By Greenvolt realizza un impianto fotovoltaico da 2,1 MW per Edilfibro spa

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L’azienda Edilfibro spa specializzata nella produzione di lastre per coperture ad uso industriale, civile e agricolo, sceglie di investire in un sistema fotovoltaico per ridurre i costi e migliorare la propria immagine compiendo un passo verso l’ecosostenibilità; per questo si è rivolta a Solarelit Spa, azienda d’eccellenza da più di 30 anni presente nel mondo della riqualificazione energetica.

 

L’installazione realizzata da Solarelit Spa ha permesso a Edilfibro spa di essere più efficiente nei suoi processi produttivi.

 

Edilfibro un cammino che dura da oltre 60 anni

Fondata nel 1963, Edilfibro Spa è un’azienda leader nel settore edilizio con una storia radicata nella tradizione italiana e uno sguardo costantemente rivolto verso l’innovazione e la qualità. L’azienda si è, infatti, affermata nel panorama nazionale e internazionale grazie alla sua dedizione, all’eccellenza dei prodotti e alla soddisfazione del cliente.

Edilfibro si distingue per la sua ampia gamma di prodotti, che spaziano dalla progettazione e produzione di lastre in fibrocemento ecologico rinforzato con fibre organiche sintetiche di PVA (Poly Vinyl Alcohol) alla realizzazione di lastre grecate metalliche in alluminio, acciaio preverniciato e aluzinc, completamente su misura per il cliente e con diverse destinazioni d’uso: industriale, civile e agricolo.

La filosofia di Edilfibro si basa sull’utilizzo delle tecnologie più avanzate e sulla costante ricerca di soluzioni innovative, al fine di garantire risultati impeccabili e duraturi, non solo per quello che riguarda i prodotti finiti, ma per l’interno processo produttivo.

Con uno staff altamente qualificato e una solida rete di collaboratori, Edilfibro è in grado di soddisfare le esigenze più complesse dei propri clienti, offrendo un servizio completo e personalizzato. L’attenzione al dettaglio e la cura per l’ambiente sono valori fondamentali per l’azienda, che si impegna costantemente a minimizzare l’impatto ambientale delle proprie attività e a promuovere pratiche sostenibili.

 

 

 

 

 L’installazione dell’impianto fotovoltaico

Vediamo insieme qual è la soluzione adottata da Solarelit Powered by Greenvolt, quali materiali sono stati scelti e quali sono i benefici di cui godrà Edilfibro Spa:

 

Solarelit Spa ha sviluppato, progettato e realizzato un impianto fotovoltaico chiavi in mano, con potenza di 2143 kWp suddiviso in due sezioni:

 

Sezione principale

 

– 3.296 pannelli SUNPOWER MAXEON P6 da 500 Wp

– 1.648 kWp potenza impianto

– n°14 inverter marchio SMA modello SHP 100-21 400V

 

Sezione secondaria

 

– 990 pannelli SUNPOWER MAXEON P6 da 500 Wp

– 495 kWp potenza impianto

– n°4 inverter marchio SMA modello SHP 100-21 400V

 

 

Edilfibro Spa con l’installazione dell’impianto avrà una nuova impronta green.

L’energia elettrica prodotta verrà in parte assorbita dall’Azienda, mentre l’eventuale #energia in esubero, non assorbita dall’Azienda, verrà ceduta alla rete pubblica di distribuzione in Media Tensione. 

 

l’impianto fotovoltaico installato da Solarelit powered by greenvolt, inoltre, consentirà di prevenire l’emissione in atmosfera di 954 kg di CO2 annui, contribuendo a un futuro più sostenibile e un pianeta più sano.

 

 

Boiler plate:

Solarelit powered by Greenvolt

Solarelit powered by Greenvolt è il nuovo brand che sottolinea l’ingresso di Solarelit nel Gruppo Greenvolt, operatore internazionale leader nel mercato delle energie rinnovabili attraverso molteplici tecnologie. Specializzata nel settore delle energie rinnovabili, e nella generazione distribuita, l’azienda propone un nuovo modo di generare e consumare energia elettrica utilizzando pannelli solari, con l’obiettivo di aiutare i propri clienti a massimizzare l’efficienza energetica, contribuendo alla transizione energetica e al rispetto dell’ambiente. Con un DNA basato su 30 anni di esperienza, presenza sul territorio e utilizzo delle più recenti tecnologie, l’azienda è leader in Italia nella progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di coperture industriali, rivestimenti metallici, facciate, cappotti termici, interventi di efficientamento energetico, illuminazione a LED, impianti fotovoltaici e smaltimento amianto compatto ed ha fornito soluzioni a più di 2.000 clienti con 100MW di potenza fotovoltaica installata.
www.next.greenvolt.com/it

 

Edilfibro spa

Edilfibro Spa è un’azienda leader nel settore edilizio, con sede ad Arena Po (PV) in Italia. Fondata nel 1963 con una visione incentrata sull’innovazione e la qualità, Edilfibro si distingue per la sua vasta esperienza nella progettazione e produzione di materiali edili di alta qualità tra cui lastre ondulate in fibrocemento ecologico e lastre grecate metalliche per coperture industriali, civili e agricole.

Con uno staff altamente qualificato e una forte attenzione ai dettagli, l’azienda si impegna a fornire soluzioni innovative e personalizzate per soddisfare le esigenze dei propri clienti sia in Italia che all’estero. Per ulteriori informazioni, visitare il sito web www.edilfibro.it.

 

 

Edizioni Ambiente a Book Pride Milano

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La prossima edizione della fiera nazionale dell’editoria indipendente, Book Pride Milano 2024, terrà un incontro sull’ambiente intitolato “Il cambiamento climatico non esiste (e allora perché parlarne?)”. L’evento, organizzato da Edizioni Ambiente, si propone di affrontare le problematiche legate alla comunicazione ambientale. Ci sarà un focus sulle sfide attuali legate alla diffusione di fake news, negazionismo, manipolazione mediatica, ecoansia, tecnicismi ed estreme semplificazioni, che rendono difficile il dibattito sull’ambiente in questo momento storico. L’incontro cercherà di affrontare le sfide legate alla comunicazione dell’emergenza climatica e di capire qual è il modo corretto per sensibilizzare le persone sull’urgenza di agire, nonostante gli avvenimenti quotidiani che dimostrano la necessità di intervenire. Sarà un’opportunità per riflettere su cosa stiamo facendo di sbagliato nella comunicazione ambientale e su come migliorare la situazione. La comunicazione sulla crisi climatica è fondamentale e deve essere affrontata in modo efficace per catalizzare azioni e cambiamenti concreti.

RAPPORTO SULLA GEOGRAFIA PRODUTTIVA DELLE RINNOVABILI IN ITALIA

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Il 29 febbraio 2024 è stato presentato il 2° Rapporto sulla Geografia Produttiva delle Rinnovabili in Italia presso la fiera di Rimini, in occasione di KEY – The Energy Transition Expo. Il rapporto è stato promosso e realizzato da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del settore delle energie rinnovabili. Il rapporto evidenzia che ci sono 37.655 imprese attive o potenzialmente attive nella filiera delle energie rinnovabili, il 13% in più rispetto all’anno precedente. In particolare, circa un terzo di queste imprese si concentra nelle regioni Lombardia, Lazio e Veneto. Secondo Realacci, presidente di Fondazione Symbola, la transizione verde favorisce un futuro più sostenibile per l’uomo. In particolare, investire nelle energie rinnovabili e nell’efficienza energetica fa crescere l’Italia, la rende più libera, rafforza l’economia e aumenta l’occupazione. Il rapporto rivela che l’Italia eccelle in molti settori legati alla nuova economia sostenibile, e dà il meglio di sé quando unisce innovazione e tradizione, coesione sociale, nuove tecnologie e bellezza, e ha la capacità di farsi conoscere a livello internazionale senza perdere le proprie radici territoriali e comunitarie. L’evento ha avuto luogo durante KEY – The Energy Transition Expo, organizzato da Italian Exhibition Group, e ha presentato il rapporto “Filiere del Futuro. Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia” promosso da Fondazione Symbola e Italian Exhibition Group, in collaborazione con le principali associazioni di categoria del settore. Il rapporto analizza le caratteristiche e la distribuzione territoriale delle imprese attive nella filiera delle energie rinnovabili, offrendo un’anticipazione sul sito

www.symbola.net

“LA LOMBARDIA È LA PRIMA REGIONE ITALIANA PER NUMERO DI IMPRESE CHE EFFETTUANO ECO-INVESTIMENTI

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La Lombardia è la regione italiana dove si trova il maggior numero di imprese che effettuano investimenti sostenibili (88.020) e dove vengono stipulati più contratti per posti di lavoro green (421.171). Secondo lo studio “I talenti della Lombardia” questa regione contribuisce in maniera significativa all’Italia quando si tratta di unire l’economia sostenibile con la cultura, la qualità, l’innovazione, la coesione e la bellezza. Il settore produttivo culturale e creativo in Lombardia ha un valore aggiunto di 26,4 miliardi di euro, coinvolgendo 352.600 persone occupate. Il presidente della Camera di Commercio di Brescia, Saccone, sottolinea che il territorio lombardo è in crescita, soprattutto nel settore turistico e culturale, e che la Lombardia si distingue per la moda, il design e le imprese creative. In particolare, la provincia di Brescia ha visto una crescita particolare nel settore turistico in questi ultimi anni, anche supportato dallo sviluppo dei settori culturali, creativi e ricreativi. Brescia è la settima città italiana per valore aggiunto (1.913 milioni di euro) e l’ottava per numero di addetti (28.406), che rappresenta l’1,9% del totale nazionale. Questi dati confermano l’importanza dell’impegno della Lombardia verso la sostenibilità, la cultura e l’innovazione. L’utilizzo corretto dei fondi europei previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) potrebbe fornire ulteriore slancio a questo settore in rapida crescita.

Milano è più sicura, sensori finalmente obbligatori per i veicoli pesanti in città

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Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Milano: in Area B e C i veicoli pesanti senza dispositivi di sicurezza potranno essere sottoposti a limitazioni della circolazione

Legambiente: “Vince il buon senso e la correttezza, Milano pioniera in una scelta di pubblico interesse che ora dovrà essere confermata dal governo. Un pensiero va alle vittime del tragico anno appena trascorso.”

Alla fine, Milano la spunta: il governo non può più ignorare l’ultimo grado di giudizio amministrativo espresso dal Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della città contro la cancellazione del TAR. I mezzi pesanti che entrano a Milano saranno meno pericolosi, ‘esportando’ inoltre gli stessi provvedimenti a tutela delle persone anche nelle città che ancora non se ne sono ancora dotate.

Torna quindi in effetto la delibera di Giunta 1260 del 21 settembre scorso, ma il Consiglio di Stato ha prescritto che “le apparecchiature di rilevamento della presenza di pedoni e ciclisti dovranno essere omologate e conformi alla normativa vigente, anche europea, applicabile”. Il messaggio principale è rivolto al governo nazionale, che dovrà mettere finalmente mano a un provvedimento inequivocabile, prendendo spunto dalle esperienze europee.

Il risultato della sentenza è tanto più opportuno quanto si pensi alla elevata cantierizzazione della città, dove ricadono novantaquattro interventi finanziati con fondi PNRR per quasi un miliardo di euro di valore, trecento milioni dei quali da spendere solo nel 2024, con oltre quaranta cantieri da aprire. Conciliare lo sviluppo economico con la sicurezza e la qualità della vita delle persone è una sfida che la città può vincere solo se le strade saranno in sicurezza.

“Una notizia incoraggiante, che sostiene il ricordo delle vittime delle recenti collisioni tra biciclette e mezzi pesanti sofferte dalla città,” commenta Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente Lombardia. “Adesso è il tempo della responsabilità di tutti, in primis del governo. Milano ha fatto la sua parte, ora tocca al parlamento dimostrare di non essere ideologico, ma di tutelare l’interesse pubblico.”

Solarelit powered by Greenvolt al KEY – The Energy

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Solarelit powered by Greenvolt sarà presente al KEY – The Energy Transition Expo, il più importante evento europeo per le energie rinnovabili e l’efficienza #energetica in Italia e nel bacino del Mediterraneo.

📅28 Febbraio – 1° marzo 2024 
📍Rimini Expo Centre, Pad. D5 – Stand 024

 

L’evento sarà un’opportunità unica per mettere in luce l’accelerazione delle politiche energetiche e

#climatiche, nonché per esplorare le nuove opportunità di mercato nel settore delle energie rinnovabili.

 

Abbiamo in programma anche uno speciale convegno in cui il nostro Team di esperti vi permetterà di esplorare due approcci all’avanguardia: il Power Purchase Agreement (PPA) on-site e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). Il convegno si svolgerà Giovedì 29 Febbraio (14-14.45) presso presso la Workshop Arena Pad. C1: non mancare!

 

Durante la Fiera della Transizione Energetica, sarà possibile incontrare stakeholder e professionisti del settore delle #energierinnovabili, essere informati sulle ultime novità del settore, sui principi normativi in evoluzione e soprattutto stringere partnership strategiche, condividere idee e buone pratiche al servizio della transizione energetica.

 

In Solarelit powered by Greenvolt siamo pronti a contribuire attivamente alla discussione sulla sostenibilità: unisciti a noi al KEY per lasciarci portare #EnergiaAccantoATe.

 

Ci vediamo all’evento!

 

 

 

QUANDO IL VERDE È GOURMET E CHIC

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La prestigiosa guida Condé Nast Johansens rappresenta il top dell’ospitalità di lusso, sempre alla ricerca di atmosfere e situazioni raffinate. Diverse strutture affiliate in tutta Italia vantano meravigliosi giardini e contesti naturali e propongono momenti conviviali romantici en plein air.

Quando il lusso e la ricercatezza si sposano con scenari naturali bucolici e cibo prelibato, si creano ambienti fiabeschi e un’eleganza rilassata: picnic gourmet, pranzi in mezzo ai vigneti, mise en place impeccabili in angoli romantici del giardino, cene a lume di candela fra gli ulivi, caccia al tartufo…Condé Nast Johansens ne ha per tutti i gusti.

 

Castello Dal Pozzo Resort: picnic nei giardini del castello

Castello Dal Pozzo è un magnifico Resort di lusso a 5 stelle, situato nel villaggio di Oleggio Castello, sovrastante il Lago Maggiore, nella zona più scenica del Piemonte. Il romantico Castello fu originariamente costruito dalla famiglia Visconti ed è stato nella famiglia Dal Pozzo per sei generazioni. Il resort comprende tre edifici: il maestoso Castello, un palazzo del XVIII secolo e le rinnovate Scuderie, che ospitano tutti le 45camere da letto con bagni in marmo e splendide viste sul lago.

L’esperienza gastronomica gourmet offerta al Castello Dal Pozzo, è costituita da un misto di piatti tradizionali con una cucina altamente innovativa. Il resort dispone del pluripremiato ristorante gourmet Le Fief, uno dei più romantici sul Lago Maggiore, del più informale Dan Garden Lounge, immerso nella natura del parco secolare, della sala da ballo Cassiano III, del bistro Folia Life Pool & bar situato a bordo piscina e un American bar sulla Terrazza all’Italiana che propone aperitivi.

Lo stile di Castello Dal Pozzo riflette l’eleganza dell’era neogotica, gli ospiti vengono catapultati in atmosfere del passato, tra il blu scintillante del lago e le colline circostanti lussureggianti. Il portico d’ingresso, la cappella, la massiccia torre quadrata di levante, la piccola torre ottagonale sullo spigolo sud-occidentale, fanno trasparire lo spirito dello stile anglosassone.

 

È circondato da 59 acri di giardini ben curati che si affacciano sul Lago Maggiore. In questo contesto incantevole è possibile fare romantici picnic preparati dal resort. Il Parco di 24 ettari è avvolto da essenze arboree rare di grande interesse botanico.

 

Relais Le due Matote: picnic e caccia ai tartufi

Nelle Langhe, un fienile recuperato del XVI-XVII secolo oggi boutique hotel, rifugio per soli adulti con sole sei suite, ciascuna con un carattere individuale con elementi unici come un letto a baldacchino in cui dormì Napoleone III, un letto a baldacchino inglese del XIX secolo, un camino intagliato a mano e sedie e divani imbottiti in seta. Il tutto si fonde con pezzi di design italiano e grandi vetrate. Il risultato è un’eleganza rilassata, sofisticata e calmante. Il riposo è garantito al Relais Le Due Matote, rilassandosi presso la piscina a sfioro all’aperto o nella piscina terapeutica interna, o con un massaggio ayurvedico, o partecipando a una sessione di degustazione di vini.

Lo Chef del Relais Luca La Peccerella realizza la visione dello chef Roberto Di Pinto (proprietario del Sine by Di Pinto di Milano): una cucina italiana internazionale con un tocco napoletano nel raffinato L’Orangerie by Di Pinto; creative tapas nel Crystal Bar & Lounge e la pizza napoletana al The Pizzeria nota per il suo impasto leggero e digeribile ottenuto dopo un processo di lievitazione di 48 ore.

 

I magnifici dintorni si possono esplorare durante una battuta di caccia al tartufo bianco con trifolau nei boschi e noccioleti delle langhe o con un tour, con picnic incluso, a bordo di una Fiat Spiaggina degli anni ’70 guidata dallo chef del Relais Luca La Peccerella.

 

Tenuta San Masseo: tavoli fra i vigneti e gli ulivi

Tenuta San Masseo è un luxury boutique resort immerso nel panorama umbro, con vista sulla pittoresca Assisi. Ogni istante è vissuto immersi nella natura, in un’atmosfera magica con servizi personalizzati, fra cui una Private Spa. Si può scegliere tra le 8 camere curate nel minimo dettaglio ognuna con un particolare che la rende unica.

 

Il contesto esterno è variegato e molto ampio e sono tanti gli angoli affascinanti immersi nel verde per rendere unici gli eventi: la tenuta è circondata da uliveti, vigne, giardini, un parco botanico di 20.000 mq, una veranda panoramica, una piscina o il Masseo Vista Cube, un’elegante tensostruttura in vetro fino a 300 persone. In queste ambientazioni speciali ospita diverse tipologie di evento conviviale, dalla cena romantica a due con tavolo fra i vigneti, all’elegante matrimonio con pochi invitati, una festa di compleanno o battesimo, un anniversario, festeggiati en plein air.

 

Cascioni Eco Retreat: picnic fra gli ulivi e cene a lume di candela sotto le stelle

Cascioni Eco Retreat, di recente apertura, è un hotel di lusso sostenibile (certificato Ecolabel) dove la natura selvaggia e il comfort si uniscono in perfetta armonia., nei pressi di Olbia, all’interno di una riserva naturale di 90 acri. Un viaggio lungo le tradizioni contadine della Gallura fra l’impareggiabile bellezza dell’ambiente profumato di erbe, fiori e piante selvatiche. Poche Suite in materiali naturali, ciascuna col suo porticato, il suo giardino, la sua piccola piscina privata.

Nei 45 acri di parco della tenuta si raccolgono moltissimi prodotti tra cui olio d’oliva, verdure e marmellate provenienti dai frutti del frutteto del Ritiro, tutto sapientemente utilizzato dagli chef di Cascioni per dare vita ad una celebrazione dei sapori biologici in piatti tradizionali accompagnati dalla scelta dei vini dell’ampia cantina scelta dal sommelier. L’executive chef di Ulià Restaurant è specializzato nei gusti della cucina vegetariana e nelle leggerezze dei piatti vegani, il cibo semplice e genuino della tenuta e quello della campagna circostante.

 

L’immersione nella natura del parco è l’essenza fondante del soggiorno al Cascioni Eco Retreat, fra laboratori, cene a lume di candela nell’oliveto e picnic in giardino. Passeggiando nel parco si possono imparare i nomi delle piante, le ricette della tradizione in La natura in un vasetto, laboratorio delle confetture dolci e salate o Dall’orto alla padella, iniziativa per vivere la cucina naturale da protagonisti, e si degustano olio nuovo e vini.

Infine si può scegliere l’esperienza Polvere di stelle, cena intima servita sotto le stelle; oppure il Cestino delle meraviglie, picnic esclusivo sotto gli alberi del parco.

 

Nèroli Bio Relais: picnic e cene private fra vigne e uliveti

All’ombra del’Etna, Nèroli Bio Relais nasce come monastero/casa colonica del XVIII secolo di proprietà dei San Placido dell’ordine dei Benedettini. I vigneti e agrumeti circostanti contribuiscono a renderlo un rifugio per quanti cercano un’autentica esperienza siciliana, con camere eleganti e minimaliste progettate con lusso sobrio, colori naturali circondate da calma e tranquillità.

 

Oggi l’azienda agricola biologica di Nèroli Bio Relais si estende su 45 ettari e sta intraprendendo uno storico recupero delle varietà autoctone reintroducendo, accanto all’agrumeto consolidato, uve rosse Frappato, uve bianche Grillo e 400 piante di ulivo della varietà Nocellara Etnea. Fornisce olio d’oliva, uova, frutta, verdura ed erbe aromatiche al ristorante Dispensa Giaretta, dove lo Chef prepara pasta fresca, torte e biscotti con farine di grani antichi macinati localmente, privi di pesticidi e sostanze nocive. La lista dei vini di accompagnamento del ristorante mette in luce una varietà di eccellenti aziende vinicole siciliane, inclusa ovviamente la loro Dei Monaci.

 

La vocazione di Nèroli per il cibo può essere condivisa anche durante corsi di cucina, degustazioni di vini, passeggiate guidate nell’oliveto e picnic o cene private in vigna o nell’oliveto.

 

Condé Nast Johansens

Condé Nast Johansens, degli stessi editori di Vogue, GQ, Tatler, Condé Nast Traveller e Vanity Fair, è la principale guida di riferimento per chi viaggia. Con più di 40 anni di esperienza nell’ispezione e nella consulenza di strutture in tutto il mondo, il team di Condé Nast Johansens di Local Experts dedicati, ispeziona ogni proprietà anno dopo anno. Se consigliano una struttura, ci si può fidare sul fatto che si vivrà un’esperienza eccezionale. Con un pubblico di circa 3.8 milioni di lettori, la distribuzione delle Guide è di 16.100 copie in tutto il mondo.

 

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Terza tappa della campagna nazionale di Legambiente #perunsaltodiclasse: Milano

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I risultati delle analisi termografiche di Legambiente mostrano  inefficienze e dispersioni termiche negli edifici del quartiere Corvetto, partecipa anche il Politecnico di Milano con le sue termografie su Chiaravalle e Maciachini

Terza tappa per la nuova campagna di Legambiente e Kyoto Club #perunsaltodiclasse con un incontro dedicato ai decisori politici organizzato dalle due Associazioni a Milano presso il centro Legambiente di Cascina Nascosta, nel centro di Parco Sempione.

La pioggia ha impedito la ricognizione degli edifici eseguita in diretta con la stampa al seguito, ma la presentazione delle termografie eseguite in precedenza da Legambiente Lombardia ha offerto molti spunti per il dibattito alla presenza rappresentanti politici locali (Pierfrancesco Maran, assessore Casa e Piano quartieri e Francesca Cucchiara, consigliera comunale Europa Verde, Cristian Parolini, assessorato Ambiente e Verde), regionali (presenti Michela Palestra, consigliera regionale Patto Civico e Simone Negri, consigliere regionale PD) e nazionali, (Vinicio Peluffo deputato PD, capogruppo commissione Attività Economiche e Energia).

Presente anche il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano con l’Ing. Andrea Sangalli. Il DAStU è impegnato a sua volta in un progetto di ricerca sul parco edilizio milanese con termocamere avanzate sia terrestri, sia montate su un drone. Le termografie DAStU sono state realizzate su edilizia residenziale pubblica di proprietà del Comune di Milano, dotata di retrofit termico profondo nei quartieri di Chiaravalle e Maciachini. In entrambi i casi, le termografie sono state messe a confronto con le immagini reali degli stessi edifici.

L’obiettivo era di “far toccare con mano” i principali problemi di un edificio ‘disperdente’, che portano ad un aggravio delle bollette energetiche oltre ad incidere in maniera importante sulle emissioni inquinanti e climalteranti.

La problematica più ricorrente rilevabile dalle termografie è quella dei cosiddetti ‘ponti termici’, ovvero dove l’energia termica passa più facilmente, tipicamente osservabili intorno agli infissi dei balconi e delle finestre.

 

“La transizione energetica ha un alleato fondamentale nella trasformazione del patrimonio edilizio,” commenta Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Con la chiusura del Superbonus 110%, bisogna recuperare la fiducia in azioni sistemiche, trovando gli ambiti di applicazione che massimizzino l’impegno economico e il conseguente risparmio energetico. Milano, come tutta la Lombardia, ha un patrimonio edilizio formato per oltre il 50% da edifici in classe G e F. Un lavoro immenso da affrontare anche alla luce della direttiva sulle Case Green di prossima approvazione. Agire per una riqualificazione profonda degli stabili garantisce un risparmio energetico che può superare il 70%”

 

Le indagini termografiche rappresentano ad oggi la tecnica più rapida e flessibile per questo tipo di monitoraggi. Con l’utilizzo di una termocamera, infatti, vengono rilevate le variazioni di temperatura delle superfici degli oggetti, determinando ponti termici, inefficienze e dispersioni che rappresentano non solo un inutile spreco di energia termica, ma anche lo stato di non comfort abitativo, costringendo milioni di famiglie a spendere molto di più per riscaldare gli ambienti, portando i costi delle bollette a valori decisamente notevoli. Questo strumento, infatti, misura la radiazione infrarossa emessa dalle superfici inquadrate, che varia in base alla temperatura, e i risultati vengono presentati all’operatore come un’immagine di differenti colori, ciascuno dei quali rappresenta diverse temperature superficiali. Le termografie evidenziano una significativa dispersione di calore in diverse strutture, sia pubbliche sia private. Un fenomeno che contribuisce all’aumento dei consumi energetici e comporta un impatto negativo sull’ambiente: non a caso il patrimonio edilizio è uno dei principali settori responsabili delle emissioni climalteranti con la sua forte dipendenza dalle fonti fossili, con particolare riguardo al gas: oltre il 40% del gas fossile consumato nel nostro Paese, infatti, viene proprio dal settore edilizio.

 

Diverse le misure che potrebbero essere adottate a livello nazionale e locale per migliorare la situazione – ha dichiarato Katiuscia Eroe, Responsabile Energia Legambiente – a partire da una riforma degli incentivi del settore edilizio accessibili a tutti in base alle prestazioni e al reddito – solo nel 2022 si sono spesi oltre 17 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi tra la promozione di caldaie a gas e sconti di IVA che rendono il patrimonio edilizio vetusto e inefficiente – passando per l’isolamento termico negli edifici, incoraggiando l’installazione di materiali innovativi e sostenibili per ottenerlo, finestre ad alte prestazioni energetiche, fonti rinnovabili per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo.

 

Il settore residenziale è secondo solamente a quello dei trasporti in termini di consumi finali di energia. L’Italia, dopo le modifiche al Superbonus e l’affossamento della cessione del credito, necessita di politiche incisive e accessibili alle famiglie a medio e basso reddito. L’approvazione della EED e la discussione di quella sulle Case Green, che non sta andando nella direzione sperata, rappresenterebbero non la soluzione al problema, ma un punto di partenza nel percorso di decarbonizzazione del nostro patrimonio edilizio, ancora altamente climalterante.

 

A livello nazionale gli obiettivi possono essere decisamente più ambiziosi: abbassare entro il 2030 i consumi degli edifici residenziali, riducendo al tempo stesso il loro impatto emissivo, e uscire definitivamente dalla dipendenza dal gas nel 2035. Nello studio “La decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento” condotto da Elemens per Legambiente e Kyoto Club, nel modello “Gas reduction 2030”, si va oltre gli obiettivi proposti dalla direttiva EED che stima per l’Italia una diminuzione di appena 6,1 miliardi di smc di gas fossile per il riscaldamento domestico rispetto ai consumi 2020, con una riduzione pari al solo 37% in meno. È importante che l’Italia riveda al rialzo gli obiettivi minimi di risparmio fissati dalla direttiva europea entrata in vigore a settembre 2023 per raggiungere almeno il 2% di riduzione annuo dei consumi nel 2024-2025 (+ 0,7% rispetto al limite europeo pari a 1,3%); il 3% nel 2026-2027 (il doppio di quanto stabilito dalla direttiva EED, pari ad 1,5%) ed il 4,5% nel 2028-2030 (+ 2,6 rispetto di quanto stabilito dalla direttiva EED, pari a 1,9%);  occorre mettere in campo una serie di interventi strutturali non più rimandabili, eliminando incentivi e sussidi alle tecnologie a fonti fossili, migliorando gli strumenti di monitoraggio, modificando l’attuale sistema di detrazioni con l’introduzione di un sistema premiante proporzionale ai risultati ottenuti, e reintroducendo la cessione del credito per tutti gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche. Inoltre, a partire dal 2025, è necessario vietare l’installazione di tecnologie che impiegano fonti fossili e introducendo un Fondo dedicato alle famiglie a medio e basso reddito per la copertura dei costi non sostenuti dal sistema incentivante.

 

Per un salto di classe è la nuova campagna di advocacy di Legambiente e Kyoto Club che nasce per sensibilizzare Amministratori politici nazionali, regionali e locali, cittadine e cittadini ma anche progettisti e condomini sull’importanza per il nostro Paese di avere una seria e lungimirante politica di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, a partire dalla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento e dalla riduzione delle emissioni di carbonio incorporato che caratterizza la filiera delle costruzioni e delle riqualificazioni edilizie.

 

Milano ospita la 10a edizione del workshop nazionale sul volontariato aziendale

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Una crescita costante quella del volontariato aziendale con Legambiente, che vede protagonisti i dipendenti, manager e collaboratori di piccole e grandi aziende che, durante le ore di lavoro, dedicano il loro tempo alla tutela dell’ambiente e alla sostenibilità dei territori, coniugando la responsabilità sociale d’impresa e il benessere della comunità. In dieci anni dal workshop del volontariato aziendale con Legambiente, le aziende coinvolte sono passate da 20 a 241 (nel 2023) . Sempre nel 2023, alle attività di volontariato, che contribuiscono al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, hanno partecipato 14.086 collaboratori registrando un incremento di ben 950 volontari (nel 2022 erano 13.136). Crescono anche le aree riqualificate, 260 contro le 223 della scorsa edizione. Per un totale di 16.300 kg di rifiuti raccolti (di cui 168 kg sono mozziconi di sigarette ). Sono state ben 91 (lo scorso anno 70) le “Carte d’Identità del volontariato aziendale di Legambiente” rilasciate come riconoscimento personalizzato per le imprese coinvolte nelle attività di riqualificazione dei territori, in cui si certifica il tempo, l’impegno e il percorso attraverso le iniziative svolte.

Questi, in estrema sintesi, i dati di bilancio sulle attività di volontariato aziendale registrate nel 2023, presentati da Legambiente oggi presso la Diamond Tower di Milano nel corso della X edizione del workshop “Sinergie: Creare valore con Legambiente” quest’anno dal titolo ispirato al XII Congresso Nazionale di Legambiente “Innovare – Includere – Riconvertire” . Proprio i temi del Congresso, che si è svolto a Roma dal 1 al 3 dicembre scorso, hanno infatti guidato le nuove proposte progettuali per il 2024: nel cuore delle attività offerte alle aziende sempre più citizen science ed economia circolare, ma anche una maggiore collaborazione con altre associazioni che si occupano di sociale, unendo valenza ambientale e sociale; il rafforzamento della promozione e custodia della biodiversità; lo sviluppo del tema fast fashion, con attività laboratoriali di recupero di indumenti, organizzate in sinergia con soggetti e associazioni che operano in questa filiera e che si occupando di sociale, per educare e sensibilizzare verso scelte sempre più sostenibili.

Tra le iniziative organizzate nel corso del 2023 dal Cigno verde e che hanno visto il protagonismo delle aziende, molte hanno riguardato, in tutto il Paese, la riqualificazione dai rifiuti degli spazi verdi urbani e delle spiagge; con la possibilità di vivere esperienze di citizen science, censendo la quantità e la tipologia dei rifiuti dispersi con i monitoraggi Beach Litter Park Litter. In totale sono stati 38 le spiagge e 57 i parchi urbani che hanno ospitato queste attività, rispettivamente in 36 e 15 città. E ancora 11 le iniziative di “Bimbi in Ufficio”780 bambine e bambini (3-14 anni) che, visitando gli uffici dei propri genitori, hanno partecipato ai laboratori organizzati dagli animatori di Legambiente su numerosi temi come il riciclo creativo della plastica, la corretta alimentazione, l’importanza degli alberi e della mobilità sostenibile. Inoltre, 6 gli appuntamenti formativi (in presenza e online) che hanno coinvolto 360 collaboratori aziendali, con attività di sensibilizzazione sull’adozione di stili di vita e comportamenti sostenibili: dalla corretta raccolta differenziata alle energie rinnovabili fino all’economia circolare.

“Un’alleanza per il futuro che si dimostra sempre più vincente, quella tra le aziende e il Terzo settore – ha commentato il direttore generale di Legambiente, Giorgio Zampetti –. Dalla pulizia delle aree verdi urbane e spiagge, ai webinar formativi fino ai laboratori sull’economia circolare rivolti ai più piccoli: tutte occasioni straordinarie per informarsi, educare, condividere, apprendere come assumere comportamenti più sostenibili, non solo nel lavoro ma nella vita quotidiana. Tasselli fondamentali nel perseguimento degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, con un’importante ricaduta sulle comunità, migliorando la qualità di vita dei cittadini e facendo qualcosa di concreto per i territori.”

“Siamo molto fieri dei numeri che presentiamo oggi in occasione della X edizione del workshop – ha dichiarato Ida La Camera, responsabile nazionale volontariato aziendale di Legambiente –. Per il futuro, i temi del XII Congresso Nazionale “L’Italia cantiere. Innovare – Includere – Riconvertire” ci faranno da bussola, cercando di accompagnare sempre più le aziende verso percorsi di responsabilità sociale, offrendo loro sempre più possibilità. Tra le novità che introdurremo ci saranno le attività sul tema della promozione e custodia della biodiversità e del fast fashion, sensibilizzando agli impatti ambientali e sociali e educando a scelte sempre più sostenibili”.

Per citare solo alcune delle aziende protagoniste delle giornate di volontariato con Legambiente, Capgemini che in tutte le sedi italiane ha fatto scendere in campo i dipendenti e le famiglie per la riqualificazione di aree verdi urbane e spiagge e per i relativi monitoraggi Beach e Park litter, censendo la quantità e la tipologia dei rifiuti dispersi. Protagonisti dell’attività di citizen sciencePark Litter e Beach Litter di Legambiente anche i dipendenti e i manager di Enel , impegnati in tutta Italia nella pulizia di aree verdi urbane e spiagge. E ancora Hilti che in tutte le sedi in Italia ha organizzato iniziative rivolte ai dipendenti e aperte anche ai più piccoli, riguardanti temi dell’economia circolare e del recupero creativo, donando anche strumenti utili alle attività di volontariato ai circoli locali di Legambiente. Essity che, nella sede di Legnano, ha organizzato il “Family Experience Day”, dedicato ai dipendenti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di mettere in luce comportamenti sostenibili da adottare in ufficio e nella vita quotidiana. Esperienza affine è quella di Alstom con “Ti presento Alstom”: open day rivolto alle famiglie dei dipendenti per scoprire l’azienda e le sue attività, che ha previsto – nell’ambito del format di Legambiente “Bimbi in ufficio” – laboratori sulla sostenibilità per i bambini dai 3 ai 14 anni.

Al X workshop hanno preso parte:

Giorgio Zampetti, Direttore Generale Legambiente; Ida La Camera , Responsabile nazionale volontariato aziendale Legambiente;  Philippe Desgeans, Country Manager di BNP Paribas Leasing Solutions Italy;  Riccardo Taverna, Chairman WeGlad; Annalisa Corrado, Responsabile sviluppo progetti innovativi AzzeroCO2; Antonio Nicoletti, Responsabile nazionale Aree protette e Biodiversità Legambiente; Davide Caocci, Sustainability Manager in Gioda Consulting; Alessandro Ciani, BNL BNP Paribas ESG COE Expert; Alessandra Miata, CSR Head Italy Capgemini; Fernanda Panvini, Sustainability Italy Head of Sustainability Initiatives and Circular Economy Enel Italia; Maria Laura Deni, Communications Manager Italy Group Function Communications Essity; Tiziana dell’Orto, Segretario Generale, EY Foundation Onlus Director, EY Corporate Responsibility & Sustainability; Massimo Fortunato, Sustainable Development Manager Birra Peroni; Alice Matteucci, Southern Europe Sustainability Manager Hilti; Elvira Viteritti, Teamlead Communication Cosnova. Sergio Capelli, Direttore Legambiente Piemonte; Piero De Candia, Direttore Legambiente Veneto; Andrea Causo, Direttore Legambiente Lombardia; Antonio Gallozzi , Responsabile volontariato aziendale Legambiente Campania; Federico Borromeo, Direttore Legambiente Liguria; Roberto Scacchi, Presidente Legambiente Lazio.

Hanno moderato: Francesco Loiacono, Direttore La Nuova Ecologia e Iris Corberi, Direttrice BioEcoGeo.

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