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Enel X-Aeroporti di Roma: all’Aeroporto Leonardo da Vinci il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo d’Europa

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FCO AEROPORTO DI ROMA FIUMICINO TERMINAL 3 ESTERNI AEROPORTO INTERNAZIONALE LEONARDO DA VINCI
  • La società di Enel si è aggiudicata la gara pubblica per realizzare, con la collaborazione di Circet Italia SpA, il più grande impianto fotovoltaico europeo in autoconsumo di un aeroporto
  • L’impianto contribuirà in misura considerevole al processo di efficientamento energetico avviato da ADR per l’hub internazionale di Fiumicino e alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera equivalente alla piantumazione di circa 100mila alberi all’anno
  • Enel X, a seguito dell’aggiudicazione di una gara pubblica europea bandita da Aeroporti di Roma, conferma il suo impegno nell’offrire ai partner soluzioni e tecnologie che integrano perfettamente innovazione e produzione di energia da fonti rinnovabili, accelerando il percorso di sostenibilità di Aeroporti di Roma. La società di Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di efficienza energetica, realizzerà per Aeroporti di Roma, in collaborazione con Circet SpA, azienda leader nello sviluppo di infrastrutture, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in un aeroporto europeo. Situato parallelamente alla pista n° 3 del Leonardo da Vinci, l’impianto coprirà un’area di 340mila mq con una potenza di 22 MWp producendo a regime circa 32 GWh di energia rinnovabile all’anno. Una volta operativo l’impianto eviterà l’immissione in atmosfera di oltre 11mila tonnellate di CO2, equivalenti alla piantumazione di circa 100mila alberi.

     

    “La costruzione del nuovo impianto fotovoltaico, il più grande d’Europa, è un passaggio significativo della collaborazione ormai consolidata con Aeroporti di Roma” ha dichiarato Francesco Venturini, Responsabile di Enel X “Siamo di fronte a un intervento in ambito aeroportuale mai visto prima che, grazie alla nostra leadership nella realizzazione di tecnologie avanzate nel settore energetico, contribuirà in larga parte a ridurre le emissioni dell’Aeroporto di Fiumicino rendendolo ancora di più un’eccellenza a livello mondiale”.

     

    “Proseguiamo con una delle più ambiziose iniziative del nostro percorso di sviluppo sostenibile – ha commentato Marco Troncone, Amministratore Delegato di ADR – perché questo progetto, con la collaborazione di Enel X, permetterà la generazione di oltre 32 GWh all’anno di energia rinnovabile grazie al più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo per un aeroporto europeo. Siamo convinti che le eccellenze italiane possano e debbano lavorare insieme per la trasformazione e il rilancio di un settore strategico per il nostro Paese e per contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.”

     

    Aeroporti di Roma, primo polo aeroportuale italiano e tra i migliori hub del mondo, come testimoniato dalle 5 stelle Skytrax, ha scelto di puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale e ha avviato da qualche anno un percorso volto all’azzeramento delle emissioni di CO2 nel 2030, in anticipo rispetto ai target prefissati dal comparto aeroportuale europeo, confermando la propria determinazione sul fronte della sostenibilità e in particolare nella lotta al cambiamento climatico. L’innovativo impianto fotovoltaico sarà composto da circa 55mila pannelli fotovoltaici di ultima generazione oltre alle strutture di alloggiamento, cabine e cavidotti ed è stato progettato considerando le tecnologie più avanzate del settore per un perfetto adattamento dei requisiti di installazione per strutture di questo tipo. I lavori inizieranno entro la fine del 2023 e si completeranno nel 2024. Il nuovo impianto solare sarà integrato con un sistema di accumulo basato su batterie di veicoli elettrici giunte al loro secondo ciclo di vita. Lo storage da 10 MWh è frutto del progetto Pioneer- airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage, primo passo della collaborazione tra Enel X e ADR, e contribuirà a coprire gli eventuali picchi serali di domanda energetica dell’aeroporto. Si tratta di due interventi che mostrano la continuità del percorso avviato da Enel X e ADR e consolidano la posizione della società di Enel come partner di riferimento per Aeroporti di Roma nel campo dell’efficienza energetica.

     

    Enel X Global Retail è la business line globale del Gruppo Enel che opera nell’ambito della fornitura energetica e dei servizi di energy management. Leader mondiale nello sviluppo di soluzioni innovative dedicate ad accompagnare consumatori residenziali, imprese e municipalità nel percorso di transizione energetica, Enel X Global Retail offre un ecosistema di prodotti e servizi modulari e integrati, costruiti attorno alle esigenze dei clienti, promuovendo l’elettrificazione degli usi e la digitalizzazione. Enel X Global Retail gestisce servizi di demand response, con 8,1 GW di capacità totale, ha installato 76 MW di capacità di accumulo behind-the-meter e oltre 3 milioni di punti luce in tutto il mondo. Inoltre, fornisce quotidianamente energia a circa 67 milioni di clienti. L’ecosistema di soluzioni di Enel X Global Retail si basa su un business model a piattaforma che comprende asset per l’ottimizzazione e l’autoproduzione di energia, soluzioni premium di efficienza e gestione energetica ed offerte competitive e flessibili, con l’obiettivo di aiutare il cliente a tracciare la propria roadmap energetica, accompagnandolo dalla consulenza iniziale fino all’implementazione delle soluzioni.

     

    Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, gestisce e sviluppa gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino e svolge altre attività connesse e complementari alla gestione aeroportuale. Fiumicino, primo e unico aeroporto in Italia con un rating Skytrax di 5 stelle per gli standard eccellenti nella qualità del servizio, dispone di due terminal passeggeri ed è dedicato alla clientela business e leisure su rotte nazionali, internazionali e intercontinentali; Ciampino è principalmente utilizzato dalle compagnie aeree low cost, dagli express-courier e dalle attività di Aviazione Generale. Nel 2019 ADR ha registrato, come sistema aeroportuale, 49,4 milioni di passeggeri. (Nel 2022, a seguito degli effetti indotti dal Covid – 19 sul trasporto aereo, l’aeroporto di Fiumicino ha registrato circa 29,4 milioni di passeggeri mentre lo scalo di Ciampino ha chiuso l’anno con 3,5 milioni di passeggeri). Negli ultimi sei anni Aeroporti di Roma ha ricevuto numerosissimi premi, riconoscimenti e attestazioni di qualità. I principali sono sicuramente l’AIRPORT SERVICE QUALITY AWARD, assegnato da ACI World per la categoria di aeroporti europei con oltre 40 milioni di passeggeri all’anno, ottenuto per gli anni dal 2017 al 2022 per l’alto livello di soddisfazione dei passeggeri e l’ACI EUROPE BEST AIRPORT AWARD, categoria di aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri all’anno, per gli anni 2018, 2019, 2020, 2022: il riconoscimento, in questo caso, premia il raggiungimento dell’eccellenza in diverse discipline, tra cui la sicurezza, le operazioni, le infrastrutture, le relazioni con la comunità, la consapevolezza ambientale e il customer care. Grazie a questi risultati, nel 2022 ACI World ha incluso ADR nel “Director General’s Roll of Excellence”, albo di eccellenza di cui fanno parte solo 69 su oltre 18.000 aeroporti in tutto il mondo per gli elevatissimi livelli di qualità offerti ai propri passeggeri. SKYTRAX nel 2018 ha assegnato ad ADR il WORLD’S MOST IMPROVED AIRPORT AWARD in base alla valutazione dei servizi sperimentati da parte dei passeggeri in diversi aeroporti in tutto il mondo. Nel 2022 ADR ha ricevuto, sempre da Skytrax, il BEST AIRPORT STAFF IN EUROPE AWARD per la soddisfazione di precisi parametri di cordialità ed efficienza del personale addetto all’assistenza al cliente in aerostazione. Anche in tema di sostenibilità ADR si è distinto ricevendo dalla United Nations World Tourism Organization la LEADERSHIP IN SUSTAINABILITY AND COMMITMENT TO RESPONSIBLE TRAVEL nel 2020. In ambito innovazione, nel 2021, legato al progetto SESAR – Single European Sky, ADR ha ottenuto l’ACI EUROPE DIGITAL TRANSFORMATION AWARD, per l’investimento dell’aeroporto nel nuovissimo Airport Operation Center e per l’implementazione del nuovo modello di innovazione incentrato sull’Open Innovation. Nel 2022 Plug and Play Tech Center, il più grande fondo privato di investimento in Silicon Valley, ha assegnato ad ADR il “Corporate Innovation Award” per l’impegno a promuovere le iniziative di open innovation e a costruire un innovativo «aeroporto del futuro».

Che cos’è la sostenibilità sociale nelle imprese?

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Il tema della sostenibilità per le aziende è oggi fondamentale e la crescente attenzione agli aspetti sociali della strategia aziendale, in particolare, spinge le organizzazioni a sviluppare la propria sostenibilità sociale. In primo luogo, le aziende devono valutare l’impatto delle loro politiche aziendali sulla vita quotidiana dei loro dipendenti. Queste politiche devono riguardare e includere la creazione di posti di lavoro adeguati, beni e servizi che aiutino a soddisfare i bisogni di base, creando al contempo catene del valore inclusive. Il rispetto dei diritti dei dipendenti, la sicurezza, la diversità, l’equilibrio tra lavoro e vita privata, il benessere e la comunicazione interna sono tutti aspetti che devono essere presi in considerazione quando si cerca di creare un ambiente di lavoro più equo.
Circular Economy

L’economia circolare

Un nuovo modello per creare valore

Tuttavia, questo da solo non è sufficiente. Le aziende oggi sanno che è importante coinvolgere le comunità locali, offrendo supporto sotto forma di informazioni o mettendo a disposizione risorse specifiche che le aiutino. Questo sforzo comporta anche la scelta di prodotti provenienti da una catena di approvvigionamento che rispetti i diritti dei lavoratori coinvolti nel processo produttivo. Per raggiungere questo obiettivo, è utile che queste entità separate lavorino insieme, creando un circolo virtuoso e unendo le forze per aumentare il loro impatto positivo sulla comunità. Questo è ciò che si intende oggi per sostenibilità sociale nelle imprese.

Restituire alla comunità

Qualsiasi organizzazione, indipendentemente dalle sue dimensioni, ha l’opportunità di restituire alla comunità una parte di ciò che ha guadagnato, mettendo a disposizione le sue preziose competenze e risorse per migliorare la vita quotidiana delle persone, contribuendo così alla sostenibilità sociale. In pratica, ciò può avvenire ospitando eventi di sensibilizzazione su temi importanti per l’azienda e la comunità, come donazioni per i bisognosi, opportunità di volontariato per i dipendenti durante l’orario di lavoro o anche partnership con le amministrazioni locali per la costruzione di infrastrutture che migliorino il benessere sociale. In questo modo è possibile realizzare un business sostenibile con un impatto sociale positivo.

Privilegiare la salute e la sicurezza

Sicurezza e protezione sono i pilastri alla base di ogni azienda moderna e devono essere costantemente migliorati e monitorati per offrire ai dipendenti un ambiente di lavoro privo di pericoli. Alcune di queste pratiche sono:

  • Mantenere pulite le aree di lavoro
  • Fornire una quantità adeguata di attrezzature e formazione
  • Implementare i protocolli di sicurezza adeguati.

Tutto sui Green Jobs, i nuovi lavori verdi

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La necessità di tutelare la salute del nostro pianeta ha oggi messo in atto numerosi cambiamenti a livello economico, politico e sociale, impattando significativamente sul mondo del lavoro e sul ruolo che ognuno di noi può svolgere quotidianamente per il benessere dell’ambiente. In questo contesto avrai sicuramente sentito parlare dei Green Jobs, i nuovi lavori verdi del futuro finalizzati alla riconversione sostenibile delle imprese, della pubblica amministrazione e del settore economico in generale. Unioncamere ha stimato che tra il 2019 e il 2023 la richiesta di professioni verdi sul mercato è risultata in crescita: ma cosa sono e quali sono i green jobs? Come si definiscono i lavori verdi e quali settori lavorativi sono maggiormente interessati dalla transizione ecologica, garantendo il raggiungimento del successo nella propria carriera? Scoprilo con LUM!

Cosa sono i Green Jobs: la definizione

Green Jobs, o lavori verdi, sono tutte quelle professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta. Si tratta, più specificatamente, di lavori del futuro con una forte vocazione etica, che offrono brillanti opportunità nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’amministrazione pubblica e dei servizi, contribuendo in maniera decisiva a preservare la qualità e l’integrità dell’ambiente. Per comprendere meglio cosa sono i green jobs è sicuramente utile dare un’occhiata alla definizione fornita da Unioncamere:

“Si tratta di impieghi che mirano a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante.”

L’attenzione e la sensibilità sempre maggiori riposti verso la salute del pianeta hanno comportato una crescente richiesta di professionalità nel settore, attirando gli interessi degli studenti più ambiziosi che vogliono costruire una brillante carriera impegnandosi anche in un atto di amore verso l’ambiente!

La Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile

Il tema della sostenibilità è davvero all’avanguardia e aziende e mercati si stanno orientando sempre più verso un nuovo concetto di lavoro in equilibrio con l’ambiente circostante. A livello di politica economica, la transizione verde ha comportato l’attuazione di riforme e di incentivi per la tutela delle risorse naturali e della salvaguardia del pianeta, attraverso, per esempio, il potenziamento delle infrastrutture per l’ambiente, la diffusione delle eco-tecnologie, la creazione di investimenti e l’eliminazione di sussidi dannosi per l’ambiente. Nel settore privato tutti questi provvedimenti si sono tradotti, concretamente, con l’adozione di nuove politiche d’investimento nell’innovazione e nell’economia verde, anche sostenute dalle direttive in materia di promozione della sostenibilità dettate dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. La sempre maggiore attenzione dedicata a questi temi ha generato una crescente richiesta di professionalità nel settore della Green Economy, attirando così le ambizioni di carriera dei più giovani studenti e professionisti.

Il 63% del fabbisogno di imprese e PA riguarderà i lavori verdi

Anche il mercato del lavoro in Italia sta pian piano accogliendo le nuove tendenze della Green Economy, con le aziende sempre più orientate a investire nelle competenze verdi: i green jobs sono senza dubbio i nuovi lavori del futuro! In questo contesto, il report previsivo redatto per il periodo 2021-2025 da Unioncamere ha stimato che il fabbisogno di competenze green intermedie delle imprese e della Pubblica Amministrazione sarà compreso tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori, circa il 63% del fabbisogno dell’intero quinquennio. La domanda di green jobs riguarderà in maniera trasversale sia le professioni tecniche che quelle ad elevata specializzazione e sempre più richieste saranno le professionalità che ruotano intorno all’ambiente, all’ecosostenibilità, al risparmio energetico e all’economia circolare.

Green Jobs: i settori più richiesti

Ma in quali ambiti investiranno maggiormente le aziende? Stando alle analisi ANPAL 2021 sulle competenze green, ecco di seguito i settori con la più alta quota di imprese che investono nei green jobs, suddivisi per industria e servizi:

Industrie
  • Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente);
  • Industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere;
  • Costruzioni;
  • Industrie automobilistiche, attrezzature e dei mezzi di trasporto;
  • Industrie della gomma e delle materie plastiche.
Servizi
  • Trasporto, logistica e magazzinaggio;
  • Alloggio e ristorazione;
  • Turismo;
  • Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati;
  • Istruzione e servizi formativi privati;
  • Servizi avanzati di supporto alle imprese.

Nei prossimi anni ci sarà anche forte richiesta di figure professionali dotate di skills adeguate per soddisfare le esigenze, per esempio, di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, di sostenibilità degli edifici e di abbattimento dei consumi energetici.

Green jobs: quali sono le figure professionali più richieste?

Tra le professioni della Green Economy per cui l’attitudine al risparmio energetico e la sensibilità alla riduzione dell’impatto ambientale sono maggiormente richieste spiccano, indubbiamente, numerosi ruoli connessi al settore delle costruzioni. Molteplici sono anche le opportunità offerte a  livello manageriale, dirigenziale, giurisprudenziale e ingegneristico. Scopriamole insieme!

1. Energy Manager

L’Energy Manager è un profilo professionale che si occupa dell’analisi, monitoraggio e ottimizzazione dell’impiego di energia delle imprese e degli enti, sia pubblici che privati. Oltre alle competenze tecniche e professionali, egli dispone di forti capacità di dialogo e leadership, con l’obiettivo di guidare i processi di conservazione dell’energia e il miglior utilizzo di quest’ultima. Nel dettaglio il manager dell’energia individua le azioni e le procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia e la predisposizione di dati e bilanci energetici in relazione ai parametri, strutturando piani di investimento mirati a raggiungere specifici obiettivi di risparmio energetico.

2. Mobility Manager

Il Mobility Manager è un professionista su cui le aziende strutturate e dalle grande dimensioni fanno forte affidamento, per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro e pianificare una mobilità più sostenibile. Questa professionalità verde è stata introdotta per legge nel 1998 e con un decreto del 2021 la sua presenza è stata resa obbligatoria per le imprese e le istituzioni con oltre 100 addetti. ll mobility manager aziendale si occupa così di migliorare la raggiungibilità del luogo di lavoro e di ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti, analizzando l’accessibilità della struttura, le problematiche connesse al territorio e il posizionamento di uffici, impianti e magazzini rispetto al contesto urbano circostante.

3. Manager della Sostenibilità

Il Manager della Sostenibilità è una professionalità moderna che lavora per migliorare i processi e i modelli aziendali, orientandoli verso una maggiore attenzione all’ambiente. All’interno di un’impresa questi interviene nelle decisioni strategiche e di programmazione, stimolando un approccio sostenibile nell’operatività nel medio e lungo termine. Fra le mansioni del manager dello sviluppo sostenibile vi è quindi l’identificazione di politiche e strategie operative sostenibili, ma anche la gestione degli aspetti legati ai consumi, alle emissioni, ai rifiuti, alla qualità e alla sicurezza dei prodotti. E non solo! Questa ricercatissima figura si occupa di orientare la comunicazione aziendale interna ed esterna diffondendo i concetti di sostenibilità, supporta la formazione in materia del personale e si assicura che i cicli di produzione rispettino le normative ambientali.

4. Ingegnere dei Materiali Green

L’Ingegnere dei Materiali che opera nel settore green si occupa di trovare le soluzioni migliori per la realizzazione di materiali a basso impatto ambientale e per la gestione e sviluppo sostenibili dei loro processi di trasformazione. Generalmente, dispone di competenze avanzate nei processi sostenibili, in materiali per l’edilizia green e l’efficientamento energetico e nello studio di materiali dalle applicazioni più avanzate: dal settore biomedico all’aerospaziale, passando da quello elettronico e alimentare. Questa professione sempre più ricercata si distingue anche per il suo forte approccio al riciclo e alla continua progettazione di materiali alternativi, biodegradabili e 100% eco-friendly! CARRIERA UNIVERSITARIA? SCOPRI I CORSI DI LAUREA LUM

5. Esperto in Smart City

I temi della green economy e dell’economia circolare non sono solo applicabili al contesto economico-commerciale e produttivo, ma anche a realtà più complesse come, per esempio, le città e la loro amministrazione. Qui entra in scena l’Esperto in Smart City! Il suo ruolo è proprio quello di operare nelle città sia a livello progettuale che gestionale, per renderle più intelligenti e sostenibili sotto ogni punto di vista: dall’urbanistica all’architettura, passando per  i trasporti, le infrastrutture, i servizi e i consumi energetici. L’individuazione di progetti di ammodernamento e di programmi di innovazione di cui questi si occupa riguarda così anche l’adozione di nuove tecnologie e la promozione di modelli di business sostenibili, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni dall’impatto ambientale sempre più ridotto.

6. Green Marketing Manager

Hai mai sentito parlare di green marketing? Il Green Marketing Manager si occupa di promuovere le attività, i prodotti e i servizi della propria impresa cercando di renderli sempre più ecologicamente sicuri ed eco-friendly, a partire dal processo produttivo fino al momento del consumo. È così che adegua le strategie di marketing alle esigenze di sostenibilità dell’azienda, con l’obiettivo di ideare nuove soluzioni in linea, per esempio, con il contenimento del surriscaldamento globale o la conservazione degli habitat delle specie animali o vegetali più preziose. In altre parole è in questa figura che si personifica una brand identity aziendale caratterizzata dal forte orientamento verso scelte di business ecologiche e amiche dell’ambiente.

7. Giurista Ambientale

Il Giurista Ambientale è un professionista che dispone di una laurea in giurisprudenza, fortemente orientato allo studio del diritto ambientale e con competenze orizzontali in materia di economia, ecologia, chimica, fisica e geologia. A prescindere dal percorso formativo e che si sia stia parlando di un avvocato o meno, l’esperto in normativa ambientale è chiamato a interpretare correttamente le leggi comunitarie, nazionali e locali e a supportare le imprese, per consentire loro di operare correttamente ed evitare potenziali sanzioni amministrative, civili o penali. Come libero professionista, egli coordina e definisce le procedure all’interno del contesto aziendale, lavorando per rispettare la normativa ambientale e garantendone la compliance sia alle norme attuali che ai diversi titoli autorizzativi ambientali.

8. Specialista in contabilità Verde

La gestione di questioni fiscali, contabili e finanziarie legate al tema della sostenibilità e dell’efficienza energetica sta rendendo sempre più necessaria sul mercato la figura dello Specialista in contabilità Verde. Ne hai mai sentito parlare? Questi si occupa di aiutare le aziende nei loro processi di ammodernamento strutturale, cogliendo le opportunità offerte da incentivi e finanziamenti (es. l’Ecobonus e i Green Bond), dedicate alla sostenibilità ambientale. Inoltre, è compito del contabile verde trovare l’espediente finanziario attraverso il quale l’impresa per cui opera potrà essere in grado di ridurre i propri costi, nonostante le spese di rinnovamento ed efficientamento.

City Life

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Se ti capita di passare a Milano, devi assolutamente fare un salto al quartiere City Life. Si trova nella zona sud-ovest della città, l’ex-area della Fiera che negli ultimi anni è stata protagonista di un intervento di riqualificazione urbanistica molto esteso, addirittura il più grande in Europa.

All’interno di City Life sorgono edifici commerciali e residenziali, uffici, parchi e aree pedonali e tutto è pensato all’insegna della sostenibilità e del benessere delle persone, dai pannelli fotovoltaici delle case, per sfruttare l’energia solare, fino ai parcheggi interrati, per lasciare libero transito a bici e pedoni.

Nella progettazione di questo quartiere si sono susseguite diverse figure professionali prestigiose, come gli architetti Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Questi ultimi hanno firmato un gruppo di edifici residenziali, a cui noi di Schüco abbiamo contribuito con le soluzioni ad hoc in alluminio per i serramenti e facciate, studiate e testate dalla nostra divisione interna di Custom Engineering .

Soluzioni su misura per cantieri speciali

City Life a Milano con serramenti in alluminio Schüco

Complessi residenziali nel quartiere City Life (Milano), soluzioni per serramenti in alluminio Schüco

Residenze Hadid

I serramenti per i complessi residenziali disegnati dall’arch. Hadid hanno rappresentato da subito una sfida sotto diversi punti di vista.

Le elevate altezze degli edifici (oltre 40 metri), espongono gli infissi a condizioni atmosferiche notevoli, ad esempio gli appartamenti agli ultimi piani ricevono sole e pioggia in maniera molto diretta. Per garantire un’ottima resistenza ed elevate prestazioni termoacustiche abbiamo sviluppato versioni custom dei sistemi in alluminio, basati sulle soluzioni a catalogo.

City Life a Milano con serramenti in alluminio Schüco

City Life a Milano con serramenti in alluminio Schüco

Complessi residenziali nel quartiere City Life (Milano), soluzioni per serramenti in alluminio i Schüco

Grazie a questi prodotti speciali, studiati su misura e testati in laboratorio perché rispondessero alle peculiarità del contesto, abbiamo assicurato a tutti gli abitanti delle residenze il medesimo comfort abitativo, a livello di isolamento sonoro e di ottimizzazione dei consumi per la climatizzazione.

Il nuovo complesso residenziale Libeskind II in costruzione

Alle prime residenze si è aggiunto negli ultimi anni un nuovo lotto: Libeskind II. Il concept architettonico del nuovo complesso residenziale, progettato dall’arch. Libeskind, si basa su un sistema volumetrico dalle linee semplici e regolari, “movimentate” da balconi e piani attici, che creano nell’insieme un effetto dinamico.

Per valorizzare la vista, soprattutto dei piani alti, e per massimizzare l’ingresso della luce naturale all’interno delle abitazioni, sono state disegnate e sono in fase di realizzazione, delle portefinestre scorrevoli in corrispondenza di salotti, sale da pranzo e cucine, mentre per la zona notte e per i bagni sono state pensate delle finestre a battente.

Per garantire lo stesso apporto luminoso anche negli appartamenti privi dei balconi, verranno installate finestre ad anta singola o doppia. La parte superiore sarà mobile, mentre quella inferiore (chiamata sottoluce) rimarrà fissa. In questo modo, anche se non risulterà apribile, l’effetto sarà quello di una parete panoramica tutto vetro.

Considerati i differenti tipi di finestre, l’esigenza di questo cantiere è quella di avere profili di serramenti in grado di adattarsi a diverse esigenze progettuali, mantenendo elevate prestazioni di isolamento termico e durata.

Come garantire tutto questo? Con l’alluminio Schüco e una posa in opera certificata!

La coppia perfetta: serramenti in alluminio e Marchio Posa di Qualità

City Life a Milano con serramenti in alluminio Schüco

Complessi residenziali nel quartiere City Life (Milano), soluzioni per serramenti in alluminio i Schüco

“La perdita di prestazione causata da una posa inadeguata è direttamente proporzionale alla qualità dell’infisso, per questo la codifica delle corrette metodologie di installazione risulta particolarmente premiante per chi, come Schüco, produce sistemi ad alta efficienza”, ha affermato Leonardo Fatticcioni, il Direttore Tecnico di Schüco Italia.

Anche un serramento di qualità, se posato male, non può garantire elevate prestazioni e rischia di durare meno nel tempo. Quando scegli le finestre di casa, le prestazioni degli infissi sono un elemento determinante della tua valutazione, perciò noi di Schüco ci impegniamo perché anche la posa in opera tuteli il tuo investimento.

Per questo siamo stati tra le prime aziende a “sposare” il progetto Marchio Posa Qualità e far aderire tutta la nostra rete italiana di Premium Partner serramentisti.

“In questo modo è possibile garantire al committente il massimo comfort abitativo e la miglior esperienza di acquisto, grazie anche alla garanzia assicurata dalla terzietà del controllo qualitativo”, ha proseguito nella sua dichiarazione il nostro Direttore Tecnico.

Il Marchio Posa di Qualità è uno strumento che assicura:

  • Eccellenza del prodotto
  • Affidabilità dei serramentisti
  • Garanzia di 10 anni sulle prestazioni dei nuovi infissi, con la possibilità di sostituirli gratuitamente.

Questa è un’innovazione che ha contraddistinto il progetto City Life e che vogliamo portare anche in tutti i cantieri, per aumentare la qualità di vita delle persone all’interno degli edifici di nuova generazione e non solo, a Milano e in tutta Italia.

 

Vuoi scoprire a quale altro cantiere abbiamo lavorato nel capoluogo lombardo? Leggi l’articolo Un nuovo Campus per il Politecnico di Milano!

Hai voglia di curiosare tra gli altri progetti di architettura ai quali abbiamo contribuito? Vai a cantieri, città, visioni

CAMBIAMENTO CLIMATICO, COME FARE LA DIFFERENZA?

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La lotta contro il cambiamento climatico è un tema molto attuale e importante, soprattutto dopo il discorso di Greta Thunberg all’ONU. Nonostante alcuni possano sentirsi impotenti di fronte a questa sfida, ognuno di noi può fare la differenza con le proprie scelte quotidiane. Il cambiamento climatico non riguarda solo gli adulti, ma anche le future generazioni e quindi è importante agire ora. Le scelte concrete possono fare la differenza nella lotta al cambiamento climatico. Non è necessario rinunciare a tutte le comodità quotidiane, ma è importante premiare coloro che si impegnano attivamente a combattere l’inquinamento e il riscaldamento globale. Ad esempio, è possibile scegliere di soggiornare in alberghi che utilizzano energie rinnovabili e evitano lo spreco di risorse, oppure preferire agriturismi che producono cibi biologici a chilometro zero, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale delle proprie scelte. Inoltre, viaggiare in località protette e tutelate può permettere di godere di paesaggi mozzafiato a contatto con la natura, contribuendo alla protezione dell’ambiente. Queste sono solo alcune delle azioni concrete che ogni persona può compiere per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico. Inoltre, è importante sottolineare che non è necessario appartenere a una determinata fazione politica o culturale per agire, ma è un dovere di tutti fare la propria parte.

BIOEDILIZIA E IMPATTO ARCHITETTONICO ZERO PER EDIFICI PIÙ SANI E SOSTENIBILI

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Gli italiani hanno un forte attaccamento alle proprie case e considerano l’investimento nel mattone come uno dei modi più sicuri e apprezzati a lungo termine. Questo è dimostrato dal fatto che oltre il 70% della popolazione italiana vive in case di proprietà, una percentuale molto più alta rispetto ad altri paesi europei come la Svezia e l’Olanda. Questo attaccamento non riguarda solo l’aspetto economico, ma anche quello emotivo, e spinge gli italiani ad investire nel mercato immobiliare con l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle loro abitazioni, l’efficienza energetica e la sostenibilità degli edifici attraverso l’uso di soluzioni di bioedilizia e a impatto architettonico zero. La bioedilizia offre diversi vantaggi, sia per la salute degli occupanti che per la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse idriche ed energetiche. Tuttavia, non è ancora diffusa su tutto il territorio nazionale a causa della mancanza di professionisti altamente specializzati e dei costi elevati per la realizzazione degli edifici. Nonostante ciò, c’è un crescente interesse da parte delle persone per i temi della sostenibilità e della riduzione dell’impatto ambientale, il che indica che presto le costruzioni eco-sostenibili potrebbero diventare una realtà molto più diffusa, sia nelle grandi città sia nei piccoli centri urbani.

SVILUPPO DELLA GASTRONOMIA E CULTURA DEL CIBO LOCALE TRA TRADIZIONE E FUTURO

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Il cibo e la sua importanza per l’umanità sono evidenti fin dai tempi antichi, quando l’uomo doveva raccogliere e cacciare per sopravvivere. Nel corso dei millenni, la gastronomia e la cultura del cibo hanno subito numerosi sviluppi, passando da tecniche di produzione e cottura primitive a tecnologie sempre più avanzate. Questo percorso storico ha portato all’attenzione attuale verso la qualità degli alimenti e la sostenibilità della produzione. Oggi, nonostante la diffusione di cibi veloci e pratici, cresce l’interesse per alimenti di qualità e per la sostenibilità ambientale della produzione. Questo ha spinto ad una maggiore ricerca di cibi biologici e a chilometro zero, incoraggiando una riflessione critica su ciò che mangiamo e su come viene prodotto. La consapevolezza riguardo all’impatto ambientale della produzione alimentare è diventata un elemento centrale nella scelta dei cibi che consumiamo.Lo sviluppo e l’evoluzione della cultura gastronomica nel corso del tempo è un processo che ha avuto origine circa 10.000 anni fa, quando gli esseri umani sono passati da raccoglitori nomadi a gruppi stanziali, iniziando a coltivare cereali e a cucinare cibi. Questa trasformazione ha reso il cibo più facilmente disponibile e digeribile, e ha portato anche all’allevamento di animali per ottenere latte, formaggi e carne in modo più sicuro rispetto alla caccia. Nel corso dei secoli, l’uomo ha inventato il pane, imparato a insaporire e addolcire i cibi e ha sviluppato contenitori adatti per la cottura. Le antiche civiltà come gli Egizi, i Greci e i Romani hanno sviluppato una cultura del cibo che è diventata un motore economico, con abbondanti produzioni di cereali, verdure, radici, e nuove tecniche di allevamento e macellazione di animali domestici. In seguito, la dieta umana si è arricchita sempre di più, introducendo cibi esotici provenienti da luoghi remoti del mondo. Negli ultimi anni, il rapporto con il cibo è notevolmente cambiato, passando da un semplice bisogno alimentare a una maggiore attenzione per la salute e l’ambiente. Si è sviluppato un approccio più sostenibile, che considera non solo il piacere sensoriale, ma anche l’impatto sulla natura, la salute e l’economia. La condivisione del cibo ha acquisito un nuovo significato simbolico e relazionale, diventando non solo un momento di nutrimento, ma anche un’occasione per relazionarsi, scambiare esperienze e gesti, diventando la manifestazione concreta di una parte importante delle relazioni umane.

PICCOLI GESTI QUOTIDIANI PER UNO STILE DI VITA PIÙ GREEN E RESPONSABILE

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Vivere in modo sostenibile è diventata una necessità a livello mondiale. Questa scelta è importante per ridurre lo spreco delle risorse, limitare l’inquinamento, proteggere la natura e rendere il nostro stile di vita più ecocompatibile e responsabile. I governi di molti Paesi stanno intraprendendo azioni per ridurre le emissioni di gas serra, promuovere fonti di energia rinnovabile e proteggere l’ambiente, ma è importante sottolineare che anche le azioni individuali possono fare la differenza. Le azioni quotidiane, anche le più piccole, possono contribuire in modo significativo a proteggere l’ambiente. È importante che ognuno di noi sviluppi queste abitudini fin da bambino, in modo da crescere consapevoli e responsabili nei confronti del pianeta. In questo modo si formeranno cittadini più attenti e rispettosi dell’ambiente. È importante anche sensibilizzare le persone su come le azioni individuali possono influenzare l’ambiente e promuovere comportamenti sostenibili. Anche se le azioni dei governi sono fondamentali, è cruciale che ognuno di noi si impegni attivamente a vivere in modo sostenibile.

  1. Risparmiare acqua è un dovere

L’acqua è una risorsa preziosa e, sebbene non ce ne rendiamo conto, non è infinita. Aprire il rubinetto e avere l’acqua che scorre abbondante è ormai una consuetudine normale, ma in molti Paesi del mondo questa risorsa scarseggia ormai da tempo e non è raro doverla ricercare, scavando pozzi profondi o percorrendo molti chilometri lontano da casa.

Il bagno e la cucina sono i luoghi dove si utilizza più acqua e dovremmo imparare a razionalizzarne i consumi, riducendo gli sprechi. Innanzitutto, quando non è necessario, è bene utilizzare l’acqua fredda, in modo da limitare il consumo di energia per riscaldarla. Inoltre, quando si lavano i denti o i piatti è consigliabile non lasciarla scorrere inutilmente. Si può anche “riciclare” l’acqua di cottura della pasta che, contenendo amido, è ottima per sgrassare i piatti con pochissimo detersivo.

  1. Illuminare la casa in modo responsabile

Usare le lampadine a risparmio energetico riduce gli sprechi di energia e soprattutto fa risparmiare in bolletta! Il costo iniziale delle lampadine è sicuramente più elevato rispetto a quelle ad incandescenza, ma, soprattutto quelle a LED, possono tagliare i consumi di energia elettrica fino all’80% e ridurre in modo significativo la percentuale di CO2 emessa in atmosfera.

Anche la scelta dell’operatore a cui affidarsi ha la sua importanza. Pertanto è meglio scegliere aziende che garantiscano la produzione di energia elettrica solo da fonti rinnovabili come l’eolico o da pannelli fotovoltaici.

Oltre a ciò, non bisogna mai dimenticarsi di spegnere la luce quando si esce da una stanza ed è bene insegnarlo sin da subito anche ai più piccoli.

  1. Fare la raccolta differenziata per ridurre gli sprechi

Differenziare i rifiuti è un’ottima pratica per favorirne il riciclo e limitare l’inquinamento. Quando si ricicla correttamente si risparmia energia, materie prime, CO2 e anche denaro. Infatti, il semplice gesto di riporre i rifiuti nel giusto contenitore permette di recuperare materie prime preziose come carta, vetro, alluminio e plastica, evitando che vengano disperse nell’ambiente o in discarica.

  1. Tenere sotto controllo le temperature 

Il riscaldamento d’inverno e l’aria condizionata d’estate consumano notevoli quantità di energia e combustibili. Pertanto, per vivere sostenibile, è sempre consigliabile tenere sotto controllo le temperature, in modo da evitare un caldo eccessivo d’inverno e troppo freddo d’estate.

Regolare il termostato del  riscaldamento intorno ai 20 gradi, rende la casa accogliente e sufficientemente calda d’inverno, mentre d’estate la temperatura ideale si può aggirare tra i 22 e i 25 gradi, anche quando fuori fa molto caldo. Per ogni grado in meno, si può arrivare ad un risparmio fino al 7% in bolletta.

Se in casa ci sono i termosifoni, non andrebbero mai coperti con indumenti o copritermosifoni, perché ne limitano l’efficienza e aumentano i consumi, e se si sta ristrutturando il proprio appartamento è utile valutare sistemi di riscaldamento ad alta efficienza, come gli impianti a pavimento o le caldaie a condensazione.

  1. Spegnere gli stand-by fa risparmiare energia

dispositivi elettronici lasciati in stand-by consumano parecchia energia, anche se non vengono utilizzati. Spegnerli completamente fa risparmiare fino al 10% e per farlo è sufficiente utilizzare una semplice presa con l’interruttore. Un modo semplice ed efficace per non sprecare energia quando non è necessaria.

  1. Utilizzare l’auto solo quando necessario e in compagnia

Per i brevi tragitti in città, fare la spesa vicino a casa, portare i bambini a scuola o andare al lavoro, l’auto non è sempre indispensabile ed è utile condividere, quando possibile, il tragitto con qualcuno.

Se non si vuole utilizzare l’auto, si possono prendere in considerazione molte ottime alternative, decisamente più ecologiche e sostenibili. I mezzi pubblici sono perfetti per i tragitti casa-lavoro in molte città, perché si riduce l’inquinamento, non si hanno problemi di parcheggio e si può comunque raggiungere la destinazione desiderata in modo efficiente. Se si preferisce una maggiore autonomia, si può scegliere di utilizzare la bicicletta o andare a piedi. Pedalare o camminare sono anche un buon modo per tenersi in forma a costo zero, ma possono anche essere un modo ecologico, lento e sostenibile per viaggiare, scoprire posti nuovi e vivere il territorio da un punto di vista totalmente nuovo e originale.

  1. Vivere sostenibile nei piccoli centri abitati di montagna

Negli ultimi anni, in controtendenza a ciò che accadeva in passato, sempre più persone stanno iniziando a spostare la propria residenza in piccoli centri abitati e in montagna, dove i ritmi di vita sono più sostenibili, si può stare a contatto con la natura e si possono sviluppare nuovi progetti lavorativi.

Nonostante sia un cambio di vita radicale e comporti anche evidenti difficoltà, la vita nei piccoli centri e in montagna offre notevoli vantaggi, sia dal punto di vista sociale sia economico. Infatti, per combattere il progressivo spopolamento, molte regioni italiane e diversi comuni propongono incentivi e finanziamenti a chi vuole trasferirsi o aprire attività nei piccoli paesi, offrendo anche servizi innovativi e all’avanguardia.

  1. Acquistare in modo responsabile e a chilometro zero

La spesa di tutti i giorni gioca un ruolo fondamentale, quando si sceglie di vivere sostenibile. L’acquisto di prodotti locali, incentiva le aziende del territorio a sviluppare una filiera a chilometro zero, dove i trasporti sono ridotti al minimo, la freschezza dei prodotti è sempre assicurata e gli imballaggi sono ecocompatibili e biodegradabili.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, se si scelgono fibre naturali come il cotone, il lino, la lana o il bambù, ci si può vestire in modo assolutamente ecologico e rispettoso dell’ambiente, perché si tratta di materiali totalmente biodegradabili, che non danneggiano la salute delle persone e del Pianeta.

  1. Abbellire la casa e i luoghi di lavoro con le piante

Le piante d’appartamento non sono solo un abbellimento per la casa e i luoghi di lavoro, ma un modo utile ed ecologico per purificare l’aria, riducendo la quantità di inquinanti. Le piante filtrano i gas nocivi e producono ossigeno, indispensabile per una vita sana. Tra le piante migliori per purificare l’aria si possono citare il falangio o clorofita, lo Spathiphyllum e le Palme di bambù.

10.Arredare la casa con mobili e materiali riciclati

Come tutti i prodotti usa e getta, anche i mobili di bassa qualità possono essere fonte di spreco di risorse ed energia.

Utilizzare mobili usati di qualità è un buon modo per arredare la propria casa in modo sostenibile e responsabile. Inoltre, può capitare che un mobile restaurato costi molto meno di uno nuovo, realizzato con materiali decisamente di qualità più bassa e non del tutto ecologici. I negozi e i mercatini dell’usato sono ormai diffusi ovunque e si possono trovare delle vere occasioni, anche a prezzi contenuti e per tutte le tasche.

In altri casi, si possono acquistare mobili realizzati con materiali riciclati, provenienti dall’industria, da scarti di lavorazione o riciclo, come ad esempio librerie ricavate da cassette della frutta o divani costruiti con i pallets. Se si ha un po’ di manualità e creatività, con costi bassissimi si può arredare tutta la casa in modo sostenibile, fantasioso e divertente.

MODI PER RISPARMIARE ACQUA E AIUTARE IL PIANETA

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L’acqua è essenziale per la vita sulla Terra, essendo il 80% del nostro corpo composto da acqua. Questo sottolinea l’importanza vitale di questo elemento per la nostra sopravvivenza. Inoltre, l’acqua svolge un ruolo fondamentale nel controllo delle temperature terrestri grazie alla presenza di fiumi, mari e oceani, che aiutano a prevenire il surriscaldamento eccessivo. Tuttavia, l’acqua è minacciata dall’inquinamento e dagli sprechi, che stanno mettendo a rischio le riserve di questa preziosa risorsa. Gli effetti sono già visibili in modo catastrofico, come lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e la desertificazione di molte regioni. Nonostante questa situazione critica, esistono opportunità per agire e ridurre gli sprechi di acqua. Anche piccoli cambiamenti nei nostri comportamenti possono contribuire a preservare questa risorsa vitale.

Cosa fare per ridurre gli sprechi

Innanzitutto, bisogna tenere conto che solamente l’1% della quantità d’acqua presente sul Pianeta è accessibile per le nostre necessità: infatti, più del 90% è acqua salata, circa il 70% è contenuta nei ghiacciai e nelle nevi perenni, mentre il 30% si trova nel sottosuolo ed è del tutto inaccessibile.

Un bene di questa importanza, gioca anche un ruolo di primaria importanza dal punto di vista economico, non solo per quanto riguarda le bollette, ma soprattutto per le attività umane, dall’agricoltura all’industria.

Pertanto, imparare ad averne maggiore rispetto e a ridurre i consumi è una dimostrazione di grande civiltà verso l’ambiente e verso tutti gli altri abitanti della Terra.

Un atteggiamento più consapevole e responsabile può avere effetti positivi anche sul proprio bilancio familiare e soprattutto sulla vita di ogni essere vivente.

Di seguito, potrete trovare alcuni semplici suggerimenti per limitare il consumo di acqua e gli sprechi inutili di questa importante risorsa:

1. Chiudere l’acqua quando non è necessaria

Quando ci si lava i denti, ci si rade o si lavano i piatti, non è necessario lasciar scorrere continuamente l’acqua nel lavandino. Se si tiene aperto il rubinetto solo nel momento in cui è veramente necessario, si possono risparmiare circa 6 litri al minuto, ovvero circa 2500 litri all’anno. Una bella differenza sia in bolletta sia per quanto riguarda la riduzione dei consumi.

2. Usare i miscelatori d’aria

Il gesto di aprire e chiudere il rubinetto è talmente automatico, da non essere in grado di sapere quante volte viene compiuto nell’arco di una giornata. I miscelatori d’aria o frangigetto consentono di mantenere il flusso d’acqua sempre costante e con la stessa pressione, ma permettono di ridurre i consumi anche fino a 600 litri l’anno per una famiglia di sole tre persone.

3. Controllare le perdite

Un rubinetto che gocciola 24 ore su 24 per moltissimo tempo può causare una perdita di circa 21.000 litri all’anno, quasi senza che ce ne accorgiamo. Chiedere l’intervento di un idraulico richiede invece pochissimi minuti e il problema può essere facilmente risolto con una spesa tutto sommato contenuta. Inoltre, è bene tenere sotto controllo i consumi, verificando regolarmente il contatore per individuare per tempo eventuali perdite nell’impianto idrico di casa e chiudere il rubinetto centrale quando non si è in casa per lunghi periodi di tempo.

4. Preferire la doccia alla vasca da bagno

Un bagno rilassante in una vasca piena d’acqua calda e con tante bollicine è sicuramente piacevole, ma purtroppo richiede ben 150 litri d’acqua, che andranno poi dispersi una volta terminato il momento di relax. La doccia ha un impatto sull’ambiente decisamente più contenuto, infatti bastano circa 20 litri d’acqua, a patto che si stia attenti al tempo utilizzato per lavarsi e si tenga conto che per ogni minuto passato sotto il getto d’acqua vengono consumati dai 6 ai 10 litri.

5. Controllare le cassette di scarico e le perdite del water

Le cassette di scarico tradizionali hanno una capacità standard di 12 litri, ma i modelli più recenti permettono di scegliere se scaricarne 6 o 12 litri a seconda delle necessità, ottenendo così un risparmio di circa il 50%, ovvero ben 26.000 litri all’anno. Inoltre, è consigliabile riparare il water quando perde, perché il lento fluire quasi impercettibile, può causare una perdita di circa 52.000 litri all’anno.

6. Lavare le verdure tenendole a mollo

Le verdure vanno sempre lavate prima di essere consumate, ma non è necessario sciacquarle sotto il getto dell’acqua corrente. Per una pulizia accurata, è sufficiente lasciarle a bagno per un po’ di tempo e successivamente risciacquarle piuttosto velocemente con un considerevole risparmio d’acqua, che può arrivare anche a 4.500 litri all’anno.

7. Riutilizzare l’acqua

L’acqua con cui si sono lavate le verdure o della vaschetta dei pesci può essere tranquillamente riutilizzata per annaffiare le piante, le aiuole o l’orto, evitando di prelevarne di nuova e pulita per questi scopi. Inoltre, si otterrà un effetto fertilizzante del tutto naturale, che gioverà alla bellezza del giardino e del terrazzo. Se in casa si utilizzano deumidificatori o condizionatori, si potrà usare l’acqua per il ferro da stiro, prolungandone la vita perché priva di calcare.

8. Utilizzare la lavatrice e la lavastoviglie sempre a pieno carico

La lavatrice e la lavastoviglie consumano notevoli quantità d’acqua ed energia. Utilizzarle a pieno carico e con programmi eco, permetterà di risparmiare in modo significativo sia dal punto di vista idrico sia energetico. In più, se si acquistano nuovi elettrodomestici a risparmio energetico, si potrà regolare il consumo d’acqua in base all’effettivo carico presente all’interno.

9. Lavare la macchina con il secchio, anziché con il getto d’acqua

Per lavare un’automobile ci vogliono all’incirca 30 minuti e se non si pretende che sia sempre splendente, si è calcolato che si può ridurre il volume di consumo di ben 130 litri, utilizzando il secchio, anziché il getto dell’acqua.

10. Coprire la piscina all’aperto quando non viene utilizzata

Nella bella stagione, non c’è nulla di meglio che un bel bagno rinfrescante in piscina. Per evitare un’eccessiva evaporazione causata dalle alte temperature, è bene ricordarsi di coprirla con una coperta galleggiante, in questo modo non andranno dispersi dai 1000 ai 4000 litri d’acqua al mese, che potrà anche rimanere più a lungo pulita per i prossimi bagni.

Mobilità sostenibile

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Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che è sempre più d’attualità. Anche perché i centri urbani sono sempre più congestionati e inquinati. E in Italia il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni in grado di alterare il clima.

Come detto , ci sono vari modi di muoversi in modo sostenibile, cioè evitando comportamenti inquinanti e limitando, o annullando del tutto, le emissioni di CO2. Ecco alcuni dei principali:

  • Camminata a piedi (detta anche “mobilità dolce”)
  • Passeggiata a cavallo (detta anche “mobilità dolce”)
  • Utilizzo della bicicletta (standard, elettrica, a pedalata assistita ecc. ecc.)
  • Utilizzo di mezzi della micromobilità (monopattini elettrici, segway, hoverboard)
  • Trasporto pubblico
  • Car sharing
  • Car pooling

fonte.

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