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Sviluppo della mobilità a basso impatto ambientale e smart mobility

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Regione Lombardia promuove azioni che favoriscono il miglioramento della capacità di pianificazione e progettazione delle infrastrutture e dei trasporti, in coerenza con gli obiettivi regionali: ridurre l’impatto sull’ambiente in termini di consumo di suolo e di qualità dell’aria, migliorare la qualità di viaggio percepita e la sicurezza, integrare diverse modalità di trasporto e assicurare efficienza ed efficacia alla gestione dei servizi e delle infrastrutture per il trasporto.

Nel 2021 grazie alla collaborazione con il Politecnico di Milano – Gruppo Energy&Strategy – Regione Lombardia ha acquisito un’ampia base conoscitiva per la definizione di quattro scenari di penetrazione dei carburanti alternativi in Lombardia al 2030, determinando per ciascuno di essi l’impatto in termini ambientali, economici e sociali rispetto alla situazione attuale del settore dei trasporti.

Soluzioni facili e innovative: LITEC è l’eccellenza italiana nel settore dello spettacolo

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Eccellenza italiana del settore, LITEC produce strutture modulari in alluminio indoor e outdoor per utilizzi prevalenti nel settore dello spettacolo e dell’intrattenimento in generale. Sistemi di copertura, palchi, tribune, torri e ground support completano l’offerta dell’azienda, che lavora nel rispetto dei più elevati standard internazionali di qualità e sicurezza. Le soluzioni dell’impresa di Casale sul Sile (TV) sono facili da assemblare e sono caratterizzate da un elevato tasso di innovatività, anche grazie alle energie e risorse che l’azienda investe in ricerca e design. Caratteristiche che rendono LITEC una realtà leader del settore, presente in decine di Paesi nel mondo. Esempio di tutto questo è il supporto per l’illuminazione di scena nel Teatro Sferisterio di Macerata. Articolate su due campate, di lunghezza complessiva pari a 575 cm e di larghezza variabile da 170 a 190 cm, LITEC ha fornito per le luci sceniche le strutture di tralicci QX25SA, ideali per la loro modularità e gli ingombri ridotti. Il know-how sviluppato dall’azienda le permette di accreditarsi anche come punto di riferimento nella formazione specialistica. Sul processo del trussing e rigging, legato all’impiego di tralicci (elementi truss) e attrezzatura rigging (ganci, paranchi, cinghie, funi), per l’allestimento di palchi per grandi show, strutture temporanee per manifestazioni fieristiche o strutture permanenti in architetture di pregio, per esempio, l’azienda propone anche corsi di formazione e aggiornamento professionale.

La moda sostenibile è per noi il futuro

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ES Collection Brand di Elena Schirinzi si impegna a creare capi d’abbigliamento sostenibili con una forte attenzione rivolta all’ambiente e alla comunità. La scelta della produzione a km zero è stata una scelta coerente con i nostri valori, in quanto acquistiamo esclusivamente materie prime locali che vengono successivamente lavorate e confezionate nel territorio veneto. La qualità Made in Italy dei nostri prodotti è solo uno dei nostri obiettivi, poiché riteniamo sia essenziale fare la nostra parte per ridurre l’inquinamento e promuovere uno stile di vita più sostenibile. La moda sostenibile è per noi il futuro, e siamo fieri di essere un esempio virtuoso in questo settore.

PRESENTATI I 111 COMUNI VIRTUOSI PLASTIC FREE

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È stata presentata ieri a Montecitorio, su iniziativa del vicepresidente della Camera dei Deputati, on Fabio Rampelli, la terza edizione dei “Comuni Plastic Free”. L’ambito riconoscimento a forma di tartaruga ideato e promosso da Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica. Sono 111 i Comuni che hanno superato la valutazione del comitato interno su ben 23 punti e basata sulla lotta agli abbandoni illeciti, la sensibilizzazione sul territorio, la gestione dei rifiuti urbani, le attività virtuose realizzate dall’Ente e la collaborazione con i referenti e i volontari locali Plastic Free. I riconoscimenti a forma di tartaruga verranno consegnati alle Amministrazioni comunali in una cerimonia ufficiale che si terrà il prossimo 9 marzo presso il Teatro Carcano, a Milano.

 

“A tutte le 111 Amministrazioni va il nostro plauso per le azioni meritorie che portano avanti sui territori – dichiara in conferenza stampa il vicepresidente della Camera, on. Fabio Rampelli – I Comuni potranno vantare questo riconoscimento nei confronti dei propri cittadini e di tutti i visitatori. A Plastic Free Onlus faccio i complimenti per l’idea e il desiderio di coinvolgere sempre più paesi affinché si possa passare all’attuazione pratica di ciò che tutti noi riteniamo oramai non più rinviabile: porre un freno alla produzione di rifiuti, ad iniziare dall’insidiosa plastica che si può sostituire o riusare – prosegue – Le isole di plastica sono purtroppo realtà anche nei nostri mari e dobbiamo adoperarci non solo per raccoglierla ma per far sì che non si disperda più nell’ambiente. Dobbiamo consegnare alle nuove generazioni un Pianeta migliore che non sia ogni giorno più povero”.

 

“Dalla scorsa edizione registriamo quasi un raddoppio dei riconoscimenti a riprova della sempre maggiore attenzione che le Amministrazioni comunali ripongono su questo premio – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Ciò rappresenta un grande stimolo a fare sempre più azioni concrete per l’ambiente e le future generazioni e si è già tradotto, ad esempio, nelle tante ordinanze per contrastare il volo deliberato dei palloncini nonché in innumerevoli raccolte ed iniziative per fronteggiare l’inquinamento da plastica e l’eccessivo monouso. Continueremo nel sensibilizzare sempre più cittadini, anche grazie al coinvolgimento attivo – conclude – degli amministratori locali, determinante per avere un impatto importante sui diversi territori della nostra splendida Italia”. 

 

Tra le Regioni più virtuose si distingue il Veneto con 13 comuni, seguito da Lombardia, Abruzzo e Calabria con 9 paesi ciascuno. Di seguito, l’elenco completo suddiviso per Regione.

 

Abruzzo: Chieti, Vasto, San Salvo, Casacanditella (Chieti); Alba Adriatica, Torano Nuovo, Nereto, Tortoreto, Silvi (Teramo).

Calabria: Scalea, Tortora, Diamante (Cosenza); Tropea, Parghelia (Vibo Valentia); Montepaone, Girifalco, Staletti (Catanzaro); San Ferdinando (Reggio Calabria).

Campania: Falciano del Massico, Cesa (Caserta); Pomigliano d’Arco, Bacoli, Somma Vesuviana (Napoli); Benevento, Telese Terme (Benevento).

Emilia-Romagna: Alfonsine (Ravenna); Ferrara, Terre del Reno (Ferrara), Longiano (Forlì-Cesena), Sasso Marconi (Bologna).

Lazio: Maenza, Pontinia, Sermoneta, Sperlonga (Latina), Viterbo (Viterbo), Colleferro (Roma).

Liguria: Celle Ligure, Ceriale, Millesimo (Savona); Imperia (Imperia).

Lombardia: Milano, Cernusco sul Naviglio (Milano); Monza, Brugherio, Villasanta (Monza Brianza); Olgiate Molgora (Lecco); Borgo Virgilio (Mantova); Pavia, Landriano (Pavia).

Marche: Ancona, Polverigi, Agugliano, Osimo (Ancona); Fermo (Fermo); Pesaro (Pesaro Urbino).

Molise: Termoli, Petacciato, Ururi, Larino (Campobasso); Isernia (Isernia).

Piemonte: Torino, Collegno, Alpignano (Torino); Gaglianico (Biella); Cuneo (Cuneo).

Puglia: Cassano delle Murge, Gioia del Colle (Bari); Ceglie Messapica (Brindisi); Mottola, Manduria, Castellaneta (Taranto); Castro, Spongano (Lecce).

Sardegna: Aglientu, Badesi, Castelsardo, Olbia, Stintino (Sassari); Teulada (Sud Sardegna); Elmas (Cagliari).

Sicilia: Modica (Ragusa); Santa Teresa di Riva (Messina); Avola (Siracusa); Belpasso (Catania); Cefalù (Palermo); Castelvetrano (Trapani); Favara (Agrigento).

Toscana: Firenze, Empoli, San Casciano Val di Pesa (Firenze); Prato (Prato); Calci (Pisa).

Trentino-Alto Adige: Merano, Salorno (Bolzano); Vallelaghi, Sant’Orsola (Trento).

Umbria: Castiglione del Lago, Corciano (Perugia).

Veneto: Mogliano Veneto (Treviso); Pontecchio Polesine, Porto Viro, Taglio di Po (Rovigo); Verona, Caprino Veronese, Legnago (Verona); Marcon, Caorle, Jesolo, Mira (Venezia); Cittadella (Padova); Vicenza (Vicenza).

In foto: Luca De Gaetano (Fondatore e Presidente Plastic Free Onlus), on. Fabio Rampelli (vicepresidente Camera dei Deputati), Lorenzo Zitignani (Direttore Generale Plastic Free Onlus)

Consumo di suolo in Lombardia

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Le osservazioni depositate da Legambiente sottolineano che il comune del Parco Sud ipoteca oltre 80.000 mq di suolo agricolo per l’elaborazione dei dati, con significativi impatti su clima e biodiversità

Legambiente: “Servono strategie positive per la reindustrializzazione delle aree dismesse: nell’era della crisi climatica i nuovi capannoni di data center e insediamenti logistici sono parte del problema, ma possono diventare parte della soluzione.”

Le aziende che offrono servizi di data storage – in sostanza, grandi installazioni per collocare e gestire le infrastrutture informatiche a servizio dei loro clienti – sono sempre più aggressive nei confronti dei suoli agricoli, che i piccoli comuni concedono a fronte di compensazioni economiche variamente formulate ma generalmente allettanti.

I data center, in particolare nell’area milanese, con la crescita esponenziale del cloud computing, reclamano superfici sempre più estese, anche per effetto delle normative europee sulla conservazione dei dati, arrivando ormai a contendere al settore della logistica il primato per quanto riguarda le dimensioni dei nuovi capannoni.

L’ennesimo esempio è quello di Vignate (MI), dove una SRL riconducibile alla multinazionale Stack ha depositato istanza di piano attuativo per un data center da collocare su oltre ottantamila metri quadrati attualmente soggetti ad uso agricolo. L’area è di particolare vulnerabilità ecologica, adiacente com’è al perimetro del Parco Regionale Agricolo Sud Milano e a formazioni boschive individuate dal Piano di Indirizzo Forestale di Città Metropolitana, sebbene il comune già da tempo vi abbia individuato, all’interno del proprio strumento urbanistico, una destinazione a insediamenti produttivi.

Si tratta di previsioni urbanistiche che risalgono agli ultimi decenni del secolo scorso, alla stagione delle grandi aggressioni al territorio lombardo e della crescita esponenziale del consumo di suolo. Una crescita che però evidentemente non è ancora finita: infatti, l’amministrazione del Comune di Vignate in tutti questi anni non ha ritenuto di attivarsi per recedere da una previsione urbanistica che comporta una drastica riduzione del proprio territorio agricolo. 

“Il fabbisogno di superfici per la realizzazione di data center potrebbe trovare risposta nel recupero di aree dismesse, evitando così il consumo di suoli liberi” segnala Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Purtroppo però le aziende premono sulle amministrazioni per sviluppare i loro progetti su terreni agricoli, dove ancora oggi, nonostante la legge regionale 31 del 2014, continua ad essere più facile aprire nuovi cantieri: così la Lombardia continua ad ospitare siti ex-industriali che restano abbandonati e spesso pericolosi, mentre proliferano nuovi capannoni nel mezzo delle campagne, con l’inerzia o, più spesso, la complicità delle amministrazioni locali”

I data center non consumano solo suoli: essi sono anche dei grandi consumatori di energia, alimentando così la domanda di combustibili fossili e la minaccia per il clima. Anche in questo caso una maggiore attenzione alle prestazioni ambientali di queste attività potrebbe invece facilmente produrre opportunità per aumentare la produzione da fonti rinnovabili oltre che per ridurre i consumi energetici.

“Occorre ripensare alle priorità con un occhio al futuro, rendendo questi impianti neutrali dal punto di vista delle emissioni climalteranti, recuperando invece che disperdendo il molto calore prodotto e sfruttando le vaste superfici occupate per collocare impianti da fonti rinnovabili, possibilmente inseriti in Comunità Energetiche, in un’ottica di mutuo vantaggio per lo imprese e per le comunità locali: anche le amministrazioni, nell’interlocuzione con le imprese, devono  avere ben presente la centralità della sfida per l’efficienza energetica e la riduzione delle emissioni,” conclude Barbara Meggetto.

“Progettazione e sistemi di monitoraggio per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

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Venerdì 26 Gennaio – dalle ore 9 e 30 –  Sala Belvedere “Silvio Berlusconi” di Palazzo Lombardia, piano 39, Piazza Città di Lombardia a Milano:  “Progettazione e sistemi di monitoraggio per la mitigazione del rischio idrogeologico”.

Insieme : Regione Lombardia – Ordine dei Geologi della Lombardia – Ordine degli Ingegneri di Milano – Consiglio Nazionale Ingegneri – Consiglio Nazionale dei Geologi.

Interverranno, tra gli altri: Marco Alparone, Vice Presidente e Assessore al Bilancio e Finanza della Regione Lombardia, Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, Assessore  al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Angelo Ciocca, Componente della Commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, Roberto Perotti, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, Carlotta PenatiFabio Cambielli, Direttore Generale dell’ARPA Lombardia.

“ In Lombardia si contano circa 130.540 frane su una superficie di 3.307 kmq. Il dissesto idrogeologico è un gravissimo problema che affligge tutta la nostra Regione. Viviamo in un territorio fragile: 1.224 Comuni su 1.504 sono a rischio frana e 1.280 a rischio alluvione. La densità maggiore dei fenomeni si trova nell’area dell’Oltrepó Pavese e Alta Valtellina e in Valmalenco. Il 60% sono classificate frane attive/riattivate/sospese e il 30% quiescenti. Il 41% sono di colamento rapido, il 32% crolli/ribaltamento e il 16% scivolamento/rotazionale. Questo tema è stato trattato anche in momenti non conseguenti ad eventi calamitosi catastrofici, così come purtroppo abbiamo potuto vedere con i nostri occhi verificarsi sia a livello nazionale che europeo”. Lo ha affermato Roberto Perotti, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Lombardia. E Venerdì 26 Gennaio, Regione Lombiardia, Ordine Geologi della Lombardia, Ordine degli Ingegneri di Milano, Consiglio Nazionale degli Ingegneri e Consiglio Nazionale dei Geologi, terranno un importante focus aperto alla stampa, alle ore 9 e 30, presso la Sala Silvio Berlusconi, Palazzo Lombardia.

Fondamentale la conferenza, aperta alla stampa, in programma Venerdì 26 Gennaio, alle ore 9 e 30, presso Palazzo Lombardia, a Milano. 

Venerdì 26 Gennaio, dalle ore 9 e 30, conferenza alla Regione. “Progettazione e sistemi di monitoraggio per la mitigazione del rischio idrogeologico”: questo è il tema della conferenza in programma Venerdì 26 Gennaio, dalle ore 9 e 30, presso la Sala Belvedere “Silvio Berlusconi” di Palazzo Lombardia, piano 39, Piazza Città di Lombardia a Milano.

E durante la conferenza verranno illustrati dati, ma anche interventi e progetti per la mitigazione del rischio geo – idrologico in Lombardia.

Alla conferenza che si svolgerà con il supporto organizzativo dell’Associazione Innova Italia,  interverranno : Marco Alparone, Vice Presidente e Assessore al Bilancio e Finanza della Regione Lombardia, Giorgio Maione, Assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi, Assessore  al Territorio e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Angelo Ciocca, Componente della Commissione per l’Industria , la Ricerca e l’Energia del Parlamento Europeo, Domenico Condelli, Consigliere Nazionale Ingegneri, Rudi Ruggeri, Consigliere Nazionale dei Geologi, Carlotta Penati, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Roberto Perotti, Presidente dell’Ordine deiu Geologi della Lombardia, Fabio Cambielli, Direttore Generale dell’ARPA Lombardia, Roberto Cerretti, Direttore Vicario e dirigente di U.O. Difesa del Suolo e Gestione attività commissariali della Direzione Generale Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Luca De Cas, Responsabile del Centro di Monitoraggio Geologico di ARPA Lombardia, Irene Rischia dell’ISPRA, Antonio Ragonesi, Responsabile dell’ANCI, Area Rischi Ambientali e Protezione Civile, Alessandro Trigila, Responsabile della Sezione Sviluppo e Coordinamento dell’inventario dei fenomeni franosi in Italia e monitoraggio in situ delle frane dell’ISPRA, Sergio Santambrogio, Segretario dell’Ordine dei Geologi della Lombardia, Alessandro De Carli, Segretario e Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Clima dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, Maurizio Riverditi, Professore Associato  di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Torino, Guido Bernardi, Presidente di CAE S.p.A.

In Lombardia modello normativo sulla pianificazione del territorio.  

“In Regione Lombardia è presente una corposa normativa, a livello pianificatorio, che rappresenta un criterio di prevenzione , non dimenticando la necessità di provvedere ad aggiornare tali strumenti con sufficiente cadenza, soprattutto alla luce di eventi meteorologici inaspettati  – ha concluso Perotti – e sempre più violenti. Non dimentichiamoci poi che vi sono condizioni meteorologiche in continua mutazione. Sono ormai inaspettate, ma ciò che possiamo fare è cercare di studiare questi fenomeni e tenere conto dell’incidenza che tali cambiamenti possono influire sulla progettazione degli interventi. Le variabili in gioco sono certamente molte, e questo noi geologi lo sappiamo benissimo. Ciò non toglie che è grazie alle nostre conoscenze e in un approccio multidisciplinare che possiamo dare un valore aggiunto per conseguire un buon lavoro. La progettazione e i sistemi di monitoraggio sono fondamentali per la mitigazione del rischio idrogeologico. Progettazione e sistemi di monitoraggio per la mitigazione del rischio idrogeologico, sembra essere un tema per pochi ed invece interessa tutte le comunità. Per questo, Venerdì 26 Gennaio, con inizio alle ore 9 e 30, le istituzioni come la Regione Lombardia, l’Ordine dei Geologi della Lombardia, Consiglio Nazionale degli Ingegneri , Consiglio Nazionale dei Geologi, Ordine degli Ingegneri di Milano saranno insieme, in un’unica conferenza che approfondirà un tema di interesse comune. Siamo dinanzi ad un evento, il cui tema cardine: il dissesto idrogeologico, è stato in più riprese argomentato dall’Ordine dei Geologi della Lombardia. Abbiamo lavorato in sinergia con confonto concreto tra il mondo professionale e gli enti pubblici, a tutti i livelli”.

La gestione dei rifiuti in Lombardia

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Durante il seminario si discuterà della gestione e la produzione dei rifiuti, anche in rapporto alla crescita economica, la spesa per settore rifiuti in Lombardia e gli aggiornamenti del Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR).

La partecipazione è gratuita.

Per ricevere il link per accedere al seminario il giorno dell’evento, occorre registrarsi al form on line al seguente form iscrizione

Per problemi di registrazione, scrivere ad: annalisa.mauriello@polis.lombardia.it

Cantina Urbana® sceglie Disclosers per le attività di PR e Media Relations in Italia e all’estero

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Cantina Urbana® (https://www.cantinaurbana.it/) – prima cantina di produzione vini in città, a Milano – affida le redini delle attività di PR e Media Relations a Disclosers (https://disclosers.it/), boutique di PR e Media Relations.

 

L’obiettivo della collaborazione è quello di raggiungere i diversi media nazionali (stampa, media online, radio, TV) e internazionali, per diffondere e raccontare l’idea innovativa di Michele Rimpici – grande appassionato di vini, con alle spalle oltre 20 anni di esperienza nel settore in Italia e all’estero -, che ha dato vita a Cantina Urbana® nel 2018.

La Winery di Cantina Urbana®, che si trova in via Ascanio Sforza 87, nel cuore del Naviglio milanese, si contraddistingue non solo per le materie prime d’eccellenza, ma anche per la presenza di un luogo che, per le sue caratteristiche, può essere definito unico, in un contesto di città.

 

Con Cantina Urbana® ho voluto portare in centro città la sensazione concreta di stare in cantina, ricreando un ambiente e un’atmosfera assolutamente tipici – racconta Michele Rimpici – Qui realizziamo anche eventi aperti al pubblico, iniziative per i brand, che ci scelgono per far vivere un’esperienza particolare, e diamo la possibilità alle persone di creare il proprio vino.”

 

Cantina Urbana® rappresenta un brand che unisce più mondi: wine, lifestyle, territorio, design, turismo.

Grazie a questa identità e a questo mix avremo la possibilità di raccontare l’azienda da molteplici punti di vista, per costruire una narrazione locale, nazionale e globale, considerata anche la forte attenzione del pubblico internazionale per questo format che rappresenta un’autentica perla” – commentano Jessica Malfatto e Stefano Tagliabue, fondatori di Disclosers.

 

About Disclosers:

Disclosers (Your story Srl) è una boutique di PR e Media Relations, con base a Milano, nata nel 2019. Ha collaborato con realtà come Feltrinelli Education, Alpha Test, Hard Rock Cafè Milano e Montura.

About Cantina Urbana®

Cantina Urbana® è una cantina di produzione vinicola fondata da Michele Rimpici a Milano nel 2018. Con tre sedi nella capitale lombarda in via Ascanio Sforza 87, Via Ravizza 21 e Via Muratori 24, assicura un’esperienza completa per l’assaggio e la degustazione dei suoi prodotti vinicoli di alta qualità, sostenibili, senza prodotti chimici e a Km Zero.

 

Contatti: info@disclosers.it

La Cina in Prima Linea nel Boom delle Rinnovabili

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Il gigante asiatico emerge come protagonista in questo scenario, essendo responsabile di un incremento significativo nelle installazioni di energia solare, equivalenti a quelle di tutto il mondo nel 2022. Inoltre, la crescita del 66% nell’energia eolica testimonia l’impegno e la rapidità con cui la Cina sta adottando queste tecnologie. Questi sviluppi sorprendenti posizionano la Cina non solo come leader nel campo delle energie rinnovabili ma anche come un esempio da seguire per altre nazioni che ambiscono a un’economia energetica più verde.

 

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) ha posto un obiettivo ambizioso: triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030, un traguardo fondamentale per rispettare gli accordi internazionali sul clima, come l’Accordo di Parigi. Le stime attuali dell’IEA indicano che la capacità globale delle rinnovabili potrebbe raggiungere i sul contatore nazionale 7.300 gigawatt entro il 2028, con il fotovoltaico e l’eolico che rappresentano la maggior parte di questa espansione.

 

Progressi e Sfide in Europa e nel Mondo

L’Europa non è stata da meno in termini di adozione delle energie rinnovabili. La Germania e il Portogallo, in particolare, hanno fatto passi da gigante, con la Germania che ha coperto oltre il 50% del suo consumo elettrico con energie rinnovabili. Al contrario, l’Italia ha mostrato una crescita più lenta, evidenziando la necessità di una maggiore attenzione e investimento in questo settore.

 

  1. Impennata nella Produzione Rinnovabile: Nel 2024, si prevede che l’energia eolica e solare supererà la produzione idroelettrica.
  2. Rinnovabili come Principale Fonte di Energia: Entro il 2025, le fonti rinnovabili dovrebbero superare il carbone e il nucleare, diventando la fonte primaria per la produzione di energia elettrica corrente o alternata.
  3. Obiettivi Ambiziosi: Per il 2028, le energie rinnovabili potrebbero costituire oltre il 42% della produzione globale di elettricità.

 

Le sfide rimangono tuttavia significative. L’incremento del finanziamento e lo sviluppo delle rinnovabili nelle economie emergenti e in via di sviluppo è cruciale. Molte di queste nazioni sono ancora indietro nella transizione verso un’economia circolare energetica sostenibile. L’IEA sottolinea l’importanza di una rapida mobilitazione delle risorse finanziarie, in queste aree per garantire una diffusione equa e universale delle tecnologie rinnovabili.

 

La transizione globale verso le energie rinnovabili, nonostante le sfide, appare inarrestabile. Le politiche attuali e le condizioni di mercato indicano che, entro la fine del decennio, la capacità rinnovabile globale potrebbe aumentare fino a 2,5 volte rispetto ai livelli attuali. Tuttavia, per soddisfare l’ambizioso target della triplicazione fissato dalla Cop28 di Dubai, sarà necessario un ulteriore impulso. Questo obiettivo richiede non solo un impegno politico e finanziario più forte ma anche un cambiamento culturale e sociale che favorisca la diffusione delle tecnologie rinnovabili a tutti i livelli. In più tutti coloro che si impegneranno a ridurre le proprie emissioni potranno avere dei risultati anche sulla bolletta luce. Tutto ciò sarà possibile solo grazie allo sviluppo di nuove energie utili all’intero Pianeta.

 

La Situazione delle Rinnovabili in Italia nel 2023

I dati relativi alle 52 settimane del 2023 in Italia rivelano un quadro variegato per quanto riguarda il contributo delle fonti rinnovabili. Nel dettaglio:

 

  1. Massimi Settimanali: Solo in due settimane, la 24ª e la 44ª, la quota di energie rinnovabili ha superato il 50% del fabbisogno energetico nazionale. Durante la 24ª settimana (12-18 giugno), il contributo è stato così suddiviso: 14,2% dal fotovoltaico, 6,6% dall‘eolico, 22,5% dall’idroelettrico, 5,4% dalle bioenergie, e 1,7% dalla geotermia. Nella 44ª settimana (30 ottobre-5 novembre), si è registrato un contributo complessivo del 52,1%, con un aumento significativo dell’eolico al 15,6%.
  2. Performance Annuale: Nel complesso, nel 2023, le energie rinnovabili hanno coperto il 37,6% della domanda elettrica nazionale, raggiungendo il 44,7% se considerata la produzione elettrica domestica esclusi gli scambi con l’estero.

fonte:qualenergia.it

 

Verso un Futuro Energetico Sostenibile

Le energie rinnovabili non sono più un’alternativa remota, ma una realtà tangibile e in rapida espansione. Il percorso verso un futuro energetico sostenibile richiede però un impegno collettivo. Le nazioni devono collaborare per superare gli ostacoli tecnologici, economici e politici e accelerare la transizione verso un modello energetico più pulito e sostenibile.

 

Il ruolo delle energie rinnovabili nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e nel combattere il cambiamento climatico è ormai inequivocabile. Le prospettive future sono promettenti, ma è necessario agire con determinazione e velocità per sfruttare appieno il potenziale delle fonti rinnovabili. Questo è il momento di premere sull’acceleratore e fare della transizione energetica una realtà per tutti, garantendo un futuro più verde e sostenibile per le generazioni a venire.

 

Fonte www.milanosostenibile.com

MOTIVAZIONI E BARRIERE ALL’INVESTIMENTO SOSTENIBILE SULLE PIATTAFORME DIGITALI

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Ener2Crowd.com —la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green— ha condotto uno studio su una particolare nicchia dei  suoi utenti, quella dei «prospect» che fanno parte della comunity dei GreenVestor ma che ancora non sono “passati all’azione”: 1.000 individui di entrambi i sessi con un portafoglio di investimento attivo, ma senza ancora alcuna operazione effettuata.

«L’obiettivo è quello di capire quali siano le motivazioni che hanno spinto alcuni di loro a registrarsi su una piattaforma di investimenti digitali certificata ESG e quali siano le principali barriere che hanno portato a non completare subito l’investimento» spiega Giorgio MottironiCSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd che nell’ultimo anno ha toccato i suoi massimi di sempre: oltre 23 milioni di euro di fondi raccolti ed oltre 110 progetti finanziati di cui 48 negli ultimi 12 mesi, con un 7,8% di rendimento lordo medio per gli investitori e —cosa più importante— la certezza che ogni euro investito contribuisce ad evitare 0,4 chilogrammi di emissioni di CO2.

Il sondaggio è stato realizzato in modalità Computer-Assisted Telephone Interviewing (CATI) su un campione di 1.000 individui di entrambi i sessi con un portafoglio di investimento attivo ma senza ancora alcuna operazione effettuata, di cui il 56% di soggetti “adulti” di 35 anni ed oltre (35+) ed il 44% di soggetti “giovani” under-35.

«I dati raccolti hanno messo in evidenza che l’interesse per i temi della sostenibilità (48% delle risposte) è il principale driver dell’avvicinamento a soluzioni di investimento green, seguito dalla pura e semplice curiosità di conoscere nuovi strumenti (23%) ed —al terzo posto— dalla voglia di fare la differenza (11%). Non troppo staccata, con il 10%, vi è poi anche la risposta di essere stati consigliati da amici o conoscenti che già hanno fatto questa esperienza» sintetizza Giorgio MottironiCSO e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde, nonché Special Assistant to the Secretary-General for Environmental and Scientific Affairs dell’Organizzazione Mondiale per le Relazioni Internazionali (WOIR).

«Il tema della sostenibilità —prosegue Giorgio Mottironi— sembra però riscontrare un maggiore successo e riscontro tra gli adulti con il 50% dei casi, contro il 40% dei più giovani. In campo finanziario, sembrerebbe insomma che gli adulti siano più attenti agli aspetti ESG, testimoniando come nell’altro gruppo sia forse meno chiaro il ruolo e la forza che una finanza sostenibile di matrice sociale possa avere nel supportare la transizione energetica e nel combattere il cambiamento climatico».

Per quanto riguarda le barriere che hanno impedito ai potenziali GreenVestor di concludere il loro percorso e di giungere quindi ad un investimento concreto, esse sono per lo più di tipo obiettivo o funzionale, legate a condizioni di non convenienza o di impossibilità dell’utilizzo dello strumento.

Snocciolando bene i dati, il 23% del campione intervistato da Ener2Crowd.com dichiara di non avere ancora trovato l’opportunità in grado di soddisfare il loro appetito di investimento per via dei tassi offerti (che nel caso di prodotti ESG si attestano attorno al 7% lordo annuo) e della durata (che si attesta intorno ai 2 o 3 anni).

Il 17% lamenta poi la mancanza di disponibilità di fondi, l’11% dichiara di aver bisogno di conoscere meglio lo strumento e poi ancora il 9% non ha investito a causa della tassazione complessa e penalizzante.

Ma la fetta più grande (40%) è ascrivibile alla categoria «altro» di cui fanno parte fattori prevalentemente psicologici ed individuali: la maggior parte delle persone o non ho trovato le risorse (tempo ed energie) per investire o ha preferito destinarle ad altre opportunità.

«Ciò significa che nella psicologia dell’individuo l’analisi costi-benefici è stata valutata per lo più sconveniente rispetto alle abitudini consolidate o ad opportunità non sostenibili ma con un maggiore appeal nella prospettiva del singolo» sintetizza Niccolò SovicoCEO di Ener2Crowd.com.

«Eppure oggi —come messo in evidenza da uno studio del think-tank MMMM (Make My Money Matter)— le persone dovrebbero essere ormai consapevoli che, in termini di riduzione delle emissioni di CO2, il “greening” delle proprie attività finanziarie ha impatti decisamente maggiori rispetto a qualsiasi altra scelta di consumo, sia che si tratti di una dieta vegana, sia che si tratti di smettere di volare» enfatizza Giorgio Mottironi.

È infatti innegabile che far confluire fondi in modo efficace ed efficiente sulle opportunità di sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, meglio se disinvestendo da aziende o prodotti palesemente non sostenibili o che non possono fornire garanzie sul loro profilo ESG, è oggi una delle azioni “climate positive” più importanti che un cittadino possa compiere.

«Tale aspetto diviene ancor più strategico se inserito nel contesto europeo, dove geopolitica ed economia rischiano di essere sempre più influenzate dalle potenze che ne alimentano la vita —in particolare con fonti fossili— invece di puntare sulla transizione energetica» sottolinea Niccolò Sovico.

Nella nuova arena competitiva, Ener2Crowd.com ha tutte le carte in regola per guidare questa transizione, non solo per le sue “qualità intensive” —essendo una delle pochissime piattaforme in Europa ad essersi dotata di certificazioni ESG e l’unica ad avere introdotto uno specifico indicatore, l’Indicatore di Sostenibilità d’Investimento (ISI), che misura quanto ogni euro di investimento green permetta di risparmiare in termini di emissioni di CO2— ma anche per le sue “qualità estensive” includendo in tale ambito tutte le attività in area benefit della società: dal contributo ai programmi per ridurre le emissioni all’impegno per l’alfabetizzazione finanziaria in ambito ESG, passando per lo sviluppo di progetti educativi a favore dell’imprenditoria sostenibile.

Ener2Crowd.com è di fatto l’unica «piattaforma per investire bene», dove al bene immediato e certificato si somma l’ulteriore bene culturale, ambientale ed economico. «Deve essere chiaro che non solo siamo sostenibili, ma noi stessi “produciamo sostenibilità” a livello culturale ed economico» dicono orgogliosamente i fondatori della piattaforma.

«Ed è sempre importante ricordare —proseguono i fondatori— che siamo l’unica piattaforma con prodotti finanziari realmente rispondenti ai criteri ESG, con rating ESG di ciascun singolo proponente, “enerSCORE+” per la classificazione ed analisi sulla base dei “Sustainable Development Goals” (SDGs) dei progetti, calcolo puntuale delle emissioni di CO2 evitate sulla base dell’Indicatore di Sostenibilità d’Investimento (ISI), portafoglio di investimento rigorosamente “carbon positive” (grazie all’ISI ogni investitore sa quante emissioni sta contribuendo ad evitare) e programmi di alfabetizzazione ed educazione finanziaria ad hoc».

 

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LA SOCIETÀ BENEFIT «ENER2CROWD»

Nell’ultimo anno la società benefit Ener2Crowd ha toccato i suoi massimi di sempre: oltre 23 milioni di euro di fondi raccolti (di cui oltre 10 milioni negli ultimi 12 mesi), più di 110 progetti finanziati (di cui 48 negli ultimi 12 mesi), 12 mila GreenVestor che si sono registrati sulla piattaforma, entrando così a far parte della community, 7,8% di rendimento lordo medio. Ma, soprattutto, la certezza che ogni euro investito contribuisce ad evitare 0,4 chilogrammi di emissioni di CO2.

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