E’ stato firmato un importante accordo di collaborazione tra Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia, e ASSINTEL, l’associazione che rappresenta a livello nazionale le imprese operanti nel settore ICT e digitale. L’obiettivo comune delle due organizzazioni è promuovere la cultura dell’innovazione e il paradigma dell’Open Innovation come fattori strategici per lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese (PMI), sia a livello nazionale che regionale. Il concetto di Open Innovation si riferisce a un modello di innovazione che va oltre i confini aziendali tradizionali, coinvolgendo collaborazioni esterne per accelerare processi di ricerca e sviluppo. Questo approccio può essere particolarmente prezioso per le PMI che spesso non dispongono delle stesse risorse delle grandi aziende ma che possono trarre grande vantaggio da collaborazioni e scambi di idee. In particolare, le azioni previste dall’accordo comprendono l’organizzazione di workshop, seminari e tavoli di lavoro, gli strumenti ideali per creare momenti di confronto e approfondimento tra le diverse imprese. Questi eventi mirano a mettere in luce le buone pratiche con una specifica attenzione al contesto produttivo e territoriale lombardo. Iniziative focalizzate su temi cruciali come l’Open Innovation, gli obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG), la crescita nei mercati internazionali, i programmi di finanziamento dell’Unione Europea, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale saranno al centro delle attività. Andrea Mascetti, Presidente di Finlombarda, ha evidenziato come questo accordo si inserisca nella strategia di offerta di servizi gratuiti rivolti a potenziare la competitività delle PMI lombarde. Ciò avviene attraverso l’adesione di Finlombarda alla rete europea Enterprise Europe Network e lo sviluppo della piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia, che supporta Regione Lombardia. La collaborazione con ASSINTEL è vista come un’opportunità per creare sinergie di valore, in special modo per affrontare le sfide industriali legate all’innovazione digitale e alla sostenibilità. D’altra parte, il focus di ASSINTEL è storicamente concentrato sulle micro, piccole e medie imprese (MPMI), che costituiscono una parte fondamentale del tessuto economico italiano. Per favorire la loro transizione digitale, sono necessari interventi specifici. Secondo ASSINTEL, due sono gli aspetti fondamentali da considerare per supportare queste imprese: il primo è di natura culturale, e implica la necessità di avvicinarsi alle aziende con linguaggi e iniziative che risuonino con le loro esigenze; il secondo è di tipo economico-finanziario, relativo agli investimenti necessari per affrontare questa transizione. In sintesi, questa collaborazione tra Finlombarda e ASSINTEL rappresenta una mossa strategica per incentivare l’innovazione all’interno delle PMI italiane, sostenendo la loro crescita attraverso una serie di iniziative mirate e lo sviluppo di competenze fondamentali per la competitività nell’era digitale.
“L’AMBIENTE AL CENTRO DEL PROGETTO: IL MANIFESTO PER IL DESIGN CIRCOLARE”
Evento di Eco Design con l’architetto e designer internazionale Giorgio Caporaso in dialogo con Marco Miglio, direttore della rivista “Villegiardini”
La quarta tappa della rassegna di eventi green “Alberi Parlanti”, organizzata da Atelier51 creative sign e giunta al terzo anno consecutivo, si concentra su un aspetto chiave della sostenibilità: l’Eco Design.
A Novara, sabato 28 settembre, alle ore 11:00, presso la sede di Azimut Capital Management, partner dell’iniziativa, con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Novara e VCO, dell’Ordine degli Architetti di Varese, dell’ADI – Associazione per il Disegno Industriale delegazione Lombardia e PEFC Italia si terrà un incontro con l’architetto e designer internazionale Giorgio Caporaso.
In dialogo con Marco Miglio, direttore della storica rivista di architettura e design “Villegiardini”, Caporaso presenterà i 15 punti del suo “Manifesto per il Design Circolare”, frutto di una lunga ricerca volta a ripensare l’intero ciclo di vita del prodotto e a raggiungere un sistema produttivo completamente sostenibile.
Caporaso, coordinatore della commissione territoriale Lombardia per l’ADI Design Index, direttore artistico di PEFC Italia e docente presso Raffles Milano, è noto per l’uso del cartone nelle sue creazioni flessibili e riciclabili, tanto da essere soprannominato dalla stampa “il signore del cartone”. Da decenni, il suo lavoro nel campo del design è orientato all’innovazione per il bene del Pianeta, partendo dalla sua Ecodesign Collection per Lessmore che si fonda su concetti come la modularità, la componibilità, la multifunzionalità, la trasformabilità, la riparabilità, la durevolezza, la disassemblabilità a fine vita, la riciclabilità, ridefinendo la concezione degli oggetti industriali.
Al temine dell’incontro verrà inaugurata la mostra di alcuni dei suoi arredi e complementi in cartone riciclato e legno di provenienza certificata, che sarà aperta al pubblico nelle sale di Azimut fino al 9 ottobre 2024, con ingresso libero.
BPER risparmia 6t CO2 con la mobilità sostenibile
L’edizione 2024 di “Piantiamola di inquinare!”, un’iniziativa di mobilità sostenibile lanciata da BPER Banca con il supporto della piattaforma Wecity, si è conclusa con notevole successo. L’obiettivo principale di questo progetto è promuovere forme di trasporto eco-sostenibili tra i dipendenti della banca, incoraggiandoli a utilizzare biciclette, a camminare o a usare monopattini per recarsi al lavoro. Questo cambiamento comportamentale ha contribuito alla riduzione complessiva dell’inquinamento atmosferico, un passo importante verso una maggiore sostenibilità ambientale. Il coinvolgimento è stato significativo: 208 dipendenti di varie sedi e filiali del Gruppo BPER hanno partecipato all’iniziativa. Nell’arco di tre mesi, questi dipendenti hanno percorso complessivamente quasi 42.000 chilometri utilizzando mezzi di trasporto sostenibili come biciclette, piedi e monopattini. Questo sforzo ha permesso la riduzione di quasi 6 tonnellate di CO2, un risultato equivalente al lavoro di oltre 839 alberi adulti in un anno attraverso il processo di fotosintesi. Questa comparazione evidenzia l’impatto positivo che piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane possono avere sull’ambiente. Per monitorare i chilometri percorsi dai dipendenti nei loro spostamenti quotidiani casa-lavoro, BPER Banca si è avvalsa della tecnologia fornita da Wecity. Grazie a questo strumento, è stato possibile registrare i progressi individuali e regionali, stilando una classifica e calcolando il risparmio di CO2. Si stima che per ogni 7 chilometri percorsi, si è ottenuto un risparmio di circa 1 chilogrammo di CO2, sottolineando l’efficacia dell’iniziativa nel ridurre l’impatto ambientale. Andrea Merenda, Chief Human Resource Officer di BPER, ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti. Merenda ha sottolineato come l’iniziativa “Piantiamola di inquinare!” non solo coinvolga attivamente i dipendenti nel contribuire alla sostenibilità ambientale, ma rappresenti anche un passo concreto e tangibile verso un futuro più sostenibile. Merenda ha evidenziato che la collaborazione con Wecity ha rafforzato l’impegno della banca nella riduzione dell’impatto ambientale, promuovendo al contempo una cultura aziendale più responsabile e attenta al benessere collettivo. La speranza è che iniziative come questa non solo producano risultati significativi nel breve termine, ma ispirino anche cambiamenti duraturi nelle abitudini e nella mentalità delle persone, favorendo una responsabilità ambientale diffusa.
Milano Green Week 2024
Con la prossima edizione della Milano Green Week, l’Amministrazione comunale di Milano intende promuovere un’iniziativa volta a sensibilizzare e coinvolgere la comunità cittadina sui temi dell’ecologia e della sostenibilità ambientale. Questo evento non solo rappresenta una vetrina per mostrare una Milano sempre più internazionale e all’avanguardia, ma mette anche in luce la dimensione locale della città, fatta di quartieri vivaci, associazioni attive e cittadini impegnati nella cura degli spazi comuni. In questo scenario, giardini e orti condivisi diventano simboli tangibili di un’attitudine collettiva verso una gestione più sostenibile del territorio urbano. La crisi climatica e ambientale, che caratterizza sempre più il nostro tempo, richiede una risposta coordinata e sinergica tra istituzioni e cittadini. La Milano Green Week offre un esempio concreto di come la collaborazione tra l’amministrazione comunale e la popolazione possa essere la chiave per innescare un cambiamento duraturo. Attraverso questo evento, si gettano le basi per una partecipazione attiva dei cittadini nella cura dell’ambiente e nella promozione di comportamenti ecologicamente responsabili. Durante la Milano Green Week, verranno organizzati numerosi eventi di vario genere, che costituiranno momenti di confronto, educazione e divertimento. Tra questi, workshop dove esperti condivideranno conoscenze e pratiche sostenibili, convegni per discutere le sfide ambientali e le possibili soluzioni, e mostre che daranno visibilità a progetti innovativi e best practice nel campo della sostenibilità. Inoltre, passeggiate ecologiche e laboratori interattivi rivolti sia agli adulti che ai bambini offriranno esperienze pratiche e di apprendimento sul campo, mentre spettacoli e performance artistiche contribuiranno a diffondere il messaggio green in maniera coinvolgente e accessibile a tutti. In sintesi, la Milano Green Week rappresenta un’importante occasione per costruire delle sinergie tra diversi attori della società, sperimentare nuove soluzioni e dare impulso a un cambiamento culturale necessario per affrontare le sfide ambientali di oggi e di domani. Questo evento riflette una visione di Milano come città che non solo si proietta verso il futuro, ma che valorizza anche il proprio tessuto sociale e territoriale, promuovendo una crescita sostenibile e condivisa.
Run For Inclusion: Sport e valori di inclusione
Durante il weekend si è tenuta una grande festa che ha coinvolto oltre 15.000 persone. Questo evento, denominato Run For Inclusion, è alla sua terza edizione ed è stato ideato dal gruppo Uniting Group, con il supporto del Comune di Milano. L’obiettivo principale di questa manifestazione è celebrare l’unicità di ogni individuo e promuovere valori quali l’inclusione, la sostenibilità e l’importanza dell’attività sportiva all’aperto. La festa si è sviluppata su due giorni, attirando numerosi appassionati, famiglie e amici. Il momento culminante dell’evento è stata una corsa non competitiva che si è svolta domenica 22 settembre, con partenza dall’Arco della Pace. Questa corsa ha visto la partecipazione di oltre 6.000 persone, tutte unite per percorrere il tragitto di 7.24 km. La scelta di questa distanza non è casuale: il numero 7.24 simboleggia l’impegno costante della manifestazione verso i temi centrali, ossia sette giorni su sette e 24 ore al giorno. Inoltre, ogni partecipante poteva personalizzare il proprio pettorale con un messaggio a piacere, rendendo così omaggio alla libertà di espressione. Nicola Corricelli, Chief Culture Officer di Uniting Group, ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’evento. Secondo Corricelli, il numero di partecipanti è stato in linea con quello delle edizioni precedenti, facendo capire che la manifestazione è ormai entrata nel cuore dei partecipanti e viene considerata un appuntamento fisso tra gli eventi milanesi. Un altro elemento di successo è stata la grande adesione da parte di numerosi brand e aziende, che hanno deciso di supportare l’iniziativa, partecipando con i propri team di runner. Questo ha permesso a risorse interne e stakeholder di vivere lo spirito inclusivo della Run For Inclusion. Corricelli ha sottolineato come la gioia e i sorrisi dei partecipanti siano la miglior pubblicità per sensibilizzare il pubblico sui valori della manifestazione. Il weekend è stato arricchito da una serie di iniziative che hanno coinvolto alcune delle principali associazioni no profit italiane. Tra queste ricordiamo AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), Auser Milano, Fondazione Libellula, Pane Quotidiano, Sport Senza Frontiere, Still I Rise e UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano). Queste associazioni sono state protagoniste all’interno del “Village Run For Inclusion”, uno spazio dedicato alle attività organizzate per il fine settimana.
VERDE GRAZZANO 2024
27, 28 e 29 settembre: tre, intensissimi, sono i giorni dell’edizione 2024 di “Verde Grazzano”, l’appuntamento che riunisce nel contesto unico del Castello e del Parco che fu di Luchino Visconti, il più bel mondo italiano dei pollici verdi.
In questo, che è il salotto buono del giardinaggio, si viene per ammirare, e naturalmente comprare, piante rare, particolari, mai banali. Ma anche, e forse soprattutto, per regalarsi una bella esperienza in buona compagnia.
Nelle tre giornate, un venerdì pomeriggio, sabato e domenica della manifestazione, il calendario degli eventi di Verde Grazzano offre decine di occasioni, meglio opportunità. Incontri che si svolgono en plein air, o meglio passeggiando a piccoli gruppi nel silenzio del magnifico parco storico, per conoscere le api o le farfalle, imparare a interpretare il linguaggio della natura, i segreti dei fiori e degli alberi, il loro messaggio alchemico, conoscere i segreti delle iris barbate, fare propria l’arte di comporre un bel mazzo di fiori o originali ghirlande, oppure composizioni di fiori pressati, o la tradizione dell’acquerello botanico. Comprendere la vera genesi di leggende e storie che hanno creato, su piante o fiori, veri o falsi miti e stereotipi. Ma Verde Grazzano invita anche ad avvicinarsi alla botanica olistica, imparando a utilizzare, dopo averlo creato, il proprio smudge. O ad applicarsi all’arte di intrecciare i giunchi o creare cappelli floreali da indossare o ancora modellare un piccolo fiore in argilla. O scoprire ciò che nessuno si aspetta: l’esistenza di una Oasi tropicale nella nordica Valcuvia.
Ciascuno di questi magic moment è firmato da uno degli espositori di Verde Grazzano. Manifestazione che non dimentica, ovviamente, il suo essere mostra mercato di piante e fiori. Creature che, una volta arrivate nella loro definitiva casa, debbono avere le cure per trasformarsi nelle meraviglie che sanno essere. E per questo gli espositori sono a disposizione per trasferire al pubblico i loro segreti sulle rose, anziché sui bonsai, sulle viole e sulle piante mellifere, gli agrumi…Naturalmente incontrando i visitatori nei loro stand ma anche in incontri pubblici, dove alle spiegazioni segue l’opportunità di ottenere risposte dei grandi esperti alle proprie curiosità e necessità.
Tre giorni da favola, da godere in ogni attimo. Magari scoprendo anche quello scrigno che è Grazzano Visconti, con il suo castello, il teatro, il borgo medioevale e soprattutto un parco dove esoterismo e botanica vanno a braccetto e che Carlo Contesso e altri esperti vi conducono a decrittare.
Giorni intensissimi, tanto che in molti hanno già scelto di trascorrerli interamente, alloggiando nello stesso luogo, per respirarne la malia e far tesoro di tutte le opportunità che Verde Grazzano quest’anno offre.
Programma consultabile a sito: verdegrazzano.it
venerdì 27/9 dalle 14.00 alle 18.00
sabato 28/9 dalle 9.30 alle 18.00
domenica 29/9 dalle 9.30 alle 18.00
Biglietto: € 10,00. Acquistabile on line su verdegrazzano.it da lunedì 2 settembre oppure direttamente in loco presso la biglietteria locale durante i giorni della manifestazione.
Tutte le info su verdegrazzano.it
verdegrazzano.it
info@verdegrazzano.it
IG: verdegrazzano
FB: Verde Grazzano
Giovani eco-friendly: Italia indietro sull’auto green
Cammina, condividi, ricicla, ripara e riusa. Queste le 5 regole d’oro, secondo le nuove generazioni, per avere uno stile di vita amico del Pianeta. Il punto di partenza è la mobilità sostenibile: il 60% si “promuove” in termini di attenzione quotidiana alla riduzione delle proprie emissioni carboniche quando si muove da un luogo all’altro. Questo aspetto risulta quello più importante da curare – secondo il 39% – per ridurre il proprio impatto ambientale, seguito dalla raccolta differenziata (24%) e dal recupero/riuso degli oggetti (23%). Non manca, poi, chi pone più attenzione a comportamenti virtuosi come usare meno risorse – acqua ed energia in primis – per il benessere personale (8%) o prodotti cosmetici meno inquinanti (7%).
È questo il messaggio lanciato alla comunità dai 2.500 studenti – di età compresa tra i 15 e i 35 anni – che hanno partecipato all’indagine “I giovani e la mobilità sostenibile” condotta nelle scorse settimane da Skuola.net per ECO Festival della Mobilità Sostenibile e delle Città Intelligenti – Roma, 17-18 settembre – l’evento che espone lo stato dell’arte della transizione ecologica nei trasporti di persone e merci in Italia.
Ma c’è di più. Perché l’impegno delle Generazioni Y e Z non si limita alle parole. Si traduce nei comportamenti di tutti i giorni. Oltre 2 su 3, infatti, sostengono di aver pressoché abbandonato i mezzi di trasporto più inquinanti: il 33% preferisce, laddove possibile, sfruttare il servizio pubblico (bus, tram, metropolitane, treni locali, ecc.), il 13% si divide tra biciclette e monopattini, il 4% sta già sperimentando altre forme di micromobilità elettrica (come, ad esempio, hoverboard, monowheel e dintorni), il 19% quando ha modo va direttamente a piedi. Solo il 31%, dunque, continua a prediligere i classici veicoli a motore (automobili, moto e motocicli), da ospite o guidatore.
Anche il ricorso allo shopping online – che secondo alcuni studi può ridurre le emissioni di C02 di quasi tre volte rispetto a un acquisto nel canale fisico – rappresenta uno dei contributi alla causa, seppur inconsapevole: solo il 16% è a conoscenza di questo aspetto mentre l’8% pensa che l’e-commerce abbia addirittura impatti ambientali negativi.
Quali sono le mosse che, secondo i giovani, potrebbero agevolare la transizione? Innanzitutto un riassetto del trasporto pubblico, ovvero i mezzi che conoscono meglio in quanto più utilizzati. Per quasi la metà di loro (45%) potrebbe bastare un potenziamento della frequenza delle corse, il 26% punterebbe piuttosto sull’allargamento della rete al maggior numero possibile di aree cittadine, il 21% pensa che il contenimento dei prezzi di biglietti e abbonamenti sarebbe la soluzione ottimale, solo l’8% in via prioritaria agirebbe sulla sicurezza e sul comfort dei veicoli.
Perché allo stato attuale è innegabile che l’automobile, specie in alcuni contesti (per esigenze lavorative, logistiche, famigliari, ecc.), rimane un mezzo indispensabile o quasi. Gli stessi ragazzi, proiettandosi al domani, prevedono comunque di acquistarne una: per il 61% è praticamente certo, il 23% potrebbe rinunciarvi solo se dovessero crescere e affermarsi definitivamente i servizi di car sharing o di noleggio. Appena il 16% lo esclude a priori.
Un dato apparentemente in controtendenza rispetto ai numerosi studi che vedono la Generazione Z lontana dall’auto di proprietà quale status symbol, ma che risente della sfiducia dei ragazzi rispetto a quanto il Paese sta facendo per la transizione ecologica.
Solo il 30% delle ragazze e dei ragazzi pensa, infatti, che in Italia si stia lavorando efficacemente verso questo obiettivo, sia dal punto di vista economico che culturale e chiedono perciò uno sforzo anche agli adulti, specialmente a quelli “che contano”, per prendere decisioni e mettere in campo azioni che accelerino il cambiamento. Alla fine, oltre 1 su 2 prevede tempi molto lunghi per il suo raggiungimento e 1 su 4 ritiene che in Italia smart cities e mobilità sostenibile siano un’utopia irrealizzabile.
Come fare, ad esempio, a imprimere una spinta decisiva verso un approccio ecologico al settore delle auto? Secondo gli intervistati, si dovrebbe agire su un doppio binario. Da un lato incrementando la presenza di colonnine di ricarica nelle nostre città: per 1 su 3 non si può prescindere da ciò. Dall’altro incentivando il passaggio tramite bonus e incentivi: li mette al primo posto il 31%. Solo in secondo piano vengono, invece, le campagne sulla conoscenza dei benefici dell’elettrico per il Pianeta e dei benefit che si possono avere grazie a questi veicoli (parcheggi gratuiti, accesso ai centri storici, ecc.): a considerarle prioritarie è, in entrambi i casi, il 18%.
Il contesto urbano è, in ogni caso, il fulcro del discorso. Ma le città potrebbero essere sempre più a emissioni zero, non solo ricorrendo all’elettrico ma anche grazie alla ciclabilità. Per incentivare i cittadini a inforcare le due ruote per la mobilità quotidiana, sempre secondo i giovani, bisogna lavorare essenzialmente su due aspetti: il 47% degli intervistati ritiene che sia fondamentale aumentare le infrastrutture dedicate (piste ciclabili, bike station, ecc.), mentre il 27% crede sia fondamentale ripensare gli spazi urbani con più attenzione a ciclisti e pedoni.
Oltre a questo, le città del futuro dovrebbero poi per poter contare su una riduzione dei limiti di velocità – il 71% sarebbe ben disposto ad accettarli in cambio di una riduzione della mortalità dovuta agli incidenti stradali (prima causa di morte per i giovani italiani sotto i 30 anni) – e su una maggiore riforestazione, per assorbire le emissioni di CO2 inevitabili: per 2 intervistati su 3, anche su questo punto ancora non si sta facendo abbastanza.
“I giovani sono disposti ad abbracciare il cambiamento, a muoversi con i mezzi pubblici o in maniera sostenibile. Ma sono anche consapevoli che, allo stato attuale, le nostre città non sono ancora pronte. Quindi se per oggi la maggior parte lascia parcheggiate auto e moto private, un domani l’auto di proprietà sarà un must per molti di loro, per gestire la vita da adulti”, commenta così i dati dell’indagine Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.
Muoversi in Città: La Tua Ricarica con Vitamina L
A Milano, la mobilità urbana sta vivendo una trasformazione significativa grazie a Lime, un’azienda leader nella micromobilità elettrica condivisa. Ben l’86% degli utenti milanesi riconosce a Lime il merito di facilitare la vita in città, contribuendo a godersi meglio l’ambiente urbano e riducendo lo stress quotidiano. Questo risultato è particolarmente rilevante in una metropoli come Milano, dove il traffico e l’inquinamento sono problemi notoriamente gravosi. L’adozione di veicoli non inquinanti e silenziosi riscuote un consenso crescente tra i cittadini. Lime ha registrato un incremento del 21% nei viaggi effettuati tra gennaio e agosto 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato indica chiaramente che sempre più milanesi stanno abbandonando i mezzi di trasporto tradizionali in favore di soluzioni più ecologiche. Con una metafora accattivante, Lime invita i suoi utenti a considerare ogni viaggio come un’occasione per migliorare la propria salute e acquisire maggiore energia, riferendosi simpaticamente ai propri servizi come a una “Vitamina L” necessaria per affrontare con vigore la vita urbana. Il cambiamento delle abitudini di spostamento è evidente anche nei numeri. Dal gennaio 2024, il numero di corse effettuate con i monopattini e le biciclette elettriche Lime è aumentato del 21% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non solo le corse sono aumentate; anche il numero di utenti attivi è cresciuto del 9%. Questo incremento è particolarmente significativo considerando che Lime non era ancora operativa con i suoi monopattini a Milano nella prima metà dell’anno. L’aumento degli utenti attivi è un segnale inequivocabile del successo delle e-bike, che stanno diventando una parte integrante della mobilità quotidiana. Gli utenti di Lime riconoscono i benefici di muoversi in sicurezza, comodità e senza stress. L’86% degli intervistati in una survey in-app conferma che l’uso dei veicoli Lime contribuisce a una migliore esperienza di mobilità urbana. Ma i vantaggi non si fermano qui. Questo stile di spostamento consente di risparmiare tempo ed energia rispetto all’uso dei veicoli privati. Tempo che il 52% degli utenti dichiara di dedicare ad attività sociali, come incontrare amici, e il 29% usa l’app Lime per raggiungere i luoghi di socializzazione come ristoranti e caffetterie. Da queste osservazioni nasce il progetto “Vitamina L: la tua dose di energia quotidiana”, volto a creare una connessione più profonda con la città e con le persone che la vivono. L’iniziativa mira non solo a facilitare gli spostamenti, ma anche a promuovere un utilizzo consapevole ed ecologico dei mezzi di trasporto, incoraggiando i cittadini a vivere Milano in maniera più sostenibile e con maggiore energia.
La Moda Sostenibile: Un Futuro Responsabile per l’Industria della Moda
Negli ultimi anni, la moda sostenibile è diventata un tema centrale nel dibattito sull’industria della moda. Con l’aumento della consapevolezza ambientale e sociale, sempre più consumatori e aziende stanno cercando modi per ridurre l’impatto negativo della moda sull’ambiente e sulle comunità.
Cos’è la Moda Sostenibile?
La moda sostenibile si riferisce a un approccio all’abbigliamento e agli accessori che tiene conto dell’impatto ambientale e sociale lungo l’intero ciclo di vita del prodotto. Questo include la scelta dei materiali, la produzione, la distribuzione, l’uso e lo smaltimento dei capi.
Materiali Sostenibili
Uno degli aspetti chiave della moda sostenibile è l’uso di materiali ecologici. Questi possono includere:
- Cotone biologico: coltivato senza l’uso di pesticidi e fertilizzanti chimici.
- Poliestere riciclato: ottenuto dal riciclo di bottiglie di plastica.
- Tessuti naturali: come il lino e la canapa, che richiedono meno risorse per essere coltivati.
Produzione Etica
La produzione etica è un altro pilastro della moda sostenibile. Questo implica garantire condizioni di lavoro sicure e giuste per i lavoratori, paghe eque e il rispetto dei diritti umani. Le aziende che adottano pratiche di produzione etica spesso collaborano con fornitori certificati e trasparenti.
Riduzione degli Sprechi
La moda sostenibile promuove anche la riduzione degli sprechi attraverso pratiche come il riciclo e il riutilizzo. Alcune aziende offrono programmi di riciclo per i vecchi capi, mentre altre creano collezioni utilizzando tessuti di scarto.
Consumo Consapevole
I consumatori hanno un ruolo cruciale nella promozione della moda sostenibile. Acquistare meno, scegliere capi di qualità che durano nel tempo e supportare marchi sostenibili sono tutte azioni che possono fare la differenza. Inoltre, prendersi cura dei propri vestiti, riparandoli quando necessario, contribuisce a ridurre l’impatto ambientale.
Il Futuro della Moda Sostenibile
Il futuro della moda sostenibile dipende dalla collaborazione tra consumatori, aziende e governi. Innovazioni tecnologiche, regolamentazioni più severe e una maggiore consapevolezza pubblica sono essenziali per creare un’industria della moda più responsabile e sostenibile.
Msd Italia e Retake: Sostenibilità Ambientale in Azione
Con l’intento di conservare la meraviglia naturale delle nostre coste e di incentivare la sostenibilità ambientale, oltre 400 dipendenti di Msd Italia, provenienti da tutte le regioni del paese, si sono uniti ai volontari dell’associazione Retake per formare un team di proporzioni inedite. Questa grande squadra ha lavorato insieme per ripristinare la pulizia della spiaggia di Coccia di Morto nel comune di Fiumicino, situato nella provincia di Roma. Grazie agli sforzi congiunti, sono stati raccolti quasi due tonnellate di rifiuti, dimostrando un impegno concreto nella salvaguardia dell’ambiente. Questo evento di Team Building non è solo un’azione volutamente ecologica, ma rappresenta anche un esempio di collaborazione e impegno collettivo. La multinazionale farmaceutica Msd, fondata oltre 130 anni fa e operante in più di 140 paesi con oltre 70 mila dipendenti, è fortemente impegnata nella responsabilità sociale d’impresa (Corporate Social Responsibility – CSR). Ogni anno, l’azienda stanzia oltre 3 miliardi di dollari per sostenere iniziative in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs). Questo impegno si manifesta in quattro principali aree di interesse: accesso alla salute, supporto alle persone, sostenibilità ambientale ed etica e valori. Tali aree sono evidenziate nel loro recente Impact Report, che documenta i significativi risultati ottenuti sia a livello globale che dalla consociata italiana. L’attenzione alla responsabilità sociale si concretizza in un profondo rispetto per le persone, inclusi pazienti, caregiver e dipendenti. Questo rispetto si traduce in un impegno tangibile verso la comunità e l’ambiente in cui l’azienda opera. Msd Italia promuove e sostiene numerose iniziative che riflettono questa filosofia. Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata di Msd Italia, ha affermato che l’attività di volontariato al fianco di Retake per ripulire le spiagge del litorale laziale non solo rientra nell’ambito degli impegni Esg (Environmental, Social, and Governance), ma incarna anche i valori fondamentali in cui l’azienda crede. Questa iniziativa rappresenta un’importante occasione per apportare benefici tangibili all’ambiente circostante, oltre a promuovere una cultura di solidarietà e responsabilità sociale dentro e fuori l’azienda. In sintesi, la partecipazione di Msd Italia e dei volontari di Retake alla pulizia delle spiagge è un chiaro esempio di come le aziende possano giocare un ruolo cruciale nella promozione della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale. Le azioni concrete, come la raccolta dei rifiuti, non solo migliorano l’ambiente, ma rafforzano anche il senso di comunità e di cooperazione tra i dipendenti e i cittadini.