Milano è una delle città italiane più impegnate nella promozione della sostenibilità ambientale. Gli obiettivi e i progetti per rendere Milano una città sostenibile sono molteplici e ambiziosi. Si stanno implementando politiche volte a ridurre l’inquinamento atmosferico, promuovere la mobilità sostenibile e favorire la costruzione di edifici a basso impatto ambientale. Inoltre, la città sta puntando sull’incremento delle aree verdi e sulla gestione sostenibile delle risorse idriche. Questi sforzi riflettono l’impegno di Milano nel creare un ambiente urbano più sano e eco-friendly per i suoi cittadini.
Che cos’è la legge sui sistemi alimentari sostenibili?
Nell’ambito della strategia europea Farm to Fork, la Commissione europea dovrebbe pubblicare per settembre 2023 una proposta di legge quadro sui sistemi alimentari sostenibili. Si tratta di un’occasione unica nella vita per migliorare il nostro sistema alimentare.
Oltre che stabilire obblighi giuridicamente vincolanti per favorire la transizione verso sistemi alimentari sostenibili, la legge affronterà le molteplici dimensioni e sfide del nostro sistema alimentare.
Se scritta correttamente, potrebbe integrare la sostenibilità in tutti i settori legati all’alimentazione come la salute, l’ambiente, il commercio e l’agricoltura, affrontando al contempo problemi come la disuguaglianza nell’accesso al cibo sano e a prezzi giusti, le pratiche agricole non sostenibili e la concentrazione di potere e ricchezza da parte dell’industria alimentare.
Tuttavia, dopo la pubblicazione delle strategie Farm to Fork e Biodiversità, chi ha interesse a mantenere lo status quo ha iniziato ad attaccare le politiche alimentari sostenibili. Un’opera di resistenza tanto più evidente nelle diffuse campagne allarmistiche che fanno leva su affermazioni infondate secondo cui l’aumento degli standard di sostenibilità minerebbe la sicurezza alimentare dell’Europa.
Qual è il problema del nostro sistema alimentare?
Nell’ultimo anno, i cittadini europei hanno dovuto far fronte a un’impennata senza precedenti dei prezzi dei prodotti alimentari, e al contempo i costi di produzione degli alimenti sono saliti alle stelle. Attualmente sono circa 38 milioni le persone in Unione europea in condizioni di insicurezza alimentare. Una tendenza che dal 2015 è in costante aumento a causa degli accadimenti globali.
Oltre a queste debolezze economiche e sociali, un altro dato è allarmante: i nostri attuali sistemi alimentari stanno causando danni incalcolabili al pianeta su cui viviamo. La produzione agricola sempre più intensa, che include l’uso prolungato e addirittura aumentato di input sintetici dannosi, ha gravemente degradato il suolo europeo e decimato la biodiversità.
Gli attuali modelli su cui si basa la nostra produzione alimentare non sono equi. Mentre le agroindustrie e la grande distribuzione realizzano profitti record, la maggior parte delle persone è in difficoltà e molti agricoltori di piccola scala sono costretti a chiudere le proprie attività.
La realtà è chiara: i cittadini europei sono consapevoli delle crisi che stiamo affrontando e vogliono essere parte della soluzione. Come consumatori abbiamo un potere, che tuttavia è compromesso perché le nostre scelte alimentari sono pesantemente influenzate e orientate verso l’acquisto di alimenti non sostenibili.
L’Unione europea è a un bivio. Da un lato un pericolo reale, concreto, dall’altro una grande opportunità di poter cambiare. La nostra opportunità è una transizione verso sistemi alimentari sostenibili in cui tutti i cittadini abbiano accesso a cibi sani e sostenibili e in cui, dal campo alla tavola, siamo dalla parte della natura e non contro di essa. Una legge europea ambiziosa sui sistemi alimentari sostenibili può e deve guidare questa transizione.
I cittadini europei chiedono sistemi alimentari migliori
La coalizione europea Good Food Good Farming (Gfgf), di cui Slow Food è parte, ha lanciato all’inizio dell’anno una campagna per difendere e promuovere l’urgente necessità di una transizione verso sistemi alimentari sostenibili in Europa.
Lo scorso maggio, 11 diverse organizzazioni in tutta Europa tra cui Slow Food, hanno organizzato i Food for Talk: iniziative, incontri e visite per ascoltare le istanze di tutti i diversi attori della catena alimentare sui sistemi alimentari sostenibili. Dai mercati in Lettonia alle mense in Germania, dai produttori agricoli serbi ai pescatori tedeschi agli attivisti italiani, tante voci hanno scambiato i propri punti di vista sul cibo e sull’agricoltura.
Insieme, hanno elaborato le richieste da rivolgere ai nostri decisori politici europei. Il messaggio è chiaro: vogliamo un futuro in cui il cibo buono e sostenibile sia un diritto per tutti, non un privilegio per pochi.
Come consumare meno energia elettrica a casa
Vuoi sapere come ridurre i consumi elettrici in casa? Vai in giro per la casa al buio, aiutandoti con le mani all’inizio, e dopo un po’ i tuoi occhi si abitueranno all’oscurità. Sto scherzando dai, mi sentirei troppo in colpa, per tutta la gente rotolata giù per le scale, e per tutte le volte che battereste il mignolino del piede. Come possiamo fare quindi a ridurre i nostri consumi e non tornare alla vita del ‘700?
Quanto consumiamo?
Innanzitutto, possiamo dirvi che in Italia il consumo di energia elettrica pro -capite è di 4703 kwh. È poco o è tanto? Considerando che un cittadino Indiano ne consuma in media 857, possiamo dire che è tanto. Quindi sì, dobbiamo ridurre i nostri consumi, e dobbiamo farlo in fretta, perché, come dicono gli scienziati, per il pianeta “non c’è più tempo”.
Il 41.7% delle emissioni totali di gas serra viene emesso dalla produzione di energia.
Cosa fare per ridurre queste emissioni?
Per ridurre questa componente delle emissioni di gas serra esistono almeno 3 modi:
- Scegliere una fornitura energetica proveniente da fonti rinnovabili. Questo porta a un cambiamento nella domanda, che alla lunga spinge il mercato a utilizzare solo fonti rinnovabili.
In Italia vi sono diversi produttori che utilizzano energie rinnovabili. - Ridurre i nostri consumi, in modo che non sia più necessario produrre tutta questa energia, e facendo così in modo che le attuali fonti rinnovabili soddisfino la domanda. Così renderemmo superflua la produzione di energia da fonti inquinanti.
- Il settore industriale è uno dei più energivori. Attraverso un acquisto consapevole e informato, possiamo pilotare il mercato verso quelle industrie che fanno uso di green energy.
Consigli per ridurre i consumi
In questo articolo ci occuperemo di come ridurre i consumi elettrici nella nostra abitazione e nella nostra routine. Ricordiamoci, però, che anche i fattori sopra elencati sono importanti.
Ecco a voi 10 consigli, per ridurre i nostri consumi energetici:
- Spegni!
Abituati a spegnere tutto quello che non usi. Spegni tutto quello che non ti serve in quel momento, dalla lampadina del soggiorno se sei in cucina, alla televisione che nessuno sta guardando. So che è facile dimenticarsene o non prestarci attenzione, ma dobbiamo impegnarci. Installa sensori di movimento nelle aeree comuni, o in quelle meno utilizzate, così le luci resteranno accese solo quando c’è qualcuno. - Spegni quando vai in ferie
Se parti per una vacanza ricordati di spegnere tutto. Finisci quello che c’è in frigo e in freezer, per poterli svuotare e spegnere, perché consumano molta energia. Adesso non dico di farti un’indigestione il giorno prima delle ferie, però organizzati per tempo.
Stacca la spina di tutti gli elettrodomestici, perché consumano anche quando sono in standby. Prometto, che vengo io a ripristinarti il modem, se non parte più. - Usa la luce naturale
Quando puoi utilizza la luce del sole. Solleva le tapparelle e fai entrare la luce naturale. Posiziona la scrivania vicino a una finestra e utilizza colori chiari per colorare i muri, così daranno più luminosità all’ambiente. Quando realizzi casa, informati per un buon progetto di illuminotecnica. - Passa al led
Cambia le tue vecchie lampadine con quelle a led. Giuro che non sono pagato dalla Philips per dirlo, ma consumano molto meno e durano molto di più. Costeranno un po’ di più, ma ti faranno risparmiare in bolletta, e nel lungo periodo spenderai meno anche perché dovrai cambiarle più raramente. - Usa la luce giusta
Non usare una lampada troppo potente perché “tanto le prendo tutte uguali che va bene”. Ogni stanza ha bisogno solo della giusta quantità di luce. Non serve tenere gli occhiali da sole nel ripostiglio perché è stata montata una luce troppo potente. - Verifica quanto consumi
Leggi la bolletta energetica e verifica se gli sforzi che stai compiendo ti stiano facendo consumare meno. Se è così, festeggia pure, pensando che stai aiutando il pianeta e che stai risparmiando. Se non stessi consumando meno, valuta su cosa potresti migliorare. - Scegli elettrodomestici efficienti
Quando acquisti un nuovo elettrodomestico, verifica la classe energetica a cui appartiene e prediligi quelli in classe energetica A+++. Consumano molto meno, e anche se gli avrai pagati di più, alla fine, avrai un ritorno economico in bolletta. - Usa il meno possibile il condizionatore
Eh la fai facile tu, mi direte, che vivi in montagna al fresco. Se l’afa si fa insopportabile, e si rende necessario il condizionatore, non farti prendere la mano cercando di ricreare il clima artico in soggiorno. Utilizzalo solo quando sei in casa e spegnilo quando esci. Un miglioramento dell’isolamento termico della casa potrebbe aiutarti, sia per la gestione del caldo che del freddo. - Utilizza bene gli elettrodomestici
Usa la lavatrice solo a pieno carico, e prediligi lavaggi a basse temperature. Fai il prelavaggio manuale delle stoviglie e utilizza la lavastoviglie a pieno carico. Utilizza sempre i programmi ECO se sono presenti. Evita l’asciugatrice quando possibile e piuttosto stendi i panni, così facendo gli allungherai anche la vita. Non aprire il frigorifero per poi tenerlo aperto un quarto d’ora mentre cerchi l’ispirazione per il piatto perfetto. L’ambiente interno si riscalderà e il frigo consumerà molta più energia per tornare in temperatura. - Usa in maniera efficace il forno
Non potrei pensare di fare a meno del forno, perché anche se consuma parecchio, è quel luogo magico dove nasce la pizza. Utilizza però la funzione ventilata, che ridistribuisce meglio il calore e accorcia i tempi di cottura. Evita di aprire lo sportello ogni tre secondi per vedere se è cotto, perché il forno perderà calore.
Questi sono solo una parte delle soluzioni che potreste adottare per ridurre i consumi. Col tempo ve ne verranno in mente altre, e potreste quasi ritrovarvi ad aspettare con ansia la bolletta, per vedere quanto siete stati bravi quel mese.
Ognuno troverà il giusto compromesso tra quello che dovrebbe fare e quello che potrà fare. Ci sarà quello che correrà in giro per la casa a spegnere le luci di tutta la famiglia, non potendo però rinunciare a tenere il condizionatore a 19 gradi in piena estate. Ma va bene, purché qualcosa si sia fatto.
Cicloturismo
Sembra strano dire di usare la bicicletta per scoprire un nuovo modo di viaggiare. La bicicletta è il più antico mezzo di trasporto personale a trazione non animale. Negli anni però, è passata da mezzo di trasporto a un modo per mantenersi in forma o fare sport. L’automobile e gli altri mezzi a motore ne hanno soppiantato il ruolo. Ma negli ultimi anni il trend sta cambiando, si registrano incrementi sia nella vendita di biciclette che nella pratica del cicloturismo.
Un settore in crescita
Nell’ultimo anno l’aumento di vendite di biciclette ed e-bike, in Italia, è stato del 20%1. Non è stato solo merito del cosiddetto bonus bici, perché anche negli anni precedenti il settore ha avuto una forte rialzo.
I cicloturisti, nell’ultimo anno, sono aumentati del 26%, e del 41% dal 2013 al 20182. Le strutture cosiddette bike friendly – che offrono particolari servizi a supporto del cicloturista –sono in crescita, ed è sempre più facile organizzare il proprio viaggio in bicicletta. Esistono tour organizzati, oppure tantissimi itinerari già predisposti per il cicloturismo.
Perché dovrei pensare di viaggiare in bicicletta?
Va bene, l’anno scorso ho tirato fuori la bici dalla cantina a maggio, e mi è piaciuto andarci, ma perché dovrei viaggiarci? Ho la macchina e un volo in aereo costa meno di una cena al ristorante, non ne vedo il motivo. La bicicletta va bene, mi piace fare un giretto con la famiglia, o un allenamento con gli amici, ma finisce li. Quando vado in vacanza ci voglio arrivare in fretta e poi rilassarmi, altro che stare lì a pedalare e sudare. In più dai, in viaggio ce ne è sempre una, piove, oppure fa caldo, e poi sono sfortunato chissà quante volte forerò.
È questo quello che tanti di noi, e anche io in passato, potrebbero pensare quando parliamo di cicloturismo. Vorrei, però, proporvi delle riflessioni che potrebbero farvi cambiare idea, o darvi la spinta decisiva per partire e scoprire questo meraviglioso modo di viaggiare.
Una vacanza per tutti
Non sono un atleta super allenato, e non ho molta esperienza in bici, che posso fare? Non c’è nessun problema, non occorre essere allenati, o fare 200 km al giorno per godersi il cicloturismo. Si può decidere di viaggiare leggeri, fare pochi chilometri al giorno in tutta tranquillità, godersi semplicemente il paesaggio, o andare all’avventura. Possiamo partire da soli – fidatevi io l’ho fatto ed è stato bellissimo -, in famiglia, o con un gruppo di amici.
Non dobbiamo neanche necessariamente partire in bicicletta dal garage di casa. Ormai esistono molti treni o autobus di linea che, con un piccolo supplemento, ti lasciano portare a bordo la tua bicicletta. Io mi sono fatto Trento-Roma, con la mia bici caricata sull’autobus, con 20 euro. Vorresti pedalare per le colline toscane ma abiti in Piemonte? Carica la tua bici in treno e parti.
Il viaggio dentro al viaggio
Se la parte migliore del viaggiare fosse il viaggio in sé, anziché la destinazione? Se ci stessimo perdendo qualcosa cercando sempre il modo di viaggiare più veloce? Ok scusate, forse sto filosofeggiando, ma volevo solo spiegare come possano esserci delle alternative all’attuale sistema di turismo. Non esiste solo il modello attuale del visita il più possibile, nel minor tempo possibile, o fai le foto più belle e poi torna a casa a far invidia agli amici.
Gli attuali mezzi di trasporto svolgono efficacemente il loro compito, e in poco tempo ci portano a destinazione. Alle volte però, varrebbe la pena prendersi un po’ più tempo per il viaggio, e godersi il tragitto. Il viaggiare lento, che sia in bicicletta o a piedi, aiuta a farci davvero scoprire l’essenza di un territorio, come il finestrino di un’auto o di un aereo non riescono a fare.
Spesso viviamo il tragitto verso la nostra meta di vacanza come una seccatura necessaria, che cerchiamo di fare durare il meno possibile. È questo il punto! Il tragitto verso la destinazione può essere il momento migliore del nostro viaggio.
Viaggiare in bici per l’ambiente
Circa il 60% delle emissioni del settore dei trasporti in Europa sono dovute alle autovetture private3. Inevitabilmente, una parte di questi viaggi è effettuato a scopo ricreativo, o per andare in ferie. Il cicloturismo, o in generale la mobilità in bicicletta, possono ridurre di molto l’impatto ambientale del trasporto privato. Non è solo un modo divertente e suggestivo per spostarsi, ma alle volte, soprattutto nei centri urbani, può risultare anche più rapido.
Sei stufo di cercare parcheggio a lungo per poi finire lontano dalla tua destinazione, e dover pagare un salasso al parchimetro? Arrivaci in bicicletta e parcheggiala nelle apposite rastrelliere, ne avrai guadagnato in serenità e portafoglio.
La bicicletta per volerci bene
Giovenale, un poeta romano, circa due millenni fa diceva mens sana in corpore sano, e aveva proprio ragione. Il ciclismo fa star bene sia nel corpo che nella mente. Rinforza i muscoli, migliora il sistema cardiocircolatorio riducendo l’insorgenza di possibili malattie legate ad esso, e aiuta a controllare il diabete. Ovviamente vi sono numerosi altri effetti benefici, sia a livello fisico che mentale.
Voler bene a noi stessi vuol dire anche farci vivere esperienze emozionanti, e aiutarci a eliminare lo stress. Su questi fattori il cicloturismo funziona perfettamente, poche cose mi hanno mai dato un senso di pace così grande come pedalare sulle tranquille colline toscane, o attraverso i bellissimi paesaggi dello Stivale. In questa società moderna è difficile eliminare totalmente i pensieri, e rilassarsi completamente, sovraccarichi come siamo di stimoli e informazioni. Pedalare tutto il giorno, e vivere seguendo dei ritmi tutti tuoi, può aiutarti a trovare quella pace che ricerchi in una vacanza. Ma non è solo questo, in base a come organizzi il tuo viaggio, potresti vivere avventure che ti mettono alla prova, o scoprire aspetti di te che non conoscevi.
Scoprire il territorio e le sue persone
Se vuoi veramente scoprire il territorio che desideri visitare, fallo dal sellino di una bicicletta. Ti accorgerai che, mentre stai passando da quel piccolo paesino in cima alla montagna, e arrancando in salita ti guarderai attorno, tutti i dettagli ti appariranno più nitidi. Vedrai che dopo un po’ di tempo in bici da solo, avrai voglia di scambiare due chiacchiere con i passanti, o con gli avventori del bar di paese, e magari fermarti a bere un bicchiere di vino locale – solo uno mi raccomando, non vi voglio sulla coscienza. Vedrai che dopo una bella pedalata i paesaggi davanti a te avranno un diverso sapore.
E la fatica?
È inutile negare che la bicicletta sia anche spesso fatica, ma dove sta scritto che la fatica sia una cosa che vada evitata a tutti i costi? Personalmente penso che un po’ di fatica nobiliti l’esperienza e gli dia un senso particolare. Non vi dico di arrivare alla fine della tappa e crollare a terra davanti alla porta dell’albergo. Ognuno può rapportare l’esperienza alle sue possibilità e desideri. Non cercate di fare cose troppo sopra alle vostre possibilità, perché potreste trasformare l’esperienza in un incubo.
Iniziate con calma e ascoltate il vostro corpo, se non siete abituati al ciclismo.
Oltre il cicloturismo
Una volta che avrai iniziato a viaggiare in bicicletta, capirai come, oltre che ecologico e salutare, sia anche applicabile alla vita di tutti i giorni. Prova a spostarti in bicicletta più spesso nella vita quotidiana. Inizia da piccoli tragitti – ad esempio per andare a prendere il pane -, e valuta anche le differenze di tempo. Vai al lavoro in bici, casomai fai una prova un giorno che non lavori, per verificare il tempo impiegato e non rischiare di arrivare in ritardo. Non sempre il viaggio per andare al lavoro deve essere sinonimo di noia e frustrazione.
Provare per credere
Non sei ancora convinto che il cicloturismo sia la tipologia di vacanza giusta per te? Sali in sella e prova, non comprare tutto il materiale necessario, se hai già una bicicletta usa quella – a patto che non sia quella vecchissima Graziella della nonna -, non servono bici particolari per la prima esperienza di cicloturismo.
Se non vuoi subito fare un viaggio troppo impegnativo, anche un weekend può andare bene per farti un’idea. All’inizio basta uno zainetto, o ancor meglio una borsa da bicicletta, pochi vestiti, e tanta voglia di mettersi in gioco. Parti da solo, o trova qualcuno che vuole condividere questa esperienza con te, e attento, perché una volta iniziato è difficile smettere.
Per me, ciclista da pochi anni, la scoperta del cicloturismo è stata una vera e propria svolta nel modo di concepire il viaggiare.
Anche attraverso il trekking si riescono a vivere bellissime emozioni, riscoprire il territorio e noi stessi. Quindi cosa stai aspettando? Inforca la bici, oppure carica in spalla lo zaino, e parti, forse ci incontreremo su qualche sentiero, o bella strada, tra le meraviglie del nostro paese.
Enel X-Aeroporti di Roma: all’Aeroporto Leonardo da Vinci il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo d’Europa
- La società di Enel si è aggiudicata la gara pubblica per realizzare, con la collaborazione di Circet Italia SpA, il più grande impianto fotovoltaico europeo in autoconsumo di un aeroporto
- L’impianto contribuirà in misura considerevole al processo di efficientamento energetico avviato da ADR per l’hub internazionale di Fiumicino e alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera equivalente alla piantumazione di circa 100mila alberi all’anno
- Enel X, a seguito dell’aggiudicazione di una gara pubblica europea bandita da Aeroporti di Roma, conferma il suo impegno nell’offrire ai partner soluzioni e tecnologie che integrano perfettamente innovazione e produzione di energia da fonti rinnovabili, accelerando il percorso di sostenibilità di Aeroporti di Roma. La società di Enel dedicata allo sviluppo di soluzioni e servizi innovativi di efficienza energetica, realizzerà per Aeroporti di Roma, in collaborazione con Circet SpA, azienda leader nello sviluppo di infrastrutture, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in un aeroporto europeo. Situato parallelamente alla pista n° 3 del Leonardo da Vinci, l’impianto coprirà un’area di 340mila mq con una potenza di 22 MWp producendo a regime circa 32 GWh di energia rinnovabile all’anno. Una volta operativo l’impianto eviterà l’immissione in atmosfera di oltre 11mila tonnellate di CO2, equivalenti alla piantumazione di circa 100mila alberi.
“La costruzione del nuovo impianto fotovoltaico, il più grande d’Europa, è un passaggio significativo della collaborazione ormai consolidata con Aeroporti di Roma” ha dichiarato Francesco Venturini, Responsabile di Enel X “Siamo di fronte a un intervento in ambito aeroportuale mai visto prima che, grazie alla nostra leadership nella realizzazione di tecnologie avanzate nel settore energetico, contribuirà in larga parte a ridurre le emissioni dell’Aeroporto di Fiumicino rendendolo ancora di più un’eccellenza a livello mondiale”.
“Proseguiamo con una delle più ambiziose iniziative del nostro percorso di sviluppo sostenibile – ha commentato Marco Troncone, Amministratore Delegato di ADR – perché questo progetto, con la collaborazione di Enel X, permetterà la generazione di oltre 32 GWh all’anno di energia rinnovabile grazie al più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo per un aeroporto europeo. Siamo convinti che le eccellenze italiane possano e debbano lavorare insieme per la trasformazione e il rilancio di un settore strategico per il nostro Paese e per contribuire alla mitigazione del cambiamento climatico.”
Aeroporti di Roma, primo polo aeroportuale italiano e tra i migliori hub del mondo, come testimoniato dalle 5 stelle Skytrax, ha scelto di puntare su digitalizzazione, sicurezza, innovazione e sostenibilità ambientale e ha avviato da qualche anno un percorso volto all’azzeramento delle emissioni di CO2 nel 2030, in anticipo rispetto ai target prefissati dal comparto aeroportuale europeo, confermando la propria determinazione sul fronte della sostenibilità e in particolare nella lotta al cambiamento climatico. L’innovativo impianto fotovoltaico sarà composto da circa 55mila pannelli fotovoltaici di ultima generazione oltre alle strutture di alloggiamento, cabine e cavidotti ed è stato progettato considerando le tecnologie più avanzate del settore per un perfetto adattamento dei requisiti di installazione per strutture di questo tipo. I lavori inizieranno entro la fine del 2023 e si completeranno nel 2024. Il nuovo impianto solare sarà integrato con un sistema di accumulo basato su batterie di veicoli elettrici giunte al loro secondo ciclo di vita. Lo storage da 10 MWh è frutto del progetto Pioneer- airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage, primo passo della collaborazione tra Enel X e ADR, e contribuirà a coprire gli eventuali picchi serali di domanda energetica dell’aeroporto. Si tratta di due interventi che mostrano la continuità del percorso avviato da Enel X e ADR e consolidano la posizione della società di Enel come partner di riferimento per Aeroporti di Roma nel campo dell’efficienza energetica.
Enel X Global Retail è la business line globale del Gruppo Enel che opera nell’ambito della fornitura energetica e dei servizi di energy management. Leader mondiale nello sviluppo di soluzioni innovative dedicate ad accompagnare consumatori residenziali, imprese e municipalità nel percorso di transizione energetica, Enel X Global Retail offre un ecosistema di prodotti e servizi modulari e integrati, costruiti attorno alle esigenze dei clienti, promuovendo l’elettrificazione degli usi e la digitalizzazione. Enel X Global Retail gestisce servizi di demand response, con 8,1 GW di capacità totale, ha installato 76 MW di capacità di accumulo behind-the-meter e oltre 3 milioni di punti luce in tutto il mondo. Inoltre, fornisce quotidianamente energia a circa 67 milioni di clienti. L’ecosistema di soluzioni di Enel X Global Retail si basa su un business model a piattaforma che comprende asset per l’ottimizzazione e l’autoproduzione di energia, soluzioni premium di efficienza e gestione energetica ed offerte competitive e flessibili, con l’obiettivo di aiutare il cliente a tracciare la propria roadmap energetica, accompagnandolo dalla consulenza iniziale fino all’implementazione delle soluzioni.
Aeroporti di Roma, società del Gruppo Mundys, gestisce e sviluppa gli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino e svolge altre attività connesse e complementari alla gestione aeroportuale. Fiumicino, primo e unico aeroporto in Italia con un rating Skytrax di 5 stelle per gli standard eccellenti nella qualità del servizio, dispone di due terminal passeggeri ed è dedicato alla clientela business e leisure su rotte nazionali, internazionali e intercontinentali; Ciampino è principalmente utilizzato dalle compagnie aeree low cost, dagli express-courier e dalle attività di Aviazione Generale. Nel 2019 ADR ha registrato, come sistema aeroportuale, 49,4 milioni di passeggeri. (Nel 2022, a seguito degli effetti indotti dal Covid – 19 sul trasporto aereo, l’aeroporto di Fiumicino ha registrato circa 29,4 milioni di passeggeri mentre lo scalo di Ciampino ha chiuso l’anno con 3,5 milioni di passeggeri). Negli ultimi sei anni Aeroporti di Roma ha ricevuto numerosissimi premi, riconoscimenti e attestazioni di qualità. I principali sono sicuramente l’AIRPORT SERVICE QUALITY AWARD, assegnato da ACI World per la categoria di aeroporti europei con oltre 40 milioni di passeggeri all’anno, ottenuto per gli anni dal 2017 al 2022 per l’alto livello di soddisfazione dei passeggeri e l’ACI EUROPE BEST AIRPORT AWARD, categoria di aeroporti con oltre 40 milioni di passeggeri all’anno, per gli anni 2018, 2019, 2020, 2022: il riconoscimento, in questo caso, premia il raggiungimento dell’eccellenza in diverse discipline, tra cui la sicurezza, le operazioni, le infrastrutture, le relazioni con la comunità, la consapevolezza ambientale e il customer care. Grazie a questi risultati, nel 2022 ACI World ha incluso ADR nel “Director General’s Roll of Excellence”, albo di eccellenza di cui fanno parte solo 69 su oltre 18.000 aeroporti in tutto il mondo per gli elevatissimi livelli di qualità offerti ai propri passeggeri. SKYTRAX nel 2018 ha assegnato ad ADR il WORLD’S MOST IMPROVED AIRPORT AWARD in base alla valutazione dei servizi sperimentati da parte dei passeggeri in diversi aeroporti in tutto il mondo. Nel 2022 ADR ha ricevuto, sempre da Skytrax, il BEST AIRPORT STAFF IN EUROPE AWARD per la soddisfazione di precisi parametri di cordialità ed efficienza del personale addetto all’assistenza al cliente in aerostazione. Anche in tema di sostenibilità ADR si è distinto ricevendo dalla United Nations World Tourism Organization la LEADERSHIP IN SUSTAINABILITY AND COMMITMENT TO RESPONSIBLE TRAVEL nel 2020. In ambito innovazione, nel 2021, legato al progetto SESAR – Single European Sky, ADR ha ottenuto l’ACI EUROPE DIGITAL TRANSFORMATION AWARD, per l’investimento dell’aeroporto nel nuovissimo Airport Operation Center e per l’implementazione del nuovo modello di innovazione incentrato sull’Open Innovation. Nel 2022 Plug and Play Tech Center, il più grande fondo privato di investimento in Silicon Valley, ha assegnato ad ADR il “Corporate Innovation Award” per l’impegno a promuovere le iniziative di open innovation e a costruire un innovativo «aeroporto del futuro».
Tutto sui Green Jobs, i nuovi lavori verdi
La necessità di tutelare la salute del nostro pianeta ha oggi messo in atto numerosi cambiamenti a livello economico, politico e sociale, impattando significativamente sul mondo del lavoro e sul ruolo che ognuno di noi può svolgere quotidianamente per il benessere dell’ambiente. In questo contesto avrai sicuramente sentito parlare dei Green Jobs, i nuovi lavori verdi del futuro finalizzati alla riconversione sostenibile delle imprese, della pubblica amministrazione e del settore economico in generale. Unioncamere ha stimato che tra il 2019 e il 2023 la richiesta di professioni verdi sul mercato è risultata in crescita: ma cosa sono e quali sono i green jobs? Come si definiscono i lavori verdi e quali settori lavorativi sono maggiormente interessati dalla transizione ecologica, garantendo il raggiungimento del successo nella propria carriera? Scoprilo con LUM!
Cosa sono i Green Jobs: la definizione
I Green Jobs, o lavori verdi, sono tutte quelle professioni legate alla sostenibilità, al benessere e alla tutela del pianeta. Si tratta, più specificatamente, di lavori del futuro con una forte vocazione etica, che offrono brillanti opportunità nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, delle costruzioni, dell’amministrazione pubblica e dei servizi, contribuendo in maniera decisiva a preservare la qualità e l’integrità dell’ambiente. Per comprendere meglio cosa sono i green jobs è sicuramente utile dare un’occhiata alla definizione fornita da Unioncamere:
“Si tratta di impieghi che mirano a salvaguardare la Terra e il suo benessere, cercando di sostenere lo sviluppo umano senza però impattare in modo negativo sull’ambiente circostante.”
L’attenzione e la sensibilità sempre maggiori riposti verso la salute del pianeta hanno comportato una crescente richiesta di professionalità nel settore, attirando gli interessi degli studenti più ambiziosi che vogliono costruire una brillante carriera impegnandosi anche in un atto di amore verso l’ambiente!
La Green Economy nel contesto dello sviluppo sostenibile
Il tema della sostenibilità è davvero all’avanguardia e aziende e mercati si stanno orientando sempre più verso un nuovo concetto di lavoro in equilibrio con l’ambiente circostante. A livello di politica economica, la transizione verde ha comportato l’attuazione di riforme e di incentivi per la tutela delle risorse naturali e della salvaguardia del pianeta, attraverso, per esempio, il potenziamento delle infrastrutture per l’ambiente, la diffusione delle eco-tecnologie, la creazione di investimenti e l’eliminazione di sussidi dannosi per l’ambiente. Nel settore privato tutti questi provvedimenti si sono tradotti, concretamente, con l’adozione di nuove politiche d’investimento nell’innovazione e nell’economia verde, anche sostenute dalle direttive in materia di promozione della sostenibilità dettate dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. La sempre maggiore attenzione dedicata a questi temi ha generato una crescente richiesta di professionalità nel settore della Green Economy, attirando così le ambizioni di carriera dei più giovani studenti e professionisti.
Il 63% del fabbisogno di imprese e PA riguarderà i lavori verdi
Anche il mercato del lavoro in Italia sta pian piano accogliendo le nuove tendenze della Green Economy, con le aziende sempre più orientate a investire nelle competenze verdi: i green jobs sono senza dubbio i nuovi lavori del futuro! In questo contesto, il report previsivo redatto per il periodo 2021-2025 da Unioncamere ha stimato che il fabbisogno di competenze green intermedie delle imprese e della Pubblica Amministrazione sarà compreso tra i 2,2 e i 2,4 milioni di lavoratori, circa il 63% del fabbisogno dell’intero quinquennio. La domanda di green jobs riguarderà in maniera trasversale sia le professioni tecniche che quelle ad elevata specializzazione e sempre più richieste saranno le professionalità che ruotano intorno all’ambiente, all’ecosostenibilità, al risparmio energetico e all’economia circolare.
Green Jobs: i settori più richiesti
Ma in quali ambiti investiranno maggiormente le aziende? Stando alle analisi ANPAL 2021 sulle competenze green, ecco di seguito i settori con la più alta quota di imprese che investono nei green jobs, suddivisi per industria e servizi:
Industrie
- Public utilities (energia, gas, acqua, ambiente);
- Industrie chimiche, farmaceutiche e petrolifere;
- Costruzioni;
- Industrie automobilistiche, attrezzature e dei mezzi di trasporto;
- Industrie della gomma e delle materie plastiche.
Servizi
- Trasporto, logistica e magazzinaggio;
- Alloggio e ristorazione;
- Turismo;
- Sanità, assistenza sociale e servizi sanitari privati;
- Istruzione e servizi formativi privati;
- Servizi avanzati di supporto alle imprese.
Nei prossimi anni ci sarà anche forte richiesta di figure professionali dotate di skills adeguate per soddisfare le esigenze, per esempio, di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, di sostenibilità degli edifici e di abbattimento dei consumi energetici.
Green jobs: quali sono le figure professionali più richieste?
Tra le professioni della Green Economy per cui l’attitudine al risparmio energetico e la sensibilità alla riduzione dell’impatto ambientale sono maggiormente richieste spiccano, indubbiamente, numerosi ruoli connessi al settore delle costruzioni. Molteplici sono anche le opportunità offerte a livello manageriale, dirigenziale, giurisprudenziale e ingegneristico. Scopriamole insieme!
1. Energy Manager
L’Energy Manager è un profilo professionale che si occupa dell’analisi, monitoraggio e ottimizzazione dell’impiego di energia delle imprese e degli enti, sia pubblici che privati. Oltre alle competenze tecniche e professionali, egli dispone di forti capacità di dialogo e leadership, con l’obiettivo di guidare i processi di conservazione dell’energia e il miglior utilizzo di quest’ultima. Nel dettaglio il manager dell’energia individua le azioni e le procedure necessarie per promuovere l’uso razionale dell’energia e la predisposizione di dati e bilanci energetici in relazione ai parametri, strutturando piani di investimento mirati a raggiungere specifici obiettivi di risparmio energetico.
2. Mobility Manager
Il Mobility Manager è un professionista su cui le aziende strutturate e dalle grande dimensioni fanno forte affidamento, per ridurre l’impatto ambientale degli spostamenti casa-lavoro e pianificare una mobilità più sostenibile. Questa professionalità verde è stata introdotta per legge nel 1998 e con un decreto del 2021 la sua presenza è stata resa obbligatoria per le imprese e le istituzioni con oltre 100 addetti. ll mobility manager aziendale si occupa così di migliorare la raggiungibilità del luogo di lavoro e di ottimizzare gli spostamenti dei dipendenti, analizzando l’accessibilità della struttura, le problematiche connesse al territorio e il posizionamento di uffici, impianti e magazzini rispetto al contesto urbano circostante.
3. Manager della Sostenibilità
Il Manager della Sostenibilità è una professionalità moderna che lavora per migliorare i processi e i modelli aziendali, orientandoli verso una maggiore attenzione all’ambiente. All’interno di un’impresa questi interviene nelle decisioni strategiche e di programmazione, stimolando un approccio sostenibile nell’operatività nel medio e lungo termine. Fra le mansioni del manager dello sviluppo sostenibile vi è quindi l’identificazione di politiche e strategie operative sostenibili, ma anche la gestione degli aspetti legati ai consumi, alle emissioni, ai rifiuti, alla qualità e alla sicurezza dei prodotti. E non solo! Questa ricercatissima figura si occupa di orientare la comunicazione aziendale interna ed esterna diffondendo i concetti di sostenibilità, supporta la formazione in materia del personale e si assicura che i cicli di produzione rispettino le normative ambientali.
4. Ingegnere dei Materiali Green
L’Ingegnere dei Materiali che opera nel settore green si occupa di trovare le soluzioni migliori per la realizzazione di materiali a basso impatto ambientale e per la gestione e sviluppo sostenibili dei loro processi di trasformazione. Generalmente, dispone di competenze avanzate nei processi sostenibili, in materiali per l’edilizia green e l’efficientamento energetico e nello studio di materiali dalle applicazioni più avanzate: dal settore biomedico all’aerospaziale, passando da quello elettronico e alimentare. Questa professione sempre più ricercata si distingue anche per il suo forte approccio al riciclo e alla continua progettazione di materiali alternativi, biodegradabili e 100% eco-friendly! CARRIERA UNIVERSITARIA? SCOPRI I CORSI DI LAUREA LUM
5. Esperto in Smart City
I temi della green economy e dell’economia circolare non sono solo applicabili al contesto economico-commerciale e produttivo, ma anche a realtà più complesse come, per esempio, le città e la loro amministrazione. Qui entra in scena l’Esperto in Smart City! Il suo ruolo è proprio quello di operare nelle città sia a livello progettuale che gestionale, per renderle più intelligenti e sostenibili sotto ogni punto di vista: dall’urbanistica all’architettura, passando per i trasporti, le infrastrutture, i servizi e i consumi energetici. L’individuazione di progetti di ammodernamento e di programmi di innovazione di cui questi si occupa riguarda così anche l’adozione di nuove tecnologie e la promozione di modelli di business sostenibili, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni dall’impatto ambientale sempre più ridotto.
6. Green Marketing Manager
Hai mai sentito parlare di green marketing? Il Green Marketing Manager si occupa di promuovere le attività, i prodotti e i servizi della propria impresa cercando di renderli sempre più ecologicamente sicuri ed eco-friendly, a partire dal processo produttivo fino al momento del consumo. È così che adegua le strategie di marketing alle esigenze di sostenibilità dell’azienda, con l’obiettivo di ideare nuove soluzioni in linea, per esempio, con il contenimento del surriscaldamento globale o la conservazione degli habitat delle specie animali o vegetali più preziose. In altre parole è in questa figura che si personifica una brand identity aziendale caratterizzata dal forte orientamento verso scelte di business ecologiche e amiche dell’ambiente.
7. Giurista Ambientale
Il Giurista Ambientale è un professionista che dispone di una laurea in giurisprudenza, fortemente orientato allo studio del diritto ambientale e con competenze orizzontali in materia di economia, ecologia, chimica, fisica e geologia. A prescindere dal percorso formativo e che si sia stia parlando di un avvocato o meno, l’esperto in normativa ambientale è chiamato a interpretare correttamente le leggi comunitarie, nazionali e locali e a supportare le imprese, per consentire loro di operare correttamente ed evitare potenziali sanzioni amministrative, civili o penali. Come libero professionista, egli coordina e definisce le procedure all’interno del contesto aziendale, lavorando per rispettare la normativa ambientale e garantendone la compliance sia alle norme attuali che ai diversi titoli autorizzativi ambientali.
8. Specialista in contabilità Verde
La gestione di questioni fiscali, contabili e finanziarie legate al tema della sostenibilità e dell’efficienza energetica sta rendendo sempre più necessaria sul mercato la figura dello Specialista in contabilità Verde. Ne hai mai sentito parlare? Questi si occupa di aiutare le aziende nei loro processi di ammodernamento strutturale, cogliendo le opportunità offerte da incentivi e finanziamenti (es. l’Ecobonus e i Green Bond), dedicate alla sostenibilità ambientale. Inoltre, è compito del contabile verde trovare l’espediente finanziario attraverso il quale l’impresa per cui opera potrà essere in grado di ridurre i propri costi, nonostante le spese di rinnovamento ed efficientamento.
City Life
Se ti capita di passare a Milano, devi assolutamente fare un salto al quartiere City Life. Si trova nella zona sud-ovest della città, l’ex-area della Fiera che negli ultimi anni è stata protagonista di un intervento di riqualificazione urbanistica molto esteso, addirittura il più grande in Europa.
All’interno di City Life sorgono edifici commerciali e residenziali, uffici, parchi e aree pedonali e tutto è pensato all’insegna della sostenibilità e del benessere delle persone, dai pannelli fotovoltaici delle case, per sfruttare l’energia solare, fino ai parcheggi interrati, per lasciare libero transito a bici e pedoni.
Nella progettazione di questo quartiere si sono susseguite diverse figure professionali prestigiose, come gli architetti Arata Isozaki, Zaha Hadid e Daniel Libeskind. Questi ultimi hanno firmato un gruppo di edifici residenziali, a cui noi di Schüco abbiamo contribuito con le soluzioni ad hoc in alluminio per i serramenti e facciate, studiate e testate dalla nostra divisione interna di Custom Engineering .
Soluzioni su misura per cantieri speciali
Residenze Hadid
I serramenti per i complessi residenziali disegnati dall’arch. Hadid hanno rappresentato da subito una sfida sotto diversi punti di vista.
Le elevate altezze degli edifici (oltre 40 metri), espongono gli infissi a condizioni atmosferiche notevoli, ad esempio gli appartamenti agli ultimi piani ricevono sole e pioggia in maniera molto diretta. Per garantire un’ottima resistenza ed elevate prestazioni termoacustiche abbiamo sviluppato versioni custom dei sistemi in alluminio, basati sulle soluzioni a catalogo.
Grazie a questi prodotti speciali, studiati su misura e testati in laboratorio perché rispondessero alle peculiarità del contesto, abbiamo assicurato a tutti gli abitanti delle residenze il medesimo comfort abitativo, a livello di isolamento sonoro e di ottimizzazione dei consumi per la climatizzazione.
Il nuovo complesso residenziale Libeskind II in costruzione
Alle prime residenze si è aggiunto negli ultimi anni un nuovo lotto: Libeskind II. Il concept architettonico del nuovo complesso residenziale, progettato dall’arch. Libeskind, si basa su un sistema volumetrico dalle linee semplici e regolari, “movimentate” da balconi e piani attici, che creano nell’insieme un effetto dinamico.
Per valorizzare la vista, soprattutto dei piani alti, e per massimizzare l’ingresso della luce naturale all’interno delle abitazioni, sono state disegnate e sono in fase di realizzazione, delle portefinestre scorrevoli in corrispondenza di salotti, sale da pranzo e cucine, mentre per la zona notte e per i bagni sono state pensate delle finestre a battente.
Per garantire lo stesso apporto luminoso anche negli appartamenti privi dei balconi, verranno installate finestre ad anta singola o doppia. La parte superiore sarà mobile, mentre quella inferiore (chiamata sottoluce) rimarrà fissa. In questo modo, anche se non risulterà apribile, l’effetto sarà quello di una parete panoramica tutto vetro.
Considerati i differenti tipi di finestre, l’esigenza di questo cantiere è quella di avere profili di serramenti in grado di adattarsi a diverse esigenze progettuali, mantenendo elevate prestazioni di isolamento termico e durata.
Come garantire tutto questo? Con l’alluminio Schüco e una posa in opera certificata!
La coppia perfetta: serramenti in alluminio e Marchio Posa di Qualità
“La perdita di prestazione causata da una posa inadeguata è direttamente proporzionale alla qualità dell’infisso, per questo la codifica delle corrette metodologie di installazione risulta particolarmente premiante per chi, come Schüco, produce sistemi ad alta efficienza”, ha affermato Leonardo Fatticcioni, il Direttore Tecnico di Schüco Italia.
Anche un serramento di qualità, se posato male, non può garantire elevate prestazioni e rischia di durare meno nel tempo. Quando scegli le finestre di casa, le prestazioni degli infissi sono un elemento determinante della tua valutazione, perciò noi di Schüco ci impegniamo perché anche la posa in opera tuteli il tuo investimento.
Per questo siamo stati tra le prime aziende a “sposare” il progetto Marchio Posa Qualità e far aderire tutta la nostra rete italiana di Premium Partner serramentisti.
“In questo modo è possibile garantire al committente il massimo comfort abitativo e la miglior esperienza di acquisto, grazie anche alla garanzia assicurata dalla terzietà del controllo qualitativo”, ha proseguito nella sua dichiarazione il nostro Direttore Tecnico.
Il Marchio Posa di Qualità è uno strumento che assicura:
- Eccellenza del prodotto
- Affidabilità dei serramentisti
- Garanzia di 10 anni sulle prestazioni dei nuovi infissi, con la possibilità di sostituirli gratuitamente.
Questa è un’innovazione che ha contraddistinto il progetto City Life e che vogliamo portare anche in tutti i cantieri, per aumentare la qualità di vita delle persone all’interno degli edifici di nuova generazione e non solo, a Milano e in tutta Italia.
Vuoi scoprire a quale altro cantiere abbiamo lavorato nel capoluogo lombardo? Leggi l’articolo Un nuovo Campus per il Politecnico di Milano!
Hai voglia di curiosare tra gli altri progetti di architettura ai quali abbiamo contribuito? Vai a cantieri, città, visioni