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Darsena Sport. Parte giovedì 1° agosto la rassegna cinematografica in piazza XXIV Maggio

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Il cinema sbarca in Darsena. Da domani, giovedì 1° agosto, fino a domenica 11 agosto va in scena la rassegna cinematografica gratuita realizzata all’interno di Darsena Sport, il palinsesto di appuntamenti gratuiti dedicati all’attività sportiva e al benessere fisico, promosso dal Comune di Milano in partnership con Max Up, società del gruppo Us Up & Below The Line.

Darsena Sport anima l’estate milanese sui Navigli grazie al bando promosso dall’Amministrazione che ha permesso di realizzare, dallo scorso mese di giugno, moltissime attività nell’area dei Navigli.

La ricca programmazione di iniziative, che proseguirà fino al prossimo 27 ottobre, continua ad offrire anche in agosto eventi, attività e appuntamenti con l’obiettivo di promuovere lo sport, il movimento, l’aggregazione positiva e il benessere per tutte le fasce di età.

Le proiezioni della rassegna cinematografica, gratuite e ad accesso libero, si terranno sul ledwall in piazza XXIV Maggio e cominceranno, tutte le sere, alle ore 21.

Sostenibilità 2023 di Gentili Mosconi: Scopri il Report

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In linea con le direttive della Strategia europea di sostenibilità per il settore tessile, l’azienda comasca ha intrapreso una serie di iniziative mirate a coinvolgere l’intera filiera produttiva nella riduzione dell’impatto ambientale. Nel corso dell’anno 2023, l’azienda ha registrato una significativa riduzione del 22% delle emissioni climalteranti. Questo risultato è stato reso possibile grazie all’impiego di fonti di energia rinnovabile, che ha permesso di evitare l’emissione di 46,33 tonnellate di CO2 nell’atmosfera. L’impegno dell’azienda non si è fermato qui. Infatti, sono stati ottenuti importanti risultati anche nella gestione delle risorse. È stato possibile ridurre del 19% i prelievi idrici e del 18% la quantità totale di rifiuti prodotti. Inoltre, il 59% degli scarti è stato destinato al recupero, un dato significativo che evidenzia l’attenzione verso il riciclo e il riutilizzo dei materiali. Anche l’utilizzo di materie prime certificate ha avuto un peso rilevante, con il 21% delle materie prime utilizzate che rispettano elevati standard di sostenibilità. Per sostenere queste iniziative, l’azienda ha investito oltre 800 mila euro in tecnologia avanzata, con l’obiettivo di innovare i processi produttivi e, contemporaneamente, ridurre l’impatto ambientale. Gentili Mosconi, un gruppo leader nel mercato della moda di lusso, attivo nella creazione, produzione, stampa e personalizzazione di tessuti per i principali marchi internazionali del mondo del lusso, ha reso pubblici questi risultati nel suo quarto Report di Sostenibilità. Il gruppo è quotato su Euronext Growth Milan di Borsa Italiana ed è riconosciuto come una Società Benefit. Attraverso questo Report, l’azienda comasca condivide con i propri stakeholder le performance raggiunte e le azioni intraprese per promuovere un modello di business responsabile e inclusivo. L’obiettivo è allineare la strategia aziendale e la gestione della filiera produttiva alla trasformazione sostenibile del settore moda. Il Gruppo ha preso come riferimento i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite – Agenda 2030 e le direttive della Strategia europea di sostenibilità per il settore tessile. Ha inoltre aderito al Commitment 4sustainability®, promuovendo la trasparenza e una cultura della sostenibilità attraverso diversi progetti di responsabilità ambientale, sociale e di governance (ESG). Infine, le iniziative strategiche promosse dall’Unione Europea e le varie direttive che ne derivano vanno tutte nella stessa direzione: sostenere un futuro più sostenibile e migliorare la responsabilità ambientale e sociale delle aziende del settore tessile, contribuendo a un cambiamento positivo e duraturo.

Il Report di Sostenibilità 2023 di Gentili Mosconi è disponibile nella sezione Sostenibilità del sito https://www.gentilimosconi.it/report/.

Sostenibilità a Copenaghen: Scopri CopenPay

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I benefici di un turismo sostenibile: tra questi un minore consumo di energia

Tra i numerosi benefici dell’iniziativa CopenPay vi è anche la significativa riduzione del consumo energetico:

  • Incoraggiando i turisti a spostarsi in bicicletta invece di utilizzare veicoli a motore, CopenPay contribuisce a diminuire la domanda di carburanti fossili: i turisti che utilizzano mezzi di trasporto ecologici come biciclette o mezzi pubblici alimentati da energie rinnovabili aiutano a mantenere bassa l’impronta di carbonio della città riducendo le emissioni di CO2.

  • Attività come il lavoro negli orti urbani e la pulizia delle spiagge non solo migliorano l’ambiente locale, ma riducono anche l’energia necessaria per il trattamento dei rifiuti e la manutenzione delle aree pubbliche​.

  • Gli alloggi e le strutture turistiche che promuovono la sostenibilità spesso utilizzano tecnologie che aumentano l’efficienza energetica. Copenaghen incoraggia tali pratiche, creando un ambiente in cui l’energia viene utilizzata in modo più efficiente e sostenibile. Questo approccio non solo riduce il consumo energetico, ma migliora anche la qualità complessiva dell’aria e dell’ambiente urbano.

Premiare i turisti sostenibili serve anche ad educare i visitatori sull’importanza della sostenibilità energetica. I turisti consapevoli delle loro scelte energetiche possono influenzare positivamente le loro abitudini, sia durante il viaggio sia una volta tornati a casa.

Copenaghen: un modello di sostenibilità

Copenaghen è già un leader riconosciuto nelle politiche ambientali. La città mira a diventare la prima capitale a zero emissioni di carbonio entro il 2025. Attualmente, il 74% dell’elettricità nella capitale Danese proviene da fonti sostenibili e solo il 4% dei rifiuti finisce in discarica, mentre il resto viene riciclato.

CopenPay rappresenta un ulteriore passo significativo verso un turismo più sostenibile, dimostrando come le città possano implementare misure concrete per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra.

Grazie a iniziative come questa, Copenaghen continua a consolidare la sua reputazione come una delle città più verdi e vivibili del mondo, offrendo ai visitatori l’opportunità di contribuire attivamente alla salvaguardia dell’ambiente

Milano prima in Lombardia per autobus elettrici ed autocarri ibridi

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Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante[1].

A Milano salgono le immatricolazioni di autocarri e bus

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Lombardia segue il trend positivo ma con una crescita più robusta e pari al 15,8% (4.089 nuovi mezzi). Milano rimane leggermente sotto la media regionale registrando un incremento del 23,4%, con 1.360 nuove targhe (in termini assoluti è il valore regionale più elevato).

Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Lombardia segna un balzo in avanti largamente superiore rispetto alla media del Paese e pari al 78,9%, grazie a 762 nuove targhe. Percentuale quasi identica a quella media regionale per la provincia di Milano, che chiude il 2023 con un incremento del 78,7% e 470 nuovi autobus (un numero largamente superiore a quello delle altre province lombarde).

Alimentazione: un autobus su venti a Milano è elettrico

La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).

In Lombardia si segnala un lieve calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre l’88,9% del parco (-0,6 punti percentuali rispetto al 2022), e del metano che passa da 2,6% a 2,5%. La crescita interessa il comparto degli ibridi (+0,4 punti percentuali) che, tra benzina e gasolio, si attestano a quota 1,2%. L’elettrico rimane quasi stabile: passa dallo 0,2% allo 0,3%.

Milano il gasolio cala dell’1% e ora copre l’85,5% del parco totaleCresce bene l’ibrido che si avvicina alla soglia simbolica del 2%, attestandosi all’1,8%, il valore più elevato della regione. Il metano rimane stabile al 3,1% e l’elettrico raggiunge lo 0,4%.

Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).

In Lombardia si registra un leggero calo del gasolio da 92,3% a 89,8% a fronte di crescite dell’elettrico (da 2% a 2,8%), dell’ibrido (ora al 2,7%) e del metano che raggiunge il 4,3% (dal 3,6% del 2022).

Segnali ancora più incoraggianti sul fronte elettrico arrivano da Milano (+1,6 punti percentuali), che si attesta al primo posto tra le province lombarde per parco elettrificato (5,2% del circolante). Come a livello regionale, il gasolio subisce una diminuzione (da 91,7% a 87,5%) e il metano cresce leggermente (da 0,9% a 1,6%).

A Milano “vince” l’Euro 6

Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.

Situazione più rosea in Lombardia, qui le categorie più virtuose, dalla 4 alla 6, raggiungono assieme una quota del 67,8%, con l’Euro 6 al 35,6%.  Per contro le classi più basse, dalla 0 alla 3, fanno segnare piccole diminuzioni nel corso del 2023 e si attestano complessivamente al 31,9%.

Il capoluogo milanese presenta una situazione decisamente positiva, le classi migliori insieme raggiungono quota 69,5%, con l’Euro 6 addirittura al 39,2%. Tutte in calo le classi più inquinanti: la più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 10,4% (in calo dello 0,9%).

In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.

In Lombardia, anche su questo versante, lo scenario è migliore di quello nazionale. Le classi Euro 4, 5 e 6 raggiungono insieme una quota del 74,4%, con gli Euro 6 al 40,3% e in crescita del 3,6% in un anno. Tra le classi più inquinanti, la più rappresentata è l’Euro 3 con l’11,1%, in calo del 3,5% rispetto al 2022.

Situazione ancora più brillante rispetto alla media lombarda è quella di Milano, dove le classi più virtuose assieme raggiungono quota 80,9%, con l’Euro 6 protagonista al 47%. Tra le classi più inquinanti, la più popolata è l’Euro 3 con una quota del 6,4%, in calo dell’5,5% in un anno.

Anzianità: parco autocarri e autobus giovane a Milano

L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

In Lombardia la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 5 e 10 anni, che raggiunge il 22,4% del totale circolante. Rispetto alla media nazionale la Lombardia presenta un parco più giovane: soltanto il 13,5% dei veicoli ha più di 30 anni (15,8% in Italia) e quelli sotto i 10 anni sono il 49,2% (35,2% Italia).

Milano conferma e anzi migliora il trend lombardo: il 23,1% degli autocarri ha tra i 5 e i 10 anni, soltanto l’11,1% supera i 30 anni. In generale, la fascia sotto i 10 anni coinvolge il 47,9% del parco circolante.

Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).

Anche in questo caso la Lombardia mostra dati migliori della media nazionale: la fascia più diffusa è quella tra i 5 e i 10 anni (26,3%). I veicoli sopra i 20 anni sono il 13,5% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 49,2%.

Anche in questo caso situazione migliore della media regionale a Milano, dove gli autobus della fascia 5/10 anni raggiungono il 28,2%. Nel capoluogo solo l’8,1% dei veicoli ha più di 20 anni, mentre il 55,9% ne ha meno di dieci.

 


[1] Fonte: Elaborazione su dati ACI e AISCAT

Moda Sostenibile per Uomo: Eleganza e Responsabilità

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Negli ultimi anni, la moda sostenibile è diventata un tema centrale nel mondo dell’abbigliamento maschile. Sempre più uomini cercano di combinare stile ed etica, scegliendo capi che rispettano l’ambiente e i diritti dei lavoratori. Ma cosa significa esattamente moda sostenibile e quali sono i brand da tenere d’occhio?

Cos’è la Moda Sostenibile?

La moda sostenibile si riferisce a un approccio alla produzione e al consumo di abbigliamento che minimizza l’impatto ambientale e promuove pratiche etiche. Questo include l’uso di materiali ecologici, come il cotone biologico, il lino, il bambù e il Tencel, e la riduzione degli sprechi attraverso il riciclo e il riutilizzo dei tessuti1.

Brand di Moda Sostenibile da Uomo

  1. Patagonia: Pioniere della moda sostenibile, Patagonia offre abbigliamento per sport all’aria aperta realizzato con materiali riciclati e in fabbriche certificate fair-trade1.
  2. Everlane: Conosciuto per la sua trasparenza nella filiera produttiva, Everlane utilizza stoffe sostenibili come il cotone biologico e la lana riciclata1.
  3. Komodo: Questo brand crea abbigliamento casual utilizzando cotone biologico, bambù e lino, prodotti in fabbriche etiche in Nepal e Cina1.
  4. Archivist Studio: Specializzato in camicie, Archivist Studio ricicla le lenzuola utilizzate negli hotel di lusso per creare capi unici e sostenibili1.

Perché Scegliere la Moda Sostenibile?

Optare per la moda sostenibile non significa solo fare una scelta etica, ma anche investire in capi di alta qualità che durano nel tempo. Inoltre, supportare brand sostenibili contribuisce a ridurre l’inquinamento e a promuovere condizioni di lavoro eque.

Consigli per un Guardaroba Sostenibile

  • Acquista meno, ma meglio: Scegli capi di qualità che durano nel tempo.
  • Second-hand e vintage: Considera l’acquisto di abbigliamento di seconda mano o vintage per ridurre gli sprechi.
  • Ripara e riutilizza: Prima di gettare via un capo, valuta se può essere riparato o riutilizzato in qualche modo.

La moda sostenibile per uomo è una realtà in crescita che offre opzioni eleganti e responsabili. Scegliere capi sostenibili significa fare una dichiarazione di stile che rispetta il pianeta e le persone.

Torna CorriBicocca: aperte le iscrizioni per la settima edizione

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L’appuntamento con la manifestazione inclusiva organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e CUS Bicocca, con il patrocinio di CUS Milano, è per domenica 20 ottobre.

La settima edizione della CorriBicocca è ai nastri di partenza. Sono infatti aperte le iscrizioni per la corsa senza barriere organizzata dall’Università di Milano-Bicocca e CUS Bicocca, con il patrocinio di CUS Milano. La manifestazione, divenuta ormai un punto di riferimento nel calendario di tanti appassionati, animerà le vie e le piazze del quartiere nella mattinata di domenica 20 ottobre 2024.

Nata nel 2018 per celebrare il ventennale dell’Ateneo, la manifestazione si è fin da subito affermata come corsa dell’inclusività e per la sua settima edizione conferma l’apertura totale verso le tantissime famiglie, le aziende e i residenti che negli anni passati hanno scelto di vivere una domenica speciale, animando il campus universitario e l’intero distretto.

Domenica 20 ottobre 2024 la corsa, aperta a tutta la cittadinanza, si snoderà con un percorso rinnovato per l’occasione tra le strade del campus e del quartiere, in tre formule differenti, tutte omologate dalla FIDAL: la 5 chilometri non competitiva, la 10 chilometri non competitiva e la 10 chilometri competitiva. La partenza di tutte le gare avverrà davanti all’ingresso del centro sportivo Bicocca Stadium, all’altezza di viale Sarca, 205, a Milano. L’arrivo avverrà all’interno del centro sportivo stesso.

Le iscrizioni alla settima edizione della CorriBicocca sono ufficialmente aperte sul sito della manifestazione: www.corribicocca.it. Confermate le scontistiche per le famiglie per vivere appieno lo spirito della manifestazione in un clima di festa: iscrivendo almeno due adulti e fino a tre figli under 14 sarà possibile usufruire di una tariffa speciale. Previsti, inoltre, prezzi speciali per chi deciderà di iscriversi alla CorriBicocca entro il 31 luglio o il 31 agosto e promozioni per studenti, dipendenti e alumni dell’Università di Milano-Bicocca e per le società sportive.

L’edizione 2024 assegnerà il titolo universitario regionale: lo studente e la studentessa che taglieranno per primi il traguardo dei 10 km competitivi otterranno l’ambito titolo agonistico riconosciuto da FEDERCUSI Lombardia. Confermato il “Trofeo Bicocca” che verrà assegnato al Dipartimento (comprensivo di studenti, docenti e dipendenti) che iscriverà più persone alla gara. Il premio va ad affiancarsi alle medaglie previste per la corsa agonistica, a quelle dedicate ai primi tre classificati universitari (maschile e femminile) e alla medaglia speciale per il bambino e la bambina più piccoli ad aver partecipato. Dopo il grande successo della passata edizione, riconferma per il “Manager Trophy”: sarà premiata l’azienda vincitrice che, sommando i tempi dei primi 20 classificati, totalizzerà il tempo migliore. Tutte le informazioni della settima edizione della CorriBicocca sono disponibili sul sito www.corribicocca.it.

«La CorriBicocca è un evento che incarna appieno i valori della nostra Università: inclusività, partecipazione e benessere», dichiara Giovanna Iannantuoni, rettrice di Milano-Bicocca. «Siamo orgogliosi di vedere come questa manifestazione sia cresciuta diventando un punto di riferimento nel panorama sportivo milanese e coinvolgendo sempre più strettamente il territorio e il quartiere con cui l’Ateneo vive in profonda sinergia».

«Anche quest’anno correremo nel nostro quartiere Bicocca costeggiando gli edifici che sono normalmente sede di studio e di lavoro: questa è una splendida occasione per rendere tutta la comunità del Distretto partecipe del nostro impegno per diffondere i valori della cultura, della ricerca e del benessere anche al nostro territorio. Mi auguro che i cittadini, le imprese e le istituzioni presenti vogliano unirsi a noi per diffondere un messaggio di crescita e sviluppo inclusivo del quartiere. Quest’anno destineremo parte del ricavato al progetto TAKE CARE-UniMiB, che mira a diffondere e sostenere programmi di cura e attenzione dedicati alle giovani pazienti oncologiche in trattamento chemioterapico», commenta la professoressa Lucia Visconti Parisio, delegata della rettrice per lo sport universitario.

«Con tutta l’esperienza e l’entusiasmo degli studenti e degli ex-studenti che compongono il team CUS Bicocca – le parole del presidente Giuseppe Calbi –, stiamo organizzando un evento che dia il benvenuto a tutti i nuovi studenti, italiani e stranieri, dell’Ateneo e che permetta di far correre insieme chi studia, ha studiato, lavora o vive nel quartiere Bicocca. Vogliamo che CorriBicocca sia un’occasione per esplorare tutti gli angoli del mondo Bicocca e cercheremo di farlo coinvolgendo il maggior numero di realtà che lo compongono, accademiche e non».

Conclude il Presidente del CUS Milano Alessandro Castelli: «Con questa edizione di CorriBicocca, CUS Milano e Cus Bicocca confermano la tradizione di questo evento che di fatto è l’apertura dell’anno accademico sportivo e che vedrà altri momenti di svago e divertimento per i nostri studenti. Ricordo il grande successo di ‘Valanga Bicocca’ e il lancio di ‘Onda Bicocca’ che completano il trittico degli ‘sports events’ targati CUS Bicocca. L’edizione 2024 di CorriBicocca vedrà come da tradizione anche l’assegnazione del titolo regionale universitario sui 10 km strada e ospiterà alcuni studenti universitari olimpici reduci da Parigi 2024 quali testimonial della ‘Dual career’ targata Università di Milano-Bicocca e CUS Milano».

Lombardia al top in Ecolamp 2024 con 185t di lampade!

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Il Consorzio nazionale Ecolamp ha reso pubblici i dati che confermano il primato della regione Lombardia nella raccolta di lampadine esauste. Con un totale di 185 tonnellate raccolte, le province di Milano, Bergamo, Brescia e Varese si posizionano tra le prime dieci a livello nazionale. Nel primo semestre del 2024, Ecolamp ha gestito complessivamente 1.545 tonnellate di Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in tutta Italia. Questo include vari tipi di rifiuti come piccoli elettrodomestici, elettronica di consumo, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici giunti a fine vita. Il consorzio, specializzato nel corretto recupero e smaltimento di RAEE del settore illuminotecnico, ha avviato a riciclo 800 tonnellate di questi dispositivi (classificati nel raggruppamento R4) e 745 tonnellate di sorgenti luminose esauste (classificate nel raggruppamento R5). I dati complessivi mostrano una crescita del 14 per cento rispetto al primo semestre del 2023. In particolare, la raccolta delle sorgenti luminose, uno dei punti di forza del Consorzio Ecolamp, ha raggiunto in Lombardia 185 tonnellate nel primo semestre del 2024. Questo risultato conferma la regione come la più virtuosa d’Italia sotto questo aspetto. Milano ha raccolto 54 tonnellate di lampadine, risultando la prima tra tutte le province italiane. Segue Bergamo con 34 tonnellate, posizionandosi come seconda migliore provincia italiana. Anche le province di Brescia e Varese si distinguono con 20 e 18 tonnellate rispettivamente, entrambe tra le prime dieci province italiane. Altri risultati significativi provengono da Monza e della Brianza con 16 tonnellate, Lecco con 15, Como con 11, Mantova con 8, Cremona con 3, Sondrio con 2, Lodi con 2 e Pavia con 2 tonnellate. Fabrizio D’Amico, Direttore Generale di Ecolamp, ha commentato positivamente i dati del primo semestre del 2024. Secondo D’Amico, i risultati rafforzano la convinzione del Consorzio che l’offerta di una gamma di servizi caratterizzati da professionalità, rapidità e trasparenza rappresenti una formula vincente. Questa strategia ha permesso di raggiungere una varietà di utenti che possiedono rifiuti elettrici ed elettronici e desiderano gestirli correttamente, contribuendo così al successo complessivo della raccolta e del riciclo dei RAEE.

TAI-LOR: Innovazione e Passione per Promau Engineering

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TAI-LOR è nato dall’ambizione di Promau Engineering di lanciare un proprio prodotto, con l’obiettivo di diversificare i settori di business dell’azienda. Questa decisione rappresenta una svolta importante per l’impresa, che vuole espandere il proprio raggio d’azione anche in nuovi mercati. Promau Engineering è stata fondata nel 1989 e ha avuto il merito di essere la prima azienda italiana a proporre tecnologie all’avanguardia per la prototipazione e lo sviluppo rapido del prodotto. Questo approccio pionieristico ha permesso all’azienda di distinguersi nel panorama industriale e di acquisire una solida reputazione. Negli anni, Promau Engineering ha conosciuto una crescita costante che le ha consentito di integrare al suo interno tutte le competenze necessarie per supportare l’intero ciclo di sviluppo del prodotto. Questo significa che, dai primi stadi di co-progettazione (co-design) fino alla produzione in serie, l’azienda è in grado di garantire ai suoi partner un servizio completo. I settori trainanti per Promau Engineering sono principalmente quelli dell’Automotive, dove è in grado di offrire soluzioni all’avanguardia e su misura, proprio come un pacchetto “chiavi in mano”. Per quanto riguarda TAI-LOR, questa rappresenta una vera e propria innovazione nel settore del design e del benessere ambientale. TAI-LOR è un’iniziativa che mira a coniugare estetica e funzionalità per creare prodotti che migliorano la qualità dell’ambiente in cui viviamo. L’idea è quella di introdurre sul mercato qualcosa di nuovo e distinguibile, che possa rispondere alle crescenti esigenze di sostenibilità e design moderno. In sintesi, TAI-LOR e Promau Engineering non solo vogliono espandere i propri orizzonti commerciali, ma puntano anche a migliorare la vita quotidiana delle persone attraverso soluzioni innovative, pratiche e sostenibili.

Case Verdi in Italia: Fotovoltaico e Incentivi

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«Nel promuovere la riqualificazione energetica in ogni stato membro, la Performance of Buildings Directive dell’Unione Europea, meglio nota in Italia come “Direttiva Case Green”, indica numerose scadenze che lasciano prevedere importanti cambiamenti a cui arriveremo ancora prima delle scadenze fissate della normativa» mettono in evidenza gli analisti di Multicompel Technologyimpresa operativa in tutt’Italia nell’ambito dei sistemi elettrici e dell’installazione di impianti fotovoltaici, che stimano di arrivare ad un immobile su 6 in classe “A” entro il 2030.

«Ma è anche e soprattutto l’evoluzione del fotovoltaico che lascia ben sperare, avendo già superato nel 2023, con 470 miliardi di dollari di investimenti a livello globale, tutte le altre modalità di generazione messe insieme, ferme a 406 miliardi di dollari di investimento» puntualizzano gli esperti di Multicompel Technologybasandosi sui dati dell’International Energy Agency (IEA).

Multicompel Technology osserva che, sebbene attualmente solo il 4% degli immobili residenziali italiani sia in classe “A”, oltre il 90% delle nuove costruzioni del 2023 sono state portati in questa classe energetica ed oltre il 40% degli immobili ristrutturati hanno raggiunto anch’essi la categoria “A”.

Un ottimo inizio anche ai fini delle scadenze intermedie previste dalla Performance of Buildings Directive: emissioni zero dal 1° gennaio 2030 per tutti gli immobili di nuova costruzione siano essi residenziali o non residenziali, riduzione del consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035 per gli immobili residenziali esistenti e riduzione del consumo medio di energia del 16% entro il 2030 e del 26% entro il 2033 per gli immobili non residenziali esistenti.

Quale è la situazione di partenza? «Dei 14,5 milioni di edifici esistenti oggi in Italia, oltre l’82% è residenziale. Di questi 12 milioni di immobili, la maggior parte è “vecchio”: nel 60% dei casi l’età media è di 59 anni e la classe energetica non certo buona. L’80% degli edifici è in categoria “E”, “F” o “G”, le 3 classi energetiche peggiori. E la metà è nelle due classi peggiori» risponde Viola Lala, Chief Marketing Officer (CMO) di Multicompel Technology, riferendosi ai più recenti dati dell’Istat e dell’Enea.

Quale potrebbe essere la situazione dell’Italia alla scadenza intermedia del 2030 e poi al 2050? Attraverso i suoi modelli statistici, Multicompel Technology ha elaborato uno scenario che tiene conto dell’andamento 2023-2024 e della grande accelerazione che sta avendo il fotovoltaico, chiave di volta nell’efficientamento energetico delle nostre case.

Sul totale degli immobili, secondo le stime di Multicompel Technology, arriveremo a ridurre al 26% quelli in classe “G” entro il 2030 (scendendo ulteriormente al 5% entro il 2050) ed al 35% quelli nelle classi “E” o “F” (scendendo al 23% entro il 2050); mentre registreremo un aumento significativo degli immobili in classe “A”, arrivando al 16% nel 2030 ed al 40% nel 2050. Ma anche nelle classi “B”, “C” e “D” si registrerà un incremento, arrivando al 23% nel 2030 ed al 32% nel 2050.

«È una grande sfida ma anche una grande opportunità. A fronte dei costi da sostenere per l’efficientamento energetico della propria abitazione, le case green offrono vantaggi economici non trascurabili nel lungo periodo» sottolinea Viola Lala, CMO di Multicompel Technology.

Facendo ad esempio salire di 2 posizioni la classe energetica di un appartamento, la riduzione delle bollette è mediamente del 40%, con un risparmio annuo di oltre 1.000 euro. Senza contare poi la crescita del valore dell’immobile.

Secondo la Banca d’Italia, infatti, la vendita di immobili rientranti nelle prime 4 classi energetiche consente di realizzare un prezzo più alto del 25% rispetto agli altri immobili.

Fashion & Finance: Deloitte sostiene la sostenibilità aziendale

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Deloitte ha preso un impegno importante verso la sostenibilità nel settore della moda. Questa famosa società di consulenza ha creato un progetto chiamato Fashion & Finance, con l’obiettivo di aiutare le aziende a migliorare le loro pratiche ambientali, sociali e di governance (ESG). Questo progetto mira a incoraggiare il dialogo tra le aziende e a promuovere buone pratiche, favorendo così la transizione ecologica di un settore essenziale per il Made in Italy e per l’economia del Paese. Secondo Valeria Brambilla, amministratore delegato di Deloitte & Touche, il settore della moda si trova ad affrontare numerose sfide dovute alla crescente complessità delle normative europee e alle evoluzioni del mercato. Queste sfide includono la necessità di monitorare e gestire rischi e opportunità, creare catene di valore sostenibili e promuovere la circolarità, cioè la capacità di riutilizzare e riciclare i materiali. Brambilla sottolinea l’importanza di sviluppare una consapevolezza condivisa e di impegnarsi collettivamente per rispondere a queste novità, motivo per cui Deloitte ha lanciato la comunità internazionale Fashion & Finance. Solo con una maggiore collaborazione e sinergia tra tutti gli attori della filiera del fashion, il settore può diventare un agente di cambiamento positivo per l’ambiente e la società. Il lancio di questa iniziativa è stato presentato durante il primo workshop del programma, che si è tenuto nella sede di Deloitte a Milano. Hanno partecipato importanti figure del mondo della moda, tra cui Marco Formento, direttore dell’innovazione digitale globale di Dolce & Gabbana, Paola Orlini, responsabile della strategia di Missoni, e Davide Triacca, direttore della sostenibilità di Salvatore Ferragamo. Parlando specificamente del settore tessile, la Commissione Europea sta lavorando a una serie di obiettivi per il 2030. L’intento è di promuovere un futuro in cui tutti i tessuti commercializzati nell’Unione Europea siano durevoli, riparabili e riciclabili. Inoltre, questi tessuti dovranno essere privi di sostanze nocive e prodotti nel rispetto di standard sociali e ambientali. Questo significa che il tessile del futuro sarà progettato per essere sostenibile lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, riducendo così l’impatto ambientale e promuovendo la responsabilità sociale.

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