A Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, guidiamo la discussione sulla centralità della produzione di energia rinnovabile per la decarbonizzazione. Per combattere i cambiamenti climatici serviranno almeno 1000Gw di capacità rinnovabile l’anno entro il 2030.
Alla 28°Conferenza delle Nazioni Unite (COP28) sui cambiamenti climatici, che quest’anno si tiene a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, ci siamo anche noi, e non come semplici osservatori ma come leader del working group “Renewables”, nell’ambito della Alliance for Industry Decarbonization – emanazione di IRENA che promuove la decarbonizzazione a 360 gradi per l’industria, anche quella ‘non elettrica’.
“Tale gruppo di lavoro, composto da leader del settore industriale non solo energetico, è concentrato nel definire delle iniziative che possano favorire la diffusione delle rinnovabili in mercati emergenti e maturi, sia lato produttori che utilizzatori, al fine di ridurre le emissioni di Scope 1 e 2. Al contempo il gruppo di lavoro è impegnato nel trovare soluzioni alle sfide sociali ed ambientali per un’energia rinnovabile che sia pienamente sostenibile oltreché pulita “, ci racconta Suelen Quadri, Head of Sustainability Africa Asia Oceania.
Il report World Energy Transitions Outlook 2023 di IRENA (International Renewables Energy Agency) evidenzia la necessità di aggiungere ogni anno 1.000 GW di capacità rinnovabile e di raddoppiare gli investimenti entro il 2030 per rispettare la roadmap per il contenimento del riscaldamento globale. Servono quindi risposte immediate per invertire la rotta.
In occasione dell’evento AFID, abbiamo ribadito l’impegno di EGP nella decarbonizzazione dei sistemi elettrici, con la partecipazione di Ludovico Del Vecchio, il nostro rappresentante distaccato presso IRENA. Ludovico ha guidato l’evento COP28 “How to implement Renewable Energy capacity in emerging and mature markets” e ha partecipato al panel di discussione sull’approccio alle sfide dello sviluppo delle energie rinnovabili.
La discussione nel panel è ruotata intorno ai fattori chiave per l’approvvigionamento di energia rinnovabile da parte delle aziende; anche se un numero sempre crescente di aziende sta riducendo la propria ‘impronta di carbonio’ (Carbon Footprint), un aspetto fondamentale di questo impegno è la garanzia di provenienza da fonti energetiche pulite e rinnovabili dell’elettricità acquistata per coprire i propri fabbisogni. Occorre perciò tracciare e certificare la reale natura carbon free dell’elettricità.
Il panel è anche l’occasione per dialogare con gli altri soggetti coinvolti, sia industriali che istituzionali, come ci spiega Ludovico Del Vecchio:
“Questo evento, guidato da Enel Green Power, nasce per ricordare la centralità della produzione di energia rinnovabile per la decarbonizzazione, approccio che deve essere supportato da investimenti strategici nelle infrastrutture elettriche.
Come Enel siamo leader nella lotta al cambiamento climatico e per la decarbonizzazione, con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2040, traguardo molto più ambizioso dell’obiettivo fissato a livello globale per il 2050.
Ci impegniamo attivamente a eliminare le emissioni in tutte le nostre operazioni dirette e indirette e, grazie all’Alliance for Industry Decarbonization, rafforziamo il nostro impegno coinvolgendo tutti gli stakeholder della catena del valore.”
Come EGP, allarghiamo poi la discussione dando la parola ai giovani e agli altri delegati presenti, da un lato per accogliere il punto di vista delle nuove generazioni, dall’altro per stimolare ulteriormente la discussione sui driver per lo sviluppo globale delle rinnovabili nell’orizzonte dei prossimi 5 anni.
La COP28 è così per noi l’occasione per confermare e testimoniare il nostro pieno impegno alla transizione energetica, equa e sostenibile, condividendo le migliori esperienze nel settore.