In Italia, lo scorso anno è stato segnato da un preoccupante aumento degli illeciti ambientali, che sono arrivati a conteggiare ben 35.487 casi, con una crescita del 15,6% rispetto all’anno precedente. Questo incremento ha permesso alle ecomafie di generare un giro d’affari impressionante, pari a 8,8 miliardi di euro. Le regioni maggiormente colpite da questi crimini sono state Campania, Sicilia, Puglia e Calabria, tutte aree con una storica presenza mafiosa. Questi dati allarmanti sono stati presentati nella trentesima edizione del “Rapporto Ecomafia” di Legambiente, un’importante organizzazione ambientalista italiana, che richiama il governo a prendere misure serie e discontinuità amministrativa per contrastare il fenomeno, proponendo lotta all’abusivismo e sanzioni più severe contro i trafficanti di rifiuti. Le ecomafie in Italia stanno accelerando sempre di più i loro affari lucrativi, come dimostrato dalle statistiche degli illeciti ambientali del 2023. In un solo anno, questi reati sono saliti a 35.487, con una media di ben 97,2 alla giorno, ovvero quasi quattro ogni ora. Il rapporto di Legambiente, intitolato “Ecomafia 2024”, evidenzia come il 43,5% di questi crimini si concentri nel Mezzogiorno, particolarmente in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, regioni con una radicata presenza delle mafie tradizionali. Il rapporto, giunto alla sua trentesima edizione, è stato dedicato a Massimo Scalia, uno dei fondatori di Legambiente e presidente delle prime due commissioni parlamentari d’inchiesta sulle ecomafie, che è venuto a mancare il 11 dicembre scorso. Un dato che desta ulteriori preoccupazioni è l’aumento del numero delle persone denunciate per reati ambientali nel 2023, che ha raggiunto le 34.481 unità, con un incremento del 30,6%. Anche il numero degli arresti è cresciuto significativamente, con 319 persone arrestate, un aumento del 43%. I sequestri effettuati sono stati 7.152, con una crescita del 19%. Questo scenario è ulteriormente aggravato dall’incremento dei reati nel ciclo illegale del cemento, che ha registrato 13.008 casi, con un aumento del 6,5%, posizionandosi al primo posto tra i reati ambientali. Di particolare preoccupazione è l’impennata degli illeciti nel ciclo dei rifiuti, che hanno raggiunto 9.309 casi, con un aumento del 66,1%, piazzandosi così al secondo posto. Al terzo posto si trovano i reati contro gli animali, comprendenti bracconaggio, pesca illegale, traffico di specie protette e animali da compagnia, con 6.581 casi. Seguono poi gli incendi dolosi, colposi e generici che ammontano a 3.691 casi. Questi dati complessivi delineano un quadro allarmante, che richiede interventi urgenti e decisi da parte delle autorità competenti per frenare l’avanzata delle ecomafie e proteggere l’ambiente.
Recent Posts
Estate Gardesana Compromessa da Dissesto Idrogeologico
Negli ultimi anni, l’area del Lago di Garda è stata colpita da una serie di smottamenti causati dall'incuria e dal maltempo. La situazione si...
Enel Green Power inaugura un nuovo impianto fotovoltaico a Casei Gerola
Entra in funzione a Casei Gerola, in provincia di Pavia, l’impianto fotovoltaico che ha visto anche partecipare attivamente la comunità locale, grazie all’iniziativa di crowdfunding “Scelta...
Pubblicato lo studio Qualivita sulla sostenibilità delle filiere agroalimentari DOP e IGP in...
Analizzato un campione rappresentativo di prodotti DOP IGP in base alla loro
conformità agli indicatori previsti dello studio FAO-oriGIn 2024
Un approfondito studio di oltre 900...
La sostenibilità per ristoranti e bar: aperta la consultazione pubblica per il nuovo eLabel!...
Sono oltre 11.000 i ristoranti e bar presenti a Milano: un numero importante che rende fondamentale il loro contributo al raggiungimento degli obiettivi climatici e di qualità...
Tramvia della Valle Brembana
La società TEB - Tramvie Elettriche Bergamasche ha vinto la gara per realizzare 10 nuovi tram per la linea T2 della Tramvia della Valle...