La sostenibilità sociale è un concetto fondamentale che coinvolge ogni persona, sia come responsabile diretta che come beneficiaria. Si tratta di garantire equità, combattere la povertà e ridurre il divario sociale in modo che ogni individuo possa vivere in dignità. Questo approccio è stato definito dalla Commissione Europea nel 1987 come uno sviluppo che soddisfi le necessità attuali senza compromettere la capacità delle generazioni future di fare altrettanto. Oggi, questo concetto ha un impatto anche nel contesto aziendale, influenzando regole e risultati a livello globale. Negli anni ’80, la sostenibilità sociale ha guadagnato attenzione, specialmente dopo eventi come il disastro di Chernobyl e il riscaldamento globale. È chiaro che la sostenibilità non può prescindere da una visione olistica che consideri una varietà di fattori. Le sfide quotidiane che affrontiamo sono strettamente legate alla soddisfazione dei bisogni umani in senso ampio. In una società consumistica dove i bisogni superficiali continuano a crescere, la sfida diventa ancora più grande. La sostenibilità sociale implica l’adottare azioni mirate a garantire diritti economici, politici, socio-culturali, promuovendo l’equità di genere e razza tra gli individui coinvolti. L’obiettivo è permettere a tutti di partecipare su un piano paritario, senza limitare gli altri per soddisfare desideri individuali. È un concetto essenziale per costruire una società più giusta e solidale, dove ognuno possa godere dei suoi diritti in modo uguale agli altri.