Spostarsi in bicicletta o in monopattino (e, se possibile, a piedi), preferire l’auto ibrida o elettrica a quella a benzina, utilizzare il trasporto pubblico, ricorrere alla condivisione di veicoli (bici, scooter, autovetture) ma anche poter usare in modo integrato vari mezzi per il percorso quotidiano in un percorso fluido, conveniente e senza ostacoli di sorta: sono alcuni dei comportamenti che caratterizzano la mobilità sostenibile nelle città, un concetto di cui si è cominciato a parlare negli anni Novanta e che è sempre più d’attualità. Anche perché i centri urbani sono sempre più congestionati e inquinati. E in Italia il settore dei trasporti è responsabile di circa un quarto delle emissioni in grado di alterare il clima.
Principali forme di mobilità sostenibile
Come detto , ci sono vari modi di muoversi in modo sostenibile, cioè evitando comportamenti inquinanti e limitando, o annullando del tutto, le emissioni di CO2. Ecco alcuni dei principali:
- Camminata a piedi (detta anche “mobilità dolce”)
- Passeggiata a cavallo (detta anche “mobilità dolce”)
- Utilizzo della bicicletta (standard, elettrica, a pedalata assistita ecc. ecc.)
- Utilizzo di mezzi della micromobilità (monopattini elettrici, segway, hoverboard)
- Trasporto pubblico
- Car sharing
- Car pooling
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