L’amore per il cibo fa parte della nostra identità.
Il cibo è salute, cultura e condivisione, ci unisce e ci rende felici. Ma i numeri dello spreco alimentare raccontano tutt’altro che una storia d’amore.
Sprechiamo più di un terzo del cibo prodotto per consumo umano, alimentando la terza fonte di emissioni di gas serra al mondo. Mentre 2 miliardi di persone affrontano livelli moderati o gravi di insicurezza alimentare, in Italia sprechiamo circa 7 miliardi di euro all’anno.
Ridurre lo spreco alimentare è un atto d’amore verso sé stessi, gli altri e il pianeta.
Non sprecare una storia d’amore è la campagna di Regione Lombardia che promuove il rispetto verso il cibo e l’adozione di buone abitudini individuali e collettive.
Comincia subito a ridurre il tuo spreco alimentare. Ecco 4 modi per dare il tuo contributo.
4 semplici modi per salvare la tua storia d’amore col cibo
1. Presta attenzione al Termine Minimo di Conservazione
Molti sprechi dipendono dalle nostre scelte di acquisto e da una scorretta interpretazione dell’etichetta. Ad esempio, scartiamo alimenti deformi o ammaccati ma sicuri e buonissimi oppure fraintendiamo la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro il”, che rappresenta soltanto una stima del termine minimo di conservazione di tutte le proprietà organolettiche dei prodotti.
La data di scadenza, infatti, viene indicata con la dicitura “da consumarsi ENTRO” e definisce la data entro cui un alimento deve essere tassativamente consumato, perché potrebbe causare dei rischi per la salute.
Il termine minimo di conservazione (o TMC), invece, viene indicato con la dicitura “da consumarsi PREFERIBILMENTE entro” e rappresenta la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione.
Questi prodotti possono essere consumati anche oltre questo termine indicativo.
2. Pianifica la tua spesa con una lista
Pianifica i tuoi menù giornalieri e stila una lista della spesa basata su quello che effettivamente ti occorre per il tuo piano settimanale.
Programmare i tuoi acquisti ti aiuterà non soltanto a comprare solo ciò che ti serve e nelle quantità che puoi realmente consumare, ma anche ad avere una dieta più ricca e varia, a bilanciare i singoli pasti dal punto di vista nutrizionale e a risparmiare.
Prediligi prodotti di stagione e della filiera corta che riportano informazioni su tecnologie che aiutano a limitare lo spreco alimentare e riutilizza gli avanzi sperimentando nuove deliziose ricette.
3. Prediligi prodotti stagionali e a km zero
Lo spreco alimentare si sviluppa lungo tutta la filiera agroalimentare, dalla fase di produzione a quella del consumo.
La filiera agroalimentare, infatti, è caratterizzata da un grande numero di passaggi dal produttore al consumatore finale: il cibo deve viaggiare per migliaia di chilometri coinvolgendo numerosi intermediari e rendendo necessari l’utilizzo di imballaggi e mezzi di trasporto che contribuiscono ad aumentare il livello di emissioni inquinanti.
La filiera corta, più snella e meno articolata, offre molti vantaggi economici ed ambientali perché riduce i costi distributivi e legati al trasporto e permette di avere a disposizione prodotti dalle caratteristiche organolettiche migliori a un prezzo più conveniente. Gli alimenti a km 0, infatti, vengono coltivati, o allevati, trasformati, venduti e consumati in un territorio ristretto.
Prediligere frutta e verdura di stagione, inoltre, aiuterà a ridurre sprechi energetici ed impatto ambientale e a gustare piatti più gustosi e nutrienti.
4. Conserva e riutilizza correttamente i tuoi alimenti
Presta attenzione alla corretta conservazione di ciascun alimento, alcuni semplici accorgimenti ti aiuteranno a migliorare e prolungarne la conservazione.
Mantieni in salute il tuo frigorifero: controlla periodicamente chiusure ed efficienza e assicurati che la temperatura sia settata correttamente.
Consuma prima ciò che scade prima. Per farlo, conserva correttamente gli alimenti, seguendo le indicazioni riportate in etichetta e falli ruotare in frigo e dispensa, disponendo in modo visibile gli alimenti con scadenza più ravvicinata.
fonte regionelombardia