Obsolescenza immobiliare in Italia, oltre 60% vecchi

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Sebbene rappresentino solo il 2% della superficie terrestre, le città contribuiscono in maniera drammatica alla crisi climatica. Soprattutto le imponenti metropoli cinesi ed europee sono responsabili dell’inquinamento che sta mettendo in pericolo il nostro pianeta. Un’analisi condotta da Multicompel Technology, un’azienda italiana specializzata nei sistemi elettrici e nell’installazione di impianti fotovoltaici, ha evidenziato questa situazione, basandosi sui dati della ricerca “Keeping Track of Greenhouse Gas Emission Reduction Progress and Targets in 167 Cities Worldwide”, condotta dai ricercatori della School of Environmental Science and Engineering della Sun Yat-sen University in Cina. Secondo lo studio condotto da Ting Wei, Junliang Wu e Shaoqing Chen, le città in testa alla classifica mondiale dell’inquinamento sono Handan, che rilascia nell’atmosfera ogni anno l’equivalente di 199 milioni di tonnellate di CO2, seguita da Shanghai (188 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti) e Suzhou (152 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti). Le prime 25 metropoli, per la maggior parte cinesi ma con la presenza di Istanbul, Tokyo e New York, sono responsabili del 55% dell’inquinamento globale. Questi dati ci spingono a riflettere sull’urgenza di adottare politiche e soluzioni concrete per affrontare questa emergenza climatica e salvaguardare il nostro pianeta. Nella competizione europea per la classifica delle emissioni di CO2, Mosca si piazza sul gradino più alto del podio (quinta posizione mondiale) con 136 milioni di tonnellate. Seguono da vicino Istanbul al secondo posto (decima posizione mondiale) con 84 milioni di tonnellate di CO2 e San Pietroburgo con 51 milioni di tonnellate di CO2. Continuando nella lista europea, troviamo Francoforte (45 Mt CO2 eq), Atene (41 Mt CO2 eq), Berlino (27 Mt CO2 eq) e Torino (22 Mt CO2 eq), che si posiziona al cinquantaduesimo posto a livello mondiale, così come calcolato da Multicompel Technology per il 2024, basandosi sui dati forniti dall’università cinese. Il ranking europeo prosegue con Amburgo (19 Mt CO2), Rotterdam (17 Mt CO2), Varsavia (15 Mt CO2), Lione (11 Mt CO2 eq) e, al dodicesimo posto, Bologna (7 Mt CO2). Proseguendo ancora, troviamo Parigi (6,8 Mt CO2), Helsinki (6,5 Mt CO2), Amsterdam (6 Mt CO2), Lubiana (5,8 Mt CO2), Oslo (4,5 Mt CO2), Lisbona (4 Mt CO2), Copenaghen (3,4 Mt CO2), Stoccolma (3 Mt CO2), Vilnius (2,7 Mt CO2) e infine Piacenza (1,5 Mt CO2). Ecco dunque il quadro delle città europee che si distinguono per l’impatto delle loro emissioni di CO2. In Italia, la situazione degli immobili lascia molto a desiderare. Più del 60% di essi sono obsoleti, rendendo il nostro parco edilizio estremamente antiquato e altamente inquinante. La stragrande maggioranza dei nostri edifici sono vecchi e danneggiano l’ambiente. A livello mondiale, le città sono responsabili dell’82% delle emissioni di CO2, di cui il 42% è generato dagli edifici. In un contesto urbano in cui attualmente vive il 75% della popolazione europea, secondo i dati di Eurostat, e che, secondo le previsioni delle Nazioni Unite, ospiterà il 68% della popolazione mondiale entro il 2050, è cruciale puntare all’indipendenza energetica e alla resilienza delle nostre città grazie all’utilizzo del fotovoltaico. Edi Lala, fondatore e CEO di Multicompel Technology, spiega che il loro obiettivo è proprio quello di trasformare le nostre città in luoghi più sostenibili, in grado di affrontare le sfide dell’energia in modo indipendente e innovativo. Grazie alla tecnologia fotovoltaica, puntano a raggiungere la completa autonomia energetica e rendere le nostre città più resilienti.

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